Coordinate: 45°36′47.02″N 12°08′04.99″E

Sant'Alberto (Zero Branco): differenze tra le versioni

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== Patrono ==
== Storia ==
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La carta genera un '''mini P.E.K.K.A''' da mischia a bersaglio singolo con punti ferita moderati e danni molto elevati. Indossa un'armatura di metallo grigio scuro, e brandisce una versione più piccola della spada di P.E.K.K.A. Le sue corna sono di un vivace colore rosso o blu in base alla squadra di appartenenza, insieme al suo singolo occhio.

Con la caduta di Venezia, Sant'Alberto divenne comune autonomo (con frazioni [[Rio San Martino]] e Scandolara) inquadrato nel [[dipartimento del Bacchiglione]]. Poco dopo l'istituzione venne soppressa e smembrata fra i comuni di Zero Branco e [[Scorzè]].


== Monumenti e luoghi d'interesse ==
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Chiesa di Sant'Alberto ===
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È la parrocchiale del paese, anticamente filiale della [[pieve]] di Zero. Secondo il [[Francesco Scipione Fapanni|Fapanni]], in origine le era annesso un convento di [[Ordine della Beata Vergine del Monte Carmelo|carmelitani]]: si spiegherebbe così l'inusuale intitolazione a [[Sant'Alberto di Gerusalemme]], peraltro confuso con [[Alberto degli Abati|Sant'Alberto degli Abati]] (di qui la festa patronale il 7 agosto anziché il 14 settembre).
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La carta genera una torre infernale a bersaglio singolo e a media gittata con punti ferita moderatamente alti e vari stadi di danno. Il danno della torre infernale aumenta nel tempo, poiché rimane concentrato su un singolo bersaglio.


L'edificio fu ricostruito e riconsacrato nel [[1621]] e ancora nel [[1883]]. L'interno è partito in tre [[navate]] e conserva quattro altari compreso il [[altare maggiore|maggiore]], in legno dorato<ref>[http://www.comunezerobranco.it/ev/hh_anteprima_argomento_home.php?id_blocco=14&id_argomento=54&x= Comune di Zero Branco - Beni artistici].</ref>.
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=== Campi di Michele ===
=== Ville venete ===
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La costruzione più rilevante fu sicuramente villa Corniani, proprietà di una ricca famiglia [[venezia]]na di origini [[brescia]]ne. Del complesso resta l'oratorio di San Girolamo, costruito dai Borsa tra il [[1747]] e il [[1757]], acquistato e restaurato da Giovanni Giacomo Corniani nel [[1780]]. L'elegante facciata è suddivisa in riquadri rettangolari, sovrastata da [[trabeazione]] e [[timpano (architettura)|timpano]], mentre all'interno è collocato l'altare del santo titolare con la [[pala d'altare|pala]] ''Madonna con Bambino e Santi''.


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Attualmente a Sant'Alberto sorge il più vasto campo agricolo al mondo, gestito dal Presidente Michele che da trent'anni gestisce la sua farm automatica di grano.


== Cultura ==
== Cultura ==

Versione delle 11:49, 12 dic 2022

Sant'Alberto
frazione
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Veneto
Provincia Treviso
Comune Zero Branco
Territorio
Coordinate45°36′47.02″N 12°08′04.99″E
Altitudine18 m s.l.m.
Abitanti1 920[1]
Altre informazioni
Cod. postale31059
Prefisso0422
Fuso orarioUTC+1
Patronosant'Alberto vescovo e martire
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Sant'Alberto
Sant'Alberto

Sant'Alberto è una frazione del comune di Zero Branco, in provincia di Treviso.

Geografia fisica

La località si trova al centro del territorio comunale, confinando a sudest con il capoluogo e ad ovest con Scandolara. Corsi d'acqua principali sono lo Zero, che scorre subito a nord e il rio Vernise, suo affluente, a sud.

Storia

Già parte del comune di Treviso, sotto la Serenissima rimase sottoposto alla podesteria di quella città, compreso nel quartiere detto Mestrina di Sopra (mentre Zero passava a Mestre). Durante questo periodo, la località fu suddivisa nei colmelli di Sant'Alberto Chiesa, Sant'Alberto Albera e Sant'Alberto Bertoneria.

Con la caduta di Venezia, Sant'Alberto divenne comune autonomo (con frazioni Rio San Martino e Scandolara) inquadrato nel dipartimento del Bacchiglione. Poco dopo l'istituzione venne soppressa e smembrata fra i comuni di Zero Branco e Scorzè.

Monumenti e luoghi d'interesse

Chiesa di Sant'Alberto

È la parrocchiale del paese, anticamente filiale della pieve di Zero. Secondo il Fapanni, in origine le era annesso un convento di carmelitani: si spiegherebbe così l'inusuale intitolazione a Sant'Alberto di Gerusalemme, peraltro confuso con Sant'Alberto degli Abati (di qui la festa patronale il 7 agosto anziché il 14 settembre).

L'edificio fu ricostruito e riconsacrato nel 1621 e ancora nel 1883. L'interno è partito in tre navate e conserva quattro altari compreso il maggiore, in legno dorato[2].

Ville venete

Attualmente a Sant'Alberto non sorge alcun esempio di villa veneta, tuttavia è attestata la presenza in passato di due edifici del genere.

La costruzione più rilevante fu sicuramente villa Corniani, proprietà di una ricca famiglia veneziana di origini bresciane. Del complesso resta l'oratorio di San Girolamo, costruito dai Borsa tra il 1747 e il 1757, acquistato e restaurato da Giovanni Giacomo Corniani nel 1780. L'elegante facciata è suddivisa in riquadri rettangolari, sovrastata da trabeazione e timpano, mentre all'interno è collocato l'altare del santo titolare con la pala Madonna con Bambino e Santi.

Si ha notizia inoltre di un palazzo nel quale, durante il Settecento, villeggiavano i consoli inglesi a Venezia[3].

Cultura

Eventi

  • Festa del Patrono: tipica sagra paesana, con stand gastronomici, musica e luna park, si svolge tra fine luglio e inizio agosto;
  • Torneo dei Colmelli: anche Sant'Alberto rappresenta una delle otto squadre che si affrontano in villa Guidini (solitamente durante una domenica di settembre), rievocando i giochi e le usanze del passato.

Note

  1. ^ In assenza di dati ufficiali precisi, si è fatto riferimento alla popolazione della parrocchia locale, reperibile nel sito della CEI.
  2. ^ Comune di Zero Branco - Beni artistici.
  3. ^ Vivi la città - comune di Zero Branco, 1999 Archiviato il 31 marzo 2010 in Internet Archive..
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