Funicolare di Mergellina
Funicolare di Mergellina | |
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Interno di una vettura nel tratto Manzoni-Parco Angelina | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Località | Napoli |
Dati tecnici | |
Tipo | funicolare |
Stato attuale | in uso |
Apertura | 1931 |
Velocità | 5,21 m/s |
Gestore | ANM |
Percorso | |
Stazione a valle | Mergellina |
Stazione a monte | Manzoni |
Numero di stazioni e fermate | 5 |
Tempo di percorrenza | 6,45 minuti |
Lunghezza | 560 m |
Dislivello | 147 m |
Pendenza max | 46,57% |
Interscambio | |
Trasporto a fune | |
La funicolare di Mergellina (o funicolare di Mergellina-Posillipo Alto, o IV Funicolare) è un impianto di risalita della città di Napoli che collega Mergellina con Posillipo.
Storia
La funicolare fu ideata negli anni Venti dalla Società Partenopea di Edilizia Moderna ed Economica (SPEME), per agevolare l'accessibilità al rione Sannazaro, costruito dalla stessa SPEME. Inaugurata il 24 maggio 1931, è l'ultima - in ordine cronologico - delle funicolari napoletane; la sua lunghezza è di 560 metri, il dislivello è di 157 metri, e la pendenza media del 16,87% (con un massimo del 46,57%). Sul suo percorso sono attive cinque stazioni[1].
A causa della vetustà degli impianti e dello scarso interesse da parte della SPEME, la linea fu affidata dal 1º luglio 1982 a una gestione commissariale regionale[2]; in quel periodo, per lavori di adeguamento, la funicolare fu temporaneamente chiusa e sostituita da autobus[3]. Altri lavori, che portarono alla ricostruzione integrale della linea, si svolsero tra il 1990 e il 1991, a cura della O.PRE. di Arzano[4].
Il 1º gennaio 1999 l'esercizio della funicolare passò all'ANM[5], la quale lo cedette il 1º febbraio 2002 a Metronapoli, fusasi nell'ANM nel 2013.
Caratteristiche
La parte più bassa della tratta è caratterizzata da una fortissima pendenza (46,57%); ciò comporta che in quelle stazioni e in quella parte del percorso le vetture siano leggermente inclinate, comportando ai passeggeri la sensazione di trovarsi su una superficie non orizzontale, sebbene perfettamente stabile.
L'impianto ha conservato le corse "dirette" e "miste" assieme alla Funicolare Centrale: le corse dirette avvengono ogni 30 minuti circa, e collegano i capolinea di Manzoni e Mergellina senza fermarsi nelle stazioni intermedie di Parco Angelina, San Gioacchino e Sant'Antonio.
La frequenza media delle corse è di circa 10 minuti.
La costruzione dell'impianto fu affidata alla Ceretti & Tanfani (come la Funicolare Centrale), mentre le vetture furono realizzate dalle Officine Ferroviarie Meridionali[6]. Con la ricostruzione del 1990-91 la O.PRE fornì due nuove vetture; una delle vecchie vetture, insieme a motori, attrezzature d'officina e arredi d'epoca è conservata in un museo realizzato nell'officina.[7]
Gli orologi delle funicolari di Napoli furono commissionati all'orologeria Brinkmann di Napoli. Tutti gli esemplari esistenti sono ancora gli originali, tranne quelli della funicolare di Chiaia che sono stati ricommissionati alla stessa orologeria al momento del ripristino delle stazioni nel 2003.
Percorso
Stazioni e fermate | ||||
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Manzoni | |||
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Parco Angelina | |||
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San Gioacchino | |||
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Sant'Antonio | |||
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Mergellina |
Traffico
Nel 2022 la funicolare di Mergellina ha trasportato 39.000 passeggeri[8].
Note
- ^ Bevere, Chiaro, Cozzolino, op. cit., p. 174
- ^ Bevere, Chiaro, Cozzolino, op. cit., p. 178
- ^ Bevere, Chiaro, Cozzolino, op. cit., pp. 178-182
- ^ Bevere, Chiaro, Cozzolino, op. cit., p. 517
- ^ Eduardo Bevere, Gerardo Chiaro, Andrea Cozzolino, Storia dei trasporti urbani di Napoli e delle linee interurbane gestite dalla SATN, dalle Tramvie di Capodimonte e dalle aziende municipalizzate. Volume secondo - il materiale rotabile, Calosci, Cortona (AR), 1999, ISBN 88-7785-153-8, p. 692
- ^ Bevere, Chiaro, Cozzolino, op. cit., pp. 174-178
- ^ Bevere, Chiaro, Cozzolino, op. cit., p. 519
- ^ https://www.anm.it/images/stories/carta_mobilita_2023_sito.pdf Archiviato il 14 luglio 2024 in Internet Archive., p. 12.
Bibliografia
- Eduardo Bevere, Gerardo Chiaro, Andrea Cozzolino, Storia dei trasporti urbani di Napoli e delle linee interurbane gestite dalla SATN, dalle Tramvie di Capodimonte e dalle aziende municipalizzate. Volume primo - l'evoluzione storica, Calosci, Cortona (AR), 1998, ISBN 88-7785-145-7.
Voci correlate
Altri progetti
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