Eugène Lami
Eugène Louis Lami (Parigi, 12 gennaio 1800 – Parigi, 19 dicembre 1890) è stato un pittore, litografo e costumista francese. Artista popolare nella Parigi della monarchia di luglio e della Seconda Repubblica, Lami è ricordato come il padre del tutù.[1]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Dopo un periodo nella bottega di Horace Vernet, Eugène Lami studiò all'École des beaux-arts, dove fu allievo di Antoine-Jean Gros e imparò la tecnica dell'acquerello da Richard Parkes Bonington. Si affermò inizialmente come pittore di soggetti militari: dal 1819, infatti, aveva cominciato a produrre litografie sulla cavalleria spagnola e, collaborando con Vernet, ampliò in quantità e dimensioni le sue opere, traslando i soggetti dalla litografia alla tela.
Nel 1829 una sua opera ritraente Carlo I d'Inghilterra condotto in prigionia al castello di Carisbrooke fu acquistata da Luigi Filippo I e fu esposta all'Assemblea Nazionale dal 1848 al 1969. I re inoltre gli commissionò altre tele per il Musée de l'Histoire de France che aveva voluto alla Reggia di Versailles.[2]
Tra il 1830 e il 1835 disegnò i costumi di numerosi balletti per l'Opéra di Parigi, tra cui quelli della Manon Lescaut di Jean-Pierre Aumer, de L'Orgie di Jean Coralli e de L'Ile des pirates di Louis Henry. Tuttavia, la sua fama è legata soprattutto alla collaborazione con Filippo Taglioni per La Sylphide (1832), dato che il costume che disegnò per la figlia Maria è ricordato come il primo tutù.[3]
Su commissione di James Mayer de Rothschild, decorò gli interni del castello di Ferrières e di Château Rothschild a cavallo tra gli anni 1850 e 1860. In tarda età tornò a dedicarsi a tele di soggetto storico e agli acquarelli, co-fondando insieme ad Eugène Isabey la Société d'aquarellistes français. Morì nella natia a Parigi nel 1890 all'età di 90 anni e fu sepolto nel Cimitero di Père-Lachaise.[4]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Marinella Cipriani, Giselle e il fantastico romantico tra letteratura e balletto, Armando Editore, 2004, p. 12, ISBN 978-88-8358-634-7. URL consultato il 29 marzo 2024.
- ^ (FR) Nicole Garnier-Pelle, Mathieu Deldicque e Caroline Imbert, Eugène Lami: peintre et décorateur de la famille d'Orléans, Éditions Faton, 2019, ISBN 978-2-87844-259-5. URL consultato il 29 marzo 2024.
- ^ (EN) Judith Chazin-Bennahum, The Lure of Perfection: Fashion and Ballet, 1780-1830, Psychology Press, 2005, p. 47, ISBN 978-0-415-97038-9. URL consultato il 29 marzo 2024.
- ^ (FR) Vincent de Langlade e Renaud Marchand, Une heure au Père Lachaise: répertoire général des personnages célèbres avec plan détaillé du cimetière, Vermet, 1983, ISBN 978-2-86514-008-4. URL consultato il 29 marzo 2024.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Eugène Lami
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Lami, Eugène-Louis, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Andrée R. Schneider, LAMI, Eugène-Louis, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1933.
- (EN) Eugène Lami, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Opere di Eugène Lami, su Open Library, Internet Archive.
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