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Drimia maritima: differenze tra le versioni

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La '''scilla marittima''' ('''''Drimia maritima''''' <small>([[Carl von Linné|L.]]) [[William Thomas Stearn|Stearn]], [[1978]]</small>), nota anche come '''cipolla marina''', è una pianta delle [[Liliaceae]] (o delle [[Asparagaceae]] secondo la [[classificazione APG]]<ref name=APGIII>{{Cita pubblicazione |autore=Angiosperm Phylogeny Group |anno=2009 |titolo=An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the orders and families of flowering plants: APG III |rivista=Botanical Journal of the Linnean Society |volume=161 |numero=2 |pagine=105–121 |url=http://www3.interscience.wiley.com/journal/122630309/abstract |accesso=26 febbraio 2014 |doi=10.1111/j.1095-8339.2009.00996.x |urlarchivio=https://wayback.archive-it.org/all/20170525104318/http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/j.1095-8339.2009.00996.x/abstract |dataarchivio=25 maggio 2017 |urlmorto=sì }}</ref>) caratteristica del [[bacino del Mediterraneo]], che vive allo stato selvatico in prossimità delle coste.<ref name=TPL>{{cita web |titolo=Drimia maritima |sito=The Plant List |url=http://www.theplantlist.org/tpl1.1/record/kew-305015 |accesso=26 febbraio 2014 }}</ref>
La '''scilla marittima''', nota anche come '''cipolla marina''', ('''''Drimia maritima''''' <small>([[Linneo|L.]]) [[William Thomas Stearn|Stearn]], [[1978]]</small>) è una pianta della [[famiglia (tassonomia)|famiglia]] delle [[Asparagaceae|Asparagacee]]<ref name=POWO>{{cita web |lingua=en |titolo=Drimia maritima |sito=Plants of the World Online |editore=Royal Botanic Gardens, Kew |url=http://www.plantsoftheworldonline.org/taxon/urn:lsid:ipni.org:names:534538-1 |accesso=23 novembre 2021}}</ref> caratteristica del [[bacino del Mediterraneo]], che vive allo stato selvatico in prossimità delle coste.


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In agosto, nella [[macchia mediterranea]] costiera, si possono notare dei pennacchi bianchi, alti un paio di metri, che ondeggiano nel vento: è l'infiorescenza di questo [[bulbo]], che spesso nella cultura popolare segna la fine dell'estate e le prime piogge autunnali.
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== Distribuzione e habitat ==
== Distribuzione e habitat ==
Pianta tipicamente mediterranea, è diffusa in [[Portogallo]], [[Spagna]], [[Francia]], [[Italia]] e [[Marocco]].<ref name=POWO/>
Allo stato spontaneo non si allontana che poco dal mare, dove si interra nella sabbia o fra le rocce. Pianta tipicamente mediterranea, è diffusa in [[Asia Minore]], [[Grecia]], [[Malta]], [[Spagna]], [[Marocco]] e in [[Italia]]. Viene proposto commercialmente da alcuni bulbicoltori, ed è abbastanza facile da coltivare in vaso. Il bulbo viene anche venduto a ignari turisti, spacciandolo per [[Amaryllis]].


Allo stato spontaneo non si allontana che poco dal mare, dove si interra nella sabbia o fra le rocce.
== Usi ==
Come altre Scille e Urginee, è una pianta che si fa apprezzare per la bellezza dei fiori e del portamento. A differenza di molte specie simili, è in grado di affrontare l'inverno fuori dalla serra, come dimostra la sua presenza fra la flora spontanea delle nostre coste.


== Usi ==
Come altre Scille e Urginee, è una pianta che si fa apprezzare per la bellezza dei fiori e del portamento. A differenza di molte specie simili, è in grado di affrontare l'inverno fuori dalla serra, come dimostra la sua presenza fra la flora spontanea delle coste del Mediterraneo.
Storicamente comunque, l'interesse per questa pianta, più che per le sue caratteristiche ornamentali, si è concentrato sulle virtù medicinali.
Storicamente comunque, l'interesse per questa pianta, più che per le sue caratteristiche ornamentali, si è concentrato sulle virtù medicinali.


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La parte interessante è il bulbo, che viene raccolto in agosto, prima della fioritura, tagliato a fette ed essiccato. Il bulbo è velenoso, specie fresco.
La parte interessante è il bulbo, che viene raccolto in agosto, prima della fioritura, tagliato a fette ed essiccato. Il bulbo è velenoso, specie fresco.


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Il bulbo è talvolta utilizzato come [[veleno]] per topi, i quali attirati dall'odore aromatico, affondano i denti e rapidamente giungono alla morte. In particolare, la varietà rossa contiene lo [[scilliroside]], un potente [[topicida]].{{cn}}


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Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Cipolla marina
Drimia maritima
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Monocotiledoni
OrdineAsparagales
FamigliaAsparagaceae
SottofamigliaScilloideae
GenereDrimia
SpecieD. maritima
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisioneMagnoliophyta
ClasseLiliopsida
OrdineLiliales
FamigliaLiliaceae
GenereDrimia
SpecieD. maritima
Nomenclatura binomiale
Drimia maritima
(L.) Stearn, 1978
Sinonimi

Scilla maritima
L.
Urginea maritima
(L.) Baker
Charybdis maritima
(L.) Speta
Urginea scilla
Steinh.

La scilla marittima, nota anche come cipolla marina, (Drimia maritima (L.) Stearn, 1978) è una pianta della famiglia delle Asparagacee[1] caratteristica del bacino del Mediterraneo, che vive allo stato selvatico in prossimità delle coste.

In agosto, nella macchia mediterranea costiera, si possono notare dei pennacchi bianchi, alti un paio di metri, che ondeggiano nel vento: è l'infiorescenza di questo bulbo, che spesso nella cultura popolare segna la fine dell'estate e le prime piogge autunnali.

Infiorescenza

Pianta erbacea perenne dotata di un grosso bulbo tunicato, dal diametro compreso fra 10 e 20 cm, il cui peso può arrivare a diversi chili. A fine estate emette uno scapo fiorifero, eretto, alto anche due metri, di colore violaceo che termina in un lungo grappolo di fiori bianchi, peduncolati e formati da sei tepali ovali. L'apertura dei fiori avviene per fasce, dal basso verso l'alto.

Fiori di scilla in Sardegna

Le foglie, molli e carnose, escono dopo la fioritura in rosetta basale, e durano fino all'estate seguente.

Il frutto è una capsula membranosa ellittica triloculare contenente molti semi.

Ne esistono due varietà: la scilla femmina, o bianca (var. alba), di dimensioni minori, e la scilla rossa (var. rubra) il cui bulbo può arrivare a 3–4 kg e le dimensioni di un melone. La distinzione si riferisce al colore delle squame bulbari.

Distribuzione e habitat

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Pianta tipicamente mediterranea, è diffusa in Portogallo, Spagna, Francia, Italia e Marocco.[1]

Allo stato spontaneo non si allontana che poco dal mare, dove si interra nella sabbia o fra le rocce.

Come altre Scille e Urginee, è una pianta che si fa apprezzare per la bellezza dei fiori e del portamento. A differenza di molte specie simili, è in grado di affrontare l'inverno fuori dalla serra, come dimostra la sua presenza fra la flora spontanea delle coste del Mediterraneo. Storicamente comunque, l'interesse per questa pianta, più che per le sue caratteristiche ornamentali, si è concentrato sulle virtù medicinali.

Usi medicinali

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Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.

La parte interessante è il bulbo, che viene raccolto in agosto, prima della fioritura, tagliato a fette ed essiccato. Il bulbo è velenoso, specie fresco.

Principi attivi (contenuti nel bulbo): [senza fonte]

  1. glucosidi come scillarene-A e scillarene-B, glucoscillarene, scilliglaucoside
  2. urginina
  3. safoscillina
  4. scillipicirina
  5. scillitossina
  6. scillina
  7. poliosi
  8. mucillagine
  9. ossalato di calcio.

Conosciuta fin dai tempi di Ippocrate e Galeno, viene ricordata per la sua azione diuretica da Teofrasto e Plinio. Nel XVIII secolo si scoprirono le sue proprietà cardiotoniche, simili a quelle della digitale. Utilizzato anche nella cura dell'asma.[senza fonte]

Il bulbo è talvolta utilizzato come veleno per topi, i quali attirati dall'odore aromatico, affondano i denti e rapidamente giungono alla morte. In particolare, la varietà rossa contiene lo scilliroside, un potente topicida.[senza fonte]

  1. ^ a b (EN) Drimia maritima, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 23 novembre 2021.

Voci correlate

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Altri progetti

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