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Galaxy Zoo: differenze tra le versioni

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Lo scopo del progetto iniziale è quello di classificare un campione di 1 milione di galassie, la maggior parte delle quali mai viste prima da occhio umano, per stabilire, attraverso l'individuazione della morfologia delle galassie, la struttura dell'universo e capire come le differenti galassie sono distribuite nel cielo. "''Abbiamo varie teorie su come questo accade''" ha dichiarato Anze Slasar della Oxford University "''ma per testarle abbiamo bisogno di sapere quale tipologia di galassie sono presenti nei differenti ambienti cosmici. La combinazione del SDSS-II e di Galaxy Zoo ci forniranno le informazioni di cui abbiamo bisogno''"<ref>"''We have theories for how this happens, but to test then we need to know what kinds f galaxies are found in different cosmic environments. The combination of SDSS-II and the Galaxy Zoo will give just the information we need.''" (Anze Slasar)</ref>.
Lo scopo del progetto iniziale è quello di classificare un campione di 1 milione di galassie, la maggior parte delle quali mai viste prima da occhio umano, per stabilire, attraverso l'individuazione della morfologia delle galassie, la struttura dell'universo e capire come le differenti galassie sono distribuite nel cielo. "''Abbiamo varie teorie su come questo accade''" ha dichiarato Anze Slasar della Oxford University "''ma per testarle abbiamo bisogno di sapere quale tipologia di galassie sono presenti nei differenti ambienti cosmici. La combinazione del SDSS-II e di Galaxy Zoo ci forniranno le informazioni di cui abbiamo bisogno''"<ref>"''We have theories for how this happens, but to test then we need to know what kinds f galaxies are found in different cosmic environments. The combination of SDSS-II and the Galaxy Zoo will give just the information we need.''" (Anze Slasar)</ref>.


Le immagini per il progetto sono prese dallo Sloan Digital Sky Survey che sfrutta un telescopio robotizzato di 2,5 mt equipaggiato con una camera CCD da 120 megapixel in grado di fotografare 1.5 gradi di cielo alla volta.
Le immagini per il progetto sono prese dallo [[Sloan Digital Sky Survey]] che sfrutta un telescopio robotizzato di 2,5 mt equipaggiato con una camera CCD da 120 megapixel in grado di fotografare 1.5 gradi di cielo alla volta.


Ai partecipanti è richiesto un test d'ingresso superato il quale è possibile iniziare subito la classificazione. Le possibili scelte sono fra galassie a spirale con rotazione in senso orario (''clock wise spiral'') o in senso antiorario (''anti-clock wise spiral''), spirali poste di taglio (''edge on''), ellittiche (''elliptical''), galassie in aggregazione (''merger''), stelle/non so (''star/don't know'').
Ai partecipanti è richiesto un test d'ingresso superato il quale è possibile iniziare subito la classificazione. Le possibili scelte sono fra galassie a spirale con rotazione in senso orario (''clock wise spiral'') o in senso antiorario (''anti-clock wise spiral''), spirali poste di taglio (''edge on''), ellittiche (''elliptical''), galassie in aggregazione (''merger''), stelle/non so (''star/don't know'').

Versione delle 18:51, 18 giu 2009

Template:Sito

Galaxy Zoo è un progetto astronomico internazionale nel quale i membri sono chiamati a classificare milioni di galassie.

È un esempio di Citizen science, traducibile in italiano come "Scienza Popolare", in cui i partecipanti contribuiscono, su base volontaria, ad un progetto scientifico di ricerca.

Il progetto originale è stato lanciato il 12 luglio 2007 (Galaxy Zoo 1) ed il 17 febbraio 2009 è stato dato il via al proseguimento del progetto (Galaxy Zoo 2).

Le origini[1]

Il progetto, come accennato, nasce nel 2007 ispirato da Stardust@home, ed è una collaborazione fra le Università di Oxford, Portsmouth, Yale, John Hopkins e la Fingerprint Digital Media di Belfast.

I moderni programmi per computer, nonostante il livello di sofisticazione e specializzazione raggiunti anche in campo astronomico, non sono in grado di classificare le galassie.

Un gruppo di astronomi e cosmologi decide di lanciare un progetto su internet chiedendo ai volontari di visionare delle immagini, estratte dalla banca dati del telescopio Sloan Digital Sky Survey (SDSS), e classificarle in base alla loro morfologia: spirali (spiral), ellittiche (elliptical), stelle/non so (Star/Don't know), in aggregazione (merger).

Le galassie si dividono in due principali categorie, così come stabilito da Edwin Hubble (1889-1953) nella classificazione morfologica della galassie, in base alla loro forma: Ellittiche e Spirali. "A distanza di oltre 80 anni gli scienziati dibattono sulla controversa materia della formazione ed evoluzione delle galassie stesse. Un tipo evolve nell'altro ? Nelle simulazioni teoriche gli astronomi hanno scoperto che la fusione di galassie a spirale può crearne una ellittica e che un'ellittica può trasformarsi in spirale per accrescimento con l'apporto di ulteriori stelle e gas. Ma quanto sono frequenti le fusioni ? Sono realmente importanti ? Ogni galassia è destinata a trasformarsi nel corso della propria esistenza ?"[2]

Lo scopo è quello di ottenere, per ogni immagine, almeno 20 classificazioni da diverse persone consentendo di avere un campione statistico significativo.

Il team prevede di completare lo studio in due anni. Nell'arco delle prime 24 ore il sito riceve una media di 70.000 classificazione all'ora.

I partecipanti

Il progetto si rivela subito un successo. Il numero di partecipanti è impressionante. "La domanda nel primo giorno fu così elevata da far saltare un interruttore della nostra sala computer" ha dichiarato Jan Vanderberg del Johns Hopkins[3].

Nel corso del primo anno il sito riceve oltre 50 milioni di classificazioni da oltre 150.000 membri. Non sono richieste conoscenze scientifiche particolari o specifiche nel campo astronomico, anche se in Galaxy Zoo 1 è richiesto il superamento di un test di ingresso.

"I volontari di Galaxy Zoo svolgono un lavoro reale. Non si limitano a far girare passivamente qualcosa sui loro computer sperando di essere la prima persona a scoprire gli alieni. Loro sono un tassello della scienza che ne scaturisce, ciò significa che sono interessati a quello che facciamo e che troviamo"[4] - ha dichiarato Kevin Schawinski, uno dei fondatori del progetto - "Non è solo per divertimento. Il cervello umano è attualmente migliore di un computer nel riconoscimento delle strutture in un progetto come questo. Sia che spendiate cinque minuti, quindici minuti o cinque ore nel sito il vostro contributo è inestimabile".[5]

"Questi risultati sono possibili grazie all'importante contributo scientifico dei nostri astronomi volontari." - ha detto Chris Lintott, un altro dei fondatori del progetto - "Nessun gruppo di professionisti può classificare così tante galassie da solo." [6]

Lo scopo del progetto iniziale è quello di classificare un campione di 1 milione di galassie, la maggior parte delle quali mai viste prima da occhio umano, per stabilire, attraverso l'individuazione della morfologia delle galassie, la struttura dell'universo e capire come le differenti galassie sono distribuite nel cielo. "Abbiamo varie teorie su come questo accade" ha dichiarato Anze Slasar della Oxford University "ma per testarle abbiamo bisogno di sapere quale tipologia di galassie sono presenti nei differenti ambienti cosmici. La combinazione del SDSS-II e di Galaxy Zoo ci forniranno le informazioni di cui abbiamo bisogno"[7].

Le immagini per il progetto sono prese dallo Sloan Digital Sky Survey che sfrutta un telescopio robotizzato di 2,5 mt equipaggiato con una camera CCD da 120 megapixel in grado di fotografare 1.5 gradi di cielo alla volta.

Ai partecipanti è richiesto un test d'ingresso superato il quale è possibile iniziare subito la classificazione. Le possibili scelte sono fra galassie a spirale con rotazione in senso orario (clock wise spiral) o in senso antiorario (anti-clock wise spiral), spirali poste di taglio (edge on), ellittiche (elliptical), galassie in aggregazione (merger), stelle/non so (star/don't know).

Il Forum ed il Blog

Correlati e non meno importanti delle pagine del progetto esistono un *Forum ed un *Blog ufficiali di Galaxy Zoo.

Nel Forum, nato in contemporanea con Galazy Zoo 1, i membri, denominatisi zooities, possono scambiare informazioni, chiedere spiegazioni, esporre dubbi, fornire dati inerenti ad altri progetti paralleli sorti in seguito o semplicemente conoscersi. Al forum partecipano, oltre ai volontari, anche i fondatori del progetto, denominati zookeepers, e numerosi astronomi rendendo il Forum un indispensabile strumento di conoscenza, approfondimento ed informazione.

Scoperte e Pubblicazioni

Un oggetto insolito è stato scoperto da una insegnante olandese, Hanny Van Arkel, e denominato Hanny's Voorwerp (l'oggetto di Hanny in olandese). L'oggetto, probabilmente una nube di gas e polveri illuminato da una pulsar ora scomparsa, è sottoposto a numerose investigazioni da parte della comunità scientifica internazionale.

Al momento sette pubblicazioni scientifiche sono state prodotte. Quattro sono già state pubblicate.(inserire elenco)

Campagne Osservative

Riferimenti

  1. ^ The Story So Far dal sito Ufficiale di GalaxyZoo
  2. ^ Galaxy Zoo 1 - The Science
  3. ^ "The demand on the first day was so great, we blew a circuit breaker on our computer room." (Jan Vanderberg)
  4. ^ "Volunteers do real work. They’re not just passively running something on their computer and hoping that they’ll be the first person to find aliens. They have a stake in science that comes out of it, which means that they are now interested in what we do with it, and what we find" (Kevin Schawinski)
  5. ^ "It’s not just for fun. The human brain is actually better than a computer at pattern recognition tasks like this. Whether you spend five minutes, fifteen minutes or five hours using the site your contribution will be invaluable." (Kevin Schawinski)
  6. ^ "These results are possible thanks to a major scientific contribution from our many volunteer armchair astronomers. No group of professionals could have classified this many galaxies alone" (Chris Lintott)
  7. ^ "We have theories for how this happens, but to test then we need to know what kinds f galaxies are found in different cosmic environments. The combination of SDSS-II and the Galaxy Zoo will give just the information we need." (Anze Slasar)

Collegamenti esterni