Giovanni Battista Dall'Olio: differenze tra le versioni

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|AnnoNascita = 1739
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|PostCognomeVirgola = anche noto come '''Giambattista Dall'Olio'''
|PostCognomeVirgola = anche noto come '''Giambattista Dall'Olio'''

Versione delle 20:56, 12 mar 2021

Giovanni Battista Dall'Olio, anche noto come Giambattista Dall'Olio (Sesso, 19 febbraio 1739Modena, 17 maggio 1823), è stato un musicologo, liutaio e organista italiano.

Giovanni Battista Dall'Olio, Raffinato salterio intagliato, 1764, Museo civico di Modena

Vita e formazione

Dall'Olio trascorse i primi anni di vita a Bologna, dove studiò filosofia e musica e fu allievo del celebre padre Giovanni Battista Martini. Dal 1764 fu organista a Rubiera, dove rimase fino al 1784, quando il duca Francesco III d'Este lo nominò Ragioniere ducale e, dopo tre anni, Maestro generale di canto, carica che mantenne fino al 1814. Nei tre anni successivi curò il riordino e la catalogazione del fondo musicale della Biblioteca Estense.

Un ingegno versatile

Giovanni Battista Dall'Olio, Particolare del salterio del 1764, Museo civico di Modena

Dotato di ingegno versatile e noto ai suoi tempi come grande erudito, Dall’Olio fu non solo costruttore e virtuoso di salterio, ma anche organista e autore di saggi critici e scientifici, di testi poetici e di commedie, alcune delle quali rappresentate a Modena e a Parma nel 1784. Girolamo Tiraboschi, per la cui Biblioteca Modenese scrisse alcuni articoli, lo definiva “in ogni genere di letteratura coltissimo”.

Tra i suoi numerosi scritti figurano gli Avvertimenti e regole pei suonatori di salterio (1770) pubblicato nel 1879 da Luigi Francesco Valdrighi, e una Memoria sopra la tastatura degli organi e dei cembali (1779), nella quale illustra una nuova tastiera di sua invenzione che avrebbe dovuto facilitare la digitazione sugli strumenti a tasto, di cui è conservato un modello nella collezione del Museo civico di Modena. L’invenzione incontrò un notevole successo tra i pianisti, interessando anche Liszt, ma non entrò nella pratica musicale.[1]

Gli strumenti musicali del Museo civico di Modena

Giovanni Battista Dall'Olio, Tastierina di digitazione, Museo civico di Modena

Tre strumenti musicali da lui prodotti entrarono a far parte dell’importante collezione costituita dal conte Luigi Francesco Valdrighi, donata al Museo civico di Modena nel 1892. Due di essi, una tastierina di digitazione e un raffinato salterio prodotto a Bologna e datato 1764, con piano profilato da cornicette intagliate e dorate, con due rosette in pergamena anch’essa dorata, sono esposti nella sala del Museo dedicata alla raccolta musicale; il terzo, un salterio datato 1780 e prodotto a Rubiera con dedica manoscritta all’amica contessa Irene Parisetti, viene invece conservato in deposito a causa delle sue non buone condizioni conservative.[2][3]

Note

  1. ^ Canova 2008
  2. ^ Lucchi 1982, pp. 174-179 e 208-209.
  3. ^ Lucchi 1992, pp. 136-137.

Bibliografia

  • Maria Canova, Giovanni Battista dall’Olio, in Francesca Piccinini, Luana Ponzoni (a cura di), Guida al Museo Civico d’Arte, Modena, 2008, p. 32.
  • Marta Lucchi, Antichi strumenti musicali. Catalogo del fondo musicale del Museo Civico di Modena, Modena, 1982.
  • Marta Lucchi, Giovanni Battista Dall’Olio. Salterio, 1764, in Enrica Pagella (a cura di), Le raccolte d’arte del Museo Civico di Modena, Modena, 1992.

Voci correlate

Collegamenti esterni