Spalato
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Spàlato (in croato Split) è la più grande e, assieme a Zara, la più importante città della Dalmazia; con i suoi 188.694 abitanti (2001) è anche il secondo centro della Croazia.
Storia
La Spalato romana non fu altro che la sede della sfarzosa villa-palazzo dell'imperatore Diocleziano, fatta costruire nel 293 d.C.
Nei secoli successivi, gli abitanti della vicina Salona, già colonia greca ed in seguito popolosa città romana, per sfuggire alle incursioni degli Avari e degli Slavi, si rifugiarono nelle sue rovine, fondando così la città di Spalatum.
Successivamente si susseguirono vari domini: l'Impero Bizantino, da cui la Città riuscì man mano a ritagliarsi una certa autonomia, il Regno Croato, il Regno Magiaro-Croato (nel contesto dei quali S. mantenne la sua autonomia comunale), pochi anni di indipendenza, la Repubblica di Venezia (la cui influenza durò per quattro secoli fino al 1797, lasciando in eredità numerose vestigia), l'Impero di Francia, l'Impero Asburgico. L'Impero Ottomano non riuscì invece mai a conquistarla.
L'influenza italica si fa sentire tramite gli scambi commerciali e grazie al persistere nei secoli di un forte nucleo di popolazione italofona, tanto che per gran parte del periodo austriaco, l'Italiano era la lingua più utilizzata in città dall'aristocrazia e dalla più ricca ed influente borghesia, mentre la piccola borghesia, gli artigiani, le campagne erano quasi esclusivamente croate.
Nella seconda metà del 1800 il forte sentimento di appartenenza nazionale che invase tutta l'Europa giunse anche a Spalato; vengono fondati giornali, circoli e movimenti irridentisti italiani e croati.
Nella popolazione croata si ridestò lo spirito nazionale ed a partire dal 1882 (con la caduta della Giunta retta dal Partito Autonomista di Antonio Baiamonti) Spalato venne governata da partiti filocroati (puntari) che avevano raggiunto ormai la maggioranza, relegando i partiti filoitaliani (tolomaši) ad una minoranza, che vide diminuire progressivamente la propria influenza in città.
Con la dissoluzione dell'Impero asburgico in seguito alla Prima Guerra Mondiale, Spalato (dopo un breve periodo in cui fu amministrata militarmente dall'Italia) entrò a far parte del Regno di Jugoslavia (denominato "Regno dei Serbi, Croati e Sloveni" fino al 1929), con il successivo esodo di gran parte della popolazione italiana. Le istituzioni scolastiche italiane vennero chiuse.
L'occupazione da parte dell'Italia fascista nel periodo 1941-1943 fu drammatica per la popolazione croata, spingendo molti spalatini ad entrare nel movimento partigiano. Dopo la caduta del Fascismo in Italia e fino alla fine della guerra, Spalato passò sotto il controllo degli Ustascia, della Germania nazista ed infine dei partigiani del maresciallo Tito.
Nel dopoguerra Spalato fu restituita alla Jugoslavia, alla Repubblica Socialistica di Croazia, e dalla dissoluzione di Jugoslavia in giugno 1991 fa parte della Croazia.
In città, nonostante tutte le vicende storiche, è ancora presente una piccola ma radicata minoranza italiana che dai primi anni '90, subito dopo la dissoluzione della Jugoslavia, si è costituita ufficialmente in "Comunità degli Italiani". Spalato è inoltre sede di un Consolato Italiano molto attivo nella tutela e valorizzazione della cultura e del patrimonio Latini, Veneti ed Italiani del territorio, è stata aperta pure una sede della Società "Dante Alighieri", anch'essa molto attiva in ambito culturale.
Attrazioni
Spalato è famosa soprattutto per il Palazzo di Diocleziano e la cattedrale con il suo celebre campanile. È inoltre sede arcivescovile. Nelle vicinanze sono notevoli le rovine romane di Salona, anche se gli scavi archeologici andrebbero ampliati. Purtroppo il paesaggio circostante è stato deturpato, nel secolo scorso, dalla creazione di una vasta zona industriale. Sono comunque in studio piani di recupero e tutela. Appena fuori dalla città si incontrano spendidi paesaggi, sia lungo la costa e le isole dirimpettaie, sia nell'interno. Da visitare, subito ad Ovest, le storiche località dei Sette Castelli e lo specchio di mare che da essi prende nome: la Baia dei Castelli, che la Penisola di Spalato insieme all'Isola di Bua separano dal Mar Adriatico.
Sport
Si dice che Spalato sia una delle città tra le più sportive del mondo. Sono nati in questa città i tennisti Goran Ivanišević e Mario Ančić nonchè i cestisti Toni Kukoč e Dino Radja. Vi sono tante società di calcio (Hajduk su tutte), pallacanestro, pallanuoto, pallamano, tennis, arti marziali, nuoto, bocce, rugby, baseball, softball.
Da Spalato vengono tanti vincitori delle varie coppe europee: nella pallacanestro maschile - KK Split (sotto il nome Jugoplastika e POP 84), nella pallanuoto - VK POŠK, VK Jadran, VK Mornar, nella pallamano femminile - RK Nada (sotto il nome Dalma), nel rugby - RK Nada.
Curiosità
Il giovane Ugo Foscolo vi soggiorna e compie i primi studi presso il seminario arcivescovile nel 1792.
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