Takeaki Matsumoto
Takeaki Matsumoto | |
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Takeaki Matsumoto nel 2012 | |
Ministro degli Affari Interni e delle Comunicazioni | |
Durata mandato | 14 dicembre 2023 – 1º ottobre 2024 |
Capo del governo | Fumio Kishida |
Predecessore | Junji Suzuki |
Successore | Seiichiro Murakami |
Durata mandato | 21 novembre 2022 – 13 settembre 2023 |
Capo del governo | Fumio Kishida |
Predecessore | Minoru Terada |
Successore | Junji Suzuki |
Ministro degli Affari Esteri del Giappone | |
Durata mandato | 9 marzo 2011 – 2 settembre 2011 |
Capo del governo | Naoto Kan |
Predecessore | Yukio Edano |
Successore | Kōichirō Genba |
Rappresentante del Giappone | |
In carica | |
Inizio mandato | 26 giugno 2000 |
Predecessore | Tōru Toida |
Circoscrizione | 11° di Hyōgo |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Liberal Democratico (dal 2017) In precedenza: Partito Democratico del Giappone (1998-2015) |
Università | Università imperiale di Tokyo |
Takeaki Matsumoto (松本 剛明?, Matsumoto Takeaki; Tokyo, 25 aprile 1959) è un politico giapponese, membro del Partito Liberal Democratico.
Biografia
Nato a Tokyo il 25 aprile 1959, Takeaki Matsumoto è un lontano parente di Itō Hirobumi, primo ministro giapponese a cavallo tra il XIX e il XX secolo, mentre il padre, Juro Matsumoto, è stato ministro della difesa dal 1989 al 1990[1].
Si laurea presso l'Università imperiale di Tokyo.
Carriera politica
Entra in politica, iscrivendosi al Partito Democratico. Candidatosi alle elezioni del 2000 come membro della Camera dei rappresentanti, vince il seggio ed entra quindi in parlamento. Successivamente vince anche nel 2003, nel 2005 e nel 2009[2].
Nel marzo 2011 viene nominato ministro degli esteri dal primo ministro Naoto Kan dopo le dimissioni del predecessore, il politico Seiji Maehara[3]. Soltanto due giorni dopo sarebbe avvenuto il terremoto e maremoto del Tōhoku e il successivo incidente nucleare. In questa posizione rimane fino alla fine del governo[4].
Nel 2012 e nel 2014 si candida sempre come rappresentante, venendo eletto in entrambe le tornate elettorali.
Nel 2015 lascia il Partito Democratico, aderendo al Partito Liberal Democratico[5]. Con questo si ricandida anche alle elezioni del 2017 e in quelle del 2021, venendo eletto anche in queste occasioni[6].
Nel novembre 2022 viene nominato ministro degli affari interni e delle comunicazioni dal primo ministro Kishida in seguito alle dimissioni del politico Minoru Terada[7][8]. A seguito del rimpasto di governo del settembre 2023, esce dall'esecutivo[9].
Nel dicembre dello stesso anno rientra al governo[10].
Note
- ^ (EN) Japan appoints Takeaki Matsumoto as Foreign Minister, in BBC News, 9 marzo 2011. URL consultato il 30 ottobre 2023.
- ^ (EN) Minister for Foreign Affairs, su japan.kantei.go.jp. URL consultato il 30 ottobre 2023.
- ^ (FR) Japon: Takeaki Matsumoto, nouveau ministre des Affaires étrangères, su Le Point, 9 marzo 2011. URL consultato il 30 ottobre 2023.
- ^ (EN) Troubled Kishida gov’t sees 3rd minister replaced in Japan, su aa.com, 21 novembre 2022. URL consultato il 30 ottobre 2023.
- ^ (EN) Japan PM Kishida taps Takeaki Matsumoto as new internal affairs minister, su Kyodo News, 21 novembre 2022. URL consultato il 30 ottobre 2023.
- ^ (JA) 自民・麻生派に松本剛明元外相が入会 細田、額賀両派も各1人加入, su The Sankei News, 9 novembre 2017. URL consultato il 30 ottobre 2023.
- ^ Giappone: Takeaki Matsumoto nominato nuovo ministro degli Affari interni, su Agenzia Nova, 21 novembre 2022. URL consultato il 30 ottobre 2023.
- ^ (EN) Former Foreign Minister Matsumoto replaces Terada | The Asahi Shimbun: Breaking News, Japan News and Analysis, su The Asahi Shimbun. URL consultato il 30 ottobre 2023.
- ^ (EN) Kishida replaces top diplomat and boosts women in Cabinet reshuffle, su The Japan Times, 13 settembre 2023. URL consultato il 30 ottobre 2023.
- ^ (EN) Embattled Japan PM Kishida ousts LDP's most powerful faction from Cabinet, su Kyodo News, 15 dicembre 2023. URL consultato il 10 febbraio 2024.
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Takeaki Matsumoto
Collegamenti esterni
- Sito ufficiale, su m-takeaki.jp.