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Mont Saint-Michel

Coordinate: 48°38′10″N 1°30′40″W
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Mont Saint-Michel
Geografia fisica
LocalizzazioneLa Manica
Coordinate48°38′10″N 1°30′40″W
Superficie0.97 km²
Altitudine massima92 m s.l.m.
Geografia politica
StatoFrancia (bandiera) Francia
Regione  Normandia
DipartimentoManica
ArrondissementAvranches
CantonePontorson
ComuneLe Mont-Saint-Michel
Centro principaleLe Mont-Saint-Michel
Demografia
Abitanti47 (2011)
Cartografia
Mappa di localizzazione: Francia
Mont Saint-Michel
Mont Saint-Michel
voci di isole della Francia presenti su Wikipedia
 Bene protetto dall'UNESCO
Mont Saint-Michel
 Patrimonio dell'umanità
TipoCulturale
Criterio(i) (iii) (vi)
PericoloNessuna indicazione
Riconosciuto dal1979
Scheda UNESCO(EN) Mont Saint-Michel
(FR) Le Mont-Saint-Michel e Le Mont-Saint-Michel*

Il Mont Saint-Michel (in normanno Mont Saint z Mikael ar Mor) è un isolotto tidale situato presso la costa settentrionale della Francia, dove sfocia il fiume Couesnon, sul quale venne o era Mons Sancti Michaeli in pericolo mari (in latino) o Mont Saint-Michel au péril de la mer (in francese).

Attualmente costituisce il centro naturale del comune di Le Mont-Saint-Michel (dipartimento della Manica, regione amministrativa della Normandia); un trattino permette di differenziare tra il comune e l'isolotto: secondo la nomenclatura ufficiale dell'INSEE l'unità amministrativa si chiama (Le) Mont-Saint-Michel, mentre l'isolotto è chiamato Mont Saint-Michel.

I sedimenti inferiori sono costituiti dai detriti dei fiumi Sée, Sélune e Couesnon, che sfociano nella baia; i sedimenti in superficie si trovano tra terra e mare; questa zona è ricca di strati di torba alternati a sabbia calcarea (gusci di conchiglie tritati).

La notevole architettura del santuario e la baia nel quale l'isolotto sorge con le sue maree ne fanno il sito turistico più frequentato della Normandia e uno dei primi dell'intera Francia, con circa 3.200.000 visitatori ogni anno; numerosi immobili che vi sorgono sono individualmente classificati come monumenti storici e l'intero sito è nel suo insieme classificato come tale dal 1862. Dal 1979 fa parte dei Patrimoni mondiali dell'umanità dell'UNESCO.

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L'abbazia

Lo stesso argomento in dettaglio: Abbazia di Mont-Saint-Michel.
Abbazia di Mont-Saint-Michel

L'abbazia benedettina fu edificata a partire dal X secolo con parti giustapposte che si sono sovrapposte le une alle altre negli stili che vanno dal carolingio al romanico al gotico flamboyant. I diversi edifici necessari alle attività del monastero benedettino sono stati inseriti nello spazio angusto a disposizione.

Il culto di san Michele

Il culto di San Michele Arcangelo, ampiamente diffuso in tutta Europa fin dall'antichità, ha fatto di Mont Saint-Michel una delle principali mete di pellegrinaggio della cristianità.

Il Mont Saint-Michel è uno dei tre maggiori luoghi di culto europei intitolati a San Michele Arcangelo, insieme alla Sacra di San Michele in val di Susa, e al santuario di San Michele Arcangelo sul Gargano.

La cittadina

Lo stesso argomento in dettaglio: Le Mont-Saint-Michel.

La cittadina sorta sulle pendici della roccia sotto l'abbazia si articola intorno all'unica strada della Grande Rue, che sale al santuario girando intorno alla roccia.

Vi si accede attraverso tre porte, la porte de l'Avancée, la porte du Boulevard e la porte du Roi.

Geografia e dintorni

Il Mont Saint-Michel si trova a 48°38'10" di latitudine nord e a 1°30'40" di longitudine ovest, nella baia che ne prende il nome e che si apre sull'oceano Atlantico. L'isolotto ha circa 960 m di circonferenza e una superficie di circa 7 ettari. La roccia, una formazione granitica, si eleva a un'altezza di 92 m sul livello del mare, ma con la statua di San Michele collocata in cima alla guglia della chiesa abbaziale, raggiunge l'altitudine di 170 metri.

La foresta di Scissy e l'invasione del mare

All'epoca dei Galli il Mont Saint-Michel, come anche la roccia di Tombelaine, sorgevano all'interno della foresta di Scissy e la riva si estendeva ancora fino a oltre 48 km più lontano, inglobando le isole Chausey. A partire dal III secolo il livello del suolo si abbassò progressivamente, e il mare inghiottì lentamente la foresta: secondo un manoscritto del XV secolo una marea equinoziale particolarmente violenta nel 709 diede il colpo di grazia alla foresta.

I lavori di ripristino del carattere marittimo

A causa dell'intervento umano, la sedimentazione creatasi intorno alla strada che collegava il Mont-Saint-Michel con la terraferma aveva perturbato il suo contesto naturale. Se nessuna azione fosse stata intrapresa, entro il 2040 il Mont-Saint-Michel si sarebbe insabbiato irrimediabilmente circondandosi di prés salés (prati salmastri)[1]. Per evitare questo, nel 2005 vennero iniziati i lavori del grande progetto di ripristino e di conservazione di questo tesoro dell'umanità.

Dopo circa dieci anni di lavori, dal 22 luglio 2014 i visitatori possono finalmente raggiungere il Mont attraverso il nuovo accesso creato dall'architetto austriaco Dietmar Feichtinger. Il nuovo ponte-passerella su piloni permette all'acqua di circolare liberamente e, non appena il coefficiente della marea oltrepassa 110, permette al Mont di ritrovare il suo carattere marittimo. Il ponte è stato progettato per fondersi completamente col paesaggio circostante. I piloni del ponte, composti da un nucleo pieno d'acciaio rivestito da uno strato sottile di cemento anticorrosione, sorreggono i due percorsi pedonali rivestiti in doghe di quercia e la parte centrale riservata alla circolazione delle navette. Per accedere al Mont, infatti, bisogna parcheggiare nell'apposita area e prendere la navetta gratuita o fare una passeggiata a piedi. Dopo le grandi maree del 2015, il primo weekend di aprile ha registrato una delle maree più alte dell'anno (coefficiente 118) e il Mont-Saint-Michel ha ritrovato il suo carattere insulare per qualche ora.

Da qui partì il Tour de France 2016.

Le maree

La baia in cui sorge l'isolotto roccioso è soggetta al fenomeno delle sabbie mobili, ma è soprattutto nota per l'eccezionale ampiezza delle maree (circa 14 metri di dislivello) che, anche a causa dell'andamento piatto, montano con grande rapidità questo ha causato talvolta annegamenti e più di frequente disagi per le automobili lasciate parcheggiate troppo a lungo nelle parti più basse. Le maree della baia hanno molto contribuito all'inespugnabilità del monte, rendendolo accessibile al minimo della bassa marea (via terra) o al massimo dell'alta marea (via mare).

La diga di accesso al Mont Saint-Michel, costruita nel 1880, trattiene la sabbia e aggrava l'insabbiamento della baia, rischiando di far perdere alla roccia la natura di isola: per impedirlo è stata prevista la sua sostituzione con passerelle sospese. Secondo alcuni calcoli il Monte, senza interventi, si sarebbe ritrovato di fatto annesso alla terraferma attorno al 2040.

Il 22 luglio 2014 è stato il giorno dell'inaugurazione del ponte-passerella, la struttura che ha sostituito la digue-route e che consente al promontorio-abbazia di ritrovare il suo "carattere marittimo". L'operazione è costata circa 180 milioni di euro e si è sviluppata nell'arco di sei anni. La passerella è percorribile dai pedoni, dai ciclisti e dagli autobus-navetta.

La costa

Sulla costa delle sistemazioni con dighe dell'epoca della duchessa Anna di Bretagna hanno permesso di conquistare al mare terre per l'agricoltura e l'allevamento. In particolare ancora oggi si allevano ovini i moutons de pré-salé (montoni del prato salato), le cui carni a causa dei pascoli salmastri acquistano un sapore particolare.

Il materiale alluvionale dei fiumi, continuamente movimentato dal flusso e reflusso delle maree, mescolato alle conchiglie frantumate, dà origine alla tangue, un ricco fertilizzante che fu a lungo utilizzato dai contadini della regione per concimare il suolo. Nel secolo scorso venivano estratti 500 000 metri cubi all'anno di sabbie calcaree.

Galleria d'immagini

Note

  1. ^ Objectifs, su projetmontsaintmichel.fr.

Bibliografia

  • (FR) Germain Bazin, Le Mont Saint-Michel. Préface de Marcel Aubert, Parigi, Picard, 1933.
  • (FR) Louis Blondel, Notice historique du Mont-St.-Michel et de Tombelaine. Avranches, Le Court, 1816.
  • (FR) Édouard Corroyer, Description de l'Abbaye du Mont Saint-Michel et de ses Abords. Précédée d'une Notice historique. Parigi, Dumoulin, 1877.
  • (FR) Paul Gout, Le Mont-Saint-Michel. Histoire de l'abbaye et de la ville. Étude archéologique et architecturale des monuments. Parigi, Armand Colin, 1910.
  • (FR) Edouard Le Hericher, Histoire et description du Mont-Saint-Michel. Avranches Anfray, 1850.
  • (FR) Maximilien Raoul, Histoire pittoresque du Mont Saint-Michel et de Tombelaine. Lincy, Parigi, Librairie A. Ledoux, 1834.

Voci correlate

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