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Confienza (cacciatorpediniere): differenze tra le versioni

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Versione delle 21:20, 9 feb 2012

Confienza
voci di navi presenti su Wikipedia

Il Confienza è stato un cacciatorpediniere (e successivamente una torpediniera) della Regia Marina.

Storia

Nel 1925 risalì il Danubio[1].

Negli anni venti e trenta operò nel bacino orientale del Mediterraneo e lungo le coste del Nord Africa[1].

Nel 1938 fu sottoposto a lavori di modifica che videro l’innalzamento del fumaiolo prodiero, dato che il fumo, altrimenti, ostacolava la punteria e la direzione del tiro[2].

Nel 1938 fu declassato a torpediniera[2].

All’ingresso dell’Italia nella seconda guerra mondiale, il 10 giugno 1940, la Confienza apparteneva alla XV Squadriglia Torpediniere (Palestro, San Martino, Solferino) con base a Venezia. Durante il conflitto operò nell’Adriatico meridionale, principalmente in missioni di scorta[1].

Assegnata alle «Forze Speciali» destinate ad un previsto sbarco a Corfù, la Confienza salpò il 31 ottobre 1940 insieme al resto di tale forza (i vecchi cacciatorpediniere Mirabello e Riboty, i vecchi incrociatori leggeri Bari e Taranto, le anziane torpediniere Prestinari, Monzambano, Castelfidardo, Curtatonei, Calatafimi, Solferino, Cantore, Fabrizi, Medici, Stocco, gli incrociatori ausiliari RAMB III, Capitano Cecchi, Lago Tana e Lago Zuai, 4 MAS della XIII Flottiglia e tre navi cisterna classe Sesia), ma l’indomani l’operazione fu annullata e le navi sbarcarono le truppe a Valona[3].

Secondo alcune fonti la Confienza avrebbe affondato il sommergibile britannico Triton, ma le date non coincidono[4].

Nella notte del 20 novembre 1940 la Confienza, causa un errore nelle manovre, fu accidentalmente speronata dall’incrociatore ausiliario Capitano Cecchi ed affondò a due miglia da Brindisi[5][1][6].

Il relitto della nave giace spezzato in due, in assetto di navigazione, su un fondale di 82 metri, a nordest del porto di Brindisi[6][7][8].

Note

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