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Velocità di eritrosedimentazione: differenze tra le versioni

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Nella pipetta la sedimentazione dei globuli rossi è determinata dalla loro capacità di aggregarsi formando i cosiddetti ''rouleaux'', cioè pile di cellule (paragonabili a pile di monetine) in cui i vari elementi sono legati tra loro non da [[anticorpi]] o da [[legame chimico|legami chimici]], ma semplicemente da attrazione tra le superfici.
Nella pipetta la sedimentazione dei globuli rossi è determinata dalla loro capacità di aggregarsi formando i cosiddetti ''rouleaux'', cioè pile di cellule (paragonabili a pile di monetine) in cui i vari elementi sono legati tra loro non da [[anticorpi]] o da [[legame chimico|legami chimici]], ma semplicemente da attrazione tra le superfici.


In condizioni normali, la capacità di aggregarsi è relativamente bassa perché tra i globuli rossi esistono delle forze di repulsione che li tengono sospesi nel plasma. Se nel sangue la presenza di [[globuline]] o di [[fibrinogeno]] è molto alta, i ''rouleaux'' si formano più facilmente e, di conseguenza, la VES aumenta. La presenza di [[macromolecole]] riduce infatti le forze di repulsione che allontanano i globuli rossi uno dall'altro, così come la riduzione del rapporto volumetrico tra globuli rossi e plasma e l'aumento della [[viscosità]] plasmatica.
In condizioni normali, la capacità di aggregarsi è relativamente bassa perché tra i globuli rossi esistono delle forze di repulsione che li tengono sospesi nel plasma. Se nel sangue la presenza di [[globuline]] o di [[fibrinogeno]] è molto alta, i ''rouleaux'' si formano più facilmente e, di conseguenza, la VES aumenta. La presenza di [[macromolecole]] riduce infatti le forze di repulsione che allontanano i globuli rossi uno dall'altro, così come la riduzione del [[rapporto volumetrico]] tra globuli rossi e plasma e l'aumento della [[viscosità]] plasmatica.


== Indicazioni all'esecuzione dell'esame ==
== Indicazioni all'esecuzione dell'esame ==

Versione delle 16:13, 21 gen 2016

Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Misurazione della velocità di sedimentazione del sangue con metodo Westergren

La VES o velocità di eritrosedimentazione (velocità di sedimentazione degli eritrociti) è un esame che si effettua sul sangue, reso incoagulabile e messo in una pipetta graduata di piccolo calibro in posizione verticale, determinando la velocità con cui i globuli rossi si separano dal plasma depositandosi sul fondo. Dopo 60 minuti si misura in millimetri l'altezza della colonna che si è formata.

Metodo

La VES si determina con due metodi:

Wintrobe consiste nel porre in una pipetta graduata, sangue intero, reso incoagulabile e nel lasciarlo in posizione verticale per 1 ora.

Westergren consiste nel porre il sangue diluito con citrato di sodio in una pipetta graduata lunga 200 mm e misurare il sedimento dopo un'ora.

Quest'ultimo metodo viene attualmente preferito come standard perché di più semplice esecuzione e più facilmente riproducibile. La misura del sedimento dopo due ore è stata abbandonata, in quanto non fornisce ulteriori informazioni diagnostiche, così come l'indice di Katz (IK), proposto dal chimico Johann Rudolf Katz (1880-1938), che calcolava la media tra la velocità di eritrosedimentazione dopo un'ora e dopo due ore.

IK= [mm sedimentazione 1ª ora + 1/2 mm sedimentazione 2ª ora]/2

Valori di riferimento

Con il metodo di Wintrobe il valore normale della VES non supera i 2 mm nel neonato, nell'uomo adulto arriva a 15 mm, nella donna adulta a 20 mm, mentre nell'anziano può superare i 25 mm. Con il metodo di Westergren i valori normali sono quasi il doppio, ma sono meno influenzati dall'ematocrito, cioè dal variare della concentrazione dei globuli rossi nel sangue.

Meccanismo dell'eritrosedimentazione

Nella pipetta la sedimentazione dei globuli rossi è determinata dalla loro capacità di aggregarsi formando i cosiddetti rouleaux, cioè pile di cellule (paragonabili a pile di monetine) in cui i vari elementi sono legati tra loro non da anticorpi o da legami chimici, ma semplicemente da attrazione tra le superfici.

In condizioni normali, la capacità di aggregarsi è relativamente bassa perché tra i globuli rossi esistono delle forze di repulsione che li tengono sospesi nel plasma. Se nel sangue la presenza di globuline o di fibrinogeno è molto alta, i rouleaux si formano più facilmente e, di conseguenza, la VES aumenta. La presenza di macromolecole riduce infatti le forze di repulsione che allontanano i globuli rossi uno dall'altro, così come la riduzione del rapporto volumetrico tra globuli rossi e plasma e l'aumento della viscosità plasmatica.

Indicazioni all'esecuzione dell'esame

La misura della VES ha principalmente tre scopi:

  • segnalare la presenza di un processo infiammatorio
  • controllare il decorso o lo stato di attività di una malattia
  • individuare patologie occulte.

Pur mancando di specificità e di sensibilità, il test è ancora largamente usato perché economico e di facile esecuzione. È inoltre utile come test di primo livello perché la maggior parte dei processi infiammatori acuti e cronici e delle malattie neoplastiche si associa ad un aumento della VES.

Interpretazione della VES

Un aumento della VES può essere indice di malfunzionamenti del nostro organismo che può far sorgere un sospetto diagnostico: il suo valore aumenta in corso di anemie, malattie infettive, stati infiammatori (per esempio le vasculiti) e neoplastiche, infarto miocardico acuto, malattie epatiche, anche se la relazione tra aumento della VES e queste malattie non è automatica. Il suo valore ad esempio aumenta nel corso della gravidanza o durante il ciclo mestruale, o semplicemente con l'aumentare dell'età.

Una VES elevata in un paziente che non presenta evidenze cliniche di infezione (febbre, brividi, mialgia, cefalea) deve suggerire l'opportunità di eseguire altre indagini. Poiché sono molti i processi patologici che possono determinare aumento della VES, questo esame deve essere considerato estremamente aspecifico e occorre evitare di attribuirgli un'importanza fondamentale.

Pertanto, anche la presenza di un valore normale di VES non può essere usata per escludere la presenza di una malattia infiammatoria o di una neoplasia.

Bibliografia

  • Widmann: Interpretazione clinica degli esami di laboratorio, undicesima edizione (2000). McGraw-Hill, Milano

Voci correlate

Collegamenti esterni

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