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== Ambiente sedimentario ==
== Ambiente sedimentario ==
Il Selcifero Lombardo è interpretato come il risultato della sedimentazione di fanghi silicei o calcareo-silicei, sia per [[decantazione]] sia da parte di correnti torbide estremamente diluite, in ambiente [[Zone batipelagica|batipelagico]] o [[Zona abissopelagica|abissopelagico]]. Nella parte superficiale della colonna d'acqua soprastante questi sedimenti viveva verosimilmente una ricca fauna a cefalopodi (ammonoidi e belemnoidi) di cui arrivava a sedimentarsi sul fondale post-mortem solamente la parte calcarea, e solo nei termini superiori della successione (Rosso ad Aptici).<br>
Il Selcifero Lombardo è interpretato come il risultato della sedimentazione di fanghi silicei o calcareo-silicei, sia per [[decantazione]] sia da parte di correnti torbide estremamente diluite, in ambiente [[Zone batipelagica|batipelagico]] o [[Zona abissopelagica|abissopelagico]]. Nella parte superficiale della colonna d'acqua soprastante questi sedimenti viveva verosimilmente una ricca fauna a cefalopodi (ammonoidi e belemnoidi) di cui arrivava a sedimentarsi sul fondale post-mortem solamente la parte calcarea, e solo nei termini superiori della successione (Rosso ad Aptici).

Questo significa che il fondale stesso si trovava inizialmente al di sotto della [[Profondità di compensazione dei carbonati|profondità di compensazione della calcite]] (CCD: ''Calcite Compensation Depth''), e per questo motivo le parti dure di questi organismi si dissolvevano prima di arrivare a posarsi sul fondale (o comunque prima di poter essere seppellite e quindi potersi fossilizzare). Progressivamente, il fondale si è venuto a trovare entro la fascia (lisoclino) situata tra le superfici di CCD e ACD (''Aragonite Compensation Depth''). L'[[aragonite]], fase [[Metastabilità|metastabile]] del [[carbonato di calcio]], è il materiale che costituisce il fragmocono (parte concamerata) della [[Conchiglia|conchiglia]] dei [[Cephalopoda|cefalopodi]] (ammoniti e belemniti), ed essendo meno stabile della calcite passa in soluzione a una profondità minore. Gli aptici delle [[Ammonoidea|ammoniti]] e i rostri delle [[Belemnoidea|belemniti]], così come le piastre dei crinoidi e il guscio dei brachiopodi, che si rinvengono entro il Rosso ad Aptici, sono invece di calcite e potevano quindi arrivare al fondale e fossilizzarsi.<br>
Questo significa che il fondale stesso si trovava inizialmente al di sotto della [[Profondità di compensazione dei carbonati|profondità di compensazione della calcite]] (CCD: ''Calcite Compensation Depth''), e per questo motivo le parti dure di questi organismi si dissolvevano prima di arrivare a posarsi sul fondale (o comunque prima di poter essere seppellite e quindi potersi fossilizzare). Progressivamente, il fondale si è venuto a trovare entro la fascia (lisoclino) situata tra le superfici di CCD e ACD (''Aragonite Compensation Depth''). L'[[aragonite]], fase [[Metastabilità|metastabile]] del [[carbonato di calcio]], è il materiale che costituisce il fragmocono (parte concamerata) della [[Conchiglia|conchiglia]] dei [[Cephalopoda|cefalopodi]] (ammoniti e belemniti), ed essendo meno stabile della calcite passa in soluzione a una profondità minore. Gli aptici delle [[Ammonoidea|ammoniti]] e i rostri delle [[Belemnoidea|belemniti]], così come le piastre dei crinoidi e il guscio dei brachiopodi, che si rinvengono entro il Rosso ad Aptici, sono invece di calcite e potevano quindi arrivare al fondale e fossilizzarsi.

Negli oceani attuali la CCD si trova a una profondità variabile da circa 4200 m a 5000 m sotto il livello del mare, mentre la ACD si trova mediamente a circa 1500 m di profondità, con ampie oscillazioni che vanno da poche centinaia di metri fino a 2000-3000 metri sotto il livello del mare; tuttavia, le profondità delle superfici di compensazione dei carbonati nel Giurassico medio-superiore non necessariamente coincidono con quelle attuali, viste le mutate condizioni di fisiografia e circolazione oceanica, con la chiusura quasi completa della [[Tetide]] e l'apertura dell'[[Oceano Atlantico]].
Negli oceani attuali la CCD si trova a una profondità variabile da circa 4200 m a 5000 m sotto il livello del mare, mentre la ACD si trova mediamente a circa 1500 m di profondità, con ampie oscillazioni che vanno da poche centinaia di metri fino a 2000-3000 metri sotto il livello del mare; tuttavia, le profondità delle superfici di compensazione dei carbonati nel Giurassico medio-superiore non necessariamente coincidono con quelle attuali, viste le mutate condizioni di fisiografia e circolazione oceanica, con la chiusura quasi completa della [[Tetide]] e l'apertura dell'[[Oceano Atlantico]].



Versione delle 16:28, 30 nov 2024

Selcifero Lombardo
Il Gruppo del Selcifero Lombardo in Alta Brianza (Cesana Brianza)
SiglaSM
FormalizzazioneCommissione italiana di stratigrafia
RangoGruppo
Unità di rango superioreRosso ad Aptici
Unità di rango inferioreRadiolariti
Caratteristiche litologiche
Litologiaselci rosso-brune e verdastre con interstrati argillosi, calcari marnosi rossi con noduli e liste di selce, marne rossicce con noduli di selce.
Spessore e variazionida pochi metri fino a 90 m circa
EtàGiurassico medio-superiore (Bajociano-Titoniano superiore)
Fossilibelemniti, lamellibranchi pelagici, crinoidi; rari vertebrati (ittiosauri, coccodrilli marini)
Rapporti stratigrafici
Formazione sovrastanteMaiolica (geologia)
Formazione sottostanteFormazione di Valmaggiore (fossa del Monte Nudo-soglia dell'Arbostora); Rosso Ammonitico Lombardo (fossa del Monte Generoso); Formazione di Sogno (fossa dell'Albenza); Formazione di Concesio (Lombardia orientale.
Localizzazione unità
AutoreCacciamali G.B., 1901
Carta geologica dove compareFoglio 1/100000: 34, 47, 48; Foglio 1/50000: 59, 76, 80, 99

Il Gruppo del Selcifero Lombardo è costituito da sedimenti pelagici databili al Giurassico medio e al Giurassico superiore, a prevalente o forte componente silicea di natura biogenica originata dalla deposizione di radiolari. Si tratta di sedimenti tipici del dominio della Tetide alpina, depostisi in un contesto di crosta oceanica e di margine oceanico passivo.

Descrizione

Tradizionalmente quest'unità stratigrafica si divide in due formazioni:

Radiolariti

Generalmente la parte inferiore del gruppo è costituita da prevalenti selci policrome (prevalentemente vede scuro), ben stratificate, in strati decimetrici con interstrati argilloso-silicei verdastri passanti verso l'alto a selci rosse in strati discontinui ("mammellonari") e noduli fasciati da marne e calcari marnosi rossi o rosati. Il contenuto di selce tende a diminuire verso l'alto.

Rosso ad Aptici

Calcari marnosi rosso-mattone variegati di verde, ben stratificati, con noduli e liste di selce rossa e verde-azzurra e interstrati marnoso-argillosi rosso scuro, spesso riccamente fossiliferi sulle superfici di strato ad aptici di ammoniti e meno frequentemente a rostri di belemniti, piastre di crinoidi pelagici e brachiopodi (genere Pygope).

Il contenuto micropaleontologico è costituito soprattutto da radiolari (Nassellaria e Spumellaria) che costituiscono la fonte primaria del materiale siliceo; il nannoplancton calcareo (coccolitofori) è assente o raro nei termini basali del gruppo e tende progressivamente ad aumentare, per divenire dominante nella parte superiore. Nella parte sommitale del Rosso ad Aptici compaiono i tintinnidi, che divengono comuni entro la Maiolica.

Alla base delle Radiolariti si trova un livello di argilliti grigio-bluastre databili al Bajociano inferiore, definito come "Livello Gaetani", di spessore variabile tra pochi centimetri ad alcuni decimetri. La transizione superiore alla Maiolica è generalmente transizionale e avviene per cambiamento di colore dei termini calcarei da rossi a rosati a bianchi e per diminuzione dei noduli e delle liste di selce, che passa dal colore rosso-arancio prevalente a bruno scuro o bluastro. Nelle situazioni di paleoalto pelagico la transizione può essere più rapida e rimarcata da lacune stratigrafiche e superfici di hardground. In tali contesti, entro la parte basale della Maiolica si possono trovare elementi di Selcifero Lombardo risedimentati sotto forma di slump e brecce sinsedimentarie.

Ambiente sedimentario

Il Selcifero Lombardo è interpretato come il risultato della sedimentazione di fanghi silicei o calcareo-silicei, sia per decantazione sia da parte di correnti torbide estremamente diluite, in ambiente batipelagico o abissopelagico. Nella parte superficiale della colonna d'acqua soprastante questi sedimenti viveva verosimilmente una ricca fauna a cefalopodi (ammonoidi e belemnoidi) di cui arrivava a sedimentarsi sul fondale post-mortem solamente la parte calcarea, e solo nei termini superiori della successione (Rosso ad Aptici).

Questo significa che il fondale stesso si trovava inizialmente al di sotto della profondità di compensazione della calcite (CCD: Calcite Compensation Depth), e per questo motivo le parti dure di questi organismi si dissolvevano prima di arrivare a posarsi sul fondale (o comunque prima di poter essere seppellite e quindi potersi fossilizzare). Progressivamente, il fondale si è venuto a trovare entro la fascia (lisoclino) situata tra le superfici di CCD e ACD (Aragonite Compensation Depth). L'aragonite, fase metastabile del carbonato di calcio, è il materiale che costituisce il fragmocono (parte concamerata) della conchiglia dei cefalopodi (ammoniti e belemniti), ed essendo meno stabile della calcite passa in soluzione a una profondità minore. Gli aptici delle ammoniti e i rostri delle belemniti, così come le piastre dei crinoidi e il guscio dei brachiopodi, che si rinvengono entro il Rosso ad Aptici, sono invece di calcite e potevano quindi arrivare al fondale e fossilizzarsi.

Negli oceani attuali la CCD si trova a una profondità variabile da circa 4200 m a 5000 m sotto il livello del mare, mentre la ACD si trova mediamente a circa 1500 m di profondità, con ampie oscillazioni che vanno da poche centinaia di metri fino a 2000-3000 metri sotto il livello del mare; tuttavia, le profondità delle superfici di compensazione dei carbonati nel Giurassico medio-superiore non necessariamente coincidono con quelle attuali, viste le mutate condizioni di fisiografia e circolazione oceanica, con la chiusura quasi completa della Tetide e l'apertura dell'Oceano Atlantico.

Rapporti stratigrafici e datazione

Il Selcifero Lombardo si chiude sia a ovest del Bacino Lombardo, in corrispondenza della sponda lombarda del Lago Maggiore, sia a est, contro un importante lineamento tettonico, la Linea delle Giudicarie. Entro il Bacino Lombardo, l'unità ha un andamento fortemente influenzato dalla fisiografia a bacini e alti strutturali (horst e graben) determinata dal rift occorso dal Triassico superiore al Giurassico con l'apertura della Tetide occidentale. Gli spessori vanno da pochi metri nei contesti di paleoalto pelagico con sedimentazione fortemente condensata a diverse decine di metri (fino a circa 90 m) nei depocentri dei bacini. A est della Linea delle Giudicarie si ha un'area che permane per tutto il Giurassico come altofondo pelagico, il cosiddetto Plateau di Trento, in cui gli equivalenti laterali del Selcifero Lombardo sono facies di rosso ammonitico, il Rosso Ammonitico Veronese.