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Festa di Santa Maria Patrona

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Festa di Santa Maria Patrona
Tiporeligiosa locale
Data14-15-16 agosto
PeriodoFerragosto
Celebrata inLucera
ReligioneCattolicesimo
Oggetto della ricorrenzaSanta Maria Patrona
Ricorrenze correlateAssunzione di Maria
Tradizioni religioseconsegna delle chiavi, processioni e celebrazioni eucaristiche
Tradizioni profaneCorteo storico e Torneo delle chiavi, fuochi pirotecnici, concerti, luna park itinerante.
Data d'istituzione1304[1]
Altri nomiI fist d'agust (in dialetto lucerino)

Le feste d'agosto (tradotto)

La festa di Santa Maria Patrona, in dialetto lucerino "i fist d'agust", è la festa patronale di Lucera in Puglia, in onore della patrona principale della città e della diocesi di Lucera-Troia. Alla Vergine sono associati in alcuni dei festeggiamenti san Francesco Antonio Fasani e san Rocco, compatroni della città.

Storia

Popolare raffigurazione di Santa Maria Patrona

I festeggiamenti si ricollegano alla ripresa del culto della Vergine dopo la conquista della città e la distruzione della colonia saracena ad opera degli angioino.

Avvenimenti storici all'origine della festa

Nell'agosto del 1300, in occasione del primo giubileo, indetto da Bonifacio VIII, Carlo II d'Angiò decise di eliminare l'insediamento musulmano di Lucera nel suo regno e organizzò la "crociata angioina", affidando l'impresa al miles Giovanni Pipino da Barletta, maestro razionale della Magna curia. Secondo gli storiografi locali d'età barocca, come il del Preite o l'Angiullo, nel giorno 15 agosto, solennità dell'Assunta, Pipino avrebbe promesso in voto alla Beata Vergine di dedicare al suo nome la città in caso di vittoria. I soldati angioini, vittoriosi in una prima battaglia, avrebbero inoltre rinvenuto nascosta un'antica statua della Vergine, portandola trionfalmente in processione[2][3][4]. Tradizioni agiografiche che però non sono avvalorate dai documenti della cancelleria editi dall'Egidi.

La città fu conquistata dopo una decina di giorni di combattimenti, il 24 agosto: secondo la tradizione la Vergine avrebbe aiutato l'esercito angioino disturbando i saraceni con sciami di moscerini[5][6]. Le mura e le moschee furono abbattute e i saraceni lucerini in parte massacrati e in gran parte espulsi, per essere poi catturati e venduti come schiavi, o costretti a convertirsi al Cristianesimo[7][8].

Basilica cattedrale di Lucera - Particolare del portale con l'immagine della Vergine

Lucera fu ripopolata di abitanti cristiani e rinominata "Civitas Sanctae Mariae" (città di Santa Maria). Venne fondata la cattedrale dell'Assunta, la cui costruzione è attribuita a Pierre d'Angicourt[9]. Anche lo stemma della città viene fatto risalire a questo periodo: un leone passante, che rappresenterebbe re Carlo II, tenente con le branche anteriori un vessillo con l'effigie della Vergine patrona[10].

Nel 1304, Carlo II d'Angiò giunse a Lucera e, secondo la tradizione, donò simbolicamente le chiavi della città alla statua della Vergine, alla quale sua moglie, Maria d'Ungheria, offrì una collana d'oro[11]. La statua, in base alle recenti indagini storico-artistiche[12], è di fattura angioina, ascrivibile ai primi del '300 (probabilmente 1301). In onore dell'Assunta, invocata col titolo di santa Maria patrona di Lucera, Carlo II istituì la festa da celebrarsi ogni anno con la massima partecipazione del popolo[13].

Descrizione

La festa vera e propria si celebra durante la "tre giorni" 14, 15 e 16 agosto, ma numerose sono le manifestazioni nelle due settimane che precedono il ferragosto: concerti, mostre, eventi culturali.

Il 6 agosto la cattedrale è riccamente addobbata con l'allestimento di un "trono", dove viene collocata la statua della Vergine. Dal 6 al 15 si svolge la solenne novena.

Il 12 agosto, all'interno del Museo diocesano, viene inaugurata la mostra di ferragosto, che ogni anno, grazie ai suoi temi, quasi sempre legati al culto della Madonna, fa vivere ai visitatori un viaggio nella storia religiosa della città di Santa Maria.[14]

Torneo delle chiavi e corteo storico

Lo stesso argomento in dettaglio: Corteo storico e Torneo delle chiavi (Lucera).
Palio di Lucera

Il 14 agosto 1983 fu istituito il "corteo storico", con la rievocazione della consegna delle chiavi della città da parte di Carlo II d'Angiò all'icona della Vergine Maria. Successivamente presso l'Anfiteatro romano si teneva il "Torneo delle chiavi", nel quale i rappresentanti dei cinque rioni in cui è stata di recente divisa la città, che prendono il nome dalle cinque porte cittadine (Porta Troia, Porta Albana, Porta San Severo, Porta San Giacomo e Porta Foggia) si sfidavano in giochi medievali, con l'assegnazione finale di un palio.

Oggi questa tradizione ha subito alcune modifiche: dalla fine anni Novanta è il vescovo della città che, in cattedrale, dona le chiavi all'icona di Santa Maria Patrona; il Torneo delle chiavi che era stato abolito, è stato ripristinato nel 2017 e si svolge il 12 agosto[15].

Il corteo storico, invece, si svolge il 13 agosto, ispirandosi liberamente alle vicende storiche del periodo di Carlo II d'Angiò e della fondazione della Civitas Sanctae Mariae sulle rovine della Luceria Saracenorum. La partenza è nel tardo pomeriggio dalla Fortezza svevo-angioina e, attraversando il centro storico della città, si conclude in piazza Duomo a tarda sera.

Consegna delle chiavi e storica processione (14 agosto)

Ogni anno il 14 agosto si commemora la consegna delle chiavi della città da parte di Carlo II d'Angiò al simulacro di Santa Maria Patrona. Nel 2000 la consegna delle chiavi si è spostata all'interno della cattedrale, dove è il vescovo di Lucera a donare le chiavi alla statua di Santa Maria Patrona, che viene successivamente portata in piazza Duomo per la tradizionale processione serale.

Il 16 agosto

Il 16 agosto, festa di San Rocco, compatrono della città, è da secoli caratterizzato dalla grande processione cittadina dell'Icona della Patrona. La statua seicentesca del santo di Montpellier non viene portata in processione e, a differenza dell'Icona di Santa Maria che viene messa in trono nei nove giorni precedenti la festa, resta nella sua nicchia; in effetti, il patronato di San Rocco sulla città di Lucera sembra essere legato prettamente al periodo dell'epidemia della peste del Seicento.

Processione in onore di Santa Maria Patrona di Lucera - 16 agosto 2009

Imponente era la processione del 16 agosto fino ai metà del ‘900. I preparativi iniziavano già dal 13 agosto, giorno in cui le statue dei santi più venerati a Lucera, dalle varie chiese parrocchiali e confraternali, raggiungevano la Cattedrale, prendendo posto ai lati della navata centrale. Per poi giorno 16 percorrere assieme al simulacro della Vergine, contornata dagli Arcangeli, le vie principali della città. Il corteo iniziava dal mattino e si protraeva fino a sera, aprivano la processione le parrocchie, seguite dalle associazioni religiose e le confraternite. Le statue dei santi precedevano quelle degli arcangeli, quindi il clero per giungere infine alla visione dell'icona trecentesca della Vergine Patrona.

Rientro dell'Icona di Santa Maria Patrona in Piazza Duomo - 16 agosto 2012

A oggi la processione ha subito notevoli mutamenti. Non ci sono più i santi e gli arcangeli ad accompagnare la Vergine che, sola, percorre le vie della città. Il percorso si è notevolmente ridotto e la processione ha iniziò solo nel tardo pomeriggio per poi ritornare in Cattedrale col giungere delle sera. Ad aprire il corteo sono sempre le parrocchie, seguite dalle associazioni religiose e le confraternite, il clero e la miracolosa icona della Patrona; chiudono l'amministrazione comunale e la banda musicale. Suggestivo è l'arrivo dell'icona a Porta Foggia, dove anticamente si svolgeva la preghiera per i campi; oggi il canto dell'Ave Maria, due batterie pirotecniche e migliaia di persone accolgono la Vergine.

Fuochi pirotecnici in viale Giovanni Paolo II

Nel 2000, in occasione dell'anniversario della sua beatificazione, la salma del Beato Agostino Casotti ha accompagnato la Vergine durante la processione cittadina del 16 agosto; nel 2001, invece, a precedere l'icona angioina, fu la statua di San Francesco Antonio Fasani, in occasione del 50º anniversario della sua beatificazione e del 15º anniversario della sua canonizzazione. Tale evento è stato accolto in modo festoso dalla popolazione lucerina, che da allora spera di rivedere ogni anno il santo di Lucera in processione con la Vergine Patrona.[16] Nel 2011, in occasione del 25º anniversario della sua canonizzazione, la statua di San Francesco Antonio Fasani torna a precedere l'Icona della Vergine Patrona della città. Lo stesso accade anche nel 2016, in occasione dell'elevazione del santo a patrono secondario di Lucera e del 30º anniversario della canonizzazione.

La festa prosegue nel segno della musica, con l'esibizione di uno o più cantanti in Piazza Matteotti, per poi concludersi con i tre spettacolari fuochi pirotecnici nei pressi dell'Anfiteatro Romano.

Luna Park

Non manca ovviamente il tradizionale Luna Park itinerante, installato alla zona Polifunzionale di via Montello, che assieme ad Andria fa parte dei Luna Park della Puglia più grandi, con attrazioni di tutti i tipi.

Bibliografia

  • Giambattista Gifuni, Origini del ferragosto lucerino, Pesci, Lucera 1932, II edizione 1933;
  • Enrico Venditti, Vecchio Ferragosto Lucerino, Editrice Costantino Catapano, Lucera 1985;
  • Dionisio Morlacco, Il culto di Santa Maria Patrona in Benignitas et Humanitas a cura di Giuseppe Trincucci, Litostampa, Foggia 2007;
  • Gaetano Schiraldi, La devozione di Lucera a Santa Maria Pubblisud, Lucera 2008;

Note

  1. ^ Carlo II d'Angiò istituì la festa in concomitanza con la festa dell'Assunta, giorno che segnò la sua vittoria sui Saraceni. Il dogma dell'Assunta sarà proclamato solo il 1º novembre 1950. - Giambattista Gifuni, Varietà di cultura storica, letterale e civile, a cura di Giuseppe Trincucci, Lucera 2008, pp. 58-59.
  2. ^ BCL, Tommaso Angiullo O.P., ms. 1665
  3. ^ Rocco Del Preite, Breve descrittione della città di Lucera di S. Maria prima detta Luceria per historia dalla sua origine, Lucera, 2005, pp. 99-106
  4. ^ Vincenzo Coletti, Indagini storiche sopra Lucera, Pompei 1934, pag. 112-113
  5. ^ Antonio Maria Lombardi, Lucera liberata sempre da varie calamità e specialmente dall'attuale flagello del colera-morbo la mercé di Santa Maria Patrona della città Scepi, Lucera 1856, pag. 54
  6. ^ Santa Maria Patrona di Lucera. Storia Arte Devozione, a cura di Massimiliano Monaco, Grenzi Ed., 2008
  7. ^ Tonino Del Duca, Vita e distruzione della Colonia Saracena di Lucera
  8. ^ Vito Bianchi, Sud ed Islam, una storia reciproca, Capone Editore, Lecce, 2003
  9. ^ Sulla base di un documento della cancelleria angioina che menziona il miles Pierre d'Angicourt (Petrus de Angicuria) come protomagister operum curie, chiamato a Lucera per una perizia sull'abbattimento di alcune case, si ipotizza che sia lui l'ideatore della cattedrale dell'Assunta. Treccani: Pierre d'Angicourt
  10. ^ Rocco Del Preite, Breve Descrittione della Città di Lucera di S. Maria prima detta Luceria per Historia dalla sua Origine, Lucera, 2005, pp. 106
  11. ^ Giambattista Gifuni, Varietà di cultura storica, letterale e civile, a cura di Giuseppe Trincucci, Lucera 2008, pag.58-59
  12. ^ Santa Maria Patrona di Lucera. Storia Arte Devozione, a cura di Massimiliano Monaco, Grenzi Ed., 2008, pp. 81-86.
  13. ^ Vincenzo Coletti, Indagini storiche sopra Lucera, Pompei 1934, pag. 116
  14. ^ Notizie comuni italiani, su notizie.comuni-italiani.it. URL consultato il 21 agosto 2017.
  15. ^ Torna il Torneo delle Chiavi
  16. ^ Copia archiviata, su newsetvlucera.it. URL consultato il 4 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 17 marzo 2016). Festa Patronale 2012