Pirano di Cornovaglia
San Pirano | |
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Nascita | V secolo |
Morte | 480 |
Venerato da | Tutte le Chiese che ammettono il culto dei santi |
Ricorrenza | 5 marzo |
Patrono di | minatori |
Pirano di Cornovaglia, San Pirano o Pyrano (lat. Piranus[1]) (Cornovaglia, ... – Perranzabuloe, 480[2][3][4][5]), è stato un santo eremita inglese. Fu un abate della Cornovaglia di origini irlandesi e un santo. È santo patrono dei minatori ed è generalmente considerato come il patrono della Cornovaglia, sebbene san Michele e san Petroc abbiano qualche "diritto" a questo titolo. Il culto di San Michele era dovuto in larga misura ai Conti di Cornwall, mentre quello di san Petroc era il più importante nella diocesi di Cornovaglia poiché egli fu il fondatore del monastero di Bodmin, il più importante della diocesi, con St Germans sede dei vescovi. Egli fu patrono della diocesi e di Bodmin.[6] Secondo un articolo dell'edizione 1859 dell'Ulster Journal of Archaeology:
«"...St. Ciaran, under the name Piran, [is the patron saint] of more than one church in Cornwall.»
«"...San Ciaran, sotto il nome di Pirano, [è il santo patrono] di più di una chiesa in Cornovaglia»
Tradizionalmente, San Pirano è stato identificato con il santo irlandese Ciarán di Saighir.[7][8][9][10][11][12][13][14]
La bandiera di San Pirano, una croce bianca su sfondo nero, tradizionalmente emblema dei minatori di stagno della Cornovaglia, è la Bandiera nazionale della Cornovaglia. San Pirano viene celebrato il 5 marzo.
Le presunte origini irlandesi
Pirano è il più famoso di tutti i santi di cui si dice che fossero venuti in Cornovaglia dall'Irlanda.[13][7][8][9] Almeno dal XIII secolo, da quando le lingue brittoniche e quelle goideliche alternano regolarmente i suoni della p e della k (vedi la classificazione delle lingue celtiche), divenne identificato come il santo irlandese san Ciarán di Saighir, che fondò il monastero di Seir-Kieran nella contea di Offaly.
Lo studioso Charles Plummer ha suggerito che Ciarán di Clonmacnoise fosse il santo patrono di Cornovaglia San Pirano, contestando la teoria più ampiamente accettata che si trattasse di san Ciarán di Saighir. La differenza nella pronuncia sta, per motivi dialettali o linguistici, tra due lingue celtiche insulari. Il britonico fu categorizzato come P-Celtico, poiché sola sostituiva il suono della c dura o k nelle lingue goideliche con la più "soffice" p. D'altra parte il goidelico era visto dagli studiosi come Q-Celtico, poiché una delle prime iscrizioni in alfabeto ogamico utilizzò una Q rappresentata da Queirt, che era simbolizzata dal melo domestico per pronunciare foneticamente il suono k, benché più tardi Q fosse stato rimpiazzato dalla lettera C nell'antico alfabeto irlandese.[15][16](EN) [17]
La trecentesca Vita di San Pirano, probabilmente scritta presso la Cattedrale di Exeter, è una copia integrale di una precedente Vita di San Ciarán di Saighir in medio irlandese con differente ascendenza e una differente conclusione che tiene conto le opere di Pirano in Cornovaglia e specialmente i dettagli sulla sua morte e i movimenti della sua bara della Cornovaglia; "omettendo il passo che parla della sua sepoltura a Saighir" (Doble). Comunque non vi sono sue teche in Irlanda.
Il 5 marzo è tradizionalmente il giorno in cui si celebrano sia san Ciarán di Saighir che san Pirano.[18]
Comunque il calendario della chiesa di Launceston riporta la data alternativa del 18 novembre per quest'ultimo.[19] La festa di Pirano presso la parrocchia di Perranzabuloe è tradizionalmente celebrata l'ultimo lunedì di ottobre. Il sabato precedente si celebrano servizi religiosi nell'Oratorio di San Pirano e nella chiesa parrocchiale dedicata al santo.
Punti di vista di moderni studiosi
- Charles Plummer suggerisce che San Pirano potrebbe invece essere identificato con san Ciarán di Clonmacnoise, che fondò il Monastero di Clonmacnoise, anch'esso nella Contea di Offaly, ma ciò è dubbio poiché si ritiene che questo santo sia morto di febbre gialla all'età di trentadue anni e fu sepolto a Clonmacnoise.
- Joseph Loth, per di più ha sostenuto, su basi rigorosamente filologiche, che i due nomi non possono indicare la stessa persona.
- Gilbert Hunter Doble pensa che San Pirano fosse un gallese di Glamorgan, citando la cappella (andata perduta) una volta a lui dedicata in Cardiff.
- David Nash Ford accetta l'identificazione di Ciarán di Clonmacnoise, suggerendo inoltre che il padre di Pirano nella vita di Exeter, Domuel, sia identificato con Dywel ab Erbin, un principe di Dumnonia (Devon e Cornovaglia) del V secolo
- Il "trust di San Piran" ha intrapreso delle ricerche le quali[20] suggeriscono che San Pirano fosse o San Ciarán di Saighir o un suo discepolo, come indicato dal Dr James Brennan di Kilkenny e dal Dr T. F. G. Dexter, la cui tesi è contenuta nel Museo Reale di Cornwall.
- Il professor Nicholas Orme scrive nel suo Churches of Medieval Exeter, che "può ben essere che Pirano fosse l'ispiratore della dedica kerriana in Exeter, sebbene creda che Pirano fosse (come effettivamente era) lo stesso Ciarán."[21] Quindi, il santo nella chiesa di Exeter era Keranus o Kyeranus [Queranus] nei documenyi latini, essendo Kerrian la pronuncia vernacolare locale.[21][22]
Leggende
- Gli Irlandesi lo legarono a una pietra miliare e lo fecero rotolare sul bordo di una scogliera in un mare tempestoso, che improvvisamente divenne calmo e il santo galleggiò sicuro sulle acque fino a terra sulla spiaggia sabbiosa di Perranzabuloe in Cornovaglia. Si dice che i suoi primi discepoli fossero stati un tasso, una volpe e un orso[23]
- Egli sbarcò in Cornovavaglia e ivi si stabilì come eremita. La sua santità e la sua austerità gli procurarono la venerazione della popolazione intorno e il dono dei miracoli, dal quale egli era favorito, indusse molti a cercarne il caritatevole aiuto.[13]
- Egli fu raggiunto a Perranzabuloe da molti di coloro che aveva convertito al cristianesimo e insieme fondarono l'Abbazia di Lampiran, con Pirano abate.
- San Pirano "riscoprì" la fusione dello stagno (lo stagno veniva fuso in Cornovaglia da prima della venuta dei Romani, ma la conoscenza del metodo era andata perduta) quando dal suo nero focolare, che era evidentemente una lastra di minerale di stagno, uscì lo stagno ed emerse alla sommità nella forma di una croce bianca (da cui l'immagine della bandiera).[23]
Decesso e venerazione
Si dice che alla sua morte i resti del beato Martino abate, che egli aveva portato dall'Irlanda, furono inumati con lui a Perranzabuloe.[24][5]
Le sue spoglie furono successivamente riesumate e ridistribuite per essere venerate come reliquie. Si riteneva che la cattedrale di Exeter possedesse una delle sue braccia, mentre secondo un inventario, l'antica chiesa di San Pirano a Perranzabuloe aveva un reliquiario che conteneva la sua testa e anche un carro funebre nel quale il suo corpo veniva posto per portarlo in processione. Nel 1443 il nobiluomo della Cornovaglia, Sir John Arundell (1366–1435), lasciò in legato del denaro per la conservazione del capo di San Pirano in cappella a Perranzabuloe.[25]
Le chiese di Perranuthnoe e Perranarworthal furono dedicate a Pirano e i pozzi sacri a Perranwell e a Probus, Cornovaglia, devono a lui il loro nome. In Bretagna St. Peran, Loperan e Saint-Perran sono anch'esse chiamate con il suo nome.[26] La ex cappella metodista a Laity Moor funse come chiesa ortodossa dell'Arcangelo Michele e di san Pirano fin dal 1996.[27]
Il primo collegamento documentato con il disegno della bandiera di San Pirano si trova sull'arme della famiglia de Saint-Péran o Saint-Pezran, proveniente dalla Cornovaglia francese, in Bretagna.
La più antica evidenza conosciuta risale al XV secolo, con gli stemmi De sable à la croix pattée d'argent. (Uno scudo nero con una croce patente bianca[28][29])
Monte Stan Pirano è una montagna nel Parco nazionale Banff vicino al Lago Louise, nell'Alberta (Canada), che ha avuto il nome del santo. Al "granchio di San Pirano" (Clibanarius erythropus), fu dato il nome volgare in suo onore nel 2016.
Giorno di San Pirano
Il giorno di San Pirano è popolare in Cornovaglia e il termine Perrantide è stato coniato per indicare la settimana che precede questo giorno. Molti eventi della Cornovaglia hanno luogo nel ducato e anche in zone nelle quali vi è una vasta comunità discendente da emigranti provenienti dalla Cornovaglia. Il villaggio di Perranporth di (Porthpyran in Cornico) ospita il festival annuale pan-celtico, il Lowender Peran, che è anch'esso così chiamato un suo onore.
L'evento maggiore del giorno di San Pirano è la marcia attraverso le dune sabbiose di Penhale fino alla croce di San Pirano cui partecipano centinaia di persone, generalmente vestite di nero, bianco e oro, che portano la bandiera di San Pirano.[30] Una rappresentazione della Vita di San Pirano, in Cornovaglia, è stata istituita fin dal 2000 nel corso dell'evento.
Narcisi gialli vengono anche portati e deposti davanti alla croce. I narcisi gialli fanno parte delle celebrazioni a Truro, molto probabilmente a causa del loro colore "dorato". Nero, bianco e giallo oro sono colori associati alla Cornovaglia a causa della Bandiera di San Pirano (bianca e nera) e allo stemma del Ducato di Cornovaglia (monete auree su sfondo nero).
Nel 2006 il parlamentare della Cornovaglia Dan Rogerson chiese al governo di rendere il 5 marzo festività pubblica in Cornovaglia in riconoscimento delle celebrazioni per il giorno di San Pirano.[31] Nel 2010 fu girato un cortometraggio su San Pirano, premiato al Festival cinematografico di Heartland.
Note
- ^ St Piran’s Oratory Archiviato il 4 maggio 2018 in Internet Archive.. St Piran Trust. Accesso 15 settembre 2015.
- ^ Patroni – La Chiesa Ortodossa dell'Arcangelo Michele e di San Pirano. Patriarcato ecumenico di Costantinopoli, Arcidiocesi di Thyateira e Gran Bretagna. Laity Moor, Nr Ponsanooth, Cornwall. TR3 7HR. Accesso 16 febbraio 2016.
- ^ Piran (Pyran) March 5. Orthodox England on the 'net (St John's Orthodox Church, Colchester). Accesso 15 settembre 2015.
- ^ (EN) Matthew Bunson and Margaret Bunson, Our Sunday Visitor's Encyclopedia of Saints. Second Edition. Our Sunday Visitor, 2014. pp. 683-684. ISBN 978-1612787169 pp. 683-684.
- ^ a b (EN) William Haslam (Rev). Perran-Zabuloe: With an Account of the Past and Present State of the Oratory of St. Piran in the Sands. London: John Van Voorst, Paternoster Row, 1844. p. 56.
- ^ Caroline Brett, Petroc (fl. 6th cent.), Oxford Dictionary of National Biography, Oxford University Press, 2004 accessed 16 December 2008
- ^ a b Rev. Alban Butler (1711–73). March 5 - St. Kiaran, or Kenerin, Bishop and Confessor. The Lives of the Saints - Volume III: March (Bartleby.com). 1866. Accesso 15 settembre 2015.
- ^ a b "Saint Ciaran of Saigir". New Schaff-Herzog Encyclopedia of Religious Knowledge; Vol. III: Chamier - Draendorf. p. 117.
- ^ a b William Haslam (Rev). Perran-Zabuloe: With an Account of the Past and Present State of the Oratory of St. Piran in the Sands. London: John Van Voorst, Paternoster, 1844. pp.53-56.
- ^ (LA) Carl Horstmann, "De Sancto Pirano Episcopo Et Confessore.", in Nova Legenda Anglie., VOL. II. Ri-edito dall'edizione 1516 di Wynkyn de Worde. Oxford: The Clarendon Press, 1901. pp. 320-328.
- ^ Rev. Sabine Baring-Gould (M.A.), "S. KIERAN OR PIRAN, AB. OF SAIGIR. (ABOUT A.D. 552.)" in: The Lives of the Saints, Volume III, marzo, Londra, John C. Nimmo, 1897, pp. 66-72, p. 69.
- ^ Il Rev. Richard Stanton nota quanto segue nella sua Menology of England and Wales (1892):
- "Secondo lo storico John Lanigan (Hist., i., 22, and ii., 9), San Pirano è noto in Irlanda come Ciarán di Saighir, e fu allievo di San Finiano nel sesto secolo. È generalmente citato come vescovo di Ossory, ma la letteratura irlandese in merito non parla di un suo viaggio in Inghilterra.
- "Queranus, citato da Whitford e Wilson il 9 settembre, venerato in Scozia, è identificato da Alexander Forbes (Calendario dei santi scozzesi, p. 435) come San Pirano di Cornovaglia
- ^ a b c Rev. Richard Stanton. Un menologio di Inghilterra e Galles, o, Brevi Memoriali degli antichi santi britannici e inglesi preparato secondo il calendario, insieme ai martiri dei secoli XVI e XVII. Londra, Burns & Oates, 1892. p. 102.
- ^ Carl Horstmann, Nova Legenda Anglie. Riedito dalla edizione del 1516 di Wynkyn de Worde. Oxford: The Clarendon Press, 1901. p. xxvi.
- ^ (EN) Tree Lore: Apple, Susan Morgan Black, The Order of Bards, Ovates & Druids
- ^ (EN) The Celts Origins and Background, Some thoughts on the Celts, Desmond Johnson, Knowth
- ^ Alan Griffiths, Quiert, Ogham, Academia
- ^ 5 marzo.- Il giorno di San Pirano è una festa dei minatori. San Pirano è il patrono dei minatori estrattori di stagno e si ritiene popolarmente che sia morto ubriaco. (Comunque, ciò pare confondere Pirano con San Pyr di Caldey.) "Ubriaco come un Piranese", è un modo di dire della Cornovaglia. M. A. Courtney, "Cornish Feasts and "Feasten" Customs. [Continued]." The Folk-Lore Journal, Vol. 4, No. 3 (1886), p. 221.
- ^ F. Wormald. "THE CALENDAR OF THE AUGUSTINIAN PRIORY OF LAUNCESTON IN CORNWALL." The Journal of Theological Studies, Vol. 39, No. 153 (JANUARY, 1938), p. 4.
- ^ St Piran Trust, su Stpiran.org. URL consultato il 5 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2020).
- ^ a b "St Kerrian". In: Nicholas Orme (Professor). The Churches of Medieval Exeter. Impress Books, 2014. ISBN 9781907605529.
- ^ "Devon has a legacy of Celtic Saints", Western Morning News (Plymouth), martedì 2 maggio 2006, p. 3.
- ^ a b (EN) St Pirans Day, su stpiransday.com, St Pirans Day, 4 marzo 2012. URL consultato il 5 marzo 2017.
- ^ Alla fine, logorato dall'età e dalla malattia, San Pirano chiamò i suoi seguaci intorno a lui e, rivolgendosi a essi per l'ultima volta, desiderò che gli fosse preparata una tomba. Quindi egli prese commiato da loro e, discendendovi con calma, il suo spirito si dipartì da lui il 5 marzo, verso il 480. Egli rimase, continua un'antica narrazione della sua vita, in Cornovaglia, sulla riva del mare Severn, 15 miglia da Padstow e venticinque da Mousehole (due antichi porti della Cornovaglia, il primo sulla costa settentrionale e il secondo su quella meridionale)." ("Severn sea" = canale di Bristol, ma ora chiamato Mar Celtico.)
- ^ Nicholas Orme, The Saints of Cornwall, Oxford University Press, ISBN 0-19-820765-4; p. 221
- ^ (EN) Cornish Church Guide (1925) Truro: Blackford
- ^ Home, su Orthodoxincornwall.org.uk. URL consultato il 10 settembre 2017.
- ^ (FR) Guide des drapeaux bretons et celtes (in lingua inglese: Guide of Breton and Celtic flags) di Divi Kervella e Mikael Bodlore-Penlaez, edita da Yoran Embanner, 2008, ISBN 978-2-916579-12-2
- ^ P. Potier de Courcy, Nobiliaire et armorial de Bretagne, A. Aubry, 1862, p. 390
- ^ VIDEO: St Piran's day performers defy torrential rain and howling winds | Cornwall Live [collegamento interrotto], su Westbriton.co.uk, 2 marzo 2014. URL consultato il 5 marzo 2017.
- ^ (EN) St Piran's holiday. BBC News. 2 March 2006, 12:19 GMT. Accesso: 15 settembre 2015.
Bibliografia
(in lingua inglese, salvo diverso avviso)
- "A man of the people who liked his pint... no wonder Piran is Cornwall's hero", Europe Intelligence Wire, 21 febb. 2012.
- Eileen Carter, In the shadow of Saint Piran, AD 500-2000: The history of the Saint and his foundations at Perranzabuloe, Wadebridge, Lodenek, 2001. 90 pagine. ISBN 9780946143283.
- Eric Walter Frederick Tomlin, In search of St. Piran: An Account of His Monastic Foundation at Perranzabuloe, Cornwall, and Its Place in the Western Or Celtic Church and Society, Padstow, Cornwall: Lodenek Press, 1982, 41 pagine. ISBN 9780902899995* William Haslam (Rev), St. Piran & His Oratory: The History of a Celtic Saint, Penzance, Oakmagic Publications, 1998, 1845. 58 pagine. ISBN 9781901163711
- William Haslam (Rev). Perran-Zabuloe: With an Account of the Past and Present State of the Oratory of St. Piran in the Sands. Londra, John Van Voorst, Paternoster, 1844, 181 pagine, cap. II, pp. 53-56.
- Anthony Allen Clinnick. The Story of the Three Churches of St. Piran, the miners' patron saint of Cornwall. A.W. Jordan: Truro, 1936, 15 pagine.
- George Basil Barham. How St. Piran came to Cornwall., Londra, Great Western Railway (Great Britain), 1922.
- (EN) Eileen Carter, In the Shadow of St Piran, 2001.
- (EN) G. H. Doble, The Saints of Cornwall, Dean & Chapter of Truro, 1965.
- (FR) J. Loth, "Quelques victimes de l'hagio-onomastique en Cornwall: saint Peran, saint Keverne, saint Achebran" in Mémoires de la Société d'Histoire et d'Archéologie de Bretagne, 1930.
- Charles Plummer, Betha Naem nErenn, 1922.
- (EN) E. W. F. Tomlin, In Search of St Piran, 1982.
- (EN) Rev. Charles William Boase, M.A. (Fellow and Tutor of Exeter College, Oxford). PIRANUS, ST, in: William Smith and Henry Wace, A Dictionary of Christian Biography, Literature, Sects and Doctrines During the First Eight Centuries, Volume IV: N-Z, Londra, John Murray, Albemarle Street, 1887, pp. 404–405.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- (EN) St Piran's holiday. BBC News. 2 March 2006, 12:19 GMT.
- (EN) St. Piran's events. An Daras: The Cornish Folk Arts Project.
- (EN) St. Piran's celebrations. BBC Home.
- (EN) St. Piran's Day in Truro. BBC Home.
- (EN) St. Piran's Oratory – Morley B Collins, 1910
- (EN) St Piran Trust website Archiviato il 23 febbraio 2020 in Internet Archive..
- (EN) The Orthodox Church of Archangel Michael and Holy Piran. Laity Moor, Nr Ponsanooth, Cornwall. TR3 7HR.