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Mar Tirreno: differenze tra le versioni

Coordinate: 39°31′22″N 13°21′12″E
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Versione delle 19:25, 5 mar 2021

Disambiguazione – "Tirreno" rimanda qui. Se stai cercando altri significati, vedi Tirreno (disambigua).
Mar Tirreno
Parte diMar Mediterraneo
StatiItalia (bandiera) Italia
Francia (bandiera) Francia
RegioniSicilia, Calabria, Basilicata, Campania, Lazio, Toscana, Sardegna
Coordinate39°31′22″N 13°21′12″E
Dimensioni
Superficie275 000 km²
Profondità massima3 785 m
Profondità media2 000 m
Idrografia
Immissari principaliOmbrone, Tevere, Garigliano, Volturno,
IsoleCorsica, Sardegna, Sicilia

Il mar Tirreno è quella parte del mar Mediterraneo occidentale che si estende a occidente della penisola italiana fino alle coste della Corsica e della Sardegna e al Canale di Sardegna: può essere suddiviso in Tirreno settentrionale, centrale e meridionale.

Storia

Isola di Capri, Campania
I territori etruschi nell'VIII secolo a.C.

Prende il nome dall'appellativo Tirreni (Tyrsenoi o Tyrrhenoi), l'etnonimo con il quale i Greci chiamavano gli Etruschi i cui territori nell'VIII secolo a.C. a nord si estendevano fino alla foce dell'Arno nei pressi di Pisa,[1] e che nei due secoli successivi ampliarono il loro raggio d'azione fino alla foce del fiume Magra in Liguria,[2] mentre a sud si estendevano fino alla Campania, detta per questo anche Etruria Campana.

Le prime attestazioni dei Tirreni nei testi degli autori greci si trovano nella Teogonia di Esiodo (VIII secolo a.C.) e nell'inno omerico a Dioniso (VII-VI secolo a.C.).

Nella Teogonia di Esiodo:

«Circe, figlia di Helios figlio di Hyperion, partorì in unione a Odisseo paziente Agrios e Latino perfetto e forte. Telegono generò grazie ad Afrodite d’oro. Essi molto lontano nel recesso delle isole sacre su tutti i Tirreni illustrissimi regnavano.»

Nell'Inno omerico a Dioniso dove i Tirreni vengono ritratti come pirati:

«E presto, nella solida nave, apparvero veloci, sul cupo mare, pirati Tirreni: li portava la sorte funesta.[4][5]»

Secondo la leggenda della fondazione di Roma, il mar Tirreno e più precisamente la costa laziale è l'approdo di Enea in fuga da Troia, secondo quanto riporta l'Eneide di Virgilio. Nel Medioevo è teatro delle azioni delle repubbliche marinare di Gaeta e Amalfi. In epoca contemporanea Anzio è invece teatro dello sbarco degli alleati durante la seconda guerra mondiale poco prima dell'Armistizio di Cassibile e l'inizio della resistenza italiana contro il nazifascismo.

Geografia

Mappa delle province di Massa, Lucca, Pisa e Livorno del 1896 che indica tutta la costa toscana parte del mar Tirreno.

Confini

È compreso fra la Corsica, la Sardegna, la Sicilia, la Calabria, la Basilicata, la Campania, il Lazio e la Toscana; è collegato al mar Ionio tramite lo Stretto di Messina ed è diviso dal mar Ligure dall'isola d'Elba, con il Canale di Corsica a ponente e il Canale di Piombino a levante. A meridione e a sud-ovest confina anche con il Canale di Sicilia e il canale di Sardegna. Il confine fra mar Tirreno e mar Ligure è quindi costituito dalla linea immaginaria che congiunge Capo Corso all'isola d'Elba e al canale di Piombino, lungo il 43º parallelo.[6] Questa suddivisione è ritenuta valida dall'Istituto idrografico della Marina Militare Italiana, che usa perlopiù Mar Ligure nei portolani relativi alla costa toscana settentrionale.

Tuttavia nella percezione comune e secondo una tradizione radicata, prevale l'idea che il confine settentrionale tra il mar Ligure e il mar Tirreno sia situato alla foce del Magra, in Liguria, e che quindi tutta la costa toscana si affacci sul Tirreno.[7][8][9] Questa versione tradizionale dei confini ha portato a varie conseguenze: vicino a Pisa negli anni trenta è stata fondata una località balneare denominata Tirrenia; il quotidiano di Livorno si chiama Il Tirreno e Viareggio e Castiglioncello sono popolarmente definite le Perle del Tirreno. Occorre tuttavia considerare che nelle carte dell'Ottocento il mare che bagnava la Toscana era talvolta chiamato semplicemente Mare Toscano.[10]

L'Organizzazione idrografica internazionale, in un suo documento del 1953,[11] adotta come confine la linea che congiunge Capo Corso (in Corsica) con l'isola Tinetto (nel Golfo della Spezia). Pertanto tutta la costa toscana e il Golfo della Spezia farebbero parte del mar Tirreno. Questo confine è stato ridefinito: infatti la stessa Organizzazione ha pubblicato nel 1985 una bozza del documento definitivo sui limiti dei mari che fa coincidere il confine sud-orientale del mar Ligure con quello lungo il 43º parallelo Nord da Capo Corso a Piombino.[12]

Il confine fra il Mar Tirreno e il Mar Mediterraneo è costituito dalla linea immaginaria che congiunge Capo Boeo a Marsala in Sicilia con Capo Teulada in Sardegna.

Caratteristiche

Isola d'Elba (Arcipelago toscano)
Promontorio dell'Argentario
File:IMAG0161.JPG
Pesca al tramonto nel Tirreno centrale.

Il mare si trova vicino alla faglia che divide l'Africa dall'Europa; di conseguenza le catene montuose sottomarine e i vulcani attivi abbondano. I principali fiumi che vi sfociano, in gran parte a regime torrentizio, da nord a sud, sono: l'Ombrone, il Tevere, il Garigliano e il Volturno e la sua profondità massima è di 3785 m in una fossa vicino all'isola di Ponza. È un poco pescoso, sicché i suoi porti sono generalmente utilizzati per il trasporto dei passeggeri e delle merci. I principali sono Piombino, Civitavecchia, Cagliari, Olbia, Napoli, Salerno, Milazzo, Palermo, Trapani e Gioia Tauro, che è il più grande terminal per trasbordo del mar Mediterraneo.

Isole e arcipelaghi

Circeo
Monte Orlando
Ponza (Arcipelago Pontino)
Ischia (Arcipelago Campano)

Oltre alle isole maggiori che ne delimitano approssimativamente i confini, il Tirreno è caratterizzato dalla presenza di più di un arcipelago.

Nella parte settentrionale si hanno le isole dell'arcipelago Toscano (Elba, Pianosa, Montecristo, Giglio, Giannutri e Formiche di Grosseto), eccetto la Gorgona e la Capraia che sono bagnate dal Mar Ligure. Nel 1996 le isole dell'arcipelago Toscano sono entrate a far parte del Parco nazionale dell'Arcipelago Toscano, grazie al quale sono salvaguardate le sette isole maggiori dell'arcipelago e i fondali con tutta l'importante fauna. È attualmente il più grande parco marino d'Europa.[13]

Nella parte centrale del Tirreno si trova invece l'arcipelago Ponziano (o isole Ponziane), del quale fanno parte Ponza, Palmarola, Gavi, Zannone, Ventotene e Santo Stefano, e largo delle coste campane si trova l'Arcipelago Campano: Capri, Procida, Ischia e altre isole minori.

Al largo delle coste della Sicilia troviamo l'isola di Ustica e altri due arcipelaghi: di fronte alla città di Milazzo in Sicilia si trovano invece le isole Eolie: Stromboli, Alicudi, Filicudi, Lipari, Salina, Vulcano e Panarea, infine a ovest rispetto a Trapani si trovano le isole Egadi, composto da tre isole: Levanzo, Favignana e Marettimo.

Sulla costa nordorientale della Sardegna si trova l'arcipelago della Maddalena, composto dalle due isole principali di La Maddalena e Caprera e da un gran numero di isolotti minori; alcuni chilometri più a sud si trovano l'imponente sagoma di Tavolara e l'isola Molara. Altre isole importanti sono Asinara, Isola di San Pietro e Carloforte.

Per la posizione isolata più di un'isola ha ricoperto ruoli di penitenziario (Pianosa, Santo Stefano) o di luogo ospite di esuli volontari ed esiliati per motivi politici (Napoleone all'isola d'Elba, Augusto e Tiberio a Capri, Sandro Pertini, Altiero Spinelli e Ernesto Rossi a Ventotene) e Giuseppe Garibaldi a Caprera.

Promontori e penisole

Golfi

Coste

Positano (Costiera amalfitana)

Attività vulcanica sottomarina

Il Tirreno è un'area geologicamente molto attiva. I principali vulcani sono

  • I monti Lametini
  • Vavilov
  • Marsili, il più grande
  • I Campi Flegrei sono tali per solo 8 m di profondità[senza fonte]

A questi vanno poi aggiunti quei vulcani che, raggiungendo la superficie dell'acqua, hanno dato origine alle Isole Eolie e all'isola d'Ischia, nonché altre isole nate da vulcani ormai spenti (come Ustica o l'Arcipelago Ponziano).

Principali località turistiche

Maratea (Golfo di Policastro)
Scalea
Tropea

Galleria d'immagini

Note

  1. ^ Giuseppe M. Della Fina, Etruschi: la vita quotidiana, Roma, L'Erma di Bretschneider, 2005, p. 11.
  2. ^ Giuseppe Franco, Orizzonti etruschi: una completa esplorazione del mondo etrusco, Milano, SugarCo, 1987, p. 22.
  3. ^ Andrea Ercolani, Latino e i Tirreni (Hes. TH. 1011-1016): questioni di storia e di cronologia, in Vincenzo Bellelli (a cura di), Le origini degli Etruschi: storia, archeologia, antropologia, Roma, L’Erma di Bretschneider, 2012, p. 383-396.
  4. ^ Inno omerico a Dioniso, vero 7f.
  5. ^ Traduzione di Cassola, da Inni omerici a cura di F. Cassola, Mondadori, 1975, 291 e segg.
  6. ^ https://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:1XAFyU0-JCkJ:www.touringclub.it/quitouring/articolo/559/Dov-%C3%A8-il-confine-tra-il-Mar-Ligure-e-il-Tirreno+%22t.c.i.%22+%22confine%22+%22mar+ligure%22&cd=1&hl=it&ct=clnk&gl=it&source=www.google.it
  7. ^ Si vedano i numerosi riferimenti a questa versione tradizionale del confine in pubblicazioni anche recenti. Cfr. Giuseppe Lando Passerini (conte), Luigi Pietrobono, Il Giornale dantesco, Volume 16, Leo S. Olschki, Firenze 1908, p. 77.
  8. ^ AA.VV, Annali del Ministero di agricoltura, industria e commercio: Istruzione tecnica, economato, statistica, Parte 2, Editore Tipografia Claudiana, 1871, p. 110.
  9. ^ AA.VV, Miscellanea, Volume 206, 1858, p. 204
  10. ^ Emanuele Repetti, Dizionario geografico fisico storico della Toscana: contenente la descrizione di tutti i luoghi del Granducato, Ducato di Lucca, Garfagnana e Lunigiana, Firenze 1846, Volume 6, p. V.
  11. ^ Limits of Oceans and Seas Archiviato l'8 ottobre 2011 in Internet Archive.
  12. ^ IHO Publication S-23 Limits of Oceans and Seas Draft 4th Edition, 2002 Archiviato il 26 luglio 2009 in Internet Archive. (in attesa di approvazione)
  13. ^ Silvano Landi, Il Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano: tra il verde e l'azzurro, Corpo Forestale dello Stato (PDF) Archiviato il 14 ottobre 2013 in Internet Archive.

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Collegamenti esterni

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