Luc Merenda

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Luc Merenda nel film I corpi presentano tracce di violenza carnale (1973)

Luc Merenda (Nogent-le-Roi, 3 settembre 1943[1]) è un attore francese.

Particolarmente attivo negli anni settanta, ha lavorato per diversi anni nel cinema italiano, recitando in numerosi film poliziotteschi di quel periodo.

Luc nasce a Nogent-le-Roi, piccola cittadina nel dipartimento dell'Eure-et-Loir, vicino a Parigi.

Di origini italiane da parte del nonno paterno, trascorre l'infanzia ad Agadir in Marocco, per motivi di lavoro dei genitori. Dopo tredici anni, torna a Parigi, frequentando la scuola superiore e appassionandosi a paracadutismo, motociclismo e sport da combattimento, in particolare savate, divenendo un esperto della disciplina. A 24 anni, Merenda si sposta a New York per un master alla Columbia University.

Trovato un lavoro come cameriere, viene persuaso da una modella a intraprendere l'attività di fotomodello. Dopo aver inviato delle foto a un'agenzia di fotomodelli, ottiene un contratto per fare da testimonial a vari prodotti americani. La sua notorietà da fotomodello arriva anche nella natìa Francia, quindi decide, nel 1970, di tornare in patria.

Nel 1971, durante una vacanza a Roma, Merenda si presenta a provini cinematografici e viene scelto per interpretare il ruolo dell'eroe al servizio della legge e inflessibile con la criminalità. Da quel momento intraprende una prolifica carriera nel genere poliziottesco.

Nel 2018 gli è stato consegnato il "premio Quiliano Cinema" quale attore "cult" per intere generazioni. Nel 2019 è stato invitato come ospite al programma Sottovoce, condotto da Gigi Marzullo.[2]

L'era del poliziesco

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Luc Merenda (sinistra) in La polizia accusa: il Servizio Segreto uccide (1975)

Dopo aver girato vari fotoromanzi e film (come La ragazza fuoristrada di Luigi Scattini e I corpi presentano tracce di violenza carnale di Sergio Martino), Merenda si fa notare dal grande pubblico nel 1973, con il film Milano trema: la polizia vuole giustizia, sempre diretto da Martino. Il successo della pellicola lo rende popolare in Italia e, assieme a Maurizio Merli, diventa un'icona del poliziesco anni settanta.

Tra le altre pellicole, La città gioca d'azzardo (1974), La polizia accusa: il Servizio Segreto uccide (1975), uno dei primi film ad affrontare il tema dei servizi deviati (uscì in uno dei periodi più cupi della storia italiana, sconvolto dai cosiddetti anni di piombo e dalla strategia della tensione).

Merenda ricopre anche la parte del corrotto come nel film Il poliziotto è marcio il quale, mettendo in luce alcuni aspetti negativi delle forze dell'ordine italiane, troverà seri problemi di distribuzione. Segue La banda del trucido (1977), assieme a Tomas Milian, e altre parti in Napoli si ribella (1977), con Enzo Cannavale, Il commissario Verrazzano (1978) e Bersaglio altezza uomo (1979), che conclude la carriera di Merenda nel genere poliziottesco.

Altri ruoli cinematografici

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Con l'arrivo degli anni ottanta, inizia il tramonto dell'era poliziesca e Merenda si adatta ad altri generi, passando alla commedia con Il ficcanaso (1980) e alla sceneggiata con Pover'ammore (1982). Nella seconda parte degli anni ottanta le apparizioni di Merenda si fanno sempre più sporadiche, legate a ruoli secondari in pellicole comiche come Superfantozzi (1986) e Missione eroica - I pompieri 2 (1987). Viene scritturato nel film storico 'o Re (1989), ambientato nell'Italia postunitaria, in cui interpreta il generale spagnolo José Borjes.

Dopo l'apparizione nella soap opera Edera (1992), Merenda abbandona il mondo dello spettacolo per dedicarsi all'antiquariato. Nel 2007 ritorna in scena per recitare nella parte di un ambasciatore nel film horror Hostel: Part II, accanto a un'altra icona del cinema italiano anni settanta come Edwige Fenech e al regista Ruggero Deodato, contattato da Eli Roth per un cameo. Nel 2022 viene utilizzato come uno dei doppiatori madrelingua della versione italiana del film La signora Harris va a Parigi, doppiando il personaggio di Michel Simon interpretato da Vincent Martin.[3] L'anno successivo torna a recitare in un film nei panni della morte in Il paese del melodramma, un horror con venature surreali ambientato nel mondo della lirica e diretto da Francesco Barilli, con cui aveva già lavorato tanti anni prima in Pensione paura.

A Bari, nel 2024, al Bif&st 15 è protagonista del documentario Pretendo l'inferno, per la regia di Eugenio Ercolani, su soggetto di Steve Della Casa e dello stesso Merenda.[4][5]

Nel 1979 Merenda ha sposato la giornalista Germana Monteverdi da cui divorzierà dieci anni dopo.

Agli inizi degli anni novanta è tornato in Francia stabilendosi a Saint-Ouen, vicino a Parigi, dove ha poi aperto un negozio di mobili d'antiquariato. Nel 2020 è tornato a vivere a Roma.

Luc Merenda in Le monache di Sant'Arcangelo (1973)

Doppiatori italiani

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  1. ^ Luc Merenda | BFI, su ftvdb.bfi.org.uk. URL consultato il 18 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 21 ottobre 2012).
  2. ^ Luc Merenda a Sottovoce, su raiplay.it.
  3. ^ "La signora Harris va a Parigi", su antoniogenna.net.
  4. ^ BIF&ST 15 - A festival di Bari Luc Merenda in "Pretendo l’Inferno" - CinemaItaliano.info, su www.cinemaitaliano.info. URL consultato il 19 marzo 2024.
  5. ^ Pretendo l’inferno, su bifest.it, 18 marzo 2024. URL consultato il 19 marzo 2024.

Voci correlate

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Altri progetti

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