Aspirante guardiamarina
Aspirante guardiamarina | ||
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Insegna di grado | Marina Militare | |
Istituzione | 1946 | |
Esercito Italiano | non equivalente | |
Aeronautica Militare | non equivalente | |
Grado superiore: | Guardiamarina | |
Codice NATO | OF-D |
Aspirante guardiamarina (A.G.M.) è il grado più basso tra gli ufficiali della Marina Militare Italiana, è attribuito agli aspiranti ufficiali della Marina militare e non ha omologhi nelle altre forze armate italiane. Il grado immediatamente superiore è quello di guardiamarina omologo del sottotenente delle altre forze armate.
Al grado accedono esclusivamente gli allievi al termine del secondo anno di corso dell'Accademia navale. Gli allievi ufficiali della Marina Militare Italiana del Ruolo Normale seguono un iter di studi quinquennale e al terzo anno, vengono promossi al grado di "aspirante guardiamarina" per al quarto sono nominati guardiamarina e terminanare il 5º anno di studi col grado di sottotenente di vascello.
Insegne
L'insegna del grado è costituita, sulle maniche o sulle spalle, da "uno spaghetto" dorato, sotto il quale, come per tutti i gradi della Marina, un panno (o sottogrado) di diverso colore indica il corpo di appartenenza:
- nero - Corpo di stato maggiore;
- amaranto - Corpo del genio navale;
- marrone - Corpo delle armi navali;
- blu - Corpo sanitario militare marittimo;
- rosso - Corpo di commissariato militare marittimo;
- grigioverde - Corpo delle capitanerie di Porto.
Sul berretto c'è il semplice soggolo dorato, senza fanali. Il codice di equivalenza NATO è OF-D[1].
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Il distintivo per paramano dell'uniforme ordinaria invernali
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Il distintivo per controspallina delle uniformi ordinaria e di servizio estiva
Il confronto con midshipman
Il grado di aspirante guardiamarina ha assunto la comparazione, e spesso l'errata traduzione italiana dell'inglese midshipman, solo nel XX secolo, ciò è accaduto particolarmente con la comparazione dei gradi delle varie marine militari membri della NATO, come stabilito dal documento ufficiale STANAG 2116, ovvero, l'accordo sulle norme sui codici per i gradi del personale militare. Storicamente infatti, nella lingua e tradizione marinaresca del mondo anglofono, il termine midshipman era l'equivalente di quello in lingua italiana "mezzomarinaio", termine nato dalla traduzione del latino mesonauta e del greco tardo μεσοναύτης[2], che, prima di assumere il significato attuale di gaffa (l'attrezzo formato da una lunga asta uncinata e utilizzato per avvicinare il natante al molo durante la manovra di ormeggio, oppure per recuperare cime od oggetti ad esse collegati), era, al tempo della marina velica, utilizzato anche per indicare il mozzo[3], ovvero il ragazzo che apprendeva il mestiere di marinaio assolvendo nello stesso tempo gli incarichi più umili di bordo.
Altre forze armate
Nell'Aeronautica Militare Italiana, gli allievi ufficiali del 3º anno dell'Accademia Aeronautica vengono nominati "aspirante ufficiale", ma a differenza di quanto accade per gli allievi della Accademia Navale, si tratta di una qualifica e non di un grado, in quanto il passaggio di status da allievo ad ufficiale avviene solo in occasione della nomina a sottotenente.[4][5]
Nelle rimanenti forze armate italiane, Esercito e Carabinieri, gli allievi ufficiali al termine del secondo anno dell'Accademia Militare di Modena, lasciano l'istituto, vengono promossi al grado di sottotenente e con questo grado iniziano gli studi del terzo anno di formazione, rispettivamente presso la Scuola di Applicazione di Torino, nel caso dell'Esercito, e la Scuola ufficiali carabinieri.
Repubblica Dominicana
Nella Armada de la República Dominicana esiste un grado omologo che è Caballero GuardiaMarina e fa parte degli aspiranti ufficiali.
Note
- ^ NATO STANAG 2116 (NATO standardization agreement - accordo sulle norme) NATO Codes for Grades of Military Personnel (codici per i gradi del personale militare) versione 5 del 13-03-1996
- ^ Cfr. il lemma "mezzomarinaro" sul dizionario della Treccani
- ^ Cfr. il lemma "mozzo" sul dizionario Treccani.
- ^ Ministero Dell'Interno - Legislazione, su interno.it. URL consultato il 2 dic 2010 (archiviato dall'url originale il 21 maggio 2011).
- ^ Commissione difesa seduta di giovedì 15 settembre 1977 (PDF), su legislature.camera.it. URL consultato il 2 dic 2010.
Voci correlate
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