Compagnia speciale antiterrorismo

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La Compagnia speciale antiterrorismo fu istituita nel secondo dopoguerra nell'ambito del 7° Battaglione carabinieri di stanza a Laives per contrastare l'azione degli indipendentisti sudtirolesi che negli anni cinquanta-sessanta agivano lungo il confine italo-austriaco colpendo, con attentati terroristici, obiettivi sensibili sia civili (tralicci dell'alta tensione, centrali idroelettriche, ponti e convogli ferroviari ecc.) sia militari (stazioni dei Carabinieri, caserme dell'Esercito o della Guardia di Finanza).

Alla Compagnia Speciale Antiterrorismo erano chiamati a partecipare soprattutto Carabinieri paracadutisti del Tuscania, incursori del Col Moschin ed agenti della Guardia di Finanza.

Per la sorveglianza continuativa degli obiettivi più importanti erano impiegati anche gli Alpini.

La Compagnia Speciale Antiterrorismo era organizzata in squadriglie, reparti di pochi elementi altamente flessibili che avevano a disposizione anche elicotteri dei Carabinieri e dell'Esercito per spostarsi.

Oggi le squadriglie sono organizzate dai Carabinieri per contrastare la criminilità sulla Sila calabrese ed in Sardegna.

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