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Rai Radio 1

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Disambiguazione – "Radio 1" rimanda qui. Se stai cercando altri significati, vedi Radio 1 (disambigua).
Rai Radio 1
PaeseItalia (bandiera) Italia
LinguaItaliano
Data di lancio6 ottobre 1924
Share di ascolti3.422.000 (1º semestre 2022)
EditoreRai
Nomi precedentiURI (1924-1927)
EIAR (1927-1944)
RAI (1944-1945)
Rete Azzurra (1945-1950)
Programma Nazionale (1950-1975)
Frequenze precedentiAM/OM
567 · 657 · 819 · 873 · 900 · 936 · 981 · 990 · 999 · 1 062 · 1 107 · 1 116 · 1 296 · 1 332 · 1 431 · 1 449 · 1 575 · 1584 kHz
LW
189 kHz
SW
6 060 · 9545 kHz
Canali gemellatiRai Radio 1 Sport
MottoLa tua finestra sul mondo
Sito webwww.raiplaysound.it/radio1/
Diffusione
Terrestre
AnalogicoFM in Italia 99% del territorio
DigitaleDAB in Italia canali 12B · 12D
Rai
RAI Mux A
Rai Radio 1 (Italia)
DVB-T - FTA
Canale 701
Satellitare
Sky Italia
Eutelsat Hot Bird 13F
Rai Radio 1
(DVB-S2 · FTA)
11766 - V - 29900 - 3/4

Canale 8820
Tivùsat
Eutelsat Hot Bird 13F
Rai Radio 1
(DVB-S2 · FTA)
11766 - V - 29900 - 3/4
Canale 601
Eutelsat 5 West BRai Radio1
(DVB-S2 · FTA)
11179 - V - 30000 - 3/5

Rai Radio1
(DVB-S2 · FTA)
11637 - V - 30000 - 3/5
Streaming web
RaiPlay SoundIn formato RA e WMA
iTunesIn formato AAC

Rai Radio 1 è la prima emittente radiofonica pubblica italiana, di proprietà della Rai. Il canale è diretto da Francesco Pionati, e la programmazione viene trasmessa dal centro di produzione Rai di Saxa Rubra a Roma.

Storia

Gli inizi

La radio italiana nasce ufficialmente il 6 ottobre 1924 con l'annuncio di Maria Luisa Boncompagni della prima trasmissione dell'Unione Radiofonica Italiana (URI). Inizialmente, i programmi sono limitati a musica classica, bollettini meteorologici e notizie di borsa. L'URI, nata da un accordo tra le maggiori compagnie del settore, aveva il monopolio delle trasmissioni radiofoniche in Italia. Ben presto, la radio divenne uno strumento di propaganda del regime fascista. L'Agenzia Stefani, fedele a Mussolini, forniva le notizie che venivano trasmesse, garantendo un controllo stretto sull'informazione. Con la trasformazione dell'URI in EIAR (Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche) nel 1928, la radio si affermò come un potente mezzo di comunicazione di massa a disposizione del regime. Nonostante il controllo politico, la radio si diffuse rapidamente in tutto il Paese. Vennero aperte nuove stazioni a Milano, Napoli e Torino, e si iniziò a sperimentare nuove forme di trasmissione, come i collegamenti da treni e aerei. L'EIAR cercò di coniugare informazione, divertimento e propaganda politica, conquistando un pubblico sempre più vasto. Nel 1933, il regime promosse la diffusione della radio nelle zone rurali con la Radiorurale, un ricevitore a basso costo destinato a scuole e istituti governativi. Questo progetto permise a milioni di italiani di entrare in contatto con la lingua italiana standard e con i contenuti radiofonici.[1]

Il periodo bellico

La guerra d'Etiopia del 1935 segna una svolta nell'utilizzo della radio in Italia: le cronache di guerra diventano un nuovo genere radiofonico, trasmettendo la propaganda del regime in tempo reale; allo stesso tempo, la radio copre eventi sportivi come i Mondiali di calcio, consolidando il suo ruolo di mezzo di comunicazione di massa: nasce la cosiddetta diretta. Con l'espansione coloniale, la radio italiana raggiunge l'Estremo Oriente e le Americhe, diffondendo la propaganda fascista a livello internazionale. Nonostante l'uso politico, la radio si afferma anche come mezzo di intrattenimento familiare. La programmazione viene studiata per coinvolgere un pubblico sempre più ampio, e il numero di abbonati cresce rapidamente. La diffusione di apparecchi radio economici, come il Balilla, contribuisce a rendere la radio accessibile a tutti.

Con l'entrata dell'Italia nella seconda guerra mondiale, il 23 giugno 1940, la radio diventa uno strumento di propaganda ancora più potente, tutti i programmi sono dedicati a sostenere lo sforzo bellico e a diffondere i messaggi del regime. Tuttavia, la crescente difficoltà della guerra e la diffusione di notizie contrastanti minano la credibilità della propaganda fascista. L'ascolto clandestino delle emittenti alleate diventa sempre più diffuso, mettendo in discussione l'egemonia della radio italiana. L'ascolto di voci alternative contribuisce a indebolire il consenso al regime e a favorire la caduta del fascismo.[2]

Tra il 1933 e il 1934 si delineano per la prima volta due reti radiofoniche nazionali. Il 17 dicembre 1933 le stazioni di Milano II e Torino II iniziano a trasmettere i programmi delle stazioni Meridionali (Roma, Napoli e Bari, fra loro collegate via cavo), mentre il 18 marzo 1934 la stazione di Roma II inizia a trasmettere i programmi delle stazioni settentrionali (Torino, Milano e Genova, anch'essi fra loro collegate via cavo)[3]: si iniziano a formare due canali radiofonici.

Le trasmissioni radiofoniche vengono unificate per tutte le stazioni, ma il 14 giugno 1942 riprende la programmazione separata in due canali nell'orario serale[3]: si chiamano Programma A e Programma B[4].


Nel 1945 il sistema radiofonico italiano viene riunificato sotto la RAI, che organizza i trasmettitori superstiti in due reti[3]:

  • Rete Rossa, che comprende le stazioni dell'Italia centromeridionale, già gestite dal PWB e dal governo
  • Rete Azzurra, che comprende le stazioni dell'Italia settentrionale, prima gestite dal CLN

La Rete Azzurra, con sede a Roma e uffici a Firenze[5], comprendeva le stazioni di Roma I, Napoli I, Bari I, Firenze, Palermo, Catania, San Remo, nonché Torino II, Milano II e Genova II[6].

Programma Nazionale

Nel 1950 il palinsesto radiofonico viene ristrutturato intorno a tre programmi nazionali[7]: il Programma Nazionale generalista, il Secondo Programma di intrattenimento leggero e il Terzo Programma culturale[8][9] attivo dal 1 ottobre 1950[10]. Grosso modo, il Programma Nazionale prosegue la rete rossa[11][12]. Nel 1951 il Programma Nazionale inizia a essere irradiato anche sui 189 kHz in onde lunghe dal trasmettitore di Caltanissetta.

Radiouno

Con la riforma del 1975, il Programma Nazionale diventa Radiouno, divenendo poi in seguito, Radio 1.

Anni '80-'90

12.00 a 24.00 la modulazione di frequenza viene occupata da RaiStereoUno che trasmette musica e notizie e dalle 24 alle 6 del mattino da RaiStereoNotte. Radiouno continua a trasmettere in onda media con la prevista programmazione dal taglio più parlato e rivolta ad un pubblico più adulto. RaiStereoUno diventa StereoRai.

Dal 1994 i tre canali principali si riunificano integralmente in AM e FM e vengono differenziati per genere. Radiouno diventa una all-news con programmi di attualità, di approfondimento e sport, con la musica che accompagna la programmazione solo per intervallare gli spazi parlati o destinata a comparire in programmi speciali relegati alla fascia serale e notturna. Per quanto concerne le altre due reti radiofoniche, Radiodue si dedica all'intrattenimento e alla musica contemporanea, mentre Radiotre continua la sua missione culturale con musica classica e colta.

Terzo millennio

Nell'agosto 2004 Radio 1 cessò di essere ricevibile in onde lunghe a seguito dello spegnimento del trasmettitore di Caltanissetta, l'unico in Italia ad adottare tale tecnologia. Nello stesso anno rimase l'unica emittente del servizio pubblico (e tra le poche in Italia) a trasmettere nella banda delle onde medie, nelle quali venne identificata con il nome di Rai OM Unica, con un palinsesto leggermente diverso rispetto a quelli irradiati in FM e digitale; gli impianti rimasti inoltre venivano talora spenti nottetempo. La sua programmazione veniva riprodotta anche via satellite tramite Tivùsat.

Col passare degli anni la copertura in onde medie dell'emittente venne sempre più ridotta: i 60 impianti operativi nel 2011 si ridussero a 13 nel successivo decennio. Anche questi vennero definitivamente spenti (compreso il ripetitore del canale radio in lingua slovena Rai Radio Trst A) l'11 settembre 2022, data del definitivo abbandono delle onde medie da parte della Rai.[13] Il servizio radiofonico in lingua slovena (ex onda media 981 kHz) e l'Ora della Venezia Giulia (ex onda media 936 kHz) sono rimasti ricevibili solo sul satellite Hot Bird 13C 13.0°E frequenza 11766,00 MHz polarizzazione verticale, SR 29.900 FEC 3/4[14]

Rai Radio 1 prosegue quindi le proprie trasmissioni su numerose frequenze in FM, DAB+, digitale terrestre, satellite.

Direzione Mucciante

Il 13 marzo 2014 il CdA della Rai, su proposta del direttore generale Luigi Gubitosi, approva la nomina di Flavio Mucciante come direttore di Rai Radio 1 e del Giornale Radio Rai (contemoraneamente si dimette dalla carica di direttore di Rai Radio 2 che aveva assunto nel 2009), scedendo a Antonio Preziosi.[15]

A partire dal 7 aprile, con l'introduzione del palinesesto primaverile, sulle frequenze di Radio 1, comincia a prendere piede l'era Gubitosi e la sua nuova lineea editoriale.[16] Chiude il programma di approfondimento culturale Con parole mie, di Umberto Broccoli, che viene sostituito da King Kong, una finestra d'approfondimento sulla musica pop, condotta da Silvia Boschero (provienente da Rai Radio 2).[16] Torna Radio 1 Music Club sotto la conduzione di John Vignola (anche lui provienente da Radio 2).[16] L'approfondimento del Giornale Radio Rai Baobab viene spostato e allungato, in onda a partire dalle 16:30 alle 19:00. Inoltre viene eliminata la presenza di uno dei conduttori di Radio 1 Musica.[16] Il programma La radio ne parla, condotto da Ilaria Sotis, precedentemente in onda dal lunedì al giovedì, viene esteso anche al venerdì.[16]

Direzione Pionati

il 25 maggio 2023 Francesco Pionati viene nominato alla direzione di Rai Radio 1, Rai Radio 1 Sport, del Giornale Radio Rai e di Rai Gr Parlamento al posto di Andrea Vianello, che va alla direzione generale di San Marino RTV.[17]

Durante l'estate, ci sono state diverse critiche e polemiche riguardo alla nuova linea editoriale che l'emittente avrebbe adottato a partire da settembre, con l'avvio della stagione 2023/2024. In particolare, si è criticata la chiusura di Forrest (Programma condotto da Marianna Aprile e Luca Bottura)[18] e l'arrivo di Marcello Foa (già presidente della Rai durante il governo giallo-verde) con il suo programma Giù la maschera (accusato già prima della messa in onda di essere parziale a favore della Lega).[19][20]

Il 11 settembre 2023, Pionati presenta le novità nel palinsesto della stagione 2023/2024: Giorgio Zanchini con Radio anch'io slitta alle 7:30 (tornando al formato tradizionale di 50 minuti) per fare spazio a Roberto Poletti, che passa da Rai Isoradio a Rai Radio 1 dalle 6:30 alle 7:00 con Il Caffè di Radio1[21][22]. Alle 9:05 va in onda Marcello Foa con Giù la maschera (Pionati coglie l'occasione per rispondere alle accuse illustrando il cast della trasmissione: Alessandra Ghisleri, Peter Gomez, Luca Ricolfi e Giorgio Gandola, definendoli "lontani dall’universo leghista")[19][20]. Dalle 10:05 alle 10:30 il lunedì c'è Federico Ruffo con Hashtag[21], mentre dal martedì al giovedì ci sono Annalisa Chirico e Cristina Tagliabue con Ping Pong[21]. Dalle 10:30 alle 11:00 il lunedì c'è Paola Guarnieri con Tutti in classe[21], mentre dal martedì al venerdì c'è Diana Alessandrini con Formato Famiglia[21]. Dalle 11:25 alle 12:00 va in onda la coppia Storace-Luxuria con Il rosso e il nero[21].

Direttori

Nome Inizio carriera Fine carriera Ad interim
Paolo Ruffini 29 aprile 1996 5 maggio 2002 No
Bruno Socillo 6 maggio 2002 19 novembre 2006
Antonio Caprarica 20 novembre 2006 9 agosto 2009
Antonio Preziosi 10 agosto 2009 12 marzo 2014
Flavio Mucciante 13 marzo 2014 4 agosto 2016
Andrea Montanari 5 agosto 2016 14 giugno 2017
Gerardo Greco 15 giugno 2017 24 giugno 2018
Roberto Pippan 25 giugno 2018 30 ottobre 2018 Si
Luca Mazzà 31 ottobre 2018 15 maggio 2020 No
Simona Sala 15 maggio 2020 17 novembre 2021
Andrea Vianello 18 novembre 2021 24 maggio 2023
Francesco Pionati 25 maggio 2023 in carica

Palinsesto

Il palinsesto è prevalentemente incentrato sull'informazione e l'approfondimento, con 36 edizioni quotidiane del Giornale Radio[23], trasmissioni d'approfondimento giornalistico su politica, cronaca, economia, attualità internazionale e sport e programmi musicali.

Trasmette, in esclusiva ed in diretta, tutte le partite della Nazionale di calcio dell'Italia, oltre ai grandi eventi calcistici come Mondiali ed Europei. Ed è legato al calcio il suo programma più longevo, Tutto il calcio minuto per minuto. La rete segue anche altri sport come basket, pallavolo, ciclismo, tennis, sci, nuoto, atletica leggera, automobilismo, motociclismo, rugby, nonché le Olimpiadi.

Ospita tre notiziari regionali al giorno (dal lunedì al venerdì alle 7:18, 12:10 e 18:30) a cura delle redazioni regionali della TGR. La sede regionale del Friuli-Venezia Giulia ha a disposizione una fascia di tempo superiore rispetto alle altre sedi delle regioni a statuto speciale per la diffusione di una più vasta programmazione a carattere locale.

Programmazione

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Programmi radiofonici di Rai Radio 1.

Con la dismissione delle AM, in cui l'orario di programmazione era dalle 6:00 alla mezzanotte, l'emittente trasmette 24 ore su 24 indipendentemente dal mezzo di diffusione.

La sigla di inizio e fine delle trasmissioni che si può ascoltare ogni giorno poco prima della mezzanotte e poco prima delle 5:00 è l'inno nazionale, che nel corso degli anni ha subito vari riarrangiamenti; l'ultimo, è quello eseguito dall'orchestra sinfonica nazionale della Rai e diretto da Fabio Luisi, in uso dal 2019.

Attualmente in onda

  • Ascolta, si fa sera, rubrica religiosa quotidiana
  • Babele, programma settimanale religioso con Luciano Cozzolino
  • Caffè Europa, programma di approfondimento sull'Unione Europea con Tiziana Di Simone
  • Culto evangelico, rubrica settimanale religiosa delle Chiese Evangeliche
  • Domenica Sport, programma sportivo. All'interno:
  • Est Ovest, rubrica settimanale di approfondimento sull'integrazione europea a cura della TGR
  • Eta Beta, rubrica sull'innovazione condotta da Massimo Cerofolini
  • Extratime, programma di racconto sportivo con Massimiliano Graziani
  • Formato famiglia, con Diana Alessandrini e Savino Zaba
  • Igorà-Tutti in piazza, ideato e condotto da Igor Righetti
  • Il mix delle 23, con Giovanni Minoli
  • Il pescatore di perle, programma di racconto con Carlo Albertazzi
  • Incontri d'autore, rubrica dedicata al mondo dei libri con Alessandra Rauti
  • In viaggio con Francesco, con Padre Enzo Fortunato
  • Inviato speciale, programma settimanale del GR1 per raccontare di uomini, storie, problemi, tendenze, opinioni
  • Italia sotto inchiesta, programma di Emanuela Falcetti
  • La finestra su San Pietro, programma settimanale religioso con Fabrizio Noli. All'interno:
  • La nota del giorno, programma di racconto musicale con John Vignola
  • La Radio in comune, programma di racconto dei comuni italiani con Umberto Broccoli
  • L'aria che respiri, programma dedicato all'ecologia con Sonia Filippazzi
  • Le storie di Radio1, racconti dell'Italia di oggi e di domani con Lucia Coppa
  • Mangiafuoco sono io, programma di racconto dei fatti di cronaca con Claudio Vigolo, Luca Bianchini, Cinzia Tani e Silvia Ferreri
  • Mary Pop, programma di costume e società con Maria Teresa Lamberti
  • Numeri Primi, programma di racconto sportivo con Francesco Graziani
  • Quel che resta del giorno, con Vittorio Schiraldi
  • Radio1 All Music, rotazione musicale notturna in onda dalle 3:05 alle 5:00
  • Radio1 Musica, programma musicale
  • Radio1 Night Club, con Elisabetta Grande e Gianfranco Monti
  • Radio1 Plot Machine, con Vito Cioce, Marcella Sullo e Daniela Mecenate
  • Radio anch'io, programma di attualità in diretta con gli ascoltatori con Giorgio Zanchini
  • Radio anch'io Sport, versione sportiva del programma con Filippo Corsini
  • Radio di Bordo, programma di approfondimento dedicato al mare con Raffaele Roselli
  • Sabato Sport, programma sportivo. All'interno:
  • Prima Fila, programma a cura della redazione cultura e spettacoli del GR1
  • Sette su sette, programma a cura di Gianmaurizio Foderaro
  • Sportello Italia, rubrica dedicata al mondo del lavoro a cura di Americo Mancini
  • Stereonotte, contenitore musicale notturno con Max De Tomassi, Mauro Zanda, Luca Sapio, Lele Sacchi e Francesco Adinolfi
  • Supernova, Storie e musica da altri mondi, con Gaspare Bitetto, Duccio Pasqua e Luca Bernardini
  • Te la do io l'arte, programma dedicato al mondo dell'arte contemporanea declinato in maniera ironica e dissacrante. Con Nicolas Ballario
  • Tra poco in edicola, rassegna stampa notturna con Stefano Mensurati
  • Tutti in classe, rubrica settimanale sul mondo della scuola con Paola Guarnieri
  • Un giorno da pecora, programma di satira politica con Giorgio Lauro e Geppi Cucciari
  • Vittoria, con Maria Teresa Lamberti
  • Voci dal mondo, programma settimanale di attualità e politica estera del Giornale Radio Rai a cura di Gaetano Barresi e condotto da Alba Arcuri
  • Zapping, ogni sera il programma che propone e discute le notizie del giorno attraverso i titoli del telegiornali. Conduce Giancarlo Loquenzi
  • Zona Cesarini, programma di attualità sportiva con Maurizio Ruggeri e Savino Zaba.

Precedentemente in onda

  • Accadde domani, viaggio nella storia, rubrica di documenti sonori dal Novecento fino ai giorni nostri
  • Il ComuniCattivo, primo programma quotidiano sui linguaggi della comunicazione andato in onda in modo continuativo per 12 anni, ideato e condotto da Igor Righetti
  • Andata e ritorno, racconto della provincia italiana e della cronaca locale con Francesco Graziani
  • A tutto campo, programma di attualità sportiva. È stato condotto da Riccardo Cucchi
  • Beat Connection, contenitore musicale pomeridiano con Francesco Adinolfi
  • Bianco e nero, programma sul fatto del giorno con due ospiti in contrapposizione. Con Giancarlo Loquenzi
  • Chiave di lettura, con Alessandra Rauti
  • Donne in prima linea, con Maria Teresa Lamberti
  • Fuorigioco, racconto dei fatti principali del giorno con Ilaria Sotis e Claudio De Tommasi
  • Gioco a Premier, programma di attualità politica con Gerardo Greco
  • Global tutto è economia, programma economico a cura di Sandro Marini
  • La Radio ne parla, trasmissione di servizio con Eleonora Belviso e Francesca Romana Ceci
  • L'estate di Radio1, contenitore estivo mattutino con Claudio Vigolo e Diana Alessandrini
  • L'ultima spiaggia, con Claudio Vigolo e Mario Pezzolla
  • Manuale d'Europa, programma d'approfondimento sull'Unione Europea. Hanno condotto Tiziana Di Simone e Michele Cucuzza
  • Non sono obiettivo, con Oliviero Toscani
  • Notti d'estate, con Maria Grazia Putini e Julian Borghesan
  • Prima Radio1, programma mattutino di attualità con Elena Baiocco e Gian Maurizio Foderaro
  • Radio1 Beat Club, con Francesco Adinolfi
  • Radio1 Hit Story, con Dario Salvatori e Gianfranco Monti
  • Restate scomodi, programma di approfondimento giornalistico con interviste, inchieste, ospiti in diretta. Con Noemi Giunta e Francesco Graziani
  • Sanremo Night, tutte le canzoni del festival dalla A alla Z. Con Mario Pezzolla
  • Seconda classe, racconto della provincia italiana e della cronaca locale con Francesco Graziani
  • Senza Titolo, rassegna stampa satirica con Claudio Sabelli Fioretti e Giorgio Lauro
  • Siamo serie, programma dedicato alle serie televisive con Paola Guarnieri e Francesca Malaguti
  • Stagione lirica di Radiouno in onda ogni domenica sera in prima serata dal 22 gennaio 1978, inaugurata con l'opera lirica "Francesca da Rimini" di Zandonato, fino al 26 dicembre 1993 con "Cavalleria rusticana" di Mascagni
  • Tre di cuori, con Adriano Panatta, Claudio Sabelli Fioretti e Nicoletta Simeone
  • Un disco per l'esteta, con Dario Salvatori e Sara Piselli
  • Un giorno da gambero, storie, notizie, aneddoti, curiosità e musica con Marcella Sullo e Duccio Pasqua
  • Un giorno da renna, storie, notizie, aneddoti, curiosità e musica con Marcella Sullo e Duccio Pasqua
  • Vieni via con me, programma di viaggi con Maria Teresa Lamberti
  • Voci del mattino, trasmissione di attualità internazionale e cronaca. Con Paolo Salerno
  • 6 su Radio1, programma d'informazione mattutino con Giovanni Acquarulo e Francesco D'Ayala

Notiziari

GR1

GR1
PaeseItalia
Anno1975 - in produzione
Genereradiogiornale
Duratada 5 a 20 min
Lingua originaleitaliano
Realizzazione
Emittente radiofonicaRai Radio 1
Rai Radio 1 Sport
Rai Isoradio
Rai Gr Parlamento

Il GR1 è il notiziario di Rai Radio 1, curato dalla testata Giornale Radio Rai. Alcune edizioni vanno in onda in contemporanea su Rai Isoradio, Rai Gr Parlamento e Rai Radio 1 Sport. Va in onda circa ogni ora, per adempiere alla linea editoriale di Radio 1, impostata come una all-news radiofonica.

Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom Note
GR1 0:00 Giornale della Mezzanotte
1:00 - 2:00 - 3:00 - 4:00 - 5:00
5:30 Giornale del Mattino
6:00 - 7:00 - 8:00 - 9:00
10:00 10:30
11:00
12:00 11:50
13:00 13:20
14:00 - 15:00 14:30
16:00 - 17:00
19:00 18:50 - 20:00 18:00 - 19:00
21:00 - 22:00 21:30
23:00
GR1
Sport
00:20 Radio 1 Sport fino a novembre 2015
8:25 8:20
13:20 - 19:20  ·
GR1
Economia
18:00  · In onda da Milano, all'interno di Italia sotto inchiesta

GR Regione

Notiziario a cura della TGR, diffuso a livello locale dalle sedi regionali della Rai.

Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom Note
GR
Regione
7:18 - 12:10 12:15 7:18 / 12:30
GR Friuli Venezia Giulia
18:30  · nel Friuli Venezia Giulia è sempre andata in onda
dal 27 ottobre 2014 in tutte le Regioni

Servizi

Gli orari di messa in onda di ogni servizio Rai sottocitati potrebbero subire variazioni; pertanto, questa tabella riguardante gli orari dei servizi Rai è suscettibile di variazioni e potrebbe non essere aggiornata.

Orario Note
Meteo 6:07 - 7:32 - 10:05 - 12:29 - 13:31 - 17:12 - 20:32 - 23:30  ·
Ondaverde 0:23 - 1:02 - 2:05 - 3:05 - 4:05 - 5:05 - 6:39 - 7:30 - 8:30
11:30 - 12:27 - 13:29 - 15:32 - 16:30 - 17:30 - 19:27 - 20:30 - 21:30
alle 7:56, solo in Friuli Venezia Giulia
viene trasmessa l'Onda Verde Regione FVG
Bolmare 5:55 in onda sporadicamente la domenica mattina

Ascolti

Di seguito sono indicati gli ascolti della radio a partire dal 1997:

  • 1997 8.596.000 (1)
  • 1998 8.388.000 (1)
  • 1999 7.997.000 (1)
  • 2000 non rilevato
  • 2001 7.679.000 (1)
  • 2002 7.860.000 (1)
  • 2003 7.114.000 (1)
  • 2004 7.212.000 (1)
  • 2005 6.399.000 (1)
  • 2006 6.720.000 (1)
  • 2007 6.744.000 (1)
  • 2008 6.876.000 (1)
  • 2009 6.250.000 (1)
  • 2010 non rilevato
  • 2011 non rilevato
  • 2012 4.399.000 (6)
  • 2013 4.204.000 (6)
  • 2014 3.965.000 (6)
  • 2015 4.203.000 (6)
  • 2016 4.127.000 (6)

Jingle

I jingle di Radio 1 utilizzati dal 10 luglio 2014 fino al 3 dicembre 2017 (GR1, Meteo, Ondaverde, stacchi, jingle) erano realizzate dai Calibro 35[24]. Dal 4 dicembre 2017 vi è una nuova identità di rete e nuove sigle per GR1, GR1 Economia e GR1 Sport. Dal 7 gennaio 2018 vengono rinnovati anche i jingle pubblicitari (sostituiti a loro volta nel 2019 insieme ai jingle minispot). Restano invariate le sigle di Meteoradio e Ondaverde.

Dal 14 settembre 2020 vengono rinnovate le sigle del GR1 e delle relative rubriche.

Dal 23 gennaio 2023 vengono nuovamente rinnovati i jingle di rete, le sigle del GR1 e le relative rubriche, comprese quelle di Ondaverde e Meteoradio. Dal 19 febbraio 2023 vengono rinnovati anche i jingle pubblicitari e quelli minispot. Dall'11 dicembre dello stesso anno vengono nuovamente rinnovati i jingle di rete, le sigle del GR1 e le relative rubriche, comprese quelle di Ondaverde e Meteoradio[25].

Loghi

Note

  1. ^ Storia della Radio dal 1924 al 1933, su storiadellaradio.rai.it. URL consultato il 23 agosto 2024.
  2. ^ Storia della Radio dal 1935 al 1943, su storiadellaradio.rai.it. URL consultato il 23 agosto 2024.
  3. ^ a b c RAI - Radiotelevisione Italiana, Annuario 1988 1989, Torino Nuova ERI, 1989
  4. ^ sito Radiomarconi, su radiomarconi.com. URL consultato il 15 luglio 2018 (archiviato dall'url originale il 18 ottobre 2017).
  5. ^ Mimmo Franzinelli, Rai, poltrone di ieri e di oggi, su mimmofranzinelli.it. URL consultato il 15 luglio 2018 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2018).
  6. ^ Umberto Aondio, Tulipan. Una memoria d'altri tempi di quando la radio si ascoltava a valvole, Youcanprint, 27 maggio 2016, p. 216, ISBN 978-88-926-1097-2. URL consultato il 23 maggio 2023.
  7. ^ Radiocorriere, n. 1, 1952.
  8. ^ Rai.it - Storia della Radio dal '49 al '61 Archiviato il 12 gennaio 2012 in Internet Archive.
  9. ^ RAI - Radiotelevisione Italiana sul sito Vivit
  10. ^ Radiocorriere, n. 38, 1950.
  11. ^ Guido Gola, Tra pubblico e privato: Breve storia della radio in Italia, Effata Editrice IT, 1º gennaio 2003, ISBN 978-88-7402-107-9. URL consultato il 23 maggio 2023.
  12. ^ Ruggero Righini, La storia della radio
  13. ^ Portale Italradio, La RAI annuncia in radio l'abbandono delle onde medie, su www.italradio.org. URL consultato il 23 maggio 2023.
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