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Paolo Benedetto Bellinzani: differenze tra le versioni

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notizie sui Bellinzani di Mantova
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Non si conosce con esattezza il luogo in cui nacque: i documenti d'archivio di Udine e Recanati indicano [[Mantova]], mentre nella ''Serie cronologica de' principi dell'Accademia de' filarmonici di Bologna'' viene indicata Ferrara. Pur in assenza di documenti risolutivi, tra le due ipotesi è da ritenere più probabile quella che indica [[Mantova]] come luogo di nascita. Va osservato che il cognome Bellinzani è attestato in questa città già nel XVII secolo: si conoscono un Francesco Bellinzani, mantovano, attivo alla corte francese come stretto collaboratore del primo ministro [[Jean-Baptiste_Colbert|Colbert]], in ruoli di altà resposabilità, morto nel 1684,<ref>Gary B. McCollim, ''Louis XIV's Assault on Privilege: Nicolas Desmaretz and the Tax on Wealth'', Rochester, 2012, pp. 93-94.</ref> e il fratello di questo, il benedettino Simeone Bellinzani, abate di [[San Benedetto in Polirone|S. Benedetto in Polirone]] nel Mantovano.<ref>Giovanni Cinelli Calvoli, ''Biblioteca volante'', Venezia, 1734, p. XXI.</ref>
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Nulla si sa sui primi anni della sua vita e sugli studi compiuti. Visse a Verona fino al 15 aprile 1715, quando venne eletto maestro di cappella della [[cattedrale di Udine]]. Non soddisfatto dello stipendio ricevuto, nel 1717 partecipò al concorso per il posto di maestro di cappella a [[Santa Maria Maggiore (Bergamo)|S. Maria Maggiore]] a Bergamo, ma non ebbe successo.
Nulla si sa sui primi anni della sua vita e sugli studi compiuti. Visse a Verona fino al 15 aprile 1715, quando venne eletto maestro di cappella della [[cattedrale di Udine]]. Non soddisfatto dello stipendio percepito, nel 1717 partecipò al concorso per il posto di maestro di cappella a [[Santa Maria Maggiore (Bergamo)|S. Maria Maggiore]] a Bergamo, ma non ebbe successo.
Durante il periodo trascorso nella città friulana pubblicò le prime tre opere a stampa: le ''Missae quatuor vocibus concinendae'', op. 1, dedicate al patriarca di Aquileia [[Dionisio Delfino]], i ''Salmi brevi per tutto l'anno a otto voci'', op. 2 (Bologna, 1718), dedicati agli Deputati della città di Udine, in cui si qualifica «censore de' signori accademici Risorti di Ferrara», e le ''Sonate a flauto solo con cembalo o violoncello'', op. 3 (Venezia, 1720), dedicate a Jacopo Tessarini e Francesco Bertoli.
Durante il periodo trascorso nella città friulana pubblicò le prime tre opere a stampa: le ''Missae quatuor vocibus concinendae'', op. 1, dedicate al patriarca di Aquileia [[Dionisio Delfino]], i ''Salmi brevi per tutto l'anno a otto voci'', op. 2 (Bologna, 1718), dedicati agli Deputati della città di Udine, in cui si qualifica «censore de' signori accademici Risorti di Ferrara», e le ''Sonate a flauto solo con cembalo o violoncello'', op. 3 (Venezia, 1720), dedicate a Jacopo Tessarini e Francesco Bertoli.
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Il 13 settembre 1721 si dimise dalla carica nella cattedrale di Udine per assumere il posto di maestro di cappella nella chiesa di S. Nicolò a [[Fabriano]], che dovette, tuttavia, tenere per breve tempo. Nel 1723 occupava infatti la stessa carica a [[Pergola (Italia)|Pergola]], come si ricava dal frontespizio del suo oratorio ''Ester''. Il 3 gennaio 1724 venne chiamato come maestro di cappella della [[cattedrale di Pesaro]]. Nel 1727 fu ammesso nell'[[Accademia filarmonica di Bologna]], nella classe dei compositori. Nel 1730 venne nominato maestro di cappella del [[duomo di Urbino]]. Il 5 agosto 1734 assunse la stessa carica nel [[duomo di Fano]]. Infine nel 1737, si stabilì a [[Recanati]], dove per trent'anni ricoprì la carica di maestro di cappella del [[Duomo di Recanati|duomo]]. In questa città morì tra il 25 e 26 febbraio 1757. <br>
Il 13 settembre 1721 si dimise dalla carica nella cattedrale di Udine per assumere il posto di maestro di cappella nella chiesa di S. Nicolò a [[Fabriano]], che dovette, tuttavia, tenere per breve tempo. Nel 1723 occupava infatti la stessa carica a [[Pergola (Italia)|Pergola]], come si ricava dal frontespizio del suo oratorio ''Ester''. Il 3 gennaio 1724 venne chiamato come maestro di cappella della [[cattedrale di Pesaro]]. Nel 1727 fu ammesso nell'[[Accademia filarmonica di Bologna]], nella classe dei compositori. Nel 1730 venne nominato maestro di cappella del [[duomo di Urbino]], rimanendovi quattro anni. Il 5 agosto 1734 assunse la stessa carica nel [[duomo di Fano]]; tuttavia, l'anno successivo accettò analogo posto, ma ben più remunerato, al [[duomo di Orvieto]]. Infine nel 1737, si stabilì a [[Recanati]], dove per trent'anni ricoprì la carica di primo cantore, con funzioni di maestro di cappella del [[Duomo di Recanati|duomo]]. In questa città morì il 26 febbraio 1757. <br>

Il nipote [[Antonio Francesco Bellinzani]] (1714-1783) fu compositore e maestro di cappella, attivo in vari centri delle [[Marche]], ma principalmente a [[Pesaro]].


==Opere==
==Opere==

Versione delle 19:44, 7 lug 2019

Paolo Benedetto Bellinzani (Mantova o Ferrara, 1682Recanati, 26 febbraio 1757) è stato un compositore italiano.

Biografia

Non si conosce con esattezza il luogo in cui nacque: i documenti d'archivio di Udine e Recanati indicano Mantova, mentre nella Serie cronologica de' principi dell'Accademia de' filarmonici di Bologna viene indicata Ferrara. Pur in assenza di documenti risolutivi, tra le due ipotesi è da ritenere più probabile quella che indica Mantova come luogo di nascita. Va osservato che il cognome Bellinzani è attestato in questa città già nel XVII secolo: si conoscono un Francesco Bellinzani, mantovano, attivo alla corte francese come stretto collaboratore del primo ministro Colbert, in ruoli di altà resposabilità, morto nel 1684,[1] e il fratello di questo, il benedettino Simeone Bellinzani, abate di S. Benedetto in Polirone nel Mantovano.[2]

Nulla si sa sui primi anni della sua vita e sugli studi compiuti. Visse a Verona fino al 15 aprile 1715, quando venne eletto maestro di cappella della cattedrale di Udine. Non soddisfatto dello stipendio percepito, nel 1717 partecipò al concorso per il posto di maestro di cappella a S. Maria Maggiore a Bergamo, ma non ebbe successo. Durante il periodo trascorso nella città friulana pubblicò le prime tre opere a stampa: le Missae quatuor vocibus concinendae, op. 1, dedicate al patriarca di Aquileia Dionisio Delfino, i Salmi brevi per tutto l'anno a otto voci, op. 2 (Bologna, 1718), dedicati agli Deputati della città di Udine, in cui si qualifica «censore de' signori accademici Risorti di Ferrara», e le Sonate a flauto solo con cembalo o violoncello, op. 3 (Venezia, 1720), dedicate a Jacopo Tessarini e Francesco Bertoli.
Il 13 settembre 1721 si dimise dalla carica nella cattedrale di Udine per assumere il posto di maestro di cappella nella chiesa di S. Nicolò a Fabriano, che dovette, tuttavia, tenere per breve tempo. Nel 1723 occupava infatti la stessa carica a Pergola, come si ricava dal frontespizio del suo oratorio Ester. Il 3 gennaio 1724 venne chiamato come maestro di cappella della cattedrale di Pesaro. Nel 1727 fu ammesso nell'Accademia filarmonica di Bologna, nella classe dei compositori. Nel 1730 venne nominato maestro di cappella del duomo di Urbino, rimanendovi quattro anni. Il 5 agosto 1734 assunse la stessa carica nel duomo di Fano; tuttavia, l'anno successivo accettò analogo posto, ma ben più remunerato, al duomo di Orvieto. Infine nel 1737, si stabilì a Recanati, dove per trent'anni ricoprì la carica di primo cantore, con funzioni di maestro di cappella del duomo. In questa città morì il 26 febbraio 1757.

Il nipote Antonio Francesco Bellinzani (1714-1783) fu compositore e maestro di cappella, attivo in vari centri delle Marche, ma principalmente a Pesaro.

Opere

Musica sacra stampata

  • Missae quatuor vocibus concinendae cum basso pro organo ad libitum, dedicate all'Illustrissimo e Reverendissimo Patriarca di Aquileia, Dionisio Delfino. Op. 1, Bologna, Antonio Silvani, 1717
  • Salmi brevi per tutto l'anno a otto voci pieni con violini a beneplacito, dedicati agl'illustrissimi Signori… Deputati della Città di Udine, op. 2, Bologna, Antonio Silvani, 1718
  • Sonate a flauto solo con cembalo, o violoncello, dedicate agl'illustrissimi Signori Jacopo Tessarini e Francesco Bertoli, op. 3, Venezia, Antonio Bortoli, 1720
  • Offertorj a due voci per tutte le feste solenni dell'anno, dedicati all'Eminentissimo e Reverendissimo Principe il Sig. Cardinale Annibale Albani Camerlingo di Santa Chiesa, op. 4, Pesaro, N. Gavelli, 1726
  • Duetti da camera, dedicati all'Eminentissimo e Reverendissimo Principe il Sig. Cardinale Cornelio Bentivoglio d'Aragona legato degnissimo della Romagna, op. 5, Pesaro, N. Gavelli, 1726
  • Madrigali a due, a tre, quattro e cinque voci, op. 6, dedicati all'Illustrissimo ed Eccellentissimo Francesco Antonio, Conte di Rottal, Pesaro, N. Gavelli, 1733

Oratori

  • Ester, poesia dell'arcade Neralco Castrimenio (Giuseppe Maria Ercolani di Senigallia) (Ancona, 1723, e Pesaro, 1727)
  • Abigaile, poesia dell'arcade Neralco Castrimenio (Giuseppe Maria Ercolani di Senigallia)(Urbino, 1730)

Musica per organo

  • Intavolatura di centoquarantaquattro versetti di varia registratura, divisi ne' dodeci tuoni piu frequentati dal coro (1728) (manoscritto, Pesaro, Archivio capitolare del Duomo)

Opere teoriche

  • Lettera di D. Paolo Benedetto Bellinzani maestro di cappella della Metropolitana d'Urbino al Signor D. Angelo Maria Carosi maestro di cappella di Sinigaglia, ove dimostra il buon effetto degli unisoni introdotti al suo tempo e da lui praticati nelle sue musiche composizioni, giustificandone l'uso ove con riservatezza e con giudizio sia posto in opera (Bologna, Museo Internazionale e Biblioteca della Musica, F.11), poi pubblicata a stampa col titolo Lettera del signor d. Angelo Maria Carosi maestro di cappella di Sinigaglia al signor d. Paolo Benedetto Bellinzani maestro di cappella della metropolitana di urbino e risposta del signor Bellinzani al signor Carosi, Pesaro, N. Gavelli, s.d. (1733-34)



Veglia di dame e cavalieri
Intavolatura di 144 Versetti di varia registratura, Maggio 1728
Paolo Benedetto Bellinzani (info file)
start=
Lamentazione II - Orvieto 1735



Opere

1717 Missae quatuor vocibus concinendae cum basso pro organo ad libitum, dedicate all'Illustrissimo e Reverendissimo Patriarca di Aquileia, Dionisio Delfino. Opus I, Bologna, Antonio Silvani
1718 Salmi brevi per tutto l'anno a otto voci pieni con violini à beneplacito, dedicati agl'illustrissimi Signori…Deputati della Città di Udine. Opera II, Bologna, Antonio Silvani
1720 Sonate a flauto solo con cembalo, o violoncello, dedicate agl'illustrissimi Signori Jacopo Tessarini e Francesco Bertoli. Opera III, Venezia, Antonio Bortoli
1723 Ester, Oratorio su poesia dell'arcade Neralco da Senigallia
1726 Offertorj a due voci per tutte le feste solenni dell'anno, dedicati all'Eminentissimo e Reverendissimo Principe il Sig. Cardinale Annibale Albani Camerlingo di Santa Chiesa, Opera IV, Pesaro, Stamperia Gavelli
1726 Duetti da Camera, dedicati all'Eminentissimo e Reverendissimo Principe il Sig. Cardinale Corneli Bentivoglio d'Aragona legato degnissimo della Romagna. Opera V, Pesaro, Stamperia Gavelli
1730 Abigaille, ”Oratorio a quattro coi stromenti da cantarsi per la Festa di S. Cecilia che solennizzano i musici della Metropolitana di Urbino nell'anno 1730…” Pesaro, Stamperia Gavelli
1733 Madrigali a due, a tre, quattro, e cinque voci, All'Illustrissimo ed Eccellentissimo Francesco Antonio, Conte di Rottal… Opus VI, Pesaro, Stamperia Gavelli
1733/34 LETTERA DEL SIGNOR D. ANGELO MARIA CAROSI maestro di Cappella di Sinigaglia AL SIGNOR D. PAOLO BENEDETTO BELLINZANI Maestro di Cappella della Metropolitana di Urbino e RISPOSTA DEL SIGNOR BELLINZANI AL SIGNOR CAROSI. Senza data , Pesaro, Stamperia Gavelli

Chiose su autografi

1 7 2 6

Chirie, Gloria, e Credo a 4 voci con Strom(ent)i, e R(ipieni) Musica di Paolo Bened(ett)o Bellinzani cavata dalla Cartella dal (sic) Sig(no)r D(o)n Lorenzo Corraducci a causa del mio male nell'Occhio In Pesaro li tre Lug(li)o 1726

1 7 3 2

Opposita iuxta se posita, magis elucescunt. Licet aliquando insanire. Chirie, Gloria, e Credo concertato a 4 voci con V(iolini), Rip(ien)i, e Viola a beneplacito Musica di Paolo Bened(ett)o Bellinzani

1 7 3 7

1737 Il povero importuno, vince l'avaro. Messa per li defonti à quatro voci da Capella composta da me Paolo Bened(ett)o Bellinzani per le reiterate istanze fatte dal Sig(no)r Fr(a)n(ces)co Brunori Tempestino, ò per meglio dire Tempestone celeberrimo.

1 7 4 3

Citharizare me t(a)edet Laudate pueri a 2 voci Alto, e Tenore con Violini obbligati, e Viola a beneplacio. Musica del Bellinzani senior

1 7 4 4

Responsorj, Benedictus, Christus, e Misere (sic) per tutti e tre li Mattuttini delle tenebre, il tutto esposto alla Breve a quattro voci da Paolo Benedetto Bellinzani Accademico Filarmonico di Bologna, ormai infastidito dalla Musica, non solo riguardo alla sua avvanzata età, ma molto più per la molta trascuraggine dè moderni Cantori

1 7 5 4

Introito a 4 voci con Violini per la Festa di S(an) Vito, e Compagni Musica del paralitico destro Paolo Benedetto Bellinzani

Bibliografia

  • Giorgio Chatrian, Il fondo musicale della Biblioteca Capitolare di Aosta, Torino 1985, p. 55

Collegamenti esterni

Note

  1. ^ Gary B. McCollim, Louis XIV's Assault on Privilege: Nicolas Desmaretz and the Tax on Wealth, Rochester, 2012, pp. 93-94.
  2. ^ Giovanni Cinelli Calvoli, Biblioteca volante, Venezia, 1734, p. XXI.


Controllo di autoritàVIAF (EN18544157 · ISNI (EN0000 0000 8339 6282 · SBN MUSV005888 · BAV 495/7775 · CERL cnp02038183 · LCCN (ENn81062085 · GND (DE13432546X · BNE (ESXX1757436 (data) · BNF (FRcb14784679g (data) · NDL (ENJA001359518