Curtiss CR
Curtiss CR | |
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Il CR-1 vincitore del Pulitzer Trophy Race del 1921 con il pilota Bert Acosta | |
Descrizione | |
Tipo | aereo da competizione |
Equipaggio | 1 |
Costruttore | Curtiss |
Data primo volo | 1921 |
Proprietario | US Navy |
Esemplari | 4 |
Altre varianti | Curtiss R3C |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 7,52 m (24 ft 8 in) |
Apertura alare | 6,90 m (22 ft 8 in) |
Altezza | 3,27 m (10 ft 9 in) |
Superficie alare | 15,6 m² (168 ft²) |
Peso a vuoto | 961 kg (2 119 lb) |
Peso carico | 1 178 kg (2 597 lb) |
Propulsione | |
Motore | un Curtiss D-12 5PL |
Potenza | 450 hp (336 kW) |
Prestazioni | |
Velocità max | 312 km/h (194 mph) |
Autonomia | 452 km (281 mi) |
Tangenza | 6 706 m (22 000 ft) |
Record e primati | |
vincitore del Pulitzer Trophy Race del 1921 (CR-1) vincitore del Pulitzer Trophy Race del 1922 (R-6) vincitore della Coppa Schneider del 1923 (CR-3) | |
Note | dati riferiti alla versione CR-3 idro |
i dati sono estratti da Curtiss Aircraft, 1907-1947[1] | |
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Il Curtiss CR, identificazione aziendale Model 23, era un monomotore biplano da competizione sviluppato dall'azienda statunitense Curtiss Aeroplane and Motor Company nei primi anni venti allo scopo di partecipare al Pulitzer Trophy Race, competizione riservata ad aerei militari.
Realizzato in versione basata a terra, dotata di un convenzionale carrello d'atterraggio, e idrocorsa, dal quale si distingueva per l'adozione di una coppia di galleggianti per operare dalle superfici acquatiche, venne identificato con le sigle da CR-1 a CR-4, i primi due "terrestri" ed i seguenti idrocorsa, dalla United States Navy, la marina militare statunitense che ne fu la proprietaria.
In seguito il progetto venne sviluppato ulteriormente su richiesta del United States Army, l'esercito statunitense, per la sua componente aerea, l'allora Air Service, ed identificato R-6.
Tecnica
[modifica | modifica wikitesto]Il CR era un velivolo dall'aspetto convenzionale per l'epoca; monomotore biplano monoposto realizzato in legno, sia in configurazione terrestre, identificata come CR-1 e CR-2, che idrovolante, designata CR-3 e CR-4.
La fusoliera era caratterizzata dalla struttura monoscocca realizzata in legno e dall'abitacolo aperto. Posteriormente terminava in un impennaggio tradizionale monoderiva caratterizzato dall'adozione di piani orizzontali montati a sbalzo.
La configurazione alare era biplana, con ali superiore, montata alta a parasole, ed inferiore, montata bassa sulla fusoliera, di ugual apertura, collegate tra loro da un paio di montanti ad "N", uno per lato, integrati da tiranti in cavetto d'acciaio.
A seconda delle versioni, alla parte inferiore della fusoliera era collegato, tramite un castello tubolare, o un carrello biciclo tradizionale, fisso, integrato posteriormente da un pattino d'appoggio, o un paio di galleggianti nella versione idro a scarponi.
La propulsione era affidata ad un motore Curtiss D-12 5PL, un dodici cilindri a V raffreddato a liquido in grado di erogare una potenza pari a 450 hp (336 kW).
Versioni
[modifica | modifica wikitesto]- CR-1 / CR-2
- versione terrestre dotata di carrello d'atterraggio.
- CR-3 / CR-4
- versione idrovolante a scarponi.
Utilizzatori
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Bowers 1979, p. 230.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) The Illustrated Encyclopedia of Aircraft (Part Work 1982-1985), Orbis Publishing, 1º gennaio 1988.
- (EN) World Aircraft Information Files, Londra, Bright Star Publishing, pp. File 891, Sheet 45.
- (EN) Peter M. Bowers, Curtiss Aircraft, 1907–1947, Londra, Putnam & Company Ltd., 1979, ISBN 0-370-10029-8.
- (EN) Michael John H. Taylor, Jane's encyclopedia of aviation, 2nd Edition, Londra, Studio Editions, 1989, ISBN 0-51710-316-8.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Curtiss CR