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Torri del silenzio: differenze tra le versioni

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[[File:BombayTempleOfSilenceEngraving.jpg|thumb|Incisione di una torre del Silenzio zoroastriana del [[XIX secolo]] a [[Mumbai]].]]
[[File:BombayTempleOfSilenceEngraving.jpg|thumb|Incisione di una torre del Silenzio zoroastriana del [[XIX secolo]] a [[Mumbai]].]]
Le '''torri del silenzio''' ('''Dakhma''' in [[Lingua farsi]]; note anche come "'''Cheel Ghar'''" in Hindi e "'''Tower of Silence'''" in inglese) sono una istituzione tipica dello [[Zoroastrismo]]. Esse sono costituite da impalcature di legno fino a 10 metri di altezza, che sostengono una piattaforma esposta ai venti, e servono per la deposizione dei [[cadavere|cadaveri]], che, esposti, vengono smembrati e divorati dagli uccelli rapaci.
Le '''torri del silenzio''' ({{farsi|دخمه|dakhmeh}}; note anche in [[Lingua hindi|hindi]] come ''Chil Ghar'' e ''Tower of Silence'' in [[Lingua inglese|inglese]]<ref>[[Neologismo]] forgiato da Robert Murphy, un traduttore del [[British India|governo coloniale britannico indiano]] ai primi del [[XIX secolo]]. Cfr. Homi Kotwal, "The Parsi Dakhma", 1832, p. 162.</ref>) sono delle strutture tipiche dello [[zoroastrismo]], religione sviluppatasi durante l'[[Impero achemenide|Impero persiano achemenide]] nel [[VII secolo a.C.|VII]]-[[VI secolo a.C.]] ad opera di un sacerdote di nome [[Zaratustra]] (Zoroastro per i greci).


Per lo [[zoroastrismo]] il fuoco è sacro<ref>{{cita|Sarina Singh|p.122}}</ref>, e pertanto non può toccare i cadaveri, considerati impuri, rendendo impossibile il ricorso alla [[cremazione]]. Non si ricorre nemmeno alla [[sepoltura]], sia perché la putrefazione dei cadaveri era estranea e venne sempre vista in modo non favorevole nella tradizione [[Veda|vedica]], sia perché anche la terra era sacra e come tale non poteva essere contaminata.


== Descrizione ==
La scomparsa del cadavere per via degli uccelli, che, non toccando terra, restano in aria e negli alberi, risolveva questo dilemma.
Si tratta di impalcature di legno e argilla alte da 10 a 30 metri, che sostengono una piattaforma esposta ai venti. Servono per la eliminazione dei [[cadaveri]], che vengono esposti agli elementi atmosferici e divorati dagli [[Rapace|uccelli rapaci]]. La piattaforma ha una circonferenza rialzata e inclinata verso l'interno, tre cerchi concentrici talvolta suddivisi in celle, e ha al suo centro un'apertura o un pozzo. Le ossa rimanenti vengono gettate dentro il pozzo fino a riempirlo completamente. Qui i cadaveri vengono disposti da speciali addetti, i Nāsāsālar (letteralmente, “coloro che si prendono cura di ciò che è impuro”), gli unici che hanno la facoltà di toccare i morti: gli uomini vengono sistemati nel cerchio esterno, le donne in quello mediano e i bambini in quello più interno.


Il rituale delle torri del silenzio è oggi sempre più a rischio a causa di due enormi problemi: la sovrappopolazione e la scarsità di [[avvoltoi]]. Nonostante la comunità [[Parsi]] abbia stanziato 200.000 euro l'anno per l'acquisto e l'allevamento di avvoltoi specificamente addestrati, sono sempre più numerosi i fedeli che optano per il [[cimitero]] o la [[cremazione]].
Lo [[zoroastrismo]], predominante in [[Persia|Iran]] durante il periodo di massimo splendore di tale paese, quello [[Dinastia achemenide|achemenide]] e [[sasanide]], venne colà perseguitato dopo la conquista [[musulmana]], ma sopravvive oggi in piccole e floride comunità dell'India, dette [[parsi]].

Il cadavere è considerato impuro, perché appena dopo la morte viene invaso da [[Demone|demoni]] e spiriti che rischiano di contaminare non soltanto gli uomini retti, ma anche gli elementi. Il fuoco è sacro, e pertanto non può essere contaminato, rendendo impossibile il ricorso alla [[cremazione]]. Non si ricorre nemmeno alla sepoltura perché anche la terra era sacra, non si gettavano neppure nelle acque, perché anch'esse sacre.

Lo [[zoroastrismo]], presente essenzialmente nella corte e nell'aristocrazia persiana, oltre che nella [[Sacerdozio|classe sacerdotale]] durante il periodo di massimo splendore di tale paese, quello [[Dinastia achemenide|achemenide]] e [[sasanide]], cedette il posto all'[[islam]], portato dai conquistatori [[Arabi|arabo]]-[[musulmani]] tra il [[VII secolo|VII]] e l'[[VIII secolo]], ma sopravvive ancor oggi in [[Iran]] e piccole e floride comunità dell'India, dette [[parsi]].


== Esempi di torri del silenzio ==
== Esempi di torri del silenzio ==
* A circa 15 km da [[Yazd]] dove si tramanda che vi sia la tomba di Zoroastro.
* A circa 15&nbsp;km da [[Yazd]] vi è un famoso sito chiamato [[Torri del silenzio di Yazd|Dakhmeh-ye Zartoshtiyun]] oggi non più in uso.
* [[Bombay]]. Dietro alla collina dei "Giardini Sospesi" si trovano le "Torri del silenzio" dove i Parsi ancor oggi espongono i cadaveri per la scarnificazione.
* [[Bombay]]. Dietro alla collina dei "Giardini Sospesi" si trovano le "Torri del silenzio" dove i Parsi ancor oggi espongono i cadaveri per la scarnificazione.
* Mumbai. Il parco funebre sta sulla collina residenziale di Malabar Hill
* [[Complesso archeologico di Sa Figu]], Ittiri (Sardegna, Italia). Vi è un recinto costituito da otto megaliti, vicino a delle [[domus de janas]], ipogei che in questo caso possono essere interpretati come luoghi di [[sepoltura secondaria]].
* Pune, Calcutta, Bangalore e nello Stato [[india]]no del [[Gujarat]].


==Note==
== Note ==
<references/>
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==Bibliografia==
== Bibliografia ==
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==Voci correlate==
== Voci correlate ==
* [[Morte]]
* [[Morte]]
* [[Torre]]<!-- ora in bozza: [[Spazzino (zoologia)]] -->
* [[Torre]]


== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
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[[Categoria:Zoroastrismo]]
[[Categoria:Zoroastrismo]]
[[Categoria:Architetture religiose per tipologia]]
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[[Categoria:Architettura in India]]
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Incisione di una torre del Silenzio zoroastriana del XIX secolo a Mumbai.

Le torri del silenzio (in persiano دخمه‎, dakhmeh; note anche in hindi come Chil Ghar e Tower of Silence in inglese[1]) sono delle strutture tipiche dello zoroastrismo, religione sviluppatasi durante l'Impero persiano achemenide nel VII-VI secolo a.C. ad opera di un sacerdote di nome Zaratustra (Zoroastro per i greci).


Si tratta di impalcature di legno e argilla alte da 10 a 30 metri, che sostengono una piattaforma esposta ai venti. Servono per la eliminazione dei cadaveri, che vengono esposti agli elementi atmosferici e divorati dagli uccelli rapaci. La piattaforma ha una circonferenza rialzata e inclinata verso l'interno, tre cerchi concentrici talvolta suddivisi in celle, e ha al suo centro un'apertura o un pozzo. Le ossa rimanenti vengono gettate dentro il pozzo fino a riempirlo completamente. Qui i cadaveri vengono disposti da speciali addetti, i Nāsāsālar (letteralmente, “coloro che si prendono cura di ciò che è impuro”), gli unici che hanno la facoltà di toccare i morti: gli uomini vengono sistemati nel cerchio esterno, le donne in quello mediano e i bambini in quello più interno.

Il rituale delle torri del silenzio è oggi sempre più a rischio a causa di due enormi problemi: la sovrappopolazione e la scarsità di avvoltoi. Nonostante la comunità Parsi abbia stanziato 200.000 euro l'anno per l'acquisto e l'allevamento di avvoltoi specificamente addestrati, sono sempre più numerosi i fedeli che optano per il cimitero o la cremazione.

Il cadavere è considerato impuro, perché appena dopo la morte viene invaso da demoni e spiriti che rischiano di contaminare non soltanto gli uomini retti, ma anche gli elementi. Il fuoco è sacro, e pertanto non può essere contaminato, rendendo impossibile il ricorso alla cremazione. Non si ricorre nemmeno alla sepoltura perché anche la terra era sacra, non si gettavano neppure nelle acque, perché anch'esse sacre.

Lo zoroastrismo, presente essenzialmente nella corte e nell'aristocrazia persiana, oltre che nella classe sacerdotale durante il periodo di massimo splendore di tale paese, quello achemenide e sasanide, cedette il posto all'islam, portato dai conquistatori arabo-musulmani tra il VII e l'VIII secolo, ma sopravvive ancor oggi in Iran e piccole e floride comunità dell'India, dette parsi.

Esempi di torri del silenzio

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  • A circa 15 km da Yazd vi è un famoso sito chiamato Dakhmeh-ye Zartoshtiyun oggi non più in uso.
  • Bombay. Dietro alla collina dei "Giardini Sospesi" si trovano le "Torri del silenzio" dove i Parsi ancor oggi espongono i cadaveri per la scarnificazione.
  • Mumbai. Il parco funebre sta sulla collina residenziale di Malabar Hill
  • Pune, Calcutta, Bangalore e nello Stato indiano del Gujarat.
  1. ^ Neologismo forgiato da Robert Murphy, un traduttore del governo coloniale britannico indiano ai primi del XIX secolo. Cfr. Homi Kotwal, "The Parsi Dakhma", 1832, p. 162.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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