Giovanni Lami: differenze tra le versioni
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* Giovanni Lami, ''De eruditione Apostolorum'', Florence 1738, p. 239. |
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* ''Lezioni di antichità toscane'' , pubblicato a Firenze nel 1766 |
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Curò la pubblicazione delle opere del filologo olandese [[Giovanni Meursio]] e dal [[1740]] al [[1769]] pubblicò il periodico ''Novelle letterarie''. |
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==Voci correlate== |
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*[[Alamanno Pecchioli]] |
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Versione delle 03:41, 29 set 2009
Giovanni Lami (Santa Croce sull'Arno, 1697 – Firenze, 1770) è stato uno storico e bibliotecario italiano.
Biografia
Nacque a Santa Croce sull'Arno, oggi in provincia di Pisa e sempre a Pisa si laureò in legge nel 1719. A Firenze proseguì i suoi studi in filosofia e greco. Dal 1727 a 1728 lavorò a Genova come bibliotecario nella biblioteca Pallavicini per poi trasferirsi a Vienna e a Parigi. Dopo l'esperienza parigina fece tutta una serie di viaggi che lo portarono anche in Olanda e in Svizzera.
Nel 1732 fece ritorno a Firenze e divenne il direttore della Biblioteca Riccardiana. Nel 1733 venne nominato professore di Storia Ecclesiastica presso l'università di Firenze. In seguito divenne anche il teologo consulente del Granduca Francesco Stefano.
Morì a Firenze nel 1770 e venne sepolto nella chiesa di Santa Croce.
Le opere
Le sue opere trattano prevalentemente di storia ecclesiastica e di teologia. Aderente seppur in maniera moderata al Giansenismo polemizzò spesso con i gesuiti. I suoi testi più importanti furono:
- Deliciae eruditorum, pubblicate a Firenze tra il 1736 e il 1769.
- Giovanni Lami, De eruditione Apostolorum, Florence 1738, p. 239.
- Lezioni di antichità toscane , pubblicato a Firenze nel 1766.
Curò la pubblicazione delle opere del filologo olandese Giovanni Meursio e dal 1740 al 1769 pubblicò il periodico Novelle letterarie.