Giovanni da Caramola: differenze tra le versioni
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Morì nell'Abbazia di Santa Maria del Sagittario il [[26 agosto]] del [[1339]] e successivamente fu dichiarato [[beato]] dalla [[Chiesa Cattolica]]. Il suo corpo venne conservato nella chiesa dell'[[Abbazia]]. Nel [[1500]] fu riesumato e il suo corpo risultò essere ancora intatto, da allora, numerose guarigioni si attestano sulla sua [[tomba]]. Nel [[1808]] venne spostato nella chiesa madre San Giovanni Battista di Chiaromonte. Nel [[2002]] dopo la [[ricognizione canonica]], il corpo del beato risulta essere ancora intatto<ref name=vita />. |
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Versione delle 11:31, 15 gen 2010
Beato Giovanni da Caramola | |
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Beato e eremo | |
Nascita | Tolosa, 1280 |
Morte | Chiaromonte, 26 agosto 1339 |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Ricorrenza | 26 agosto |
Beato Giovanni da Caramola (Tolosa, 1280 – Chiaromonte, 26 agosto 1339) è stato un religioso francese, dichiarato beato dalla Chiesa Cattolica.
Agiografia
Si trasferì in Italia probabilmente in occasione del primo Giubileo Universale, del 1300, indetto da Papa Bonifacio VIII[1] [2]. Da Roma si recò a San Benedetto a Subiaco dove, in una grotta ricavata nella nuda roccia, riuscì a piegare la fragilità del corpo con la preghiera e la penitenza, isolandosi dal mondo e vivendo solo di Dio[1]. Successivamente unitosi all'ordine cistercense dell'Abbazia di Casamari venne indirizzato all’Abbazia di Santa Maria del Sagittario, nel territorio di Chiaromonte, in provincia di Potenza, dove continuò la sua vita eremitica prima nell’eremo di San Saba nei pressi del fiume Sinni, poi sul monte Caramola, nel territorio di Francavilla in Sinni, e infine nell’Abbazia di Santa Maria del Sagittario[1], dove continuò a condurre una vita di grande austerità, osservando un silenzio assoluto[2]. Operò tantissimi miracoli, molti dei quali sono descritti nel libro La vita del Beato Giovanni da Caramola, traduzione italiana dei testi latini delle sue biografie conservati nella chiesa madre San Giovanni Battista di Chiaromonte, assieme al prezioso messale cistercense del 1300[1].
Morì nell'Abbazia di Santa Maria del Sagittario il 26 agosto del 1339 e successivamente fu dichiarato beato dalla Chiesa Cattolica. Il suo corpo venne conservato nella chiesa dell'Abbazia. Nel 1500 fu riesumato e il suo corpo risultò essere ancora intatto, da allora, numerose guarigioni si attestano sulla sua tomba. Nel 1808 venne spostato nella chiesa madre San Giovanni Battista di Chiaromonte. Nel 2002 dopo la ricognizione canonica, il corpo del beato risulta essere ancora intatto[1].
Note
- ^ a b c d e Vita del beato Giovanni da Caramola, eremita, su scbpontedellapriula.it. URL consultato il 23-02-2009.
- ^ a b Beato Giovanni da caramola, da santiebeati.it, su santiebeati.it. URL consultato il 23-02-2009.
Bibliografia
- Abate Lauro, Giovanni da Caramola, 1660.
- Camillo Perrone, San Severino Lucano, Coscile.
- Giovanni Percoco, Maria Rosaria Percoco, La vita del Beato Giovanni da Caramola, editrice Racioppi, Chiaromonte, 2002.
- Antonio Appella, Antonietta Latronico, Fardella 1704-2004: Tracce di Storia, Associazione Culturale ONLUS “La Scaletta”, Fardell, 2004.
- Don Vincenzo Lo Frano, Storia del Beato Giovanni da Caramola tra realtà ed immaginazione, Editrice Zaccara, Lagonegro, 2009.
Collegamenti esterni
- Beato Giovanni da Caramola, in Santi, beati e testimoni - Enciclopedia dei santi, santiebeati.it.
- L'eremo di Francavilla in Sinni