Rasa di Varese
Rasa di Varese frazione | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Varese |
Comune | Varese |
Territorio | |
Coordinate | 45°51′57″N 8°48′21″E |
Altitudine | 553 m s.l.m. |
Abitanti | |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 21100 |
Prefisso | 0332 |
Fuso orario | UTC+1 |
Patrono | san Gottardo |
Cartografia | |
Rasa di Varese (fino al 1939 Rasa di Velate[1]) è una frazione del comune di Varese. Viene spesso riferita al femminile, come "la Rasa".
Adagiato lungo il corso del fiume Olona, che ha la sua sorgente principale pochi chilometri a nord dell'abitato, il centro abitato di Rasa si trova nell'omonima Val di Rasa, che collega l'Alta Valle Olona alla Valcuvia. Il paese ha, ad est, le vette dei monti Legnone e Pizzella, appartenenti al massiccio del Campo dei Fiori, e ad ovest quella del Chiusarella. Tutto il territorio della frazione è tutelato dal Parco Regionale Campo dei Fiori.
Monumenti e luoghi d'interesse
Nel centro di Rasa l'edificio più importante è la Chiesa Parrocchiale di Santa Maria degli Angeli che conserva l'affresco della Madonna col Bambino e un organo moderno del 1931, opera di Giorgio Maroni, inoltre possiede un piccolo cimitero, situato sulla strada per Varese, poco prima dell'ingresso in paese.
Gli altri luoghi d'interesse sono situati a nord del centro abitato, quasi al confine con il comune di Brinzio:
- Villa Cagnola
A fine XIX secolo, la principale sorgente dell'Olona si trovava in un'ampia zona paludosa; il medico (otorino) Amedeo Cagnola acquisì la zona, e fece realizzare al fratello Albino (imprenditore edile) i drenaggi, che consentirono di raccogliere le acque della sorgente nel pozzo da cui ora partono. Sempre in quell'area, Amedeo Cagnola fece ristrutturare la costruzione già esistente (era la palazzina della cava e della fornace) trasformandola nella sua villa. Questa venne ceduta nel 1938 al comune di Milano, affinché fosse destinata a un luogo di riposo per i mutilati; in seguito divenne villaggio per l'educazione dei ragazzi, per poi essere chiusa a metà del XX secolo e cadere in rovina. Il Parco Regionale Campo dei Fiori ha avviato attorno al 2009 la ristrutturazione del complesso (edifici e parco), con l'obiettivo di trasformarlo in un centro polifunzionale di educazione ambientale. In esso è stata installata la sede del corpo delle Guardie Ecologiche Volontarie del Parco. Altro usufruttario del complesso è il Consorzio dei Castanicoltori di Brinzio, Orino e Castello Cabiaglio, che ivi ha la propria sede.
- Fornace della Riana
Sorge a pochi metri dal complesso di Villa Cagnola, ed è un'antica fornace da calce, al 2013 in rovina.
- Passo della Mottarossa
Situato a 565 metri sul livello del mare, è il punto più alto raggiunto dalla strada provinciale n°62, che collega Varese con la Valcuvia.
- La Necropoli Romana, di epoca precristiana, sita a nord dell'abitato, nel cosiddetto prato della Riana. La stessa denominazione della Riana potrebbe provenire da dell'Ariana, vale a dire "della necropoli Ariana".
- La Miniera della val Gallina sita nell'omonima valle, sulle pendici del Monte Chiusarella, è un sito abbandonato di estrazione della Galena (nel dialetto locale Galena = Gallina), da cui il nome della valle.
Idrografia
Il fiume Olona ha, nei pressi di Rasa, ben tre delle sue sei sorgenti: Villa Cagnola, Passo Varrò (al confine con Brinzio, tra i monti Legnone e Pizzella) e in vetta al Monte Chiusarella. I suoi affluenti sono i torrenti Legnone, Sesnivi o Valle del Forno, e Des; uniche acque che non confluiscono nell'Olona sono quelle del torrente Buragona e del suo affluente Gallina, che sfocia nel laghetto di Brinzio.
Note
- ^ R.D. 19 gennaio 1939, n. 531