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Alessio-Bianchi

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Alessio
Ciclismo
Informazioni
NazioneItalia (bandiera) Italia
Debutto1998
Scioglimento2004
SpecialitàStrada

L'Alessio, precedentemente nota come Ballan, era una squadra maschile italiana di ciclismo su strada, attiva nel professionismo dal 1998 al 2004.

Nelle sette stagioni di attività fu più volte invitata ai Grandi giri, ottenendo tre vittorie di tappa e due podi finali al Giro d'Italia, e due successi di tappa alla Vuelta a España; vinse inoltre la Parigi-Roubaix 2004 con Magnus Bäckstedt.

La squadra nacque nel 1998 come Ballan, sotto la direzione di Flavio Miozzo, già tecnico della Gewiss/Batik.[1] Nel 1999 entrò come co-sponsor Alessio, azienda produttrice di cerchioni per automobili con sede a San Giorgio in Bosco (provincia di Padova),[2] che dal 2000 divenne sponsor principale. Proprio nel 1999 Gilberto Simoni si classificò terzo al Giro d'Italia in maglia Ballan. Al Giro d'Italia 2001 Pietro Caucchioli vinse due tappe, sui traguardi di Reggio Emilia e Sanremo, e concluse nono in classifica generale: lo precedette in graduatoria il compagno Ivan Gotti, settimo.[3]

Nel 2002 Caucchioli concluse terzo al Giro d'Italia; la squadra venne inoltre invitata per la prima volta al Tour de France, cogliendo poi anche due vittorie di tappa alla Vuelta a España con Angelo Furlan. L'anno dopo Fabio Baldato vinse la tappa di Matera al Giro d'Italia e Andrea Noè si piazzò al quarto posto della generale.[3] Nel 2004 arrivarono il prestigioso successo nella Parigi-Roubaix con Magnus Bäckstedt, al termine di una volata ristretta, e quello nel campionato italiano in linea con Cristian Moreni.

Al termine della stagione 2004 la squadra si fuse con la Vini Caldirola-Nobili Rubinetterie di Roberto Amadio andando a costituire una nuova squadra per il neonato circuito UCI ProTour, la Liquigas-Bianchi.[4]

Anno Codice Nome Cat. Biciclette Dirigenza
1998 BAL Italia (bandiera) Ballan GSI Scapin Manager: Flavio Miozzo
Dir. sportivi: Dario Mariuzzo
1999 BAL Italia (bandiera) Ballan-Alessio GSII Scapin Manager: Flavio Miozzo
Dir. sportivi: Dario Mariuzzo
2000 ALS Italia (bandiera) Alessio-Banca SMG (fino a metà aprile)
Italia (bandiera) Alessio (da metà aprile)
GSII De Rosa Manager: William Hawes
Dir. sportivi: Franco Chioccioli, Bruno Cenghialta
2001 ALS Italia (bandiera) Alessio GSII De Rosa Manager: William Hawes
Dir. sportivi: Franco Chioccioli, Bruno Cenghialta, Dario Mariuzzo, Valerio Tebaldi
2002 ALS Italia (bandiera) Alessio GSI De Rosa Manager: Bruno Cenghialta
Dir. sportivi: Dario Mariuzzo, Valerio Tebaldi
2003 ALS Italia (bandiera) Alessio GSI De Rosa Manager: Bruno Cenghialta
Dir. sportivi: Dario Mariuzzo, Valerio Tebaldi
2004 ALB Italia (bandiera) Alessio-Bianchi GSI Bianchi Manager: Bruno Cenghialta
Dir. sportivi: Dario Mariuzzo, Peter Nielsen

Classifiche UCI

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Anno Classifica Pos. Migliore cl. individuale
1998 GSI 23º Italia (bandiera) Rodolfo Ongarato (124º)
1999 GSII Italia (bandiera) Gilberto Simoni (26º)
2000 GSII Italia (bandiera) Endrio Leoni (147º)
2001 GSII Kazakistan (bandiera) Aleksandr Šefer (92º)
2002 GSI 14º Svizzera (bandiera) Laurent Dufaux (45º)
2003 GSI 12º Italia (bandiera) Fabio Baldato (53º)
2004 GSI 20º Italia (bandiera) Franco Pellizotti (44º)
Partecipazioni: 6 (1998, 1999, 2001, 2002, 2003, 2004)
Vittorie di tappa: 3[3]
2001: 2 (2 Pietro Caucchioli)
2003: 1 (Fabio Baldato)
Vittorie finali: 0
Altre classifiche: 0
Partecipazioni: 3 (2002, 2003, 2004)
Vittorie di tappa: 0
Vittorie finali: 0
Altre classifiche: 0
Partecipazioni: 5 (2000, 2001, 2002, 2003, 2004)
Vittorie di tappa: 2
2002: 2 (2 Angelo Furlan)
Vittorie finali: 0
Altre classifiche: 0

Classiche monumento

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2004 (Magnus Bäckstedt)

Campionati nazionali

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In linea: 2004 (Cristian Moreni)
In linea: 2002 (Aleksandar Nikačević)
In linea: 2000 (Serhij Ušakov)
  1. ^ Flavio Miozzo, su adispro.it. URL consultato il 31 ottobre 2019.
  2. ^ Morto il fondatore della Alessio, su necrologie.mattinopadova.gelocal.it. URL consultato il 31 ottobre 2019.
  3. ^ a b c Giro d'Italia (PDF), su almanaccodelciclismo.it. URL consultato il 31 ottobre 2019.
  4. ^ Liquigas fortissima, Cipollini non si sa, su ricerca.gelocal.it. URL consultato il 31 ottobre 2019.
Controllo di autoritàVIAF (EN247376615
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