Novičok
Novichok (in russo новичок: "nuovo venuto") è una serie di gas nervini prodotti in Unione Sovietica tra il 1970 e il 1980, ritenuti i più letali gas nervini mai realizzati, con alcune varianti che sono da 3 a 10 volte più potenti del VX, anche se non è mai stato provato scientificamente. Sono "agenti nervini di quarta generazione" e fanno parte del programma sovietico "Foliant", riguardante la creazione di nuovi insetticidi e agenti nervini nei laboratori di Mosca e Shikhany, nella odierna Federazione Russa.[1]
Il progetto venne inizialmente definito in URSS con il nome di Foliant. La famiglia dei Novichok e analoghi, comprende oltre un centinaio di varianti strutturali, ma a livello di produzione in grande quantità sono certificate solo tre varianti di sostanze binarie tipo Novichok (5-7 ed uno rimasto senza numero) e quattro sostanze unitarie (sostanza 33, A-230 e A-232, recentemente è stata confermata l'esistenza del A-234).
Obiettivi designati
Questi agenti sono stati realizzati per essere:
- non tracciabili con i metodi chimici standard di rilevamento (delle armi chimiche) NATO;
- permeabili rispetto agli abiti di protezione chimica della NATO;
- sicuri da maneggiare e da stoccare.
Alcuni di questi agenti sono agenti binari, in cui l'agente tossico si forma dopo aver miscelato i suoi precursori contenuti in compartimenti separati. Poiché i precursori sono generalmente molto meno pericolosi rispetto agli agenti stessi, questa tecnica rende tali munizioni più maneggiabili e trasportabili in grandi quantità.
Inoltre, dato che i precursori separati sono generalmente molto più facili da stabilizzare rispetto agli agenti tossici che si formano in seguito alla loro miscelazione, questa tecnica consente anche di aumentare il tempo di conservazione e la loro emivita.
Scoperta e rivelazione
Parte degli agenti nervini di terza generazione, già estremamente potenti, venne sintetizzata in Unione Sovietica / Russia tra il 1970 fino al 1990, secondo una pubblicazione, resa nota solo del 1992, da due chimici, Lev Fedorov e Vil Mirzayanov sul settimanale Moskovskiye Novosti.
La pubblicazione apparve alla vigilia della firma russa della Convenzione delle armi chimiche. Secondo Mirzayanov, il complesso chimico militare russo MCC, invece di utilizzare i fondi ricevuti dalla NATO per ridurre gli armamenti chimici, li utilizzava per il fine opposto, ossia per lo sviluppo di un impianto di armi chimiche e gas nervini. Mirzoyanov fece la sua divulgazione temendo che la produzione di tali agenti potesse compromettere anche l'ambiente.
Mirzoyanov era responsabile di un dipartimento di contro-spionaggio. Effettuando delle misurazioni al di fuori degli impianti di armi chimiche per assicurarsi che spie straniere non fossero in grado di rilevare eventuali tracce della produzione, si rese conto con orrore, che i livelli di sostanze mortali erano 80 volte superiori alla concentrazione di massima di sicurezza.
A causa delle rivelazioni di Mirzayanov, l'esistenza di agenti Novichok venne così apertamente ammessa dalle autorità che accusarono Mirzayanov di alto tradimento.
Mirzayanov venne arrestato il 22 ottobre 1992 e rinchiuso nel carcere di Lefortovo per divulgazione di segreti di Stato. Venne in seguito liberato, in quanto : "nessuna formula chimica, né i nomi di tali sostanze, né luoghi sono stati citati sono stati rivelati nell'articolo apparso sul Moscow News".
Descrizione degli agenti Novichok
La prima descrizione di questi agenti venne fornita dallo stesso Mirzayanov. Invece di essere in dispersione in un gas o nel vapore, sono associati a una polvere ultra-fine, e sono dotati di qualità uniche. I composti più potenti di questa famiglia, Novichok-5 e Novichok-7 ed un Novichok dal numero non conosciuto. Tuttavia le strutture chimiche esatte di questi composti non sono state ancora verificate in modo attendibile. I siti principali di produzione, secondo lo stesso Mirzayanov, erano Novocheboksarsk, Shikhany e Volgograd.[1]
È stato rivelato che i Novichok fanno parte di due grandi famiglie di agenti organofosforici. I primi sono un gruppo di composti organofosforici con un gruppo collegato alla dialoformaldossima. Questi composti sono ampiamente documentate nella letteratura sovietica del tempo, ma non è chiaro se essi sono in realtà i potenti composti "Novichok".
Alcuni esempi del primo gruppo di composti riportati in letteratura sono riportati in figura. Nella terza fila vi sono, da sinistra a destra: A-230, A-232 e A-234.
Del A-234 ne fu affermata l'esistenza dagli statunitensi in un documento del 1997 e da vari esperti occidentali, ma Myrzayanov non lo identificò inizialmente tra le sostanze principali create nel suo scritto originale,[1][2] lo stesso A-234 viene considerato diverse volte più tossico del VX e sarebbe a sua volta un derivato etossi del A-232 (da cui si compone il Novichok 5), non è dato sapere quale sia la sigla del corrispettivo Novichok binario sviluppato sulla base del A-234; il composto binario su base di quello che in Occidente viene chiamato A-234 sarebbe stato usato nel tentato assassinio di Skripal nel marzo 2018.[3]
Sostanza 33, A-230, A-232 e A-234 sono i composti unitari da cui poi sono stati sviluppati i composti binari definiti Novichok.
Dispersi in una polvere ultra-fine o liquida invece di un gas o un vapore, hanno qualità uniche. Un agente binario è stato creato per avere proprietà similari agli agenti singoli, ma in maniera che ne sia più semplice la gestione ed essere meno rilevabili alle ispezioni, solo quando i precursori sono combinati assieme si ottiene l'agente letale.[4] I più potenti composti da questa famiglia, Novichok-5 e Novichok-7, sono presumibilmente intorno cinque a otto volte più potenti del VX. Si suppone che altri Novichok siano stati studiati (Myrzayanov ne citava in particolare uno basato sulla sostanza 33 senza numero), ma ci sono poche informazioni al riguardo e non risultano essere entrati in produzione.
Piccole e sperimentali quantità delle armi potrebbero essere state testate nel Ustyurt plateau (Nukus) ed a Shikhany.
Novichok 5 e Novichok 7 hanno strutture di massima conosciute (Novichok 5 è 3-cloro-2-metilpropil ((clorofluorometilene)amino)ossifosfonofluoridato) (CAS 16415-09-1), e Novichok 7 è 3-cloro-2-metilbutil((clorofluorometilene)amino)ossifosfonofluoridato (CAS 19952-57-9)).[5][6][7][8][9][10][11][12][13]
Nessuno dei composti chimici che producono l'agente binario sono controllati sotto la moratoria delle armi chimiche, in quanto prodotti successivamente all'entrata in vigora della stessa. Allo stesso tempo nessuno dei precursori trovano legittimo uso in industria chimica e non sono commercialmente reperibili nonostante alcune comunanze con alcuni fertilizzanti. La produzione dei precursori poteva essere in teoria coperta a livello industriale sostituendo alcuni componenti dei fertilizzanti con altre similari garantendo la segretezza del programma.
Mirzayanov fornisce strutture leggermente diverse per gli agenti di Novichok nella sua autobiografia, come mostrato di seguito. Egli rende chiaro che siano stati fatti molti composti e molti dei derivati, di gran lunga meno potenti, sarebbero stati riportati nella letteratura aperta come nuovi insetticidi organofosfati, in modo che il programma segreto delle armi chimiche possa essere travestito come legittima ricerca sui pesticidi.[14]
Solo nel 2016 in Iran è stato sintetizzato un composto similare al Novichok, il risultato di tale sperimentazione è stato ceduto all'OPCW per effettuare i rilievi chimici necessari.[15]
Effetti
Come altri agenti nervini, il Novichok appartiene agli organofosfati inibitori dell'acetilcolinesterasi. Questi composti chimici inibiscono l'enzima dell'acetilcolinesterasi, impedendo il metabolismo del neurotrasmettitore acetilcolina. Pertanto aumenta la concentrazione di acetilcolina nei recettori neuromuscolari, e di conseguenza la contrazione involontaria di tutti i muscoli, conducendo all'arresto sia respiratorio che cardiaco, ed infine alla morte. L'uso di un anticolinergico[16] come l'Atropina potrebbe bloccare i recettori dell'acetilcolina per prevenire l'avvelenamento, ma è un'azione molto pericolosa.
Note
- ^ Salta a: a b c Stimson Center, Chemical Weapon Disarmament in Russia: problems and prospects, Pagina 25.
- ^ (EN) John Pike, Russia dodges chemical arms ban By Bill Gertz THE WASHINGTON TIMES Tuesday, su www.globalsecurity.org. URL consultato il 6 aprile 2018.
- ^ (EN) What are Novichok nerve agents?, in BBC News, 19 marzo 2018. URL consultato il 6 aprile 2018.
- ^ Louise Hidalgo, US dismantles chemical weapons, BBC News Online, 9 agosto 1999. URL consultato il 20 luglio 2007.
- ^ Kruglyak Yu L, Malekin SI, Martynov IV. Phosphorylated oximes. XII. Reactions of 2-halophospholanes with dichlorofluoronitrosomethane. Zhurnal Obshchei Khimii. 1972; 42(4):811-14.
- ^ Malygin VV, Sokolov VB, Richardson RJ, Makhaeva GF. Quantitative structure-activity relationships predict the delayed neurotoxicity potential of a series of O-alkyl-O-methylchloroformimino phenylphosphonates. Journal of Toxicology and Environmental Health Part A. 2003 Apr 11;66(7):611-25. PMID 12746136
- ^ Steven L. Hoenig. Compendium of Chemical Warfare Agents. Springer New York, 2007. ISBN 978-0-387-34626-7
- ^ Ivanov IuIa, Sokolov VB, Epishina TA, Martynov IV. O-substituted alkylchloroformoximes as substrates and inhibitors of cholinesterases. Doklady Akademii Nauk SSSR. 1990;310(5):1253-5. PMID 2354654
- ^ Raevskiĭ OA, Chistiakov VV, Agabekian RS, Sapegin AM, Zefirov NS. Formation of models of the interaction between organophosphate compound structure and their ability to inhibit cholinesterase. Bioorganicheskaia Khimiia. 1990 Nov;16(11):1509-22. PMID 2096825
- ^ Makhaeva GF, Filonenko IV, Yankovskaya VL, Fomicheva SB, Malygin VV. Comparative studies of O,O-dialkyl-O-chloromethylchloroformimino phosphates: interaction with neuropathy target esterase and acetylcholinesterase. Neurotoxicology. 1998 Aug-Oct;19(4-5):623-8. PMID 9745921
- ^ Raevskii OA, Grigor'ev V Yu, Solov'ev VP, Ivanov AN, Sokolov VB, Martynov IV. Electron-Donor Functions of Ethyl Methylchloroformimino Methylphosphonate. Zhurnal Obshchei Khimii. 1987; 57(9):2073-2078
- ^ Raevskii OA, Chapysheva NV, Ivanov AN, Sokolov VB, Martynov IV. Effect of Alkyl Substituents in Phosphorylated Oximes. Zhurnal Obshchei Khimii. 1987; 57(12):2720-2723
- ^ 'Compendium of Chemical Warfare Agents' by Steven L. Hoenig pages 79-80 ISBN 0-387-34626-0, ISBN 978-0-387-34626-7
- ^ Vil S Mirzayanov. State Secrets. An Insider's Chronicle of the Russian Chemical Weapons Program. (2009) pp142-145, 179-180. ISBN 978-1-4327-2566-2
- ^ (EN) Iranian chemists identify Russian chemical warfare agents - Ezine - spectroscopyNOW.com, su www.spectroscopynow.com. URL consultato il 6 aprile 2018.
- ^ AChE periferico fast-acting ad azione veloce.
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