Tizen
Tizen sistema operativo | |
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Schermata di Tizen 2.2 beta su uno smartphone (2013)[1] | |
Sviluppatore | Linux Foundation, Samsung Electronics, Intel, Tizen Association |
Famiglia | Linux |
Release iniziale | 1.0 (Larkspur) (30 aprile 2012 | )
Release corrente | 8.0 Public M1 (31 maggio 2023) |
Tipo di kernel | Monolitico (Linux) |
Piattaforme supportate | ARM, ARM64 x86 e x86-64 |
Metodo di aggiornamento | OTA |
Gestore dei pacchetti | RPM Package Manager |
Interfacce grafiche | Grafica (Applicazioni native e Web) |
Tipo licenza | Software libero con controparti proprietarie |
Licenza | GPLv2 LGPL Apache License 2.0 BSD Flora License SDK: Freeware |
Stadio di sviluppo | in produzione, corrente |
Predecessore | MeeGo e LiMo |
Sito web | www.tizen.org/ |
Tizen è un progetto di sistema operativo open source per dispositivi mobili basato su Linux sponsorizzato dalla Linux Foundation e dalla LiMo Foundation[2], ma utilizzato e sviluppato principalmente da Samsung Electronics.
Il progetto è stato originariamente concepito come una piattaforma basata su HTML5 per dispositivi mobili per il successo di MeeGo. Samsung ha unito il suo precedente sforzo di sistema operativo basato su Linux, Bada, in Tizen e da allora lo ha utilizzato principalmente su piattaforme come dispositivi indossabili e smart TV.
Gran parte di Tizen è un software open source, sebbene il Software development kit contenga componenti chiuse di proprietà di Samsung, e parti del sistema operativo sono concesse in licenza con Flora License, un derivato dell'Apache License 2.0 che concede una licenza di brevetto solo a "piattaforme certificate Tizen".
Storia
Il progetto Tizen è stato costituito dalla Linux Foundation nel 2011 come successore di MeeGo, un altro sistema operativo mobile basato su Linux, con il suo principale sostenitore Intel a cui si unisce a Samsung Electronics, nonché Access Co., NEC Casio, NTT DoCoMo, Panasonic Mobile, SK Telecom, Telefónica e Vodafone come partner commerciali. Tizen sarebbe progettato per utilizzare applicazioni HTML5 ed è indirizzato a piattaforme mobili e incorporate come netbook, smartphone, tablet, smart TV e sistemi di intrattenimento in auto.[3] La compagnia telefonica statunitense Sprint Corporation (che era un sostenitore di MeeGo) è entrata a far parte della Tizen Association nel maggio del 2012.[4] Il 16 settembre 2012, Automotive Grade Linux ha annunciato l'intenzione di utilizzare Tizen come base della sua distribuzione di riferimento.[5]
Il 9 gennaio 2012 sul sito del progetto vengono pubblicati[6] codici sorgenti, software development kit (SDK) e documentazione. Viene così dato il via allo sviluppo aprendo anche delle Mailing List per gli sviluppatori. Nel gennaio 2013, Samsung ha annunciato l'intenzione di rilasciare più telefoni basati su Tizen quell'anno. Nel febbraio 2013, Samsung ha unito il suo sistema operativo Bada in Tizen.[7][8] Nell'ottobre 2013 è stato rilasciato il primo tablet Tizen di Systena, (il tablet faceva parte di un kit di sviluppo esclusivo del Giappone).[9][10][11] A fine 2013 esce la prima fotocamera Samsung con Tizen, la NX300M.[12]
Nel 2014 il gruppo sudcoreano ha abbandonato l'uso di Android Wear per i propri smartwatch e inizia ad usare Tizen, Samsung ha rilasciato il Samsung Gear 2[13] che utilizzava un sistema operativo basato su Tizen e non più su Android, come aveva fatto il suo predecessore il Samsung Galaxy Gear, che a maggio del 2014 fu aggiornato a Tizen.
Il 14 maggio 2014, è stato annunciato che Tizen avrebbe integrato il supporto a Qt.[14] Questo progetto è stato abbandonato nel gennaio 2017.[15]
Dal 2015 è stato impiegato su alcune Smart TV Samsung e inizia ufficialmente ad utilizzarlo sui propri smartwatch, facendolo diventare nel 2017 il secondo OS per indossabili più diffuso al mondo (Watch OS al 57%, Tizen al 19% e Android Wear al 18%).[16] A maggio 2017 viene annunciato il Samsung Z4, uno smartphone base di gamma, primo ad avere la versione 3.0 di Tizen.[17].
Il 21 febbraio 2016, Samsung ha annunciato Samsung Connect Car, una soluzione per auto connessa che offre servizi diagnostici, Wi-Fi e altri servizi connessi all'auto. Il dispositivo si collega direttamente alla porta OBD-II sotto il volante.[18]
Il 16 novembre 2016, Samsung ha dichiarato che avrebbe collaborato con Microsoft per portare il supporto .NET Core a Tizen.[19]
A marzo 2019, secondo la ricerca di Strategy Analytics, circa il 21% delle smart TV vendute nel 2019 funziona sulla piattaforma Tizen che la rende la piattaforma di smart TV più popolare.[20]
Caratteristiche
Deriva da LiMo e MeeGo, che derivava a sua volta dalla combinazione di due sistemi operativi per dispositivi mobili: Maemo, sviluppato da Nokia, e Moblin, creato da Intel. Sarà il sostituto di MeeGo per gli operatori del settore mobile, e molte delle persone coinvolte in questo progetto saranno coinvolte in Tizen; tuttavia, il codice di Meego rimarrà disponibile per tutti i membri della community che desidereranno utilizzarlo o svilupparlo.[2][21] Sarà basato su HTML5 ed altri standard web e progettato per l'utilizzo su tablet, netbook, cellulari, Smart TV e sistemi a bordo di veicoli.[2] L'attuale team di sviluppo è guidato da persone di Intel e Samsung che affermano che lo sviluppo rimarrà completamente aperto.[22]
Controversie
Il 3 aprile 2017, Vice ha riferito sul suo sito Web "Motherboard" che Amihai Neiderman, un esperto di sicurezza israeliano, ha trovato più di 40 vulnerabilità zero-day nel codice di Tizen, consentendo agli hacker di accedere in remoto a una vasta gamma di prodotti Samsung attuali che eseguono Tizen, come Smart TV e telefoni cellulari. Solo dopo che l'articolo è stato pubblicato, Samsung (che Neiderman ha provato a contattare mesi prima) lo ha contattato per dare seguito al rapporto[23].
Panoramica delle versioni
Versione principale | Data di rilascio | Nome in codice | Cambiamenti rilevanti |
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1.0 | 30 aprile 2012[24] | Larkspur | Prima versione
Questa versione offre nuove funzionalità e altri miglioramenti, inclusi i seguenti aggiornamenti all'SDK:
Gli aggiornamenti al codice sorgente della piattaforma includono:
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2.0 alpha | 25 settembre 2012[25] | Magnolia |
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2.0 | 18 febbraio 2013[26] | Magnolia |
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2.1 | 18 maggio 2013[27] | Nectarine |
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2.2 | 21 luglio 2013[28] |
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2.3 Alpha | 3 giugno 2014[29] |
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2.3 | 8 novembre 2014[30] |
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2.4 | 22 ottobre 2015[31] | Tizen 2015 UX
Nuove caratteristiche:
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3.0 | 18 gennaio 2017[32][33] | Principali modifiche
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4.0 | 31 maggio 2017[34] | ||
5.0 | 31 maggio 2018[35] | ||
5.5 | 31 maggio 2019[36] | ||
6.0 | 31 maggio 2020[37] | ||
6.5 | 31 maggio 2021[38] | ||
7.0 | 31 maggio 2022[39] | ||
8.0 | 31 maggio 2023[40] | ||
9.0 | 31 maggio 2024[41] |
Dispositivi compatibili
- Samsung Galaxy Gear
- Samsung Gear S
- Samsung Gear S2
- Samsung Gear S3
- Samsung Gear 2
- Samsung Gear Fit 2
- Samsung Gear Fit
- Samsung Gear Fit 2 Pro
- Samsung Gear Sport
- Samsung Galaxy Watch
- Samsung Galaxy Watch Active
- Samsung Galaxy Watch Active 2
- Samsung Galaxy Watch 3
Videocamera
Smartphone
- Samsung Z
- Samsung Z1
- Samsung Z2
- Samsung Z3
- Samsung Z4
- Smart TV prodotte da Samsung
- Smart TV prodotte da Inno-Hit
Apparecchio
- Family Hub 3.0 Refrigerator [senza fonte]
Controller da parete a LED
- SBB-SNOWJ3U[42]
Tizen App Store
Il 3 maggio 2013 è stato annunciato tramite Twitter che lo store di applicazioni per Tizen è aperto. Ora si possono pubblicare le app per il controllo qualità. Il 1 gennaio 2022 il Tizen App Store viene definitivamente chiuso per i nuovi iscritti. Gli utenti già iscritti potranno ancora scaricare ed installare le app acquistate in precedenza, ma non potranno installare nuove app. Il sito ufficiale del Tizen App Store risulta irraggiungibile.
Note
- ^ (EN) UI Overview | Tizen Developers, su developer.tizen.org.
- ^ a b c Imad Sousou, What's Next for MeeGo, su meego.com. URL consultato il 28 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 1º maggio 2013).
- ^ (EN) Thomas Ricker, MeeGo is dead: Resurrected as Tizen, the newest Linux-based open source OS, su The Verge, 28 settembre 2011. URL consultato il 1º novembre 2019.
- ^ (EN) Adi Robertson, Sprint becomes first North American carrier to join Tizen Association, su The Verge, 7 maggio 2012. URL consultato il 1º novembre 2019.
- ^ (EN) Jo Best, Tizen Linux heads for vehicles as car makers and tech firms form workgroup, su ZDNet, 19 settembre 2012. URL consultato il 1º novembre 2019.
- ^ (EN) An Early Look at Tizen, su tizen.org. URL consultato il 9 gennaio 2012.
- ^ (EN) Sam Byford, Samsung finally folding Bada OS into Tizen, su The Verge, 25 febbraio 2013. URL consultato il 1º novembre 2019.
- ^ (EN) Aaron Souppouris, Samsung confirms it will launch multiple Tizen handsets this year, su The Verge, 3 gennaio 2013. URL consultato il 1º novembre 2019.
- ^ (EN) Eric Brown, World's first Tizen tablet?, su LinuxGizmos.com, 27 giugno 2013. URL consultato il 1º novembre 2019.
- ^ (EN) Eric Brown, First Tizen tablet ships to developers, su LinuxGizmos.com, 25 ottobre 2013. URL consultato il 1º novembre 2019.
- ^ (EN) Sean Buckley, First Tizen tablet launches in Japan, caters exclusively to developers, su Engadget, 25 ottobre 2013. URL consultato il 1º novembre 2019.
- ^ (EN) Matt Brian, Samsung's NX300M smart camera is its first to run Tizen OS, su Engadget, 11 novembre 2013. URL consultato il 1º novembre 2019.
- ^ (EN) Vlad Savov, Samsung drops Android for Tizen in new Gear 2 smartwatches, su The Verge, 22 febbraio 2014. URL consultato il 1º novembre 2019.
- ^ (EN) Sam, Tizen:Common to Ship with Qt Integrated, su IoT Gadgets, 14 maggio 2014. URL consultato il 1º novembre 2019.
- ^ (EN) Tizen - Qt Wiki, su wiki.qt.io. URL consultato il 1º novembre 2019.
- ^ Andrea Signorelli, Tizen di Samsung è il secondo sistema operativo per smartwatch più diffuso al mondo, su lastampa.it, 13 maggio 2017. URL consultato il 1º novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2019).
- ^ Alessio Amoruso, Samsung Z4, il primo smartphone con Tizen 3.0, su tomshw.it, 12 maggio 2017. URL consultato il 1º novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 12 maggio 2017).
- ^ (EN) Samsung Ushers in a New Era of Driving Experience with Samsung Connect Auto, su Samsung Mobile Press | Samsung Mobile press Official website. URL consultato il 1º novembre 2019.
- ^ (EN) Samsung announces .NET Core support and Visual Studio Tools for Tizen OS, su MSPoweruser, 16 novembre 2016. URL consultato il 1º novembre 2019.
- ^ (EN) Ben Munson, Samsung’s Tizen OS dominates global smart TV market, su FierceVideo, 25 marzo 2019. URL consultato il 1º novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 18 novembre 2019).
- ^ Ryan Paul, MeeGo rebooted as Intel and Samsung launch new Tizen platform, su arstechnica.com, Ars Technica. URL consultato il 28 settembre 2011.
- ^ Dawn Foster, Welcome to Tizen!, su tizen.org. URL consultato il 28 settembre 2011.
- ^ (EN) Kim Zetter, Samsung's Android Replacement Is a Hacker's Dream, su Vice, 3 aprile 2017. URL consultato il 31 ottobre 2019.
- ^ (EN) Tizen 1.0 Larkspur SDK and Source Code Release | Tizen, su tizen.org. URL consultato il 31 ottobre 2019.
- ^ (EN) Tizen 2.0 Alpha SDK and Source Code release | Tizen, su tizen.org. URL consultato il 1º novembre 2019.
- ^ (EN) Tizen 2.0 SDK and Source Code Release | Tizen, su tizen.org. URL consultato il 31 ottobre 2019.
- ^ (EN) Tizen 2.1 Beta SDK and Source Code Release | Tizen, su tizen.org. URL consultato il 1º novembre 2019.
- ^ (EN) Tizen 2.2 Beta SDK Release | Tizen, su tizen.org. URL consultato il 1º novembre 2019.
- ^ (EN) Tizen 2.3 Alpha SDK and Source Code Release | Tizen, su tizen.org. URL consultato il 1º novembre 2019.
- ^ (EN) Tizen 2.3 SDK Release. Il sistema è stato rilasciato inizialmente l'8 novembre 2014, ma successivamente sono state prodotte tre revisioni del medesimo rilascio, l'ultima delle quali è del 6 luglio 2015. Inoltre è stata prodotta una versione particolare, denominata 2.3.2 for Wearable (v. Release Notes).
- ^ (EN) Tizen 2.4 Release Notes Archiviato il 19 aprile 2016 in Internet Archive. Sono state rilasciate 8 revisioni, l'ultima delle quali il 6 agosto 2016.
- ^ (EN) Tizen 3.0 Public M2 for Mobile/Wearable/TV Release Notes, su developer.tizen.org. URL consultato il 15 aprile 2017.
- ^ (EN) Tizen 3.0 Milestones | Tizen Source, su source.tizen.org. URL consultato il 1º novembre 2019.
- ^ (EN) Tizen 4.0 Public M1, su Tizen.org. URL consultato il 23 agosto 2024.
- ^ (EN) Tizen 5.0 Public M1, su Tizen.org. URL consultato il 23 agosto 2024.
- ^ (EN) Tizen 5.5 Public M1, su Tizen.org. URL consultato il 23 agosto 2024.
- ^ (EN) Tizen 6.0 Public M1, su Tizen.org. URL consultato il 23 agosto 2024.
- ^ (EN) Tizen 6.5 Public M1, su Tizen.org. URL consultato il 23 agosto 2024.
- ^ (EN) Tizen 7.0 Public M1, su Tizen.org. URL consultato il 23 agosto 2024.
- ^ (EN) Tizen 8.0 Public M1, su Tizen.org. URL consultato il 23 agosto 2024.
- ^ (EN) Tizen 9.0 Public M1, su Tizen.org. URL consultato il 23 agosto 2024.
- ^ (EN) accessories | SBB-SNOWJ3U | Samsung Display Solutions, su displaysolutions.samsung.com. URL consultato il 31 ottobre 2019.
Voci correlate
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Tizen
Collegamenti esterni
- (EN) Sito ufficiale, su tizen.org.
- Repository sorgenti di Tizen, su review.tizen.org.
- Comunità italiana, su tizenitalia.it. URL consultato il 17 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2013).