Guómín Gémìng Jūn

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國民革命軍
Guómín Gémìng Jūn
Esercito Rivoluzionario Nazionale
Bandiera dell'Esercito rivoluzionario nazionale
Bandiera dell'Esercito Rivoluzionario Nazionale (conosciuto come Esercito della Repubblica di Cina dopo la Costituzione del 1947)
Descrizione generale
Attiva1925 - 1947
NazioneCina
ServizioForza armata
TipoEsercito
RuoloForza militare terrestre
Dimensione4.300.000 uomini
Battaglie/guerreSpedizione del Nord
Guerra sino-sovietica
Lunga marcia
Seconda guerra sino-giapponese
Seconda guerra mondiale
Guerra di confine sino-mongolica
Guerra civile cinese
Comandanti
Degni di notaChiang Kai-shek
Zhang Xueliang
Sun Li-jen
Yan Xishan
Feng Yuxiang
He Yingqin
Hu Kexian
e molti altri
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Il Guómín Gémìng Jūn (國民革命軍T, 国民革命军S - talvolta abbreviato in 國軍T o Esercito nazionalista, nome completo in italiano Esercito rivoluzionario nazionale) è stato il braccio militare del Kuomintang (KMT, o Partito Nazionalista Cinese) dal 1925 al 1947 nella Repubblica di Cina. Esso divenne anche l'esercito regolare della repubblica cinese durante il periodo di dominio del partito del KMT a partire dal 1928.

Storia

Soldati nazionalisti che attraversano la concessione britannica a Wuhan nello Hubei alla fine della Campagna dello Hubei meridionale durante la Spedizione del Nord

L'esercito nazionalista fu fondato dal Kuomintang nel 1925 come forza militare avente l'obiettivo di riunificare la Cina rompendo il controllo esercitato sulle regioni settentrionali da parte dei cosiddetti signori della guerra.

Organizzato con l'aiuto del Comintern e sottoposto, inizialmente, alla dottrina dei tre principi del popolo diventò ben presto il principale strumento di potere di Chiang Kai-shek che accantonò la distinzione tra partito, esercito e stato. Un grande numero di ufficiali dell'esercito nazionalista proveniva, come il suo primo comandante Chiang, dall'Accademia militare di Whampoa.

Nel 1927, durante la Spedizione del Nord per riunificare la Cina contro il Governo Beiyang e i signori della guerra, Chiang Kai-shek cercò di eliminare il Partito Comunista ordinando le purghe di decine di migliaia di comunisti. Molti tuttavia sfuggirono alle purghe e nello stesso anno questi si riorganizzarono e fondarono l'Armata Rossa Cinese, poi ricostituita nell'Esercito Popolare di Liberazione. Una volta terminata la Spedizione del Nord nel 1928, Chiang Kai-shek allora tentò di sopraffarli attraverso una serie di sanguinose Campagne di accerchiamento, riavviando così la guerra civile cinese che durerà fino al 1949, con una pausa dal 1937 al 1945 indotta dall'invasione giapponese.

Nelle prime quattro campagne di annientamento, durate dal 1930 al 1934, l'Esercito Rivoluzionario Nazionale non riuscì a sconfiggere in modo netto i bolscevichi, ma nella quinta, iniziata nel 1935, riuscì a ottenere una schiacciante vittoria su di loro. Tuttavia questi riuscirono sfuggire all'annientamento in una lunga ritirata durata fino al 1937 e conosciuta come Lunga Marcia, durante la quale i comunisti si ritirarono per 12,000 chilometri.

In quegli anni il Partito Comunista Cinese cominciò a ottenere vasti consensi tra i contadini, dato che nelle aeree sotto il suo controllo prometteva la ridistribuzione delle terre.

Negli anni '30, in pratica fino all'inizio dell'invasione giapponese del 1937, l'esercito nazionalista poté contare sulla collaborazione con la Germania che fornì istruttori e materiale bellico con l'obiettivo di una riorganizzazione in senso "occidentale" dell'esercito.

Durante la precaria tregua nella guerra civile anche alcune unità dell'Armata Rossa Cinese, l'Ottava Armata della Strada e la Nuova Quarta Armata, fecero formalmente parte dell'esercito nazionalista durante la guerra contro il Giappone.

Nel 1949, durante la guerra civile, l'esercito nazionalista subì una continua emorragia a causa delle diserzioni verso l'Esercito Popolare di Liberazione controllato dai comunisti. Dopo la sconfitta i resti dell'Esercito Rivoluzionario Nazionale ripararono nell'isola di Taiwan dove assunsero la denominazione, che conservano tuttora, di Esercito della Repubblica di Cina.

Organizzazione

La cavalleria dell'Esercito rivoluzionario nazionale

L'Esercito rivoluzionario nazionale era composto da circa 4.300.000 effettivi suddivisi in 370 divisioni ordinarie (正式師), 46 divisioni di nuovo tipo (新編師), 12 divisioni di cavalleria (騎兵師), 8 divisioni di cavalleria di nuovo tipo (新編騎兵師), 66 divisioni temporanee (暫編師) e 13 divisioni di riserva (預備師) per un totale complessivo di 515 divisioni.

Per altro molte divisioni vennero formate unendo gli effettivi di due o più altre unità e non tutte furono operative nello stesso tempo. Nuove divisioni vennero create per rimpiazzare le divisioni di tipo ordinario perse per eventi bellici. A tutti gli effetti il numero di divisioni effettivamente operativo fu sempre inferiore a quello previsto.

Mediamente ciascuna divisione ebbe un organico di 5.000/6.000 unità contro gli 8.000/9.000 di quelle giapponesi. Le divisioni addestrate da specialisti tedeschi, aventi una potenza paragonabile alle analoghe unità giapponesi o occidentali, avevano un organico di 10.000 uomini. Nell'esercito vi era relativa abbondanza di corazzati e messi per truppe meccanizzate ma questi erano normalmente distribuiti nelle singole unità invece di essere raggruppati a formare unità specializzate.

In linea teorica la struttura dell'Esercito rivoluzionario nazionale era la seguente anche se numerose erano le eccezioni come la presenza di singoli reggimento alle dipendenze dirette di un gruppo d'armate:

Consiglio Militare Nazionale

Equipaggiamento

L'armamento dell'esercito nazionalista era prodotto principalmente negli arsenali di Hanyang, Guangdong e Taiyan. Le divisione riformate secondo lo schema occidentale ed addestrate da ufficiali tedeschi ebbero invece come armamento standard materiali prodotti in Germania come il fucile Karabiner 98k e lo Stahlhelm M1935.

La mitragliatrice leggera più diffusa fu una copia, prodotta in loco, della cecoslovacca ZB vz. 26 a cui si affiancarono modelli francesi e belgi. In media era disponibile una mitragliatrice leggera per ciascun plotone. Come mitragliatrice pesante fu in uso una copia locale della Maxim raffreddata ad acqua. In media ogni battaglione disponeva di un'arma pesante. La pistola maggiormente diffusa fu la Mauser M1932.

Alcune divisioni furono equipaggiate con cannoni anticarro da 37 mm PaK 35/36 e/o con mortai Oerlikon, Madsen e Solothurn. Ciascuna divisione di fanteria fu dotata di 6 mortai francesi da Brandt 81 mm Mle 1927 e di 6 cannoncini Solothurn ST-5 da 20 mm. Alcune brigate indipendenti ed i reggimenti di artiglieria furono equipaggiati con cannoni Bofors 75 mm Model 1934 oppure con cannoni da montagna Krupp 7,5 cm M. 1908 sempre da 75 mm. Tra il 1934 ed il 1936 entrarono in servizio 48 obici L/32 sFH 18 da 150 mm prodotti dalla Rheinmetall.

Le uniformi delle unità di nuovo tipo (quelle con addestramento tedesco) furono ridisegnate sullo stile di quelle della Wehrmacht. Le fasce mollettiere furono lo standard sia per soldati che per ufficiali fino a quando il principale sistema di spostamento delle truppe fu quello appiedato. Queste unità ebbero come elmetto quello tedesco modello M35 (lo stesso usato dalla Wehrmacht in Europa fino alla fine della guerra) di cui ne vennero importati 315.000 esemplari, caratterizzato con la bandiera dell'esercito nazionalista su entrambi i lati.

Note


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