Titolo (diritto): differenze tra le versioni

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Si può parlare di titolo in riferimento a qualsiasi situazione giuridica soggettiva, ma il termine tende ad essere usato prevalentemente con riferimento al [[diritto soggettivo]].
Si può parlare di titolo in riferimento a qualsiasi situazione giuridica soggettiva, ma il termine tende ad essere usato prevalentemente con riferimento al [[diritto soggettivo]].


Un diritto soggettivo può essere acquisito da un soggetto a ''titolo originario'' o a ''titolo derivativo'', secondo che all'acquisizione non corrisponda o corrisponda la perdita di titolarità del medesimo diritto da parte di altro soggetto;<ref>Un caso particolare è l'acquisizione ''a titolo derivativo-costitutivo'', nella quale si acquista un diritto che deriva da quello del precedente titolare perché ne assorbe il contenuto o lo limita (è ciò che accade quando si costituisce un [[diritto reale]] minore, come l'[[usufrutto]], enuclendolo dal diritto di proprietà)</ref> nel secondo caso, il soggetto che perde la titolarità è detto ''autore'' o ''dante causa'', quello che l'acquista ''successore'' o ''avente causa'' e si realizza una ''successione'' di soggetti nel [[rapporto giuridico]] (ossia una modificazione soggettiva dello stesso) o, se si pone dal punto di vista del soggetto che trasferisce il diritto, l'''[[alienazione]]'' di quest'ultimo. La successione può essere a ''titolo universale'', quando il successore subentra in tutti i rapporti di cui è parte il dante causa (il tipico esempio è la successione ''mortis causa'' che consegue alla perdita di soggettività giudica da parte del dante causa), o a ''titolo particolare'', quando invece il successore subentra solo in determinati rapporti.
Un diritto soggettivo può essere acquisito da un soggetto a ''titolo originario'' o a ''titolo derivativo'', secondo che all'acquisizione non corrisponda o corrisponda la perdita di titolarità del medesimo diritto da parte di altro soggetto;<ref>Un caso particolare è l'acquisizione ''a titolo derivativo-costitutivo'', nella quale si acquista un diritto che deriva da quello del precedente titolare perché ne assorbe il contenuto o lo limita (è ciò che accade quando si costituisce un [[diritto reale]] minore, come l'[[usufrutto]], enuclendolo dal diritto di proprietà)</ref> nel secondo caso, il soggetto che perde la titolarità è detto ''autore'' o ''dante causa'', quello che l'acquista ''successore'' o ''avente causa'' e si realizza una ''successione'' di soggetti nel [[rapporto giuridico]] (ossia una modificazione soggettiva dello stesso) o, dal punto di vista del soggetto che trasferisce il diritto, l'''[[alienazione]]'' di questo. La successione può essere a ''titolo universale'', quando il successore subentra in tutti i rapporti di cui è parte il dante causa (il tipico esempio è la successione ''mortis causa'' che consegue alla perdita di soggettività giudica da parte del dante causa), o a ''titolo particolare'', quando invece il successore subentra solo in determinati rapporti.


==Bibliografia==
==Bibliografia==

Versione delle 10:37, 18 set 2012

Nel diritto il titolo (o la causa adquirendi) di una situazione giuridica soggettiva è il fatto o l'atto giuridico dal quale deriva l'acquisto della stessa da parte del soggetto giuridico che ne è titolare. Per estensione, è detto titolo anche il documento che comprova tale fatto o atto e, quindi, l'appartenenza della situazione giuridica soggettiva al titolare.

Si può parlare di titolo in riferimento a qualsiasi situazione giuridica soggettiva, ma il termine tende ad essere usato prevalentemente con riferimento al diritto soggettivo.

Un diritto soggettivo può essere acquisito da un soggetto a titolo originario o a titolo derivativo, secondo che all'acquisizione non corrisponda o corrisponda la perdita di titolarità del medesimo diritto da parte di altro soggetto;[1] nel secondo caso, il soggetto che perde la titolarità è detto autore o dante causa, quello che l'acquista successore o avente causa e si realizza una successione di soggetti nel rapporto giuridico (ossia una modificazione soggettiva dello stesso) o, dal punto di vista del soggetto che trasferisce il diritto, l'alienazione di questo. La successione può essere a titolo universale, quando il successore subentra in tutti i rapporti di cui è parte il dante causa (il tipico esempio è la successione mortis causa che consegue alla perdita di soggettività giudica da parte del dante causa), o a titolo particolare, quando invece il successore subentra solo in determinati rapporti.

Bibliografia

  • Torrente A., Schlesinger P., Manuale di diritto privato, Giuffrè Editore, 2011. ISBN 9788814152436

Note

  1. ^ Un caso particolare è l'acquisizione a titolo derivativo-costitutivo, nella quale si acquista un diritto che deriva da quello del precedente titolare perché ne assorbe il contenuto o lo limita (è ciò che accade quando si costituisce un diritto reale minore, come l'usufrutto, enuclendolo dal diritto di proprietà)

Voci correlate

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