Vai al contenuto

Daniela Santanchè

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Daniela Garnero Santanchè
Daniela Santanchè nel 2024
Ministro del turismo
In carica
Inizio mandato22 ottobre 2022
Capo del governoGiorgia Meloni
PredecessoreMassimo Garavaglia
Sottosegretario di Stato per l'attuazione del programma di governo
Durata mandato4 marzo 2010 –
16 novembre 2011
Capo del governoSilvio Berlusconi
PredecessoreGiovanni Dell'Elce
Senatrice della Repubblica Italiana
In carica
Inizio mandato23 marzo 2018
LegislaturaXVIII, XIX
Gruppo
parlamentare		Fratelli d'Italia
CoalizioneXVIII: Centro-destra 2018
XIX: Centro-destra 2022
CircoscrizioneLombardia
CollegioXVIII: 17 (Cremona)
XIX: 11 (Cremona)
Incarichi parlamentari
XVIII legislatura:
Sito istituzionale
Deputata della Repubblica Italiana
Durata mandato30 maggio 2001 –
28 aprile 2008
Durata mandato15 marzo 2013 –
22 marzo 2018
LegislaturaXIV, XV, XVII
Gruppo
parlamentare		XIV: Alleanza Nazionale
XV:
- Alleanza Nazionale (fino al 13/11/2007)
- Misto/La Destra (dal 13/11/2007)
XVII:
- Forza Italia-Il Popolo della Libertà-Berlusconi Presidente (fino all'11/12/2017)
- Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale (dall'11/12/2017)
CoalizioneXIV-XV: Casa delle Libertà
XVII: Centro-destra 2013
CircoscrizioneLombardia 3
Incarichi parlamentari
XIV legislatura:
Sito istituzionale
Dati generali
Partito politicoFratelli d'Italia (dal 2017)
In precedenza:
AN (1995-2007)
LD (2007-2008)
MpI (2008-2010)
PdL (2010-2013)
FI (2013-2017)
Titolo di studioLaurea in scienze politiche
UniversitàUniversità degli Studi di Torino
ProfessioneImprenditrice

Daniela Garnero, già coniugata Santanchè (Cuneo, 7 aprile 1961), è una politica e imprenditrice italiana, dal 22 ottobre 2022 ministro del turismo nel governo Meloni.

È stata deputata della Camera dal 2001 al 2008, eletta nelle liste di Alleanza Nazionale, si è candidata a Premier per la lista La Destra - Fiamma Tricolore nel 2008 non risultando eletta, è stata sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio con delega all'attuazione del programma di governo del governo Berlusconi IV[1] dal 1º marzo 2010 al 16 novembre 2011, ed è infine stata rieletta in Parlamento nel 2013 con Il Popolo della Libertà, aderendo a Forza Italia nel novembre dello stesso anno.[2][3] Nel dicembre 2017 è passata a Fratelli d'Italia.

Biografia

[modifica | modifica wikitesto]

Figlia di Ottavio Garnero (1931-2012), imprenditore cuneese titolare di un'agenzia di spedizioni (la Unione Corrieri Cuneesi), e di Delfina Chiapello (nata il 23 settembre 1935), ha una sorella maggiore, Fiorella (nata il 9 marzo 1959), ed un fratello minore, Massimo (nato il 12 ottobre 1964). Terminato il liceo, si trasferisce a Torino per frequentare il corso di laurea in scienze politiche.

Attività imprenditoriale

[modifica | modifica wikitesto]

Laureatasi in scienze politiche all'Università di Torino,[4] nel 1983 fonda una società di marketing. Nel 1990, fonda la Dani Comunicazione Srl, società nel settore delle pubbliche relazioni e organizzazione di eventi. Tra il 1992 e il 1993, partecipa a un corso di formazione imprenditoriale della SDA Bocconi.[5][6]

Daniela Santanché è presidente di Visibilia Pubblicità, fondata nel 2007[non chiaro],[7] diventata poi Visibilia Editore e Visibilia Concessionaria nel 2019[8] e quotata in Borsa, e concessionaria della raccolta pubblicitaria dei quotidiani Il Giornale e, fino al 2010, di Libero e Il Riformista e anche dell'Ordine di Como (fino al giugno 2012), di alcuni giornali a distribuzione gratuita (Metro D-News e Io Spio)[9][10] e del complesso The Space Cinema (dal 2012 al 2013).[11]

Stringe un accordo con Google assicurandosi i budget della comunicazione on-line delle piccole e medie imprese italiane (PMI).

Vende poi il 40% di Visibilia Pubblicità all'ex compagno Canio Mazzaro per 900 000 euro, ricambiando poi il favore nel 2013 con l'acquisizione, tramite la sua D1 Partecipazioni, del 14,91% della sua Bioera (gruppo di aziende specializzate in prodotti biologici, cosmesi e prodotti alimentari) dalla First Capital diventandone presidente del CdA nel 2012.[12][13] Insieme a Mazzaro ha gestito fino al giugno del 2022 Ki Group SpA, azienda leader nel settore del biologico che è stata acquistata nel 2006 da Bioera[14] e diventata poi Ki Group srl e successivamente Verde Bio, nel cui consiglio di amministrazione sedeva Paolo Cirino Pomicino, ex ministro che le presentò Silvio Berlusconi, oltre a diversi famigliari.[15][16][17] Con Mazzaro, sempre tramite la Bioera, nel 2014 aveva acquistato anche la Unopiù, azienda di Soriano nel Cimino leader nel settore dell'arredamento di lusso per esterni.[18]

Nel febbraio 2014, Visibilia Editore, di cui è presidente e di cui possiede il 75,9% mentre Paola Ferrari ha il 5,4% (mentre possiede il 33% della holding principale),[19] ha acquistato le testate Ciak e PC Professionale dalla Mondadori.[20] Attraverso Dani Comunicazione è stata in società con Flavio Briatore nella discoteca Billionaire di Porto Cervo, cedendogli sempre nello stesso mese il suo 10% per 400 000 euro. Decide però di rimanere socia del Twiga di Forte dei Marmi (in realtà sito a Marina di Pietrasanta, nel comune di Pietrasanta) sempre con la stessa quota nella Mammamia Srl.[21] Liquidata la sua Dani Comunicazione dopo più di 20 anni, in estate la holding lussemburghese Laridel Participations di Briatore le vende il 10% della Invest srl, con sede ad Arzachena, per 150 000 euro. La Invest srl si sta occupando di costruire un residence di lusso in un'area della cittadina sarda che vale 6 milioni di euro.[22]

Nel novembre 2015, ha rilevato dal gruppo PRS Editore i settimanali, Novella 2000 e Visto, ai quali era stata vicina, nel 2013, quando erano di proprietà di RCS[23]. Il 26 luglio 2017 ha annunciato la messa in liquidazione di Visibilia Magazine, casa editrice di Novella 2000 e Visto[24].

Nel dicembre 2021, Daniela Santanchè, Canio Mazzaro e Dimitri Kunz acquisiscono Ginissima srl, una società inattiva che vende scarpe online, e ne cambiano il nome in Visibilia Editrice inserendovi alcune parti operative e i debiti.[25]

Dopo la nomina a Ministro del turismo nel Governo Meloni, cede per 2,8 milioni di euro la sua quota del 22% del Twiga per metà alla Majestas sarl, società lussemburghese controllata da Briatore, e per l'altra metà a Thor srl e Modi srl, due società controllate dall'attuale compagno Dimitri Kunz, che già possedeva il 22% della Twiga srl,[26][27] della quale è l'amministratore insieme al cognato di Briatore.[28] Al compagno la Santanchè lascia anche la guida di Visibilia;[29][30] le sue quote verranno poi cedute a Luca Reale Ruffino [31] che nel marzo del 2023 diventerà presidente del CdA di Visibilia Editore.[32] Tuttavia ad aprile la Santanchè tramite la sua Immobiliare Dani srl costituisce la Ldd Sas, partecipata insieme al compagno Kunz e al figlio Lorenzo Mazzaro, che si occupa della gestione del Twiga e di ripianare i debiti di Visibilia grazie al 3,5% del fatturato annuo della Twiga srl.[33][34][35]

Nell'estate del 2023 l'ex socia Paola Ferrari, tramite la sua Alevi srl, acquista il 25% della Visibilia Concessionaria dalla Immobiliaria Dani della Santanché per 200 000 euro.[36]

Carriera politica

[modifica | modifica wikitesto]

Gli inizi a Milano

[modifica | modifica wikitesto]

Entra in politica inizialmente come collaboratrice personale di Ignazio La Russa nel 1995, iscrivendosi ad Alleanza Nazionale (AN) di Gianfranco Fini. In quota AN è consulente per la giunta del comune di Milano guidata da Gabriele Albertini, e nel giugno del 1999 viene eletta consigliere provinciale a Milano.[37]

Deputata di Alleanza Nazionale

[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2000 contatta Antonio Di Pietro con l'intenzione di creare con lui un movimento politico contro il partito di Silvio Berlusconi[38], ma abbandona l'idea quando nel 2001 si candida per la Camera dei deputati nella quota bloccata del proporzionale (circoscrizione Lombardia 3): pur non eletta, ottiene il seggio subentrando alla dimissionaria collega di partito Viviana Beccalossi, che resta assessore regionale.

Dal 2003 al giugno 2004 è assessore comunale di Ragalna, in provincia di Catania, dove si occupa di sport e grandi eventi. Si ricandida alle elezioni amministrative del 2004 come consigliere della provincia di Milano nel collegio di Milano-Centro Storico, ma non è eletta.

Nel 2005 diviene capo dipartimento delle pari opportunità di AN; destano critiche il gesto del dito medio rivolto ad alcuni giovani contestatori della riforma Moratti[39] e la proposta di una porno-tax, un'imposta sul consumo di materiale pornografico. Nello stesso anno è relatrice della Legge finanziaria.

Alle elezioni politiche del 2006 viene ricandidata alla Camera, tra le liste di Alleanza Nazionale nella circoscrizione Lombardia 3 in seconda posizione dietro a Gianfranco Fini, venendo rieletta deputata.[40][41]

Nel gennaio 2007, a seguito di una polemica televisiva con l'imam di Segrate sul velo, le viene assegnata la scorta dalla prefettura di Milano.[42] Nel 2007 Gianfranco Fini la rimuove da responsabile del dipartimento Pari Opportunità del partito, nominando al suo posto Barbara Saltamartini: Santanché entra in rottura con i vertici di AN.[43]

Candidata premier per "La Destra"

[modifica | modifica wikitesto]
Daniela Santanché portavoce de La Destra a Genova

Il 10 novembre 2007, esce da Alleanza Nazionale e aderisce a La Destra di Francesco Storace, divenendo la portavoce del partito[44], e poi, il 10 febbraio 2008, la candidata alla Presidenza del Consiglio in occasione delle imminenti elezioni politiche anticipate dell'alleanza La Destra-Fiamma Tricolore.[45] La rottura avviene perché si dichiara contraria alla «destra sbiadita», preferendo «i colori accesi e una destra chiara».[46]

Alle elezioni del 2008, la lista La Destra-Fiamma Tricolore guidata dalla Santanché (candidata nella circoscrizione Lombardia 3) ottiene il 2,4% alla Camera e il 2,1% al Senato e non elegge nessun parlamentare, non avendo superato gli sbarramenti elettorali del 4% alla Camera e dell'8% al Senato. Aveva dichiarato nel 2007, di voler devolvere in beneficenza il proprio stipendio da parlamentare.[47]

Dopo le elezioni del 2008, si apre una frattura tra Storace, che spinge per una linea critica de La Destra verso il PdL, e Santanché, che invece spinge per un chiaro affiancamento.[48] Già, il 1º giugno 2008, definiva il proprio partito «la destra leale a Berlusconi»,[49] ma la divisione emerge chiaramente in occasione della Conferenza programmatica de La Destra che ha luogo a Orvieto dal 19 al 21 luglio.[50] Dalla conferenza, il partito esce spaccato in attesa del congresso nazionale.[51] Il 22 agosto 2008, presenta una propria mozione alternativa a quella di Storace.[52]

Tuttavia, al Congresso di novembre 2008, non ci arriverà, perché il 27 settembre 2008 si dimette da portavoce de La Destra e con «una cinquantina di dirigenti nazionali, regionali e provinciali» lascia il partito[53] perché, sostiene, «non si può restare confinati in un'area di estremismo extraparlamentare e di vago nostalgismo».[54]

Movimento per l'Italia

[modifica | modifica wikitesto]

Il 22 novembre 2008, nasce ufficialmente il Movimento per l'Italia (MpI)[55] e viene presentato al pubblico con una convention all'hotel Sheraton di Roma in cui intervengono la stessa Santanché, il coordinatore del PdL Denis Verdini e il giovane vice segretario del movimento, Diego Zarneri. Alle elezioni amministrative del 2009, il Movimento per l'Italia si presenta in poche realtà, ma sempre alleato del centrodestra. Infine, il 24 febbraio 2010, il MpI confluisce definitivamente nel Popolo della Libertà.

Adesione al PdL e nomina a Sottosegretario

[modifica | modifica wikitesto]
Santanchè nel 2009

Il 1º marzo 2010 è stata nominata dal Consiglio dei Ministri Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega all'attuazione del programma di governo nel governo Berlusconi IV[56][57], nomina che ha suscitato polemiche all'interno del centro-destra.[4] Resta in carica fino al 16 novembre 2011.

Con le dimissioni di Berlusconi, Santanché, non essendo parlamentare e non avendo cariche nel PdL, resta senza incarichi politici e istituzionali.[58]

Deputata PdL e Forza Italia

[modifica | modifica wikitesto]

Con le elezioni politiche del 2013, viene candidata come capolista del Popolo della Libertà nella circoscrizione Lombardia 3 e viene eletta per la terza volta deputato. Il 27 marzo 2013, viene nominata da Silvio Berlusconi responsabile del settore organizzazione del PdL subentrando a Maurizio Lupi.

Il 16 novembre 2013, con la sospensione delle attività del Popolo della Libertà, aderisce a Forza Italia.[2][3] Il 20 gennaio 2014, il presidente Berlusconi la nomina Responsabile per la raccolta fondi della nuova Forza Italia.

Secondo il sito Openpolis.it, come parlamentare, è al 623º posto su 630 nella classifica per l'indice di produttività (26,71% di presenze e 73,29% di assenze)[59].

Il 16 dicembre 2016 fonda il movimento "Noi Repubblicani - Popolo Sovrano".[60]

Ingresso in FdI ed elezione al Senato

[modifica | modifica wikitesto]

Il 3 dicembre 2017 lascia Forza Italia e aderisce a Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni, partecipando poi al II congresso nazionale del partito a Trieste.[61] In vista delle elezioni politiche del 2018 viene candidata al Senato, scelta dalla coalizione di centro-destra come candidata all’uninominale nel collegio Lombardia - 17 (Cremona), venendo eletta senatrice con il 48,12% dei voti, battendo la candidata del centro-sinistra Valentina Lombardi (23,19%) e quello del Movimento 5 Stelle Danilo Toninelli (22,23%).

Si candida poi alle elezioni europee del 2019 nella Circoscrizione Italia nord-occidentale, ma si piazza in quinta posizione con 7 878 preferenze senza essere eletta.[62]

Ministro del turismo

[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Governo Meloni.
Daniela Santanché giura come Ministro del turismo al Quirinale nelle mani del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Alle elezioni politiche anticipate del 2022 viene ricandidata al Senato nel collegio uninominale Lombardia - 11 (Cremona), sostenuta dalla coalizione di centro-destra in quota Fratelli d'Italia, oltreché nei collegi plurinominali per Fratelli d'Italia come capolista in Lombardia - 03, Piemonte - 01 e Lazio - 01 e in seconda posizione nel Lombardia - 02 e Toscana - 01[63]. Viene eletta nell'uninominale con il 52,17% dei voti, superando nettamente più del doppio rispetto al principale candidato del centro-sinistra l'economista Carlo Cottarelli (27,37%).[64]

Dopo la vittoria della coalizione di centro-destra alle elezioni, visti i positivi risultati elettorali di Fratelli d'Italia, e il successivo incarico di formare un governo affidato a Giorgia Meloni, il 21 ottobre 2022 Santanchè è stata indicata come Ministro del turismo[65]. Il giorno successivo ha giurato dinanzi al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella come Ministro del turismo nel governo Meloni.[66]

Nel 2023 il Ministero da lei guidato promuove una campagna pubblicitaria per la promozione del turismo in Italia denominata Open To Meraviglia, gestita dal gruppo Armando Testa, caratterizzata dall'uso della Venere raffigurata da Sandro Botticelli nel dipinto Nascita di Venere, in veste di virtual influencer.[67] La campagna pubblicitaria è stata da più parti fortemente criticata per l'uso della Venere, secondo i critici banalizzata in veste di una turista in minigonna che mangia la pizza e che posa in sella ad una bicicletta.[68] Sono state rivolte inoltre anche altre critiche alla campagna, tra cui l'uso di immagini non girate in Italia e l'utilizzo di traduzioni automatiche per le versioni del sito in lingue straniere.[69][70]

Nel luglio del 2023 alla trasmissione Report su Rai 3, viene presentato un servizio sulla società Visibilia e viene tirata in ballo Daniela Santachè. In seguito al dibattito pubblico che ne è scaturito, viene proposta una mozione di sfiducia al Senato dal Movimento 5 Stelle il 26 luglio 2023 la quale è stata respinta con 67 sì e 111 no.[71][72]

Nel novembre del 2023 si dimette da coordinatrice lombarda di Fratelli d’Italia.[73]

Vita privata

[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1982, all'età di 21 anni, sposa Paolo Santanchè, chirurgo estetico, ed è impiegata con compiti amministrativi nella società del marito; nel 1995 si separa dal marito, di cui mantiene il cognome a seguito di un accordo giudiziale e venendo conosciuta ancora oggi con tale cognome, e si lega sentimentalmente all'ingegnere Canio Giovanni Mazzaro, imprenditore farmaceutico potentino, da cui ha un figlio: Lorenzo (1996). Secondo la stampa, dopo la separazione con Mazzaro, è stata legata all'uomo d'affari Luigi Bisignani.[74]

Dal 2007 al 2016 ha avuto una relazione con il giornalista Alessandro Sallusti, direttore dei quotidiani Libero, L'Ordine di Como e Il Giornale. Il suo attuale compagno, Dimitri Kunz[75], è in società con lei diventando consigliere nel CdA di Visibilia Editore.[76][77][78]

Opere

[modifica | modifica wikitesto]

Vicende giudiziarie

[modifica | modifica wikitesto]

Sit-in nel Ramadan

[modifica | modifica wikitesto]

Il 20 settembre 2009, a Milano, organizza un sit-in alla cerimonia di chiusura del Ramadan, dove è anche presente un nutrito gruppo di forze dell'ordine in assetto antisommossa; secondo una versione, Daniela Santanchè avrebbe tentato di strappare il velo di dosso ad alcune donne, suscitando la reazione dei presenti. L'interessata sostiene invece di aver solo chiesto alla polizia di far rispettare la legge Italiana che prevede il divieto di circolare a volto coperto e di non esser mai entrata in contatto con altre donne. In seguito Santanchè dichiarerà di essere stata aggredita e presa a pugni, versione smentita dai presenti; la Santanchè si è successivamente recata al pronto soccorso,[79] dove i medici le hanno riscontrato contusioni toraciche estese con prognosi di 20 giorni.[80] Secondo altre fonti, in realtà non sarebbe mai stata aggredita. In un breve filmato pubblicato da PeaceReporter si vedono i tentativi della Santanchè di superare il cordone delle forze dell'ordine, mentre non si nota nessuna aggressione a carico della parlamentare.[81] Il 18 novembre 2013 il pubblico ministero della procura di Milano contesta alla Santanché il reato di manifestazione illecita e chiede la condanna a un mese di arresto e 100 euro di multa. Duemila euro di multa invece sono stati chiesti per una persona accusata di lesioni alla parlamentare.[82] Il 2 dicembre 2013 la Santanchè viene condannata a quattro giorni di arresto e 100 euro di ammenda convertiti in 1 100 euro di ammenda. Il giudice ha disposto la sospensione condizionale della pena.[83]

Pignoramento

[modifica | modifica wikitesto]

Nell'agosto 2017 i giornali danno conto di un atto di pignoramento immobiliare risalente a febbraio da parte della Banca di Caraglio del Cuneese per un credito non onorato; poco tempo dopo la Santanché avrebbe liquidato Visibilia Magazine, la società costituita per rilevare Novella 2000 e Visto.[84] In realtà, come dichiarato da lei stessa, il pignoramento riguarda un debito di una società della quale è estranea e lei avrebbe rinunciato all'immobile ipotecato che le era giunto in eredità.[85]

Indagini legate a Visibilia

[modifica | modifica wikitesto]

Il 22 marzo 2024 le viene notificato l'avviso di conclusione delle indagini preliminari per un'ipotesi di truffa ai danni dell'INPS in relazione a presunte irregolarità nella fruizione della cassa integrazione in deroga COVID-19, per un totale di 13 dipendenti, riguardanti le società Visibilia Editore S.p.A. e Visibilia Concessionaria S.R.L..[86] Vengono contestate irregolarità su 126.009 euro ottenuti tra il 2020 e il 2021. A inizio maggio la Procura di Milano chiede il rinvio a giudizio per la Santanchè, accusata di truffa aggravata, e per il suo compagno Dimitri Kunz.[87]

In un’altra tranche giudiziaria la Santanchè è indagata per falso in bilancio e bancarotta fraudolenta.[88][89] A inizio luglio 2024 la Procura di Milano chiede il rinvio a giudizio per la Santanchè e altre 16 persone per la falsificazione dei bilanci di esercizio dal 2016 al 2022 per Visibilia Editore, dal 2016 al 2020 per Visibilia S.R.L. e dal 2021 al 2022 per Visibilia Editrice.[90]

Nella cultura di massa

[modifica | modifica wikitesto]

Compare come personaggio nel film Il trasformista (2002) ed è citata in numerosi brani musicali, principalmente di genere rap, come Paradiso italiano (2011) di Marracash, Io non sono partito (2012) di J-Ax, Non c'è due senza trash (2014) di Fedez e Oh fra!!! (2017) di Maruego, citata da Fabri Fibra.

Note

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ I Ministri, i Vice Ministri e i Sottosegretari del Governo Berlusconi IV, su governo.it. URL consultato il 13 ottobre 2010 (archiviato il 17 novembre 2015).
  2. ^ a b Composizione del gruppo FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE, su camera.it, Camera dei deputati. URL consultato il 6 novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2019).
    «In data 11 dicembre 2017, la deputata Daniela GARNERO SANTANCHÈ lascia il gruppo per aderire al gruppo Fratelli d'Italia»
  3. ^ a b L'addio al Pdl (in frantumi), rinasce Forza Italia, su corriere.it. URL consultato il 20 novembre 2013 (archiviato il 26 novembre 2013).
  4. ^ a b Santanché, esordio amaro da sottosegretario salva di fischi dai banchi del centrodestra, su repubblica.it, la Repubblica, 9 marzo 2010. URL consultato il 5 novembre 2019 (archiviato il 6 aprile 2019).
  5. ^ Santanchè e il ‘falso’ master della Bocconi, il comunicato dell'ateneo non chiarisce, in il Fatto Quotidiano, 23 marzo 2011. URL consultato il 6 novembre 2019 (archiviato il 24 giugno 2018).
  6. ^ Stefano Zurlo, «Santanchè ha fatto il master» La Bocconi stronca il falso scoop, in il Giornale, 24 marzo 2011. URL consultato il 6 novembre 2019 (archiviato l'11 marzo 2018).
  7. ^ Giuliana Ferraino, Santanché e il caso Visibilia: le riviste comprate in serie, poi i debiti, ora la trattativa col Fisco, su Corriere della Sera – L'Economia, 25 giugno 2023. URL consultato il 4 febbraio 2024 (archiviato dall'url originale il 30 giugno 2023).
  8. ^ Visibilia Concessionaria, companyreports.it, accesso il 14 agosto 2023
  9. ^ Visibilia Pubblicità Archiviato il 29 novembre 2010 in Internet Archive.
  10. ^ Visibilia Pubblicità Archiviato il 29 novembre 2010 in Internet Archive.
  11. ^ The Space Cinema firma con Visibilia 16 febbraio 2012
  12. ^ Report: Puntata del 10/07/2023.
  13. ^ Carlo Fronti, Editoria sempre meno redditizia per la Santanché che non si dà per vinta, su ilfattoquotidiano.it, il Fatto Quotidiano, 24 agosto 2013. URL consultato il 6 novembre 2019 (archiviato il 24 giugno 2018).
  14. ^ Aldo Funicelli, Report: Santanché, il lato imprenditoriale del Ministro del Turismo, su AgoraVox, 20 giugno 2023. URL consultato l'8 agosto 2023 (archiviato dall'url originale il 28 giugno 2023).
  15. ^ Ki Group punta a una quota di Illa Ki Group punta a una quota di Illa
  16. ^ Report: Puntata del 19/06/2023.
  17. ^ Le accuse alla società della Santanchè: bancarotta e false comunicazioni. Ed un conflitto d’interesse imbarazzante
  18. ^ Daniela Santanchè dall'Unità alla Unopiù
  19. ^ Santanchè: Visibilia, pronto l'aumento di capitale, su ilgiornale.it, ilgiornale.it, 6 ottobre 2016. URL consultato il 6 novembre 2019 (archiviato il 5 aprile 2019).
  20. ^ Daniela Santanchè compra due testate da Fininvest, su liberoquotidiano.it, Libero, 22 febbraio 2014. URL consultato il 6 novembre 2019 (archiviato il 2 marzo 2014).
  21. ^ La Santanché molla il Billionaire Archiviato il 13 gennaio 2017 in Internet Archive. 6 febbraio 2014
  22. ^ GLI AFFARI DELLA SANTANCHÈ Archiviato il 13 gennaio 2017 in Internet Archive. 16 luglio 2014
  23. ^ Visibilia Editore di Daniela Santanchè compra da Prs Novella 2000 e Visto, su primaonline.it. URL consultato il 21 novembre 2015 (archiviato il 22 novembre 2015).
  24. ^ Daniela Santanchè liquida Visibilia Magazine, che edita ‘Novella 2000′ e ‘Visto’, su primaonline.it. URL consultato il 29 luglio 2017 (archiviato il 29 luglio 2017).
  25. ^ “Mio padre è morto per il caso Visibilia”. L’accusa a Santanchè del figlio di Ruffino, su la Repubblica, 30 novembre 2024. URL consultato il 5 dicembre 2024.
  26. ^ Marco Grasso, Santanchè gioca in casa, in Il Fatto Quotidiano, 25 novembre 2022, p. 10.
  27. ^ Santanché ha venduto la sua quota del Twiga al suo compagno Dimitri Kunz d’Asburgo Lorena e a Briatore, su corriere.it, 24 novembre 2022. URL consultato l'11 dicembre 2022.
  28. ^ Candida Morvillo, Avevo sconsigliato a Daniela di riferire in Senato, in Il Corriere della Sera, 8 luglio 2023, p. 13.
  29. ^ Chi è Dimitri Kunz d'Asburgo, il misterioso compagno di Daniela Santanchè, su affaritaliani.it, 13 novembre 2022. URL consultato l'11 dicembre 2022.
  30. ^ Caso Santanché; chi è Dimitri Kunz D’Asburgo, ex amministratore di Visibilia e proprietario del Twiga?
  31. ^ VISIBILIA EDITORE – SIF E LUCA GIUSEPPE REALE RUFFINO ENTRANO NELL’AZIONARIATO
  32. ^ VISIBILIA EDITORE – NUOVO CDA, LUCA GIUSEPPE REALE RUFFINO PRESIDENTE
  33. ^ Giacomo Salvini, Twiga, così la Pitonessa violò il codice etico FdI, in Il Fatto Quotidiano, 11 luglio 2023, p. 2.
  34. ^ Santanchè, una srl segreta per lucrare sul Twiga e salvare Visibilia, su Affaritaliani.it, 8 luglio 2023. URL consultato l'11 luglio 2023.
  35. ^ Il principe Dimitri dai 13 nomi e cognomi fa da garante. Insieme al Twiga per la compagna Daniela Santanché con il fisco italiano
  36. ^ Costa 200 mila euro a Paola Ferrari salvare Daniela Santanché e il suo gruppo Visibilia
  37. ^ Provincia di Milano Archiviato il 23 ottobre 2010 in Internet Archive., Elezioni 1999
  38. ^ Di Pietro: “Santanché mi chiese di fondare un partito contro Berlusconi”, su ilfattoquotidiano.it.
  39. ^ Daniela Santanchè, "saluta" a modo suo gli studenti che contestano davanti a Montecitorio, su repubblica.it. URL consultato il 30 marzo 2010 (archiviato il 6 giugno 2011).
  40. ^ Daniela Garnero Santanche', su storia.camera.it.
  41. ^ Elezioni politiche 2006 - Camera dei Deputati, Circoscrizione Lombardia 3, su elezionistorico.interno.gov.it.
  42. ^ Magdi Allam, Santanchè, minacce per la battaglia anti-velo, su corriere.it, 10 gennaio 2007. URL consultato il 30 marzo 2010 (archiviato il 15 maggio 2009).
  43. ^ Rodolfo Sala, Santanché-Berlusconi, pace fatta è sottosegretario all'Attuazione del programma, in la Repubblica, 1º marzo 2010. URL consultato l'11 novembre 2010 (archiviato il 29 ottobre 2010).
  44. ^ Santanchè lascia An per la Destra E Berlusconi "battezza" Storace..., su repubblica.it. URL consultato il 7 novembre 2010 (archiviato il 24 gennaio 2010).
  45. ^ Candidata premier, su ricerca.repubblica.it. URL consultato il 7 novembre 2010 (archiviato il 21 gennaio 2009).
  46. ^ Santanché: «Io di destra lavoro per “l'Unità”. E non me ne vergogno»
  47. ^ Paola Di Caro, La Santanchè e tre deputati: il governo non ci fa lavorare Stipendio a Don Gelmini, su archiviostorico.corriere.it, Corriere.it, 18 marzo 2007. URL consultato il 30 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 3 giugno 2012).
  48. ^ È vero, parlo con Berlusconi ma non chiedo posti per me, su ricerca.repubblica.it. URL consultato il 3 novembre 2010 (archiviato il 4 marzo 2016).
  49. ^ Santanché: «Silvio, torniamo insieme» Archiviato il 15 giugno 2008 in Internet Archive.
  50. ^ La tentazione della Destra: candidiamo Buontempo, su ricerca.repubblica.it. URL consultato il 3 novembre 2010 (archiviato il 4 marzo 2016).
  51. ^ Storace sbatte la porta Santanchè scende in campo, su ricerca.repubblica.it. URL consultato il 3 novembre 2010 (archiviato l'8 marzo 2017).
  52. ^ La Destra, Santanchè sfida Storace, su archiviostorico.corriere.it. URL consultato il 3 novembre 2010 (archiviato il 18 ottobre 2015).
  53. ^ Santanchè, divorzio ufficiale Via da Storace con altri 50, su ricerca.repubblica.it. URL consultato il 7 novembre 2010 (archiviato il 4 marzo 2016).
  54. ^ Santanchè, strappo con La Destra: «Storace guarda solo al passato», su ilgiornale.it. URL consultato il 3 novembre 2010 (archiviato il 17 novembre 2011).
  55. ^ Santanchè riparte Nasce «Per l'Italia», su archiviostorico.corriere.it. URL consultato il 7 novembre 2010 (archiviato l'8 novembre 2015).
  56. ^ Ecco chi sono i quattro nuovi sottosegretari - Il Sole 24 ORE, su st.ilsole24ore.com. URL consultato il 19 maggio 2021.
  57. ^ Santanché-Berlusconi, pace fatta è sottosegretario all'Attuazione del programma, su repubblica.it. URL consultato il 3 novembre 2010 (archiviato il 29 ottobre 2010).
  58. ^ Santanchè manager? Un po' "smemorata", su adgnews24.it, 11 marzo 2012. URL consultato l'11 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 27 aprile 2014).
  59. ^ www.openpolis.it, Indice di produttività, su parlamento17.openpolis.it, 14 agosto 2016 (archiviato il 12 gennaio 2015).
  60. ^ Nascono i Repubblicani del Popolo sovrano, su m.ilgiornale.it.
  61. ^ Il caso. Daniela Santanchè lascia Forza Italia e va con la Meloni, su Barbadillo, 3 dicembre 2017. URL consultato il 15 ottobre 2020.
  62. ^ Speciale Elezioni Ue: liste, candidati ed eletti in Italia - repubblica, su elezioni.repubblica.it. URL consultato il 2 giugno 2019 (archiviato il 28 maggio 2019).
  63. ^ Elezioni Senato 2022: tutte le sfide uninominali, ecco i candidati delle 4 coalizioni
  64. ^ Eletti al Senato alle elezioni 2022: ecco i nuovi senatori sia all'uninominale che al proporzionale, su la Repubblica, 26 settembre 2022. URL consultato il 22 giugno 2023.
  65. ^ Governo: da Mattarella l'incarico a Meloni, presentata la lista dei ministri - Politica, su Agenzia ANSA, 21 ottobre 2022. URL consultato il 22 giugno 2023.
  66. ^ Meloni, il giuramento del governo al Quirinale: «Serviremo l'Italia con orgoglio». Domani passaggio di consegne e Cdm, su www.ilmattino.it, 22 ottobre 2022. URL consultato il 22 giugno 2023.
  67. ^ (EN) Reuters, Italian tourism video ridiculed for using footage of Slovenia, su CNN, 25 aprile 2023. URL consultato il 28 aprile 2023.
  68. ^ "Open to Meraviglia": tutti gli errori della discussa campagna sulla Venere di Botticelli-influencer. URL consultato il 28 aprile 2023.
  69. ^ Franco Stefanoni, Venere di Botticelli, video promozionale dell’Italia girato in Slovenia, su Corriere della Sera, 23 aprile 2023. URL consultato il 28 aprile 2023.
  70. ^ Open to meraviglia, i nomi delle città tradotti in tedesco. Camerino diventa ‘Garderobe’ e Fermo ‘Stillstand’, in Il Resto del Carlino, 24 aprile 2023.
  71. ^ Santanchè, mozione sfiducia al Senato il 26 luglio. A chiederla il gruppo M5s, su Il Sole 24 ORE, 18 luglio 2023. URL consultato il 30 luglio 2023.
  72. ^ Santanchè al Senato ribadisce: “Su avviso di garanzia ho detto la verità, altri mentono”. Mozione di sfiducia respinta. La ministra: “Una bellissima giornata”, su la Repubblica, 26 luglio 2023. URL consultato il 30 luglio 2023.
  73. ^ Il mantovano Maccari nominato coordinatore lombardo di Fratelli d’Italia, su Gazzetta di Mantova, 27 novembre 2023. URL consultato il 27 novembre 2023.
  74. ^ Gianni Barbacetto, Luigi Bisignani, l'uomo che collega, in Il fatto quotidiano, 5 marzo 2011. URL consultato il 15 maggio 2011 (archiviato il 14 maggio 2011).
  75. ^ Carta d'identità di Dimitri Kunz, su twitter.com. URL consultato il 26 settembre 2020.
  76. ^ Daniela Santanché ammette tutto: “Tra me e Alessandro Sallusti è finita: ora amo Dimitri”, su oggi.it. URL consultato il 17 maggio 2016 (archiviato il 18 maggio 2016).
  77. ^ Daniela Santanchè, le prime foto col principe Dimitri Kunz d'Asburgo Lorena, su dilei.it. URL consultato il 17 maggio 2016 (archiviato il 25 maggio 2016).
  78. ^ Visibilia, scontro Ferrari-Santanché, su corriere.it. URL consultato il 12 gennaio 2017 (archiviato il 13 gennaio 2017).
  79. ^ Protesta anti burqa, su affaritaliani.it. URL consultato il 3 dicembre 2013 (archiviato il 7 dicembre 2013).
  80. ^ Manifestazione contro il burqa picchiata Daniela Santanchè, su repubblica.it, 20 settembre 2009. URL consultato il 30 marzo 2010 (archiviato il 6 febbraio 2010).
  81. ^ Esclusivo: ecco le immagini della presunta aggressione ai danni di Daniela Santanché, su it.peacereporter.net, Peacereporter.net. URL consultato il 30 marzo 2010 (archiviato il 28 settembre 2009).
  82. ^ Santanchè, il pm chiede un mese di arresto per la protesta anti-burqa, su ilfattoquotidiano.it, Il Fatto Quotidiano, 18 novembre 2013. URL consultato il 19 novembre 2013 (archiviato il 21 novembre 2013).
  83. ^ Santanchè, 4 giorni di arresto per protesta anti burqa: “Trattata come un black bloc”, in il Fatto Quotidiano, 2 dicembre 2013. URL consultato il 2 dicembre 2013 (archiviato il 2 dicembre 2013).
  84. ^ Daniela Santanchè, una Bcc del Cuneese chiede il pignoramento di alcuni immobili della deputata forzista, su ilfattoquotidiano.it. URL consultato il 20 agosto 2017 (archiviato il 20 agosto 2017).
  85. ^ Santanchè: il pignoramento? Un immobile cui avevo rinunciato, su ilsole24ore.com. URL consultato il 10 gennaio 2018 (archiviato il 10 gennaio 2018).
  86. ^ Santanché, chiusa l’inchiesta Visibilia sulla Cig per il Covid: la ministra indagata per truffa, su La Stampa, 22 marzo 2024. URL consultato il 22 marzo 2024.
  87. ^ Alberto Ambrogi, Caso Santanchè, dopo la richiesta di rinvio a giudizio l'ipotesi di dimissioni, 4 maggio 2024. URL consultato il 31 maggio 2024.
  88. ^ Santanchè indagata, dal falso in bilancio alla bancarotta: tutte le accuse della procura di Milano a cui deve rispondere la ministra, su la Repubblica, 5 luglio 2023. URL consultato il 23 marzo 2024.
  89. ^ Caso Santanchè, il tribunale di Milano apre la liquidazione giudiziale di Ki Group, su Corriere della Sera, 9 gennaio 2024. URL consultato il 23 marzo 2024.
  90. ^ Adnkronos, Santanchè, procura chiede rinvio a giudizio per caso Visibilia, su Adnkronos, 4 luglio 2024. URL consultato il 4 luglio 2024.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN) 48977353 · ISNI (EN) 0000 0000 5390 7301 · SBN RMSV617908 · LCCN (EN) no2006028248 · CONOR.SI (SL) 104767075
  Portale Biografie
Estratto da "https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Daniela_Santanchè&oldid=142500416"