Lancillotto in prosa: differenze tra le versioni

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Il '''''Lancillotto in prosa''''', detto anche '''''Corpus Lancelot-Graal''''', '''''Ciclo in vulgata''''' o '''''Ciclo Pseudo-Map''''', è un ciclo di [[romanzo|romanzi]] in [[lingua francese|francese]] composti nella prima metà del [[XIII secolo]] appartenenti al [[ciclo arturiano]]. Queste opere, di autori rimasti anonimi, sviluppano numerosi temi della leggenda di [[Re Artù]] e dei [[Cavalieri della Tavola Rotonda]], dedicando un particolare rilievo in particolare ai temi dell'amore fra [[Lancillotto]] e [[Ginevra]] e della ricerca del [[Graal]].
Il '''''Lancillotto in prosa''''', detto anche '''''Corpus Lancelot-Graal''''', '''''Ciclo in vulgata''''' o '''''Ciclo Pseudo-Map''''', è un ciclo di [[romanzo|romanzi]] in [[lingua francese|francese]] composti nella prima metà del [[XIII secolo]] appartenenti al [[ciclo arturiano]]. Queste opere, di autori rimasti anonimi, sviluppano numerosi temi della leggenda di [[Re Artù]] e dei [[Cavalieri della Tavola Rotonda]], dedicando un particolare rilievo in particolare ai temi dell'amore fra [[Lancillotto]] e [[Ginevra]] e della ricerca del [[Graal]].



Versione delle 03:27, 27 giu 2013

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Il Lancillotto in prosa, detto anche Corpus Lancelot-Graal, Ciclo in vulgata o Ciclo Pseudo-Map, è un ciclo di romanzi in francese composti nella prima metà del XIII secolo appartenenti al ciclo arturiano. Queste opere, di autori rimasti anonimi, sviluppano numerosi temi della leggenda di Re Artù e dei Cavalieri della Tavola Rotonda, dedicando un particolare rilievo in particolare ai temi dell'amore fra Lancillotto e Ginevra e della ricerca del Graal.

Il Lancillotto in prosa rappresenta una delle fonti più importanti per la letteratura arturiana delle epoche successive, e in particolare per Le Morte d'Arthur di Thomas Malory. Rispetto alle opere precedenti, ha una struttura narrativa più vicina al romanzo moderno, in cui diverse vicende si sviluppano in parallelo e si intrecciano. Le ragioni di questo allontanarsi dalla linearità tipica delle opere non solo arturiane dell'Alto Medioevo è forse da attribuirsi anche alla transizione che si ebbe proprio ai primi del XIII secolo dalla scrittura su tavolette di cera (con "bella copia" finale sulla costosa pergamena) alla più maneggevole carta, che verosimilmente facilitava agli autori il compito di tenere sotto controllo l'evoluzione della trama del loro racconto, e di conseguenza permetteva loro di "osare di più" nella costruzione dell'intreccio.[senza fonte]

L'opera, concettualmente unitaria, è formalmente suddivisa in cinque parti (le ultime tre sono le più antiche):

  • Storia del Santo Graal (Estoire del Saint Grail) descrive come Giuseppe di Arimatea e suo figlio portarono il Graal in Bretagna.
  • Storia di Merlino (Estoire de Merlin), racconta la vita di Merlino e la gioventù di Re Artù.
  • Lancillotto propriamente detto (Lancelot propre), la sezione più lunga (circa metà dell'intero ciclo) racconta le avventure di Lancillotto e di altri Cavalieri della Tavola Rotonda, e l'amore fra Lancillotto e Ginevra.
  • La cerca del Santo Graal (Queste del Saint Graal), racconta le vicende dei Cavalieri impegnati nella ricerca del Graal, e il successo nell'impresa di Galahad.
  • Morte d'Artù (Mort Artu) racconta la caduta di Re Artù nel suo scontro finale con il traditore Mordred.

L'opera ha un suo naturale proseguimento in un altro ciclo celebre della tradizione arturiana, noto come Post-Vulgata.

Bibliografia