Motomondiale 1991

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Motomondiale 1991
Edizione n. 43 del Motomondiale
Dati generali
Inizio24 marzo
Termine29 settembre
Prove15 (250 e 500), 13 (125), 12 (sidecar)
I sidecar iniziano il 21 aprile e terminano l'8 settembre.
Titoli in palio
Classe 500Stati Uniti (bandiera) Wayne Rainey
su Yamaha YZR 500
Classe 250Italia (bandiera) Luca Cadalora
su Honda NSR250
Classe 125Italia (bandiera) Loris Capirossi
su Honda RS 125 R
SidecarRegno Unito (bandiera) Webster - Simmons
su LCR - Krauser
Altre edizioni
Precedente - Successiva
Edizione in corso

La stagione 1991 è stata la quarantatreesima del Motomondiale; il calendario fu composto da 15 gran premi come l'anno precedente ma le modifiche furono numerose. Tra le gare inizialmente previste, fu eliminato il GP di Jugoslavia a causa della travagliata situazione politica del Paese balcanico (verrà rimpiazzato dal GP d'Europa corso in Spagna), e il GP del Brasile per la scarsa sicurezza del tracciato su cui si sarebbe dovuto svolgere (sarà sostituito da una gara tenuta a Le Mans). I GP d'Ungheria e di Svezia lasciarono il posto al GP di San Marino e alla novità della stagione rappresentata dal GP della Malesia. Inoltre, il GP delle Nazioni fu ribattezzato GP d'Italia.

La stagione vide una sorta di ritorno al passato per quanto riguarda l'attribuzione dei punti, con l'introduzione di una regola per la quale andavano scartati i due peggiori risultati; nessuna modifica per quanto riguardava i punti assegnati in ogni prova.

Lo svolgimento del campionato prevedeva un primo trittico di prove extra-europee, con il GP del Giappone, quello d'Australia (quest'anno riportato ad inizio stagione dopo aver rappresentato l'ultima gara dell'anno precedente) e quello degli Stati Uniti. Da maggio ad inizio settembre si disputarono 11 gare in Europa per concludere poi la stagione con la nuova trasferta asiatica in Malaysia; come altre volte in passato una trasferta così lontana e isolata si rivelò proibitiva o poco interessante per molti team e piloti con il risultato che al via delle varie classi vi fu un numero molto ridotto di piloti rispetto alle altre gare.

Iniziò quest'anno anche a consolidarsi la prassi del numero di gara assegnato fisso al pilota per tutta la stagione; fino ad allora poteva essere assegnato gara per gara, per quanto ai piloti principali si cercasse di assegnare sempre lo stesso.

Nella classe regina la rivalità tra Wayne Rainey e Kevin Schwantz si svolgeva senza esclusione di colpi; tra il pilota della Yamaha (a fine stagione Campione del Mondo) e quello della Suzuki riuscirà a inserirsi l'australiano Michael Doohan con la Honda. Eddie Lawson, dopo la disastrosa stagione 1990, passò alla Cagiva, che portò a un buon grado di competitività. Da segnalare anche la partecipazione della Norton a motore Wankel. Nelle altre classi, doppia vittoria per la Honda, con Luca Cadalora in 250 e Loris Capirossi in 125. Tra i sidecar, ritorno al titolo per Steve Webster.

Il calendario

[modifica | modifica wikitesto]
Data
Resoconto
Gran Premio
(Circuito)
Vincitori
classe 125 classe 250 classe 500 sidecar
24 marzo
Resoconto
Giappone (bandiera) GP del Giappone
(Suzuka)
Giappone (bandiera) Noboru Ueda Italia (bandiera) Luca Cadalora Stati Uniti (bandiera) Kevin Schwantz
7 aprile
Resoconto
Australia (bandiera) GP d'Australia
(Eastern Creek)
Italia (bandiera) Loris Capirossi Italia (bandiera) Luca Cadalora Stati Uniti (bandiera) Wayne Rainey
21 aprile
Resoconto
Stati Uniti (bandiera) GP degli USA
(Laguna Seca)
Italia (bandiera) Luca Cadalora Stati Uniti (bandiera) Wayne Rainey Regno Unito (bandiera) Steve Webster
Regno Unito (bandiera) Gavin Simmons
12 maggio
Resoconto
Spagna (bandiera) GP di Spagna
(Jerez)
Giappone (bandiera) Noboru Ueda Germania (bandiera) Helmut Bradl Australia (bandiera) Michael Doohan Regno Unito (bandiera) Steve Webster
Regno Unito (bandiera) Gavin Simmons
19 maggio
Resoconto
Italia (bandiera) GP d'Italia
(Misano Adriatico)
Italia (bandiera) Fausto Gresini Italia (bandiera) Luca Cadalora Australia (bandiera) Michael Doohan Regno Unito (bandiera) Steve Webster
Regno Unito (bandiera) Gavin Simmons
26 maggio
Resoconto
Germania (bandiera) GP di Germania
(Hockenheimring)
Germania (bandiera) Ralf Waldmann Germania (bandiera) Helmut Bradl Stati Uniti (bandiera) Kevin Schwantz Germania (bandiera) Ralph Bohnhorst
Germania (bandiera) Bruno Hiller
9 giugno
Resoconto
Austria (bandiera) GP d'Austria
(Salisburgo)
Italia (bandiera) Fausto Gresini Germania (bandiera) Helmut Bradl Australia (bandiera) Michael Doohan Regno Unito (bandiera) Steve Webster
Regno Unito (bandiera) Gavin Simmons
16 giugno
Resoconto
Europa (bandiera) GP d'Europa
(Jarama)
Italia (bandiera) Loris Capirossi Italia (bandiera) Luca Cadalora Stati Uniti (bandiera) Wayne Rainey Regno Unito (bandiera) Steve Webster
Regno Unito (bandiera) Gavin Simmons
29 giugno
Resoconto
Paesi Bassi (bandiera) GP d'Olanda
(Assen)
Germania (bandiera) Ralf Waldmann Italia (bandiera) Pierfrancesco Chili Stati Uniti (bandiera) Kevin Schwantz Paesi Bassi (bandiera) Egbert Streuer
Regno Unito (bandiera) Peter Brown
21 luglio
Resoconto
Francia (bandiera) GP di Francia
(Paul Ricard)
Italia (bandiera) Loris Capirossi Italia (bandiera) Loris Reggiani Stati Uniti (bandiera) Wayne Rainey Svizzera (bandiera) Rolf Biland
Svizzera (bandiera) Kurt Waltisperg
4 agosto
Resoconto
Regno Unito (bandiera) GP di Gran Bretagna
(Donington Park)
Italia (bandiera) Loris Capirossi Italia (bandiera) Luca Cadalora Stati Uniti (bandiera) Kevin Schwantz Svizzera (bandiera) Rolf Biland
Svizzera (bandiera) Kurt Waltisperg
18 agosto
Resoconto
San Marino (bandiera) GP di San Marino
(Mugello)
Germania (bandiera) Peter Öttl Italia (bandiera) Luca Cadalora Stati Uniti (bandiera) Wayne Rainey Francia (bandiera) Alain Michel
Regno Unito (bandiera) Simon Birchall
25 agosto
Resoconto
Cecoslovacchia (bandiera) GP di Cecoslovacchia
(Brno)
Italia (bandiera) Alessandro Gramigni Germania (bandiera) Helmut Bradl Stati Uniti (bandiera) Wayne Rainey Svizzera (bandiera) Rolf Biland
Svizzera (bandiera) Kurt Waltisperg
8 settembre
Resoconto
Le Mans GP "Vitesse du Mans"
(Le Mans)
Germania (bandiera) Helmut Bradl Stati Uniti (bandiera) Kevin Schwantz Svizzera (bandiera) Rolf Biland
Svizzera (bandiera) Kurt Waltisperg
29 settembre
Resoconto
Malaysia (bandiera) GP della Malesia
(Shah Alam)
Italia (bandiera) Loris Capirossi Italia (bandiera) Luca Cadalora Stati Uniti (bandiera) John Kocinski

Sistema di punteggio e legenda

[modifica | modifica wikitesto]
Pos. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 >
Punti 20 17 15 13 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0
Classifica costruttori
1 Yamaha 272
2 Honda 256
3 Suzuki 220
4 Cagiva 130
5 Norton 4
6 Roton 1
Una fase del GP del Giappone.

Nella classifica finale del campionato vi fu un dominio assoluto dei piloti statunitensi e australiani che occuparono le prime sei posizioni: al primo posto si classificò come l'anno precedente Wayne Rainey su Yamaha, seguito da Michael Doohan su Honda e Kevin Schwantz su Suzuki (questi ultimi invertirono la loro posizione rispetto all'anno precedente). Furono 5 i piloti che, grazie alla loro estrema regolarità, si trovarono nell'obbligo di scartare dei punti avendo ottenuto 14 risultati validi sulle 15 prove in programma.

Le 3 case motociclistiche giapponesi che equipaggiavano i primi piloti, si piazzarono nello stesso ordine tra i costruttori, precedendo la Cagiva.

Caso curioso, nel Gran Premio motociclistico d'Austria, già prima della partenza si sapeva che non sarebbero stati assegnati tutti i punti a disposizione: dei 20 iscritti solamente 13 riuscirono a qualificarsi per la gara e solo 12 tagliarono poi il traguardo.

Non tutti i punti vennero assegnati anche in altre due occasioni, nel GP di Germania e in quello della Malesia (dove peraltro gli iscritti furono solo 17).

Lo stesso argomento in dettaglio: Risultati del motomondiale 1991.
Classifica piloti (prime 5 posizioni)
Pos. Pilota Moto P.ti
1 Stati Uniti (bandiera) Wayne Rainey Yamaha 3 1 1 3 9 2 2 1 2 1 2 1 1 3 233 (240)[1]
2 Australia (bandiera) Michael Doohan Honda 2 2 2 1 1 3 1 2 Rit 2 3 3 2 2 3 224 (239)[1]
3 Stati Uniti (bandiera) Kevin Schwantz Suzuki 1 5 3 Rit 7 1 3 4 1 4 1 2 5 1 204
4 Stati Uniti (bandiera) John Kocinski Yamaha 4 3 Rit 2 2 Rit 9 5 6 Rit 4 6 3 4 1 161
5 Australia (bandiera) Wayne Gardner Honda 5 4 7 7 5 4 3 3 10 5 4 4 5 2 161 (167)[1]
Pos. Pilota Moto P.ti
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti Grassetto=Pole position
Corsivo=Giro più veloce
Gara non valida Non qualificato Ritirato Squalificato "-" Dato non disp.
Fonte dei dati: motogp.com, racingmemo.free.fr, autosport.com, jumpingjack.nl.
La Honda NSR250, con la quale Cadalora vinse il titolo mondiale.
Classifica costruttori
1 Honda 294
2 Aprilia 189
3 Yamaha 104
4 Suzuki 90
5 JJ Cobas 51

La stagione della quarto di litro venne nettamente dominata dai piloti equipaggiati da Honda che occuparono i primi 5 posti nella classifica finale; le motociclette si rivelarono anche particolarmente affidabili, tanto che sia il vincitore del titolo Luca Cadalora che il terzo classificato Carlos Cardús ottennero punti in tutti i gran premi disputati. Cadalora, al termine dell'anno si ritrovò a scartare, come da regolamento e come due peggiori risultati, due quinti posti in classifica.

Su 15 gran premi 13 furono vinti da Cadalora (8) e da Helmut Bradl (5) sulle moto giapponesi, lasciando solo 2 prove ai piloti Aprilia Loris Reggiani e Pierfrancesco Chili che conquistarono rispettivamente il Gran Premio motociclistico di Francia e quello d'Olanda.

Lo stesso argomento in dettaglio: Risultati del motomondiale 1991.
Classifica piloti (prime 5 posizioni)
Pos. Pilota Moto P.ti
1 Italia (bandiera) Luca Cadalora Honda 1 1 1 2 1 4 5 1 2 5 1 1 3 3 1 237 (259)[1]
2 Germania (bandiera) Helmut Bradl Honda 7 2 8 1 2 1 1 2 4 2 3 Rit 1 1 3 220 (228)[1]
3 Spagna (bandiera) Carlos Cardús Honda 2 3 4 6 6 2 2 3 5 3 2 2 2 2 2 205 (225)[1]
4 Paesi Bassi (bandiera) Wilco Zeelenberg Honda 3 4 2 Rit 5 3 3 4 3 7 5 5 Rit 4 Rit 158
5 Giappone (bandiera) Masahiro Shimizu Honda 8 Rit 5 4 7 5 6 6 6 6 4 4 4 5 Rit 142
Pos. Pilota Moto P.ti
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti Grassetto=Pole position
Corsivo=Giro più veloce
Gara non valida Non qualificato Ritirato Squalificato "-" Dato non disp.
Fonte dei dati: motogp.com, racingmemo.free.fr, autosport.com, jumpingjack.nl.
La Honda RS125R, con la quale Capirossi vinse il titolo mondiale.
Classifica costruttori
1 Honda 225
2 Aprilia 142
3 JJ Cobas 97
4 Bakker-Rotax 67
5 Derbi 45
6 Gazzaniga 27

La classe 125 venne disputata su 13 prove, non essendo presente nel gran premio disputato a Le Mans e in quello degli USA; vennero quindi presi in considerazione per la classifica i migliori 11 risultati e anche in questo caso, come già nella 250, il vincitore del titolo Loris Capirossi avendo ottenuto punteggio valido in tutte le gare, si ritrovò a scartare addirittura un piazzamento sul podio.

I primi tre piloti in classifica erano equipaggiati da moto Honda, conseguentemente fu la casa motociclistica giapponese ad aggiudicarsi facilmente il titolo dei costruttori, precedendo nettamente la Aprilia.

Lo stesso argomento in dettaglio: Risultati del motomondiale 1991.
Classifica piloti (prime 5 posizioni)
Pos. Pilota Moto P.ti
1 Italia (bandiera) Loris Capirossi Honda 3 1 NE 3 2 2 6 1 2 1 1 2 2 NE 1 200 (225)[1]
2 Italia (bandiera) Fausto Gresini Honda 2 2 NE 2 1 Rit 1 2 4 3 2 3 6 NE 4 181 (191)[1]
3 Germania (bandiera) Ralf Waldmann Honda 7 5 NE 7 9 1 2 6 1 2 Rit 4 8 NE 141
4 Italia (bandiera) Gabriele Debbia Aprilia 11 Rit NE 4 8 4 21 18 6 4 4 6 3 NE 5 111
5 Giappone (bandiera) Noboru Ueda Honda 1 3 NE 1 Rit 3 Rit 12 5 5 Rit 17 NE 7 105
Pos. Pilota Moto P.ti
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti Grassetto=Pole position
Corsivo=Giro più veloce
Gara non valida Non qualificato Ritirato Squalificato "-" Dato non disp.
Fonte dei dati: motogp.com, racingmemo.free.fr, autosport.com, jumpingjack.nl.

Classe sidecar

[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Risultati del motomondiale 1991.
Classifica equipaggi (prime 5 posizioni)
Pos. Pilota Moto P.ti
1 Regno Unito (bandiera) Steve Webster/Gavin Simmons LCR-Krauser NE NE 1 1 1 Rit 1 1 - 2 2 2 3 3 NE 181
2 Svizzera (bandiera) Rolf Biland/Kurt Waltisperg LCR-Honda NE NE 4 4 Rit 3 2 4 2 1 1 - 1 1 NE 168
3 Paesi Bassi (bandiera) Stati Uniti (bandiera)Regno Unito (bandiera) Egbert Streuer / Pete Essaf-Peter Brown[2] LCR-Krauser NE NE Rit 17 2 4 8 9 1 4 3 4 2 5 NE 134
4 Francia (bandiera) Regno Unito (bandiera) Alain Michel/Simon Birchall LCR-Krauser NE NE 2 18 Rit 2 NP 2 4 3 4 1 - 2 NE 129
5 Germania (bandiera) Paesi Bassi (bandiera) Ralph Bohnhorst /Bruno Hiller-Geral de Haas[3] LCR-Krauser NE NE 7 8 8 1 7 6 5 8 - 6 4 6 NE 108 (116)[1]
Pos. Pilota Moto P.ti
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti Grassetto=Pole position
Corsivo=Giro più veloce
Gara non valida Non qualificato Ritirato Squalificato "-" Dato non disp.
Fonte dei dati: motogp.com, racingmemo.free.fr, autosport.com, jumpingjack.nl.
  1. ^ a b c d e f g h i Tra parentesi i punti ottenuti prime degli scarti come da regolamento.
  2. ^ Essaf fu passeggero fino al GP d'Europa; Brown nei restanti GP.
  3. ^ de Haas fu passeggero solo in Spagna.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Moto: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di moto