Amaryllis
Amaryllis L. è un genere di piante della famiglia delle Amaryllidaceae, originario del Sudafrica.[1]
Etimologia
[modifica | modifica wikitesto]Il nome del genere deriva dal verbo greco ἀμαρύσσω (amarysso), che significa risplendere.[2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Sono piante bulbose alte circa 70 cm, spesso confuse con il genere Hippeastrum da cui si distinguono per i fiori in numero maggiore e di dimensioni minori[3].
I numerosi ibridi hanno fiori con colori di varia tonalità.
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]Il genere comprende due specie:[1]
- Amaryllis belladonna L.
- Amaryllis paradisicola Snijman
Coltivazione
[modifica | modifica wikitesto]Non ha particolari esigenze, vuole posizioni in pieno sole o mezz'ombra, nelle zone a clima invernale rigido, si coltivano al riparo di un muretto esposto a Sud, e provvedendo a ricoprire il terreno con una pacciamatura di foglie secche, non gradisce i suoli troppo compatti, la concimazione va effettuata incorporando con delicatezza del terricciato dopo la fioritura.
La moltiplicazione avviene con la piantagione dei bulbi in luglio, o raramente con la semina con fioriture dopo 3-6 anni.
Avversità
[modifica | modifica wikitesto]- Cocciniglia cotonosa adulti e larve dell'emittero Pseudococcus citri (Risso), succhiano la linfa in special modo dalla pagina inferiore, provocando un'abbondante melata su cui si sviluppa la fumaggine.
- Muffa verde i funghi del genere Penicillium, provocano marciumi nei bulbi conservati in magazzini, caldo-umidi e non arieggiati.
- Avvizzimento maculato l'attacco virale provoca sulle foglie macchie giallo-biancastre, cui segue il disseccamento del lembo fogliare o un seccume di colore rossiccio lungo i bordi.
Usi
[modifica | modifica wikitesto]- Come pianta ornamentale nei giardini o in vaso, e per il fiore reciso.
- Le popolazioni indigene africane utilizzavano per avvelenare le punte delle loro frecce delle misture di piante in cui rientrava il succo del bulbo di Amaryllis.
I bulbi, come altre parti della pianta sono velenosi, per il contenuto in alcaloidi, tra cui la bellamarina, che provocano vomito, diarrea, tremori e convulsioni, negli animali al pascolo o nell'uomo.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) Amaryllis, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 18 ottobre 2021.
- ^ ἀμαρύσσω, su Dizionario Greco Antico. URL consultato il 3 dicembre 2021.
- ^ Rita Bertacchini, Differenza tra Amaryllis e Hippeastrum, su hippeastrum.it, http://www.Hippeastrum.it.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Amaryllis
- Wikispecies contiene informazioni su Amaryllis
Controllo di autorità | LCCN (EN) sh89002934 · J9U (EN, HE) 987007549086005171 |
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