Capo Piccolo

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Versione del 10 ott 2009 alle 18:07 di 151.33.45.123 (discussione) (Nuova pagina: Capo Piccolo (Isola di Capo Rizzuto, Crotone) Il sito di Capo Piccolo è un promontorio naturalmente fortificato proteso sul mare Jonio nell'arco di costa...)
(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Capo Piccolo (Isola di Capo Rizzuto, Crotone)

Il sito di Capo Piccolo è un promontorio naturalmente fortificato proteso sul mare Jonio nell'arco di costa compreso tra Capo Rizzuto e Le Castella. Geologicamente è una piattaforma di arenarie pleistoceniche poggianti su argille plioceniche. Nel 1977 uno sbancamento metteva in luce, nella fascia sud-orientale, materiali archeologici in situ: numerosi vasi ad impasto vennero recuperati pressochè integri. Lo scopritore, l'archeologo Domenico Marino, rinvenne pure un frammento di ceramica figulina tornita e dipinta e, inoltre, scorie di rame e un frammento di matrice litica per la fusione di manico e lama di pugnale. Tra le forme ceramiche si distinguono: tegami, scodelloni, "fruttiere", ciotole a corpo arrotondato, tazze, olle, dolii e un grande frammento di colatoio tronco-conico. Alcuni elementi (una "fruttiera" biansata, un frammento di ansa ad "orecchie equine" e un vaso globulare con ansa a nastro verti¬cale "pizzuta" sopraelevata) riportano a possibili influssi dalla facies siciliana di Rodì-Tindari-Vallelunga. Il frammento di ceramica figulina tornita presenta un motivo dipinto a spirale piuttosto irregolare. Secondo L.Vagnetti è pertinente alla spalla di un vaso chiuso (brocca o giaretta) di medie dimensioni. I confronti riporterebbero alla produzione cretese insulare o a produzioni "minoicizzanti" del Peloponneso riferibili al TM I A o al TE I-II. Dopo il 1977 il promontorio di Capo Piccolo, in particolare la fascia occidentale, è stato interessato da svariati interventi edilizi abusivi che hanno modificato l'ambiente originario. Nel 1986 e nel 1988 sono stati condotti una serie di saggi nella fascia centrale. I saggi del 1986 hanno permesso di individuare livelli residui di una facies del Bronzo antico 2 e del Bronzo medio 1-2 con evidenti influssi dal "protoappenninico B" apulo-materano e dalle contemporanee facies della Sicilia. Tra le ceramiche d'impasto vi sono ciotole carenate con anse a sopraelevazione asciforme. E' rilevante un frammento di ceramica figulina tornita con due bande di colore bruno, ulteriore conferma della presenza di materiali egei. Nei saggi 4 A-B-C si potè individuare un lembo di una "struttura" costituita da pietre di arenaria e zolle di intonaco concotto. Dalla campagna del 1988 vengono numerosi vasi, per lo più di forma chiusa, quasi interamente ricomponibili. Di particolare rilievo un largo focolare, posto entro una fossa nella roccia di base, con uno spesso riempimento carbonioso. Anche in questa campagna è stato rinvenuto un frammento di ceramica figulina relativo al piede di una forma skiphoide con tracce di una banda di colore bruno, collocabile, come i precedenti, nel periodo iniziale dei contatti tra mondo egeo e Italia meridionale.