Titolo (diritto)

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Nel diritto il titolo (o la causa adquirendi) di una situazione giuridica soggettiva è il fatto o l'atto giuridico dal quale deriva l'acquisto della stessa da parte del soggetto giuridico che ne è titolare. Per estensione, è detto titolo anche il documento che comprova tale fatto o atto e, quindi, l'appartenenza della situazione giuridica soggettiva al titolare.

Si può parlare di titolo in riferimento a qualsiasi situazione giuridica soggettiva, ma il termine tende ad essere usato prevalentemente con riferimento al diritto soggettivo.

Un diritto soggettivo può essere acquisito da un soggetto a titolo originario, se sorge a suo favore senza che gli sia stato trasmesso da un altro soggetto, o a titolo derivativo, se gli è stato trasmesso da un altro soggetto. Nel primo caso il titolo determina al contempo la nascita del diritto soggettivo (e del rapporto giuridico di cui è il contenuto) e il suo acquisto da parte del titolare; nel secondo caso, invece, il diritto soggettivo è già sorto e il titolo determina solamente l'acquisto dello stesso da parte del nuovo titolare. Solo nel secondo caso trova applicazione il principio espresso dal brocardo "nemo plus iuris ad alium transferre potest quam ipse habet", in virtù del quale non si può trasferire ad altri un diritto che non si ha o di maggiore ampiezza rispetto a quello che si ha.

Nell'ambito dell'acquisto a titolo derivativo, si distingue l'acquisto a titolo derivativo-traslativo, che si ha quando viene acquisito lo stesso diritto che aveva il precedente titolare, dall'acquisto a titolo derivativo-costitutivo, che si ha quando viene acquisito un diritto che deriva da quello del precedente titolare perché ne assorbe il contenuto o lo limita (è ciò che accade quando si costituisce un diritto reale minore, come l'usufrutto, enuclendolo dal diritto di proprietà).

Nell'acquisto a titolo derivativo, il soggetto che trasmette il diritto è detto autore o dante causa, quello che l'acquista successore o avente causa e si realizza una successione di soggetti nel rapporto giuridico, ossia una modificazione soggettiva dello stesso. Dal punto di vista del dante causa che, con proprio atto, trasferisce un diritto all'avente causa, si parla anche di alienazione del diritto stesso. La successione può essere a titolo universale, quando il successore subentra in tutti i rapporti di cui è parte il dante causa (il tipico esempio è la successione mortis causa, che consegue alla perdita di soggettività giudica da parte del dante causa), oppure a titolo particolare, quando invece il successore subentra solo in determinati rapporti.

Bibliografia

  • Torrente A., Schlesinger P., Manuale di diritto privato, Giuffrè Editore, 2011. ISBN 9788814152436

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