Bondage

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Esempio di bondage (il monoguanto).
Hogtie verticale.

Bondage è una pratica in cui si immobilizza un partner consenziente o se ne limita temporaneamente la capacità sensoriale. È possibile sia legare con corde, sia con corsetti, cappucci, bavagli, o catene, etc. In generale il Bondage si basa sull'impedimento consensuale della libertà fisica del movimento, di vedere, di parlare, di sentire. Il Bondage più comune è il Rope Bondage, ovvero effettuato con corde di vari materiali, sia in stile Western (occidentale) sia in stile tradizionale Shibari (Giapponese), oppure nei vari stili fusion tra questi che si stanno sviluppando.

Il Bondage è una pratica tra adulti consenzienti, intrapresa conoscendone i rischi e le conseguenze, il cui scopo principale è vivere le emozioni che queste pratiche danno. Nel Bondage si vivono forti emozioni fisiche, date dalla costrizione stessa e dalle posture del corpo, ma ancor più da quelle mentali quali lo scambio di fiducia estremo che si instaura, e l'abbandono che si vive all'interno della Costrizione.

Tecniche

L'hogtie: come impedire a una persona di potersi muovere usando delle corde

Le principali tecniche di bondage possono essere raggruppate in sei diverse categorie:

  • costrizione di parti del corpo, raggruppate o ristrette fra di loro
  • separazione o divaricazione di parti del corpo
  • collegamento di parti del corpo a oggetti esterni, muri o sostegni
  • sospensione del corpo a soffitti o sostegni
  • restrizione o modificazione forzata dei normali movimenti del corpo
  • immobilizzazione completa del corpo (mummificazione), fino alla vera e propria deprivazione sensoriale.

Ognuna di queste categorie prevede numerosissime varianti, sia a causa della varietà degli strumenti utilizzati (dal bondage verbale, che consiste nel mero ordine da eseguire, fino all'uso di corde, catene, manette, ganci, camicie di forza e altro ancora), sia a causa delle modalità secondo cui questi strumenti sono disposti e adoperati.

In particolare sono note numerose ed elaborate tecniche per la realizzazione di complessi bondage con corde e nodi, tecniche che richiedono una certa competenza da parte di chi le realizza; fra queste tecniche, lo Hishi, erroneamente chiamato karada (termine giapponese che indica semplicemente il corpo) è diventato un'icona della tecnica giapponese, benché in realtà in Giappone non sia molto utilizzata dai maestri più affermati. L'esecuzione del Hishi prevede una totale immobilizzazione del busto e delle braccia, mediante una sequenza molto accurata di passaggi di corda e di nodi, effettuati soprattutto lungo l'asse anteriore e posteriore del corpo, centralmente, costruendo delle figure geometriche a rombo da cui prende il nome. Hishi = Diamante

Secondo antichi manoscritti rinvenuti negli scavi di Bam, in Persia, si ritiene che la restrizione o modificazione forzata dei normali movimenti del corpo a scopi erotici fosse già praticata dai Medi.

A volte in associazione al bondage sono eseguite pratiche di dominazione psicologica e giochi sadomasochistici (frustate, pene dolorose, solletico), il cui scopo è quello di far crescere nel partner sottomesso il senso di dominazione e umiliazione. Se il partner dominante agisce senza cognizione di causa, o in condizioni psicofisiche non ideali, il rischio di procurare danno può crescere notevolmente.

Pericolosità e precauzioni

Uomo bendato ammanettato a un letto.

La pratica del bondage può comportare rischi anche gravi per la salute e l'incolumità delle persone, soprattutto se è intrapresa senza una sufficiente conoscenza ed esperienza delle sue tecniche e/o non vengono osservate alcune regole di base.

Il bondage non deve essere praticato quando:

  • non si conosce bene il partner e/o non si nutre completa fiducia in lui/lei;
  • si conosce il bondage, ma non si è pienamente convinti di volerlo praticare;
  • non si è informati sui rischi associati alla pratica;
  • non si è preparati o non si ha una sufficiente padronanza della tecnica di bondage che si vuole sperimentare;
  • si versa in condizioni fisiche o psicologiche non ottimali;
  • non si ritiene di poterne trarre piacere;
  • si è stanchi o sotto l'effetto di droghe o alcool.

Nel bondage la consensualità è essenziale, è necessario accertarsi che entrambi i partner abbiano prestato un consenso validamente espresso.

Non bisogna lasciare mai da sola una persona sottoposta a bondage: la persona che lega ha la responsabilità di preoccuparsi costantemente delle condizioni di salute e psicologiche della persona legata.

Esecuzione di bondage di un uomo al Folsom Street Fair (2003)

Il bondage è una pratica che richiede un certo grado di abilità e con cui bisogna già avere una certa dimestichezza. Tra le precauzioni da osservare:

  • la parte anteriore del collo non deve mai essere sottoposta a compressioni di nessun genere;
  • è necessario controllare il buon funzionamento della circolazione sanguigna.
  • le corde possono essere posizionate in maniera tale da schiacciare, irritare e infiammare le terminazioni nervose, causando dolori e insensibilità degli arti che possono durare anche a lungo o diventare, in casi limite, permanenti.
  • quando si usano le corde, bisogna fare attenzione a dove sono posti i nodi. Un nodo posto su una terminazione nervosa o su la spina dorsale, potrebbe causare danni permanenti anche gravi.
  • bisogna considerare che i rischi connessi alla pratica aumentano in sessioni troppo lunghe. La maggior parte delle sessioni non dura più di un'ora.

Tra le pratiche di bondage viene spesso incluso anche il breath control, o controllo del respiro, pratica pericolosa, che può provocare danni cerebrali in modo imprevedibile, anche quando eseguita da mani esperte. In casi limite, può sopraggiungere anche la morte.

In generale è importante prestare attenzione durante lo svolgimento di ogni tecnica che limiti la capacità respiratoria. Alcuni esempi sono bavagli, corde strette intorno al torace o al diaframma, posizioni che prevedono una compressione o un'iper-estensione del diaframma.

Bibliografia

  • Davide "MaestroBD" La Greca e Beatrice Gigliuto, Bondage - La via italiana all'arte di legare, Castelvecchi Editore, collana Toys, 2010 ISBN 88-7615-448-5 ISBN 978-88-7615-448-5
  • Ayzad, BDSM - Guida per esploratori dell'erotismo estremo, Castelvecchi, 2004 ISBN 88-7615-025-0
  • Davide "MaestroBD" La Greca - Bondage e Roma: Storie di Corda nella Capitale, MBDStudio Editore, ./Special:BookSources/9788891161291

Altri progetti

Collegamenti esterni

  • Rope Tales - Differenze tra lo stile western e lo stile giapponese.
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