Lothar Hermann

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Lothar Hermann intorno al 1935

Lothar Hermann (Quirnbach, 11 novembre 1901Buenos Aires, 6 luglio 1974) è stato un ebreo tedesco, colui che portò alla cattura del criminale nazista Adolf Eichmann nel 1960.

Hermann riuscì a sfuggire dall'Olocausto e si rifugiò in Argentina nel 1938, dopo aver soggiornato precedentemente per un breve periodo a Montevideo, in Uruguay. La figlia di Hermann in Argentina frequentava il figlio di Eichmann (Klaus Eichmann), il quale fece affermazioni compromettenti sul "mancato genocidio". Hermann attraverso queste parole e l'identità svelata dal ragazzo, collegò il cognome Eichmann, con quello del criminale nazista ricercato in tutto il mondo, ed informò il procuratore tedesco Fritz Bauer, che fece passare subito l'informazione al Mossad.

Biografia

Hermann nacque l'11 novembre del 1901 a Quirnbach, un comune della Renania. Alcuni dei suoi fratelli morirono molto piccoli. Dopo aver terminato la scuola, completò un apprendistato presso Wittlich, nella casa tessile ebraica di Stulz. successivamente trovò impiego come ufficiale di raccolta. Successivamente divenne membro del partito comunista tedesco. Si suppone che Hermann, insieme a suo fratello abbia contrabbandato la valuta estera dalla Germania alla Francia, con lo scopo di sostenere gli ebrei. Nel 1935 fu arrestato dalla Gestapo, e portato nel campo di concentramento di Dachau, dove venne accusato di spionaggio, e sottoposto a torture; inoltre perse anche la vista a causa delle percosse subite.

Dopo essere stato rilasciato nel 1936, Hermann si trasferì nei Paesi Bassi, alla volta di Rotterdam, dove conobbe la sua futura moglie Marta Waldmann. Dopo aver vissuto per un breve periodo a Rotterdam, Hermann lasciò l'Europa e si trasferì definitivamente in Argentina con la sua famiglia, li nacque sua figlia Sylvia.

La scoperta di Eichmann

Al termine del Secondo conflitto mondiale, Hermann si trovava con la sua famiglia a Buenos Aires. Nel 1954 la figlia incontrò per la prima volta in un cinema Klaus Eichmann, un giovane ragazzo tedesco di 17 anni. Hermann grazie a delle ricerche che furono fatte per catturare il criminale nazista Eichmann, una volta scoperto il cognome del giovane ragazzo si insospettì, e decise di contattare la comunità ebraica di Buenos Aires (Delegacion de Asociaciones Israelitas Argentinas). Successivamente, Hermann contattò il procuratore Fritz Bauer, che aveva il compito di indagare sui nazisti sfuggiti. In seguito Bauer fece passare l'informazione al Mossad, e quest'ultimo capì immediatamente che Eichmann si nascondeva a Buenos Aires. Grazie anche alla figlia, che frequentava il figlio del nazista, Hermann riuscì a confermare con certezza che il padre di Klaus, (Ricardo Klement) non poteva essere altro che Adolf Eichmann. Il Mossad catturò Eichmann, nel 1960 davanti alla sua dimora in via Garibaldi, gli agenti per evitare di insospettire Eichmann, presero la scusa di un guasto alla loro vettura, e un agente del Mossad incastrò Eichmann con la frase "un momentito señor". Queste erano le uniche parole che Eichmann conosceva in spagnolo. Dopo essere stato interrogato fino a quando non ammise la sua vera identità, venne portato in Israele, dove venne processato e condannato a morte per i crimini commessi in guerra. Dopo la morte di Eichmann, Hermann si ritenne soddisfatto di essere riuscito a identificare il responsabile della morte di milioni di ebrei.