Tulsi Gabbard
Tulsi Gabbard | |
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Tulsi Gabbard nel 2024 | |
Membro della Camera dei rappresentanti - Hawaii, distretto n.2 | |
Durata mandato | 3 gennaio 2013 – 3 gennaio 2021 |
Predecessore | Mazie Hirono |
Successore | Kai Kahele |
Vicepresidente del Comitato nazionale democratico | |
Durata mandato | 22 gennaio 2013 – 27 febbraio 2016 |
Presidente | Debbie Wasserman Schultz |
Predecessore | Mike Honda |
Successore | Grace Meng |
Dati generali | |
Partito politico | Repubblicano (dal 2024) In precedenza: Indipendente (2022-2024) Democratico (1999-2022) |
Titolo di studio | Laurea in economia aziendale |
Università | Hawai Pacific University |
Firma |
Tulsi Gabbard | |
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Tulsi Gabbard durante la sua promozione a Maggiore nel 2015. | |
Nascita | Leloaloa, 12 aprile 1981 |
Religione | Indù |
Dati militari | |
Paese servito | Stati Uniti |
Forza armata | United States Army |
Unità | Hawaii Army National Guard |
Reparto | Military Police Corps |
Anni di servizio | 2003 - in servizio |
Grado | Maggiore |
Guerre | Guerra in Iraq |
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Tulsi Gabbard, in precedenza conosciuta come Tulsi Gabbard-Tamayo (Leloaloa, 12 aprile 1981), è una politica e militare statunitense, ufficiale della riserva dell'esercito degli Stati Uniti, membro della Camera dei rappresentanti per lo Stato delle Hawaii dal 2013 al 2021 per il Partito Democratico. Ha appoggiato la campagna di Bernie Sanders per la nomination presidenziale democratica del 2016 e Joe Biden nel 2020[1] anche se si era candidata per la nomination alle elezioni presidenziali del 2020.[2][3] Nell'ottobre 2022 ha lasciato il partito per diventare una politica indipendente[4][5] fino al 2024, anno in cui aderisce al Partito Repubblicano[6].
Da allora Gabbard ha assunto posizioni sempre più conservatrici su questioni come l'aborto, la politica estera, i diritti dei transgender e la sicurezza delle frontiere.[7][8][9][10][11] Nell'ottobre 2022, ha annunciato di aver lasciato del tutto il Partito Democratico, citando le posizioni sulla politica estera e sulle questioni sociali come motivi per le dimissioni.[12] Gabbard ha fatto campagna elettorale per diversi candidati repubblicani nelle elezioni di medio termine del 2022.[13] È stata anche relatrice in primo piano alle Conservative Political Action Conferences (CPAC) del 2022 e del 2024.[14][15] Inoltre nel 2024, Gabbard ha appoggiato l'ex presidente Donald Trump per le elezioni presidenziali degli Stati Uniti del 2024.[16][17][18] Nel novembre 2024, Trump ha scelto Gabbard per ricoprire il ruolo di direttore dell'intelligence nazionale nel suo secondo mandato.[19][20]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nata a Leloaloa, nella contea di Ma'opūtasi, sull'isola principale delle Samoa Americane, Tutuila,[21][22] Gabbard è figlia del politico conservatore Mike Gabbard e di Carol (nata Porter), quarta di cinque figli. Dopo essersi trasferita da piccola nelle Hawaii, Tulsi crebbe in un ambiente multiculturale: suo padre era un samoano cattolico, mentre la madre una europea-americana di religione induista.[23] Diede nomi indù a tutti i suoi figli.[24] Il nome di Tulsi deriva proprio dall'omonima pianta sacra per gli induisti, considerata come una manifestazione terrena della dea Tulsi. Da adolescente Tulsi praticò il surf, le arti marziali e lo yoga,[25][26] scelse di professare la religione della madre[27][28][29] e frequentò per due anni il liceo in un collegio femminile nelle Filippine.[30]
Nei suoi primi anni, Gabbard ha lavorato per un certo numero di organizzazioni tra cui Stand Up For America (SUFA), fondata da suo padre sulla scia degli attacchi dell'11 settembre,[31][32][33] e The Alliance for Traditional Marriage and Values, un comitato di azione politica anti-matrimoni gay in cui è stata coinvolta dal 1998 fino al 2004, fondato per approvare un emendamento che dava al legislatore dello stato delle Hawaii il potere di "riservare il matrimonio alle coppie di sesso opposto".[34][35][36] Ha anche lavorato come educatrice per The Healthy Hawai'i Coalition, che ha promosso la protezione dell'ambiente naturale delle Hawaii.[37]
In seguito la Gabbard si dedicò alla politica, ma scelse il partito opposto a quello del padre, divenendo una democratica. Alcuni anni dopo anche suo padre cambiò partito, ma continuò ad avere posizioni conservatrici. Nel 2002 la Gabbard venne eletta all'interno della legislatura statale delle Hawaii ma vi rimase per un solo mandato poiché, arruolatasi nella Guardia Nazionale, prestò servizio nella guerra in Iraq.
Tornata in patria, diventò una eccellente surfista e nel 2002 istruttrice di arti marziali; nel 2006 andò a lavorare per il senatore Daniel Akaka e nel 2009 si laureò in economia aziendale alla Hawai Pacific University.[38][39][40] Sempre nel 2009 tornò come militare nelle zone di guerra, particolarmente in Kuwait come ufficiale della polizia militare dopo essersi diplomata nel 2007 all'Accademia militare dell'Alabama. Tornata di nuovo nelle Hawaii venne eletta all'interno del consiglio comunale di Honolulu e vi rimase fino al 2012, quando si candidò alla Camera dei rappresentanti per il seggio lasciato da Mazie Hirono. La Gabbard riuscì a sconfiggere avversari più noti di lei e divenne deputata. Fu la prima induista e, insieme a Tammy Duckworth, anche la prima donna veterana di guerra ad essere eletta al Congresso.
Vice presidente del Comitato nazionale democratico dal 2013 al 2016, Tulsi Gabbard, che si configurava come democratica progressista, fu la prima donna "superdelegato" a sostenere Bernie Sanders durante le primarie del Partito Democratico del 2016. L'11 ottobre 2022 Gabbard ha annunciato su Twitter di voler lasciare il Partito Democratico, accusandone la leadership[12] su temi come l'aborto, la politica estera,i diritti transgender, la sicurezza dei confini,[7][8][41][42] per diventare una politica indipendente.[12] Di fatto ha assunto posizioni conservatrici: ha fatto campagna elettorale per diversi candidati repubblicani nelle elezioni di medio termine del 2022;[13] è stata anche relatrice in primo piano alle Conservative Political Action Conferences (CPAC) del 2022 e del 2024[43][44] e nel 2024 ha appoggiato l'ex presidente Donald Trump per le elezioni presidenziali degli Stati Uniti del 2024.[16][18][45]
Candidatura alle primarie democratiche 2020
[modifica | modifica wikitesto]L'11 gennaio 2019 Tulsi Gabbard ha annunciato la sua campagna per ottenere la nomination del Partito Democratico per le elezioni presidenziali del 2020.[2][46] La CNN ha descritto la sua posizione in politica estera come anti-interventista e la sua posizione economica come populista.[2] Poche settimane più tardi la responsabile della campagna elettorale, Rania Batrice, e la società di consulenza, Revolution Messaging, hanno lasciato i rispettivi incarichi.
Il 18 ottobre 2019 l'ex segretaria di Stato Hillary Clinton ha dichiarato che la Russia stava "preparando" una democratica femminile che avrebbe aiutato, facendo il terzo incomodo, il presidente Trump a vincere la rielezione con un effetto spoiler.[47][48] I media hanno capito che Clinton si riferisse alla Gabbard, cosa che il portavoce della Clinton, Nick Merril, sembrava poi confermare alla CNN; tuttavia, la Gabbard ha ripetutamente affermato di non candidarsi come candidato terzo nel 2020.[48][49][50] Le osservazioni della Clinton sono state criticate da vari candidati democratici alle presidenziali (Andrew Yang,[51] Marianne Williamson,[52] Beto O'Rourke,[53] Pete Buttigieg,[54] John Delaney,[55] Bernie Sanders),[56] così come il presidente Donald Trump[57][58] e Nina Turner.[59][60] Il 22 gennaio 2020 Gabbard ha intentato una causa per diffamazione contro la Clinton, chiedendo danni per un importo superiore a 50 milioni di dollari.[61][62]
Il 19 dicembre 2019 ha votato "presente" alla votazione per la messa in stato di impeachment del Presidente Donald Trump. La sua decisione è avvenuta dopo essere arrivata alla conclusione del non sapere se votare a favore dell'impeachment o contro di esso.[63] Il 19 marzo 2020 Gabbard ha abbandonato la corsa alle primarie democratiche del 2020, dando il suo appoggio a Joe Biden.[64][65][66] Nell'ottobre 2022 lascia il Partito Democratico accusandolo di politica guerrafondaia, elitista e antidemocratica.[12]
Sostegno a Donald Trump e adesione al Partito Repubblicano
[modifica | modifica wikitesto]Il 26 agosto 2024 Gabbard ha annunciato il suo sostegno alla candidatura del repubblicano Donald Trump alle elezioni presidenziali.[67] Il 22 ottobre annuncia dal palco di un comizio di Trump a Greensboro, in Carolina del Nord che si unirà al Partito Repubblicano.[68]
Vita privata
[modifica | modifica wikitesto]Sposata con Eduardo Tamayo dal quale divorziò nel 2006. Durante il periodo del matrimonio aveva aggiunto il cognome del marito al proprio ed era nota come Tulsi Gabbard-Tamayo. Nel 2015 si è risposata con Abraham Williams, direttore della fotografia free lance.[69]
È vegetariana ed è un'aderente a Science of Identity Foundation, un gruppo di derivazione induista, nel filone conservatore del Viṣṇuismo gauḍīya, ispirato da Caitanya Mahaprabhu nel XVI secolo.
Posizioni politiche
[modifica | modifica wikitesto]Dal termine del suo mandato al Congresso, Gabbard ha assunto posizioni più conservatrici su questioni come l'aborto, la politica estera, i diritti LGBT e la sicurezza delle frontiere.[70][71] Ha partecipato alla Conservative Political Action Conference del 2022 e 2024.[72]
Crimine e diritti
[modifica | modifica wikitesto]Sostiene la legalizzazione federale della cannabis ricreativa e, dopo essersi opposta in passato alle unioni civili e ai matrimoni omosessuali,[73] già nel 2012 ha detto che le sue opinioni erano cambiate e ha chiesto scusa per le sue precedenti posizioni.
Politica estera
[modifica | modifica wikitesto]Gabbard è una assidua critica della politica estera statunitense, specialmente per quanto riguarda Iraq, Siria e Libia. In generale sostiene una posizione non interventista nei confronti degli affari esteri, opponendosi, ad esempio, alla rimozione dal potere del presidente siriano Bashar al-Assad da lei incontrato nel 2017.[73]
Assistenza sanitaria
[modifica | modifica wikitesto]Sostiene l'assistenza sanitaria universale e crede che "dobbiamo lottare per assicurarci che ogni singolo americano riceva l'assistenza sanitaria di cui ha bisogno". Ha sponsorizzato una proposta di legge che creerebbe un "sistema governativo per la salute e la cura di tutti i residenti degli Stati Uniti", in parte pagato dalle tasse sulle maggiori transazioni finanziarie. Ha anche chiesto di autorizzare il governo a negoziare con le società farmaceutiche per abbassare i prezzi dei farmaci da prescrizione.[senza fonte]
Istruzione
[modifica | modifica wikitesto]Chiede la scuola universitaria gratuita per tutti gli americani e i college quadriennali gratuiti per gli studenti con un reddito familiare annuale inferiore a 125000 $ (il finanziamento arriva in parte da una nuova tassa sulle transazioni finanziarie).
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Lisa Lerer e Maggie Astor, Tulsi Gabbard Drops Out of Presidential Race, in The New York Times, 19 marzo 2020. URL consultato il 20 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 19 marzo 2020).
- ^ a b c (EN) Dan Merica e Arlette Saenz, Tulsi Gabbard officially launches 2020 campaign after rocky start, in CNN, 2 febbraio 2019. URL consultato il 4 febbraio 2019.
- ^ (EN) John Haltiwanger, Tulsi Gabbard is running for president in 2020. Here's everything we know about the candidate and how she stacks up against the competition, in Business Insider, 2 aprile 2019. URL consultato il 19 ottobre 2019 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2019).
- ^ (EN) Brad Dress, Gabbard Says She Can't Stay in 'Today's Democratic Party', in The Hill, 11 ottobre 2022. URL consultato l'11 ottobre 2022.
- ^ (EN) Leaving the Democratic Party - The Tulsi Gabbard Show, su youtube.com, 11 ottobre 2022. URL consultato il 12 ottobre 2022.
- ^ Tulsi Gabbard says she’s joining the GOP at Trump rally in North Carolina, in The Hill, 22 ottobre 2024.
- ^ a b (EN) Is Tulsi Gabbard the GOP's Dark Horse?, su New Statesman, 13 gennaio 2022. URL consultato il 24 aprile 2022.
- ^ a b (EN) A Bold Pro-Life Move for a Democrat, su National Review, 17 dicembre 2020. URL consultato il 24 aprile 2022.
- ^ (EN) Tulsi Gabbard Introduces Bill That Would Ban Trans Women and Girls from Female Sports, in Time. URL consultato il 24 aprile 2022.
- ^ (EN) Tulsi Gabbard, It's time to talk about what happens next after the midterms, su Fox News, 14 novembre 2022. URL consultato il 30 novembre 2022.
- ^ (EN) Luke Gentile, Tulsi Gabbard rips Biden and Harris over border crisis, says Trump's policy 'worked', su news.yahoo.com, 23 settembre 2021. URL consultato il 30 novembre 2022.
- ^ a b c d (EN) Isabella Murray e Mark Osborne, Tulsi Gabbard announces she is leaving Democratic Party, calling it an 'elitist cabal of warmongers', in ABC News. URL consultato l'11 ottobre 2022.
- ^ a b (EN) Sheri Walsh, Tulsi Gabbard to campaign for GOP after leaving Democratic Party, in United Press Internationa, 12 ottobre 2022. URL consultato il 13 ottobre 2022.
- ^ (EN) Tara Palmeri, Gabbard's message to CPAC: Can't we all just get along?, su Politico, 24 febbraio 2022. URL consultato il 24 aprile 2022.
- ^ (EN) E. T., 'Our democracy under attack': Tulsi Gabbard defends Trump at CPAC, targets Democrats and Nikki Haley, su The Economic Times, 24 febbraio 2024. URL consultato il 26 marzo 2024.
- ^ a b (EN) Aubrie Spady, Former Democrat Tulsi Gabbard endorses Trump in the 2024 presidential race, su Fox News, 26 agosto 2024. URL consultato il 26 agosto 2024.
- ^ (EN) Molly Bohannon, Ex-Democratic Candidate Tulsi Gabbard Endorses Trump, su Forbes. URL consultato il 26 agosto 2024.
- ^ a b (EN) Video Tulsi Gabbard endorses former President Trump, su ABC News. URL consultato il 26 agosto 2024.
- ^ (EN) Trump Chooses Tulsi Gabbard for Director of National Intelligence, in The New York Times, 13 novembre 2024. URL consultato il 13 novembre 2024.
- ^ (EN) Katie Rogers, Gaetz, Gabbard and Hegseth: Trump’s Picks Are a Show of Force, in The Washington Post, 13 novembre 2024. URL consultato il 14 novembre 2024.
- ^ (EN) GABBARD, Tulsi – US House of Representatives: History, Art & Archives, su history.house.gov. URL consultato il 17 gennaio 2019.
- ^ (SM) Sauni se tamaitai Samoa e tauva i le tofi Peresetene o le Iunaite Setete o Amerika (USA) |, in Samoa Times: Samoan Community Newspaper, 28 novembre 2018.
- ^ (EN) Charley Honey, 2012 Election was a vote for religious tolerance, amid shifting political landscape, su The Grand Rapids Free Press, 13 novembre 2012 (archiviato dall'url originale l'8 giugno 2020).
- ^ (EN) Jim Mendoza, The Gabbards: Raising Hawaii's next political star (Part 1), su Hawaii News Now, 1º febbraio 2013. URL consultato il 29 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 16 aprile 2020).«"Carol believes in the Hindu faith. Their children have Hindu names: Bhakti, Jai, Aryan, Tulsi and Vrindavan. Tulsi settled on Hindusim as a teenager"»
- ^ (EN) US commemorates the inaugural International Yoga Day, su economictimes, 19 giugno 2015.
- ^ (EN) What I learned surfing in Hawaii with the first Hindu congresswoman, in Yahoo News, 19 settembre 2014.
- ^ (EN) Nellie Bowles, Tulsi Gabbard Thinks We're Doomed, in The New York Times, 2 agosto 2019. URL consultato il 9 dicembre 2019.«"She was raised in part on the teachings of the guru Mr. Butler....'he's essentially like a Vaishnava Hindu pastor'"»
- ^ (EN) Bevan Hurley, Meet the guitar-strumming Kiwi surfer dude who's become US presidential candidate Tulsi Gabbard's secret weapon, su stuff.co.nz, 4 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2020).
- ^ (EN) Tom McCarthy, Who is Tulsi Gabbard? The progressive 2020 hopeful praised by Bannon and the right, in The Guardian, 19 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 20 maggio 2019).
- ^ (EN) Who is Tulsi Gabbard?, in Pacific Edge Magazine, 21 febbraio 2019. URL consultato il 20 agosto 2022.
- ^ (EN) State House candidates, in Honolulu Advertiser, 16 settembre 2002. URL consultato il 25 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 29 maggio 2020).
- ^ (EN) William Cole, Iraq-bound Guard troops entertained at Shell, in Honolulu Advertiser, 29 dicembre 2004, p. B3 (archiviato dall'url originale il 29 maggio 2020).
- ^ (EN) Stand Up For America, su standupforamerica.net, 10 giugno 2002. URL consultato il 26 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2002).
- ^ (EN) Jean Christensen, Marriage vote holds painful message, in Honolulu Advertiser, 5 novembre 1998.
- ^ (EN) Bruce Dunford, State lawmaker urges federal amendment to thwart gay weddings, in Hawaii Tribune-Herald, 18 maggio 2004.
- ^ (EN) Andrew Kaczynski, Tulsi Gabbard once touted working for anti-gay group that backed conversion therapy, in CNN, 17 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 23 maggio 2020).
- ^ (EN) Tulsi Gabbard featured in Season 5, Episode 6- Roots in Politics, in PBS, 12 febbraio 2019.
- ^ (EN) Tulsi Gabbard, The Unique, Historic, and Inspiring Life of Tulsi Gabbard, in Tulsi Gabbard, 1º gennaio 2012. URL consultato il 23 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 5 settembre 2012).
- ^ (EN) Tulsi Gabbard, in Honolulu Civil Beat. URL consultato il 30 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 13 gennaio 2013).
- ^ (EN) Brad Dress, Gabbard Says She Can't Stay in 'Today's Democratic Party', in The Hill, 11 ottobre 2022. URL consultato l'11 ottobre 2022.
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- ^ (EN) Molly Bohannon, Ex-Democratic Candidate Tulsi Gabbard Endorses Trump, su Forbes. URL consultato il 26 agosto 2024.
- ^ (EN) Tulsi Gabbard says she will run for president in 2020, in CNN, 11 gennaio 2019. URL consultato il 12 gennaio 2019.
- ^ (EN) Jill Stein joined several 2020 Democratic candidates in rebuking Hillary Clinton's latest Russian "conspiracy theory", in Newsweek, 19 ottobre 2019. URL consultato il 14 novembre 2019.
- ^ a b (EN) Jill Stein Ridicules Hillary Clinton's Russian Asset 'Conspiracy Theory' About Tulsi Gabbard, in Newsweek, 19 ottobre 2019.
- ^ (EN) Hillary Clinton suggests Russians are 'grooming' Tulsi Gabbard for third-party run, in CNN. URL consultato il 17 novembre 2019.
- ^ (EN) Hillary Clinton says Russians are 'grooming' a 2020 candidate for third-party run, in ABC News, 18 ottobre 2019.
- ^ (EN) Martin Johnson, Yang defends Gabbard: She 'deserves much more respect', in TheHill, 19 ottobre 2019. URL consultato il 20 ottobre 2019.«Tulsi Gabbard deserves much more respect and thanks than this. She literally just got back from serving our country abroad»
- ^ (EN) Marianne Williamson, The Democratic establishment has got to stop smearing women it finds inconvenient! The character assassination of women who don't toe the party line will backfire. Stay strong @TulsiGabbard. You deserve respect and you have mine, su @marwilliamson, 18 ottobre 2019. URL consultato il 23 ottobre 2019.
- ^ (EN) Beto O'Rourke Dismisses Hillary Clinton's Accusations, Says Tulsi Gabbard 'Is Not Being Groomed By Anyone', in The Inquisitr, 19 ottobre 2019.
- ^ (EN) Chandelis Duster, Pete Buttigieg dismisses claim that Tulsi Gabbard is a 'Russian asset', su CNN. URL consultato il 23 ottobre 2019.
- ^ (EN) .@JohnDelaney: "@TulsiGabbard is a friend of mine. We came into Congress together in 2012, so I consider Tulsi to be a very good friend. As best I can tell there's absolutely no basis for any of those allegations."pic.twitter.com/porbZUBRyf, su @thehill, 21 ottobre 2019. URL consultato il 23 ottobre 2019.
- ^ (EN) Jeanine Santucci, Bernie Sanders defends Tulsi Gabbard, says claim that she's a Russian asset is 'outrageous', in USA TODAY. URL consultato il 22 ottobre 2019.
- ^ (EN) Trump DEFENDS Tulsi Gabbard, in The Young Turks Investigates, 22 ottobre 2019. URL consultato il 2 novembre 2019.
- ^ (EN) Emily Zanotti, Trump Defends Tulsi, Takes On Clinton Over Russian Conspiracy Theories, in Daily Wire, 20 ottobre 2019. URL consultato il 2 novembre 2019.
- ^ (EN) Al Sharpton, Nina Tuner Stands Up For Tulsi Gabbard Against Organised DNC Smear Campaign, su Youtube, 14 dicembre 2019. URL consultato il 14 dicembre 2019.
- ^ (EN) Al Sharpton, 'Bernie's Back:' Senator Sanders holds first rally after health scare in New York, in MSNBC, 19 ottobre 2019. URL consultato il 2 novembre 2019.
- ^ (EN) Madeleine Carlisle, 'A Fighting Chance': Tulsi Gabbard Could Possibly Win Her Defamation Suit Against Hillary Clinton, in Time, 23 gennaio 2020.«Legal experts are split over whether Gabbard can win the case»
- ^ (EN) Caitlin Oprysko, Gabbard sues Hillary Clinton over 'Russian asset' smear, in Politico, 22 gennaio 2020. URL consultato il 22 gennaio 2020.
- ^ (EN) Caroline Kelly CNN, Presidential candidate Tulsi Gabbard votes 'present' on impeachment, su CNN. URL consultato il 19 dicembre 2019.
- ^ (EN) Tulsi Gabbard ends presidential campaign, in UsaToday, 19 marzo 2020.
- ^ (EN) Gabbard ends long shot 2020 bid throws support to Biden, su ocregister.com, 19 marzo 2020.
- ^ (EN) Tulsi Gabbard drops out of the democratic presidential primary, in CNBC, 19 marzo 2020.
- ^ (EN) Tulsi Gabbard, who ran for 2020 Democratic nomination, endorses Trump against former foe Harris, su apnews.com, 26 agosto 2024. URL consultato il 31 agosto 2024.
- ^ Sarah Fortinsky, Tulsi Gabbard says she’s joining the GOP at Trump rally in North Carolina, in The Hill, 22 ottobre 2024.
- ^ (EN) Inside U.S. Rep. Tulsi Gabbard's 'Perfect' Hawaiian Hindu Wedding, in People.
- ^ (EN) Eoin Higgins, Is Tulsi Gabbard the GOP’s Dark Horse?, su New Statesman, 13 gennaio 2022. URL consultato il 26 agosto 2024.
- ^ (EN) Madeleine Carlisle, Tulsi Gabbard Introduces Bill That Would Ban Trans Women and Girls from Female Sports, su TIME, 11 dicembre 2020. URL consultato il 26 agosto 2024.
- ^ (EN) E. T. Online |, 'Our democracy under attack': Tulsi Gabbard defends Trump at CPAC, targets Democrats and Nikki Haley, su The Economic Times, 24 febbraio 2024. URL consultato il 26 agosto 2024.
- ^ a b Tulsi Gabbard si è ritirata dalle primarie del Partito Democratico per le elezioni presidenziali statunitensi, su Il Post, 19 marzo 2020. URL consultato il 19 marzo 2020.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Tulsi Gabbard
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sito ufficiale, su tulsigabbard.com.
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- (EN) Tulsi Gabbard, su IMDb, IMDb.com.
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