Vai al contenuto

Charas: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
FrescoBot (discussione | contributi)
FrescoBot (discussione | contributi)
m Bot: errori di battitura
Riga 4: Riga 4:
Il '''Charas''' è un tipo di [[hashish]] prodotto dall'estrazione della [[resina]] di [[Cannabis]] e contiene la stessa sostanza psicoattiva della Cannabis ([[delta-9-tetraidrocannabinolo|THC]]) che fa parte delle cosiddette ''"[[Droghe leggere]]"''. Il vocabolo deriva da un'antica parola di origine himalaiana.
Il '''Charas''' è un tipo di [[hashish]] prodotto dall'estrazione della [[resina]] di [[Cannabis]] e contiene la stessa sostanza psicoattiva della Cannabis ([[delta-9-tetraidrocannabinolo|THC]]) che fa parte delle cosiddette ''"[[Droghe leggere]]"''. Il vocabolo deriva da un'antica parola di origine himalaiana.


Il '''Charas''', ha origini prevalentemente indiane, e viene prodotto raccogliendo la resina delle piante di Cannabis strofinando le mani sulla parte inferiore delle foglie, e, successivamente raschiando il materiale dalla pelle, e formando delle delle palline.
Il '''Charas''', ha origini prevalentemente indiane, e viene prodotto raccogliendo la resina delle piante di Cannabis strofinando le mani sulla parte inferiore delle foglie, e, successivamente raschiando il materiale dalla pelle, e formando delle palline.


Si differenzia appunto dagli [[Hashish]] [[Marocco|Marocchini]] per la lavorazione, che avviene, per il Charas, per estrazione della resina da pianta viva, mentre per gli hashish prodotti in Marocco, consiste nello stacco dalle [[Infiorescenza|infiorescenze]] [[Essiccazione di erbe|essiccate]] da piante morte, mediante la loro percussione.
Si differenzia appunto dagli [[Hashish]] [[Marocco|Marocchini]] per la lavorazione, che avviene, per il Charas, per estrazione della resina da pianta viva, mentre per gli hashish prodotti in Marocco, consiste nello stacco dalle [[Infiorescenza|infiorescenze]] [[Essiccazione di erbe|essiccate]] da piante morte, mediante la loro percussione.

Versione delle 14:53, 28 dic 2014

Alcuni dei contenuti riportati potrebbero generare situazioni di pericolo o danni. Le informazioni hanno solo fine illustrativo, non esortativo né didattico. L'uso di Wikipedia è a proprio rischio: leggi le avvertenze.
Palline e "Bastoncini" di Charas
Pallina di Charas

Il Charas è un tipo di hashish prodotto dall'estrazione della resina di Cannabis e contiene la stessa sostanza psicoattiva della Cannabis (THC) che fa parte delle cosiddette "Droghe leggere". Il vocabolo deriva da un'antica parola di origine himalaiana.

Il Charas, ha origini prevalentemente indiane, e viene prodotto raccogliendo la resina delle piante di Cannabis strofinando le mani sulla parte inferiore delle foglie, e, successivamente raschiando il materiale dalla pelle, e formando delle palline.

Si differenzia appunto dagli Hashish Marocchini per la lavorazione, che avviene, per il Charas, per estrazione della resina da pianta viva, mentre per gli hashish prodotti in Marocco, consiste nello stacco dalle infiorescenze essiccate da piante morte, mediante la loro percussione.

È grazie a questo tipo di lavorazione che la Charas possiede un odore molto simile alla cannabis verde per la sua alta concentrazione di THC,

La sua scarsa disponibilità è dovuta, oltre al tipo di lavorazione, dalla distanza tra luogo di produzione e luogo di vendita, alla possibilità di produrre questa qualità di hashish soltanto nel periodo in cui le piante di cannabis sono fiorite, non essendo possibile la stoccaggio per una successiva produzione, così come è possibile per gli hashish Marocchini. La Charas è un tipo di Hashish pregiato, da molti fumatori considerato il migliore, molto amato e ricercato dai consumatori di Cannabinoidi, data l'alta concentrazione di THC e la sua scarsissima disponibilità.

Effetti indotti

Fra i vari effetti indotti dall'uso di tale sostanza, che viene generalmente fumata assieme al tabacco e anche ingerita, sono svariati, cambiano da persona a persona e dalle circostanze in cui la si assume e dall'esperienza del fumatore. I principali comunque sono:

  • Distorsione del reale (capacità recettive)
  • Aumento delle percezioni sensoriali
  • Rilassamento fisico e mentale
  • Lieve abbassamento della pressione sanguignia
  • Ilarità
  • Tendenza a concentrarsi sul presente, ma non necessariamente sul reale
  • Senso di appagamento per la situazione vissuta
  • Nausea
  • Senso di smarrimento
  • Apatia

Tali effetti sono profondamente condizionati da due fattori principali: il set (lo stato d'animo di chi consuma) e il setting (la compagnia con cui si trova il consumatore e il luogo dove avviene il consumo). La molecola che provoca gli effetti psicoattivi nell'hashish è il THC, o più precisamente il tetra-idro-cannabinolo, presente in quantità maggiore rispetto alla marijuana.

Concentrato delle resine

La Charas risulta essere un concentrato della resina ricavata dalla parte superiore delle cime della pianta cristallizzate di resina, grazie alla purissima aria che si può respirare nelle altissime vette dell'Himalaya della Cannabis sativa o indica che produce la resina difendersi dalle continue variazioni di temperatura causate dalle forti piogge alternate a lunghe ore di sole durante il periodo monsonico dell'anno.

Tale hashis viene prodotto nei seguenti paesi : India, Afghanistan, Pakistan, Nepal. Si differenzia dall' hashish - marocchino originarie del bacino Medio-Orientale e del Nord-Africa, dette dai locali kheef. La Charas non è quasi mai venduta mai in panetti, come l'hashish Marocchino, ma in piccoli pezzettini di 5-10g incartati in pezzetti di plastica a volte di colori diversi per determinarne la qualità.

Origine etimologica

Il termine Charas deriva dalla composizione di queste due parole indiane "char" e "ras" letteralmente "quattro","sapori" secondo le tradizioni dei locali del nord India si riferisce a Dio, la terra, le piante, l'uomo.

Cenni mitologici

Gli induisti delle zone del nord dell'India ritengono che la nascita delle piante di cannabis sia da attribuire a Shiva, una delle principali divinità indù, che, giunto alla sedicesima reincarnazione ebbe la sfortuna di perdere l'amore della sua amata Parvati, altra divinità del luogo, che lo rinnegò. Affranto da tale perdita egli si strappò un seme dalla coscia e lo gettò sulle montagne circostanti dando così origine alla crescita spontanea delle piante, dopodiché per compensare la mancanza della sua amata si dedicò fino alla sua morte al consumo della Charas che lo aiutò a non sentire la mancanza della sua perduta donna.

Cenni socio-culturali

Ancora oggi la Charas viene consumata dai sadhu indiani, gli asceti, per favorire la meditazione yoga, è frequente vederne far uso all'interno dei templi shivaiti del nord India, prima delle meditazioni. Nonostante la sostanza sia ufficialmente proibita dallo stato indiano la sua diffusione e il suo utilizzo, radicato nelle tradizioni dei locali, è molto diffuso. La sostanza viene consumata dai locali all'interno di pipe dritte di terra cotta chiamate cylum.

  Portale Chimica: il portale della scienza della composizione, delle proprietà e delle trasformazioni della materia