La serie iridata, composta da 16 prove collocate in altrettante nazioni, era nuovamente supportata dal campionato mondiale per vetture produzione (PWRC), dedicato alle vetture di Gruppo N strettamente derivate dalla serie, e dal campionato piloti Junior WRC (JWRC), istituito nel 2001, che assegnava il trofeo ai giovani piloti che si cimentavano nella classe Super 1600. Entrambe le serie di supporto erano costituite da sette tappe ciascuna.
Il campionato, con i suoi sedici appuntamenti disputatisi in altrettante nazioni, toccò tutti i continenti, con undici gare tenutesi in Europa, due in Oceania, una in America del Nord, una in America del Sud e una in Asia.
Il numero delle gare passò da 14 a 16, venendo inseriti in calendario per la prima volta il Rally del Messico, da disputarsi a marzo come terza prova stagionale nonché la prima su terra, e il Rally del Giappone, da svolgersi a ottobre come undicesimo appuntamento e anch'esso su superficie sterrata.
Il cambiamento più rilevante fu la sostituzione del Rally di Sanremo, classico appuntamento che nel 2003 raggiunse la trentesima presenza nel calendario mondiale, con il Rally di Sardegna, da corrersi sempre a ottobre come tredicesima gara della stagione sullo sterrato anziché sull'asfalto, ereditando inoltre la denominazione di Rally d'Italia.
Rispetto alla stagione 2003, nel 2004 furono apportate alcune modifiche nei regolamenti sportivo e tecnico[1].
Regolamento sportivo
Da questa stagione si ritornò al sistema secondo il quale ciascuna squadra iscritta al campionato marche poté schierare al massimo due vetture eleggibili a marcare punti per la classifica generale costruttori. Nelle precedenti due stagioni (2002 e 2003) il limite massimo era invece di tre anche se potevano contribuire ai punti soltanto i primi due equipaggi classificati.
Venne sperimentata la regola del Super Rally, ovvero se un equipaggio dovesse ritirarsi prima del termine di una frazione giornaliera, gli sarebbe consentito ripartire il giorno successivo, perdendo tuttavia il diritto di marcare punti e di venire classificato al termine dell'evento. Tale sistema fu adottato a partire dal rally dell'Acropoli, sesto appuntamento stagionale.
Venne cambiato il regolamento in merito alle ricognizioni delle prove speciali da parte degli equipaggi partecipanti. Chiamato Mille Pistes, il nuovo sistema prevedeva non più due sessioni da effettuarsi nei giorni precedenti l'avvio di ogni evento ma una soltanto, più un'altra da svolgersi al mattino prima dell'inizio di ogni giornata di gara. Vi poterono inoltre essere impiegate anche auto da corsa.
Regolamento tecnico
A partire dal rally del Messico, terza gara del campionato, vennero introdotte delle restrizioni riguardo i treni di pneumatici a disposizione di ogni equipaggio per ogni appuntamento: essi avevano a disposizione un numero massimo di unità pari a dieci volte i cambi di gomme previsti in ogni appuntamento, senza distinzioni tra le varie tipologie delle stesse; per esempio, se in una gara erano previste sei soste al parco assistenza, e quindi sei cambi gomme, l'equipaggio in questione aveva a disposizione non più di 60 gomme da utilizzare per tutto l'evento.
Da questa stagione si ritornò al sistema secondo il quale ciascun costruttore iscritto al campionato poté schierare al massimo due vetture eleggibili a marcare punti per la classifica generale. Nelle precedenti stagioni 2002 e 2003 il limite massimo era invece di tre anche se potevano contribuire ai punti soltanto i primi due equipaggi classificati.
(EN) 2004 World Rally Championship, su worldrallychampionship.net (archiviato dall'url originale il 23 ottobre 2006).
(CS, DE, EN, ES, ET, FR, IT, JA, NL, PL, PT, RU) WRC 2004, su ewrc-results.com, Shacki. URL consultato il 21 maggio 2020 (archiviato il 21 maggio 2020).
(EN) Season 2004, su juwra.com, Jonkka. URL consultato il 21 maggio 2020 (archiviato il 16 giugno 2019).