Vai al contenuto

Reggello: differenze tra le versioni

Coordinate: 43°41′N 11°32′E
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Storia: Aggiunta con note.
Riga 50: Riga 50:
Al plebiscito del 1860 per l'annessone della Toscana alla Sardegna i "sì" non ottennero la maggioranza degli aventi diritto (971 su un totale di 2899), con un astensionismo da record, sintomo dell'opposizione all'annessione<ref>Nidia Danelon Vasoli, ''Il plebiscito in Toscana nel 1860'', Firenze, Olschki, 1968, in cui si fa riferimento anche al casi di [[Castiglion Fibocchi]] e [[Radda in Chianti]]</ref>.
Al plebiscito del 1860 per l'annessone della Toscana alla Sardegna i "sì" non ottennero la maggioranza degli aventi diritto (971 su un totale di 2899), con un astensionismo da record, sintomo dell'opposizione all'annessione<ref>Nidia Danelon Vasoli, ''Il plebiscito in Toscana nel 1860'', Firenze, Olschki, 1968, in cui si fa riferimento anche al casi di [[Castiglion Fibocchi]] e [[Radda in Chianti]]</ref>.


Dopo l'8 settembre 1943, si erano radunati nella loro villa di campagna in località Cascia di Reggello i diversi nuclei familiari della famiglia ebraica Calò (una dozzina di persone in tutto, da Arezzo, Livorno e Roma). Giunto l'ordine di arresto l'11 marzo 1944, il maresciallo dei carabinieri li avvertì in anticipo perché fuggissero. Così fecero tutti, tranne Carolina Lambrosio, moglie di [[Eugenio Calò]], la quale, incinta e con tre bambini piccoli, non se la sentì di darsi alla latitanza. Fu così accompagnata al [[campo di internamento di Bagno a Ripoli]], convinta nelle sue condizioni di non correre rischi di deportazione. Cosa che invece avvenne per lei e per i propri figli con il trasferimento a [[Campo di Fossoli|Fossoli]] e la morte ad [[Auschwitz]] nel maggio 1944.<ref>Enzo Collotti (a cura di), ''Ebrei in Toscana tra occupazione tedesca e RSI'', Carocci, Firenze 2007, pp.136-139.</ref>
Durante la [[seconda guerra mondiale]], Reggello fu uno dei comuni della Toscana designati a luogo di internamento libero per [[ebrei internati in Italia|ebrei]], cittadini stranieri e dissidenti politici.<ref>[https://www.annapizzuti.it/regioni/toscana.php Ebrei stranieri internati in Toscana].</ref> Nel 1943 vi risultano confinate a domicilio coatto 5 persone: due giovani slavi accusati di attività anti-italiane, due cittadini inglesi (padre e figlia) e un ebreo apolide, Haim Rosenfeld, il quale arrestato il 30 novembre 1934 morirà ad Auschwitz.<ref>Uno dei giovani slavi, Milos Lokar, morì di tubercolosi il 13 ottobre 1943 all’ospedale di Figline Val D’Arno. Gli altri internati (Janez Kosak, Giorgio e Angela Cooke) saranno tutti trasferiti ad altra località. [https://archiviodistatofirenze.cultura.gov.it/asfi/internati-civili-nella-toscana-fascista-1940-1944/internamento-libero/san-casciano-val-di-pesa L’internamento libero a Reggello].</ref> Altri ebrei erano giunti a Reggello dopo l'8 settembre 1943: i diversi nuclei familiari della famiglia Calò (una dozzina di persone in tutto, da Arezzo, Livorno e Roma) si erano radunati nella loro villa di campagna in località Cascia di Reggello. Giunto anche per loro l'ordine di arresto l'11 marzo 1944, il maresciallo dei carabinieri li avvertì in anticipo perché fuggissero. Così fecero tutti, tranne Carolina Lambrosio, moglie di [[Eugenio Calò]], la quale, incinta e con tre bambini piccoli, non se la sentì di darsi alla latitanza. Fu così accompagnata al [[campo di internamento di Bagno a Ripoli]], convinta nelle sue condizioni di non correre rischi di deportazione.<ref>Enzo Collotti (a cura di), ''Ebrei in Toscana tra occupazione tedesca e RSI'', Carocci, Firenze 2007, pp.136-139.</ref> Cosa che invece avvenne per lei e per i propri figli con il trasferimento a [[Campo di Fossoli|Fossoli]] e la morte ad [[Auschwitz]] nel maggio 1944.<ref>[https://digital-library.cdec.it/ CDEC Digital Library].</ref>


===Simboli===
===Simboli===

Versione delle 12:51, 17 mar 2024

Reggello
comune
Reggello – Stemma
Reggello – Bandiera
Reggello – Veduta
Reggello – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Toscana
Città metropolitana Firenze
Amministrazione
SindacoPiero Giunti (PD, lista civica Reggello viva) dal 16-11-2020
Territorio
Coordinate43°41′N 11°32′E
Altitudine390 m s.l.m.
Superficie121,68 km²
Abitanti16 436[1] (31-8-2022)
Densità135,08 ab./km²
FrazioniCancelli, Canova, Cascia, Caselli, Ciliegi, Donnini, Leccio, Matassino, Montanino, Pietrapiana, Pontifogno, Prulli, Saltino, San Clemente, San Donato in Fronzano, Sant'Ellero, Tosi, Vaggio, Vallombrosa
Comuni confinantiCastel San Niccolò (AR), Castelfranco Piandiscò (AR), Figline e Incisa Valdarno, Montemignaio (AR), Pelago, Rignano sull'Arno
Altre informazioni
Cod. postale50066
Prefisso055
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT048035
Cod. catastaleH222
TargaFI
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 363 GG[3]
Nome abitantireggellesi
Patronosan Jacopo
Giorno festivo25 luglio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Reggello
Reggello
Reggello – Mappa
Reggello – Mappa
Posizione del comune di Reggello all'interno della città metropolitana di Firenze
Sito istituzionale

Reggello (pronuncia: /reʤˈʤɛllo/[4]) è un comune italiano di 16 436 abitanti della città metropolitana di Firenze in Toscana. Appartiene all'Unione di Comuni Valdarno-Valdisieve.

Geografia fisica

Territorio

  • Classificazione sismica: zona 2 (sismicità medio-alta), Ordinanza PCM 3274 del 20/03/2003
  • Territorio: collinare e tipicamente caratterizzato da colture a terrazze con prevalenza di oliveti.

Clima

Reggello presenta un clima temperato continentale, con inverni moderatamente freddi ed estati moderatamente calde ma con valori più contenuti rispetto alla pianura sottostante. Durante l'inverno si possono avere delle nevicate che talvolta possono essere anche abbondanti. Il picco delle precipitazioni si ha in novembre mentre il minimo si ha nel mese di luglio. Durante l'inverno la temperatura può scendere anche di diversi gradi sotto lo zero, e questo accade dopo nevicate oppure in casi di cielo sereno. La nebbia è un fenomeno piuttosto raro. Rispetto alla vallata presenta minime invernali superiori ma massime inferiori perché l'effetto dell'inversione termica è più contenuto. la temperatura media di gennaio si aggira attorno ai 3-4 gradi, mentre quella di luglio varia dai 21 ai 25 gradi. La neve può comparire anche più di una volta durante tutto l'inverno e talvolta può succedere che nevichi anche a novembre oppure a marzo. Mentre sui monti circostanti la neve è quasi una costante fa la sua comparsa a novembre e scompare a marzo inoltrato.

Storia

Il territorio reggellese è stato abitato fin dall'antichità. Le prime testimonianze scritte risalgono al X e XI sec. Inizialmente chiamato Castelvecchio di Cascia, Reggello nasce come luogo di mercato tra la via del Casentino e la Cassia vetus (attualmente chiamata strada dei Setteponti). Solo nel 1773 grazie ad un provvedimento legislativo del Granduca Leopoldo si ha la nascita della comunità di Reggello.

Al plebiscito del 1860 per l'annessone della Toscana alla Sardegna i "sì" non ottennero la maggioranza degli aventi diritto (971 su un totale di 2899), con un astensionismo da record, sintomo dell'opposizione all'annessione[5].

Durante la seconda guerra mondiale, Reggello fu uno dei comuni della Toscana designati a luogo di internamento libero per ebrei, cittadini stranieri e dissidenti politici.[6] Nel 1943 vi risultano confinate a domicilio coatto 5 persone: due giovani slavi accusati di attività anti-italiane, due cittadini inglesi (padre e figlia) e un ebreo apolide, Haim Rosenfeld, il quale arrestato il 30 novembre 1934 morirà ad Auschwitz.[7] Altri ebrei erano giunti a Reggello dopo l'8 settembre 1943: i diversi nuclei familiari della famiglia Calò (una dozzina di persone in tutto, da Arezzo, Livorno e Roma) si erano radunati nella loro villa di campagna in località Cascia di Reggello. Giunto anche per loro l'ordine di arresto l'11 marzo 1944, il maresciallo dei carabinieri li avvertì in anticipo perché fuggissero. Così fecero tutti, tranne Carolina Lambrosio, moglie di Eugenio Calò, la quale, incinta e con tre bambini piccoli, non se la sentì di darsi alla latitanza. Fu così accompagnata al campo di internamento di Bagno a Ripoli, convinta nelle sue condizioni di non correre rischi di deportazione.[8] Cosa che invece avvenne per lei e per i propri figli con il trasferimento a Fossoli e la morte ad Auschwitz nel maggio 1944.[9]

Simboli

«D'azzurro, all'orso d'oro, rivolto e passante sulla campagna al naturale, verso un leccio dello stesso, posto nel fianco sinistro e nodrito sulla campagna, accompagnato nel cantone destro del capo da una palla d'argento, carica di una croce di rosso; al capo di porpora, a due rami di quercia e d'alloro, annodati da un nastro dai colori nazionali. Ornamenti esteriori da Comune.»

Lo stemma comunale, in uso dal XVIII secolo, è stato formalmente riconosciuto con decreto del capo del governo del 20 febbraio 1935.[10] Secondo la tradizione: l'orso era il simbolo della lega di Cascia, raggruppamento che comprendeva numerosi territori, per lo più di aree montuose e boscose; la sfera con la croce rossa indica la dipendenza dal popolo di Firenze e l'albero rappresenta probabilmente il borgo di Leccio.

Il gonfalone, concesso con regio decreto del 21 dicembre 1936, è un drappo di azzurro.[10]

Monumenti e luoghi d'interesse

Architetture religiose

  • L'Abbazia di Vallombrosa, centro di diffusione dell'ordine dei Vallombrosani, sorse per impulso di san Giovanni Gualberto, nobile fiorentino, che nel 1036 si ritirò con pochi seguaci sul Pratomagno. La riforma monastica che era alla base della nuova comunità era destinata a svolgere un ruolo di primo piano nelle vicende religiose, civili e sociali del suo tempo e oltre. Dopo un primo oratorio costruito in legno, di cui fu consacrato solo l'altare, unico elemento in pietra (1058) la comunità vallombrosana poté passare a una chiesa in pietra negli anni 1224–1230, mentre anche il monastero prendeva corpo e volume. Dopo una fase di grandi lavori nel corso del secolo XV, cui si devono il chiostro grande, la sacrestia, la torre, il refettorio con la cucina e, dopo una lunga serie di incendi e ricostruzioni, è nel Seicento, con ulteriori perfezionamenti nel primo Settecento, che l'Abbazia assume l'aspetto omogeneo e sontuoso che possiede ancora oggi.
    Chiesa di San Pietro, località Cascia
    Chiesa di Sant’Agata ad Arfoli
  • La pieve di San Pietro a Cascia è una tra le più importanti e interessanti pievi valdarnesi sia per la qualità delle sculture che per l'impianto architettonico, ma soprattutto per l'eleganza delle sue linee e delle sue proporzioni. Le prime notizie della chiesa si riferiscono alla seconda metà dell'anno mille, ma si riscontrano anche elementi riferibili al tardo romanico (XIII secolo). La chiesa ha ospitato a lungo il Trittico di San Giovenale, opera prima di Masaccio (1422), oggi nell'attiguo Museo Masaccio di Arte Sacra.
  • La chiesa di San Jacopo nel centro del capoluogo, fondata alla fine del Cinquecento, ha subito nel Settecento un massiccio intervento di restauro che ne ha trasformato l'aspetto.
  • La chiesa di San Michele a Caselli presso Reggello, forse di origini longobarde, si presenta attualmente in forme barocche, perché la sua austera struttura romanica è stata completamente rinnovata nel tardo Seicento.
  • La chiesa di San Siro anch'esso presso Cascia, risalente al XII secolo, conserva parte del suo aspetto medievale, come il campanile[11], ma anche l'arco del portale scolpito con motivi geometrizzanti alternati ad altre floreali ed al centro la Dextera Domini, purtroppo occultato in un recente restauro.[12]
  • Le origini della chiesa di Sant'Agata in Arfoli si fanno risalire ai Goti, che veneravano Agata, protettrice delle donne che allattano e a cui si dovrebbe il nome "arfoli". Affiancata da un chiostro duecentesco, arricchito in epoca rinascimentale di belle colonne in pietra serena, ha al suo interno una lastra, probabilmente trecentesca, decorata anche dal giglio fiorentino, proveniente da una tomba degli Ardimanni, e un pluteo (VIII-IX secolo) in arenaria, ornato da un intreccio che simboleggia una vigna popolata di uccelli.
  • La chiesa di Santa Margherita a Cancelli, più volte rimaneggiata, conserva al suo interno un affresco quattrocentesco di Paolo Schiavo con la Madonna col Bambino e Santi.
  • La fondazione della pieve di San Pietro a Pitiana è forse anteriore all'anno Mille e la torre campanaria risulta già esistente nel 1028. Nel secolo XVI fu costruito il portico. Conserva due delle tre pale di Ridolfo del Ghirlandaio che l'adornavano.
  • La chiesa di San Clemente a Sociana è di semplice aspetto ma conserva notevoli opere d'arte: in primis il bassorilievo marmoreo con la Madonna col Bambino attribuito ad Antonio Rossellino e i due Angeli reggicandelabro di Mino da Fiesole, ma merita una menzione anche la Vergine Assunta e i santi Giovanni Evangelista, Francesco, Girolamo e Giovanni Battista di Girolamo Macchietti.

Castelli e torri

Castello di Sammezzano, Leccio
Castello dei Bonsi, Pietrapiana

Aree naturali

La campagna circostante Reggello

La Riserva naturale statale biogenetica di Vallombrosa è situata alle pendici del Pratomagno sul versante del Valdarno e si estende dai 470 ai 1440 metri sul livello del mare.

L’area protetta di 1.279 ettari fino al 2016 è stata gestita dal Corpo Forestale dello Stato, successivamente dal Reparto Carabinieri Biodiversità di Vallombrosa. La Riserva è attraversata da numerosi percorsi escursionistici (molti dei quali sono adatti anche per passeggiate a cavallo e con mountain bike) e ospita l'albero più alto d'Italia, un abete di Douglas di 62,45 metri misurato dagli “arbonauti” di SuperAlberi nel 2016 con la tecnica del tree-climbing, l’arrampicata in pianta. Nella stessa area, di poco più basso, anche il secondo classificato.

Tra i cammini che passano da Vallombrosa si segnala quello dedicato a San Francesco e quello dedicato a Dante Alighieri.

  • Gli arboreti sperimentali di Vallombrosa si trovano nella Riserva Naturale Biogenetica. Al suo interno una collezione di piante nata a scopi scientifici e sperimentali, attualmente vi sono circa 5.000 esemplari suddivisi in oltre 700 specie arboree e arbustive.
  • La foresta di Sant'Antonio è ricca di boschi di latifoglie e praterie ed è attraversata da una rete sentieristica. Ai piedi della foresta è il Centro visite delle aree protette del comune di Reggello in località Ponte a Enna, a poco meno di 2 km dal centro storico del capoluogo. Insieme alla vicina Riserva di Vallombrosa costituisce una Zona Speciale di Conservazione all’interno della rete europea “Natura 2000”.
  • Le Balze sono costituite da sabbie, argille e ghiaie stratificate. Si sono formate dall'azione erosiva di antichi sedimenti del lago pleistocenico che occupava la valle dell'Arno. È possibile scoprire l'area naturale delle Balze percorrendo i sentieri che si snodano ai piedi delle ripide pareti dal tipico color giallo ocra.

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[13]

Etnie e minoranze straniere

Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di 961 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:

Cultura

Musei

  • Museo Masaccio di Arte Sacra: situato presso la Pieve di San Pietro, custodisce il Trittico di San Giovenale, opera prima di Masaccio (1422), ritrovato nella piccola chiesa di San Giovenale. Vi è possibile ammirare però, anche altre importanti opere provenienti dalla Pieve.
  • Museo d'Arte Sacra dell'Abbazia di Vallombosa: aperto nel 2006 nei locali della Foresteria, il Museo raccoglie opere pertinenti all'Abbazia, come il rinascimentale Parato Altoviti, la Madonna col Bambino e i santi Biagio, Giovanni Gualberto, Benedetto e Antonio abate, del 1485 circa, dopo il restauro ricondotta alla mano di Domenico Ghirlandaio e bottega, e lo stupefacente Reliquiario del braccio di san Giovanni Gualberto, opera dell'orafo fiorentino Paolo Sogliano (1500).

Cucina

I piatti tipici di Reggello trovano origine nella cucina tradizionale toscana. Di particolare pregio è il Cecino Rosa di Reggello, dal sapore delicato e prodotto in piccole quantità. Tipico di queste zone, e di tutta l'area valdarnese del Pratomagno, è anche il fagiolo zolfino.

Nelle tavole reggellesi non manca il rinomato olio extravergine di oliva. L'altezza delle olivete e un terreno abbastanza unico nella regione fanno dell'olio di Reggello un prodotto con bassa acidità e caratteristiche organolettiche particolari. L'oro verde viene celebrato ogni anno nella tradizionale rassegna (fine ottobre-inizio novembre).

Eventi

  • Rassegna dell'Olio Extra Vergine di Oliva. Storica manifestazione che celebra il rinomato olio di Reggello con mostra in stand dove i frantoi e le aziende agricole presentano e fanno degustare il proprio olio nuovo. Inoltre sono organizzati tour nei frantoi storici e nei musei, eventi sportivi, culinari e culturali. La festa si svolge tra la fine di ottobre e l'inizio di novembre.
  • Festival della Cultura del Comune di Reggello. Manifestazione estiva di teatro, musica, danza.
  • Fiera delle merci il 4º lunedì di giugno e il lunedì dopo la 2ª domenica di settembre (feste del perdono).
  • Feste del Perdono. A Reggello capoluogo è la seconda settimana di Settembre, dal venerdì al martedì successivo, con manifestazioni varie e giostre.
  • Reggello Fiorita, mostra mercato di piante e fiori in aprile
  • Reggello fra le Rose, mostra mercato di sole piante di rose. Solitamente si svolge la seconda Domenica di Maggio, ma dipende molto dalla stagione e può quindi slittare alla terza, se l'inverno è stato particolarmente rigido.
  • Festa Europea della Birra della durata di tre giorni, con ricorrenza annuale nel primo fine settimana del mese di luglio. Per tale festa le organizzazioni sportive e di volontariato locali organizzano la vendita di birra e di propri gadget.
  • Festa di San Pietro e Sagra del Fungo Porcino a Cascia di Reggello in giugno
  • Festa D'Autunno, ultima domenica di ottobre e 1º novembre, giorno in cui si tiene "Il Mercato dei Santi"
  • Mercati settimanali: il sabato mattina nel capoluogo, il venerdì mattina a Tosi, il giovedì mattina a Cascia, il lunedì pomeriggio a Leccio.
  • (Vallombrosa) Ogni domenica, dal 15 giugno al 15 settembre, mercato settimanale stagionale
  • (Donnini) Fiera delle merci il 2º lunedì di giugno e il 4º lunedì di ottobre.
  • (Leccio) Fiera delle merci il 3º lunedì di maggio; Sagra di Penco la 3ª domenica di ottobre
  • (Tosi) Fiera annuale merci il 4º lunedì di luglio

Economia

Per quanto riguarda l'artigianato è ancora diffusa e rinomata l'antica arte del mobile grazie alla quale vengono realizzati oggetti spazianti dallo stile rinascimentale fino a quello moderno.[14]

Infrastrutture e trasporti

Ferrovie

Ai margini del territorio comunale, nel comune di Pelago, è presente, lungo la ferrovia Firenze-Roma, la stazione ferroviaria di Sant'Ellero. Un'altra stazione molto utilizzata dagli abitanti del comune è la stazione di Figline Valdarno che, oltre a trovarsi più vicina al capoluogo consente di raggiungere Firenze in minor tempo.

Amministrazione

Gonfalone civico

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
26 ottobre 1987 5 luglio 1990 Pieraldo Ciucchi Partito Socialista Italiano Sindaco [15]
16 luglio 1990 29 gennaio 1993 Pieraldo Ciucchi Partito Socialista Italiano Sindaco [15]
8 marzo 1993 11 gennaio 1994 Lorenzo Becattini Partito Democratico della Sinistra Sindaco [15]
28 febbraio 1994 13 giugno 1994 Maria Laura Simonetti Comm. pref. [15]
13 giugno 1994 25 maggio 1998 Massimo Sottani Progressisti Sindaco [15]
25 maggio 1998 28 maggio 2002 Massimo Sottani L'Ulivo Sindaco [15]
28 maggio 2002 7 maggio 2012 Sergio Benedetti L'Ulivo Sindaco [15]
7 maggio 2012 16 novembre 2020 Cristiano Benucci SEL, IdV, PD, PSI Sindaco [15]
16 novembre 2020 5 ottobre 2021 Piero Giunti Partito Democratico Sindaco reggente [15]
5 ottobre 2021 "in carica" Piero Giunti Partito Democratico - Reggello viva (lista civica) Sindaco [15]

Sport

Nel comune di Reggello sono presenti numerosi impianti sportivi: lo stadio comunale, sede delle partite casalinghe della squadra locale S.S.D. Resco Reggello, con un campo in erba ed uno in sintetico, il palazzetto dello Sport, due piscine (una esterna di 25 metri di lunghezza per 8 corsie ed una coperta di 18 metri per 3 corsie) e un centro tennistico con due campi (uno in terra rossa coperto ed uno in terra rossa redplus scoperto). Sono inoltre numerose le associazioni sportive presenti nel comune:

  • La squadra calcistica locale, S.S.D. Resco Reggello 1909, che milita nel campionato di seconda categoria Toscana.
  • Il club di volo libero in parapendio Gli Uccellacci.
  • L'A.Dil. Basket Reggello, che attualmente milita nel campionato di serie D.
  • L'associazione sportiva dilettantistica Tennis Club Reggello.
  • L'associazione sportiva dilettantistica Energia Proposte di Benessere
  • Scarzi e Gnudi, squadra dilettantistica di basket che milita nel campionato UISP, i quali si sono classificati secondi nell'edizione 2017-2018 di Coppa Italia.
  • Numerose associazioni sportive a livello amatoriale, per la maggior parte calcistiche. Si ricordano tra le altre l'A.S.D Unione sportiva Vaggio, lo Sparta Reggello, Cancelli calcio a 7, G.S.A. Cascia, Polisportiva Pietrapiana, A.S.D. Montanino, U.S.D Leccese e il Giglio Verde Pietrapiana.

Ciclismo

Giro d'Italia

Il 24 maggio 1990 la frazione di Vallombrosa è stata sede di arrivo della settima tappa del Giro d'Italia, vinta da Gianni Bugno poi trionfatore nella classifica finale della corsa.

Gran Premio di Montanino

Il Gran Premio di Montanino è una corsa in linea maschile di ciclismo su strada riservata alla categoria Under 23 che si disputa nella frazione di Montanino solitamente nel mese di aprile[16]. Disputato per la prima volta nel 1933 annovera tra i vincitori Aldo Bini, vincitore della prima edizione, Rino Benedetti, campione degli anni cinquanta, e più recentemente Riccardo Riccò, Antonino Parrinello e Paolo Simion[17].

Note

  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Luciano Canepari, Reggello, in Il DiPI: dizionario di pronuncia italiana, Bologna, Zanichelli, 1999, ISBN 88-08-09344-1.
  5. ^ Nidia Danelon Vasoli, Il plebiscito in Toscana nel 1860, Firenze, Olschki, 1968, in cui si fa riferimento anche al casi di Castiglion Fibocchi e Radda in Chianti
  6. ^ Ebrei stranieri internati in Toscana.
  7. ^ Uno dei giovani slavi, Milos Lokar, morì di tubercolosi il 13 ottobre 1943 all’ospedale di Figline Val D’Arno. Gli altri internati (Janez Kosak, Giorgio e Angela Cooke) saranno tutti trasferiti ad altra località. L’internamento libero a Reggello.
  8. ^ Enzo Collotti (a cura di), Ebrei in Toscana tra occupazione tedesca e RSI, Carocci, Firenze 2007, pp.136-139.
  9. ^ CDEC Digital Library.
  10. ^ a b Reggello, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 15 luglio 2023.
  11. ^ San Siro a Cascia, su visitreggello-tuscany.com.
  12. ^ Guido Tigler, Precisazioni sull'architettura e la scultura del medioevo, in Arte a Figline. Dal Maestro della Maddalena a Masaccio, pp. 47-48.
  13. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  14. ^ Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 2, Roma, A.C.I., 1985, p. 8.
  15. ^ a b c d e f g h i j http://amministratori.interno.it/
  16. ^ Gp Montanino, su cicloweb.it. URL consultato il 1º ottobre 2014.
  17. ^ G.P. Montanino - Albo Oro, su museociclismo.it. URL consultato il 1º ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2014).

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN167423557 · LCCN (ENn84158821 · J9U (ENHE987007539039405171
  Portale Toscana: accedi alle voci di Wikipedia che parlano della Toscana