Lazzaro Bastiani
Lazzaro Bastiani (Padova, 1429 – 5 aprile 1512) è stato un pittore italiano.
Biografia
Nacque probabilmente a Venezia o a Padova nel 1429 circa, figlio di Iacopo.
Si formò presumibilmente presso la bottega di Antonio Vivarini da Murano, in un contesto impregnato dalla personalità di Iacopo Bellini e di Andrea Mantegna.
Le prime notizie riguardanti la sua carriera risalirono al 1449, anno in cui risultò essere già pictor indipendente.
Dal 1460 si stabilì stabilmente a Venezia, dove eseguì vari lavori, come quello per la chiesa di S.Samuele (Polittico non più rintracciato) e per la Scuola Grande di San Marco.
Durante il 1470 divenne membro della Scuola di San Girolamo. Dopo il 1480, assieme a Gentile Bellini, Vittore Carpaccio e Giovanni Mansueti esegui alcuni 'teleri' per la Scuola Grande di San Marco.
Negli anni successivi gli venne affidato uno dei "teleri" per la Scuola di S:Giovanni Evangelista.
Nel 1508 ricevette l'incarico da Giovanni Bellini, di valutare assieme a Vittore Carpaccio, gli affreschii di Giorgione eseguiti sulla facciata principale del Fondaco dei Tedeschi.
Lazzaro Bastiani è considerato da alcuni storici dell'arte il maestro di Carpaccio, dato che la sua pittura si caratterizzò per qualche elemento formale, ma non cromatico, con le opere giovanili di Carpaccio.[1]
I figli Alvise e Vincenzo, nell'ultimo decennio del Quattrocento e nel primo del Cinquecento, furono assunti e stipendiati continuativamente come mosaicisti della basilica di San Marco. Essi hanno reintegrato nello stile antico alcuni mosaici danneggiati dal tempo e hanno anche tradotto in mosaici moderni alcune opere pittoriche ideate dal padre o da Cima da Conegliano (San Giorgio, San Sergio, Santa Tecla).
Stile e caratteristiche
Le sue prime opere evidenziarono una notevole influenza da parte di Bartolomeo Vivarini, per l'opacità del colore e la secchezza del disegno, che secondo alcuni storici dell'arte, potrebbero essere anche dovuti ad un'attività di incisore.[2]
Nelle opere seguenti apparì più evidente un'influenza di Gentile Bellini e dopo il 1475 anche di Alvise Vivarini.
Viene considerato il maestro e l'anticipatore di Carpaccio e un esponente tradizionale della pittura veneziana della seconda metà del Quattrocento.[2]
Opere
Tra le sue opere più significative, si ricordano: il polittico di S.Francesco di Matera, l'Adorazione dei Magi, il Ritratto del doge Francesco Foscari, la Comunione di S.Gerolamo e i Funerali di S. Gerolamo, S. Veneranda in trono, S. Antonio sul noce, la Madonna col Bambino, la Natività e il Miracolo della Croce.
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Adorazione dei Magi, circa 1475.
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Pentecoste, circa 1487.
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San Girolamo porta il leone al convento, Pinacoteca di Brera.
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San Girolamo nel deserto.
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Madonna col Bambino, angeli e la Trinità, Museo Poldi Pezzoli.
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Madonna col Bambino.
Note
- ^ Lazzaro Bastiani, in Dizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 29 maggio 2018.
- ^ a b le muse, II, Novara, De Agostini, 1964, pp. 111-112.
Bibliografia
- Karl Karoly e Frank Tryon Charles, A Guide to the Paintings of Venice, ediz.George bell and Sons, Londra, 1895, page 229.
- Michael Bryan, Dictionary of Painters and Engravers, Biographical and Critical (Volume I: A-K), a cura di Robert Edmund Graves, York St. #4, Covent Garden, London; Original from Fogg Library, Digitized May 18, 2007, George Bell and Sons, 1886, page 92.
- L.Collobi, Lazzaro Bastiani in Critica d'Arte, 1939
- E. Merkel, Mosaici e pittura a Venezia, in La Pittura nel Veneto. Il Quattrocento, a cura di M. Lucco, volume I, Milano 1989, pp. 223 - 246
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- Voce in Dizionario Biografico degli Italiani, Treccani.it, 1970, su treccani.it.
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