Al-Qaida nel Maghreb islamico
Al-Qāʿida nel Maghreb islamico (AR) القاعدة ﻓﻲ ﺍﻟﻤﻐﺮﺏ الإسلامي | |
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Bandiera di al-Qāʿida nel Maghreb islamico | |
Attiva | 25 aprile 2007 |
Nazione | Maghreb (Nordafrica) |
Contesto | Istituzione di un califfato islamico governato dalla shari'a |
Ideologia | Panislamismo Fondamentalismo islamico Antisionismo Antiamericanismo Jihadismo Sunnismo Salafismo Takfirismo |
Alleanze | al-Qāʿida Gruppo d'Appoggio all'Islam e i Musulmani al-Murabitun (2013 - 2017) |
Affinità politiche | al-Qāʿida |
Componenti | |
Fondatori | Abdelmalek Droukdel |
Attività | |
Azioni principali | guerriglia |
Voci su organizzazioni terroristiche in Wikipedia |
al-Qāʿida nel Maghreb islamico, abbreviato AQMI o AQIM (in arabo القاعدة ﻓﻲ ﺍﻟﻤﻐﺮﺏ الإسلامي?, al-Qāʿida fī l-Maghrib al-islāmī) è un gruppo terrorista jihadista, attivo nell'area sahariana e saheliana. Fino al 2005 era noto come Gruppo salafita per la predicazione e il combattimento, GSPC (in arabo الجماعة السلفية للدعوة والقتال?, al-Jamāʿa al-salafiyya li-l-daʿwa wa l-qitāl)
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Gruppo salafita per la predicazione e il combattimento
[modifica | modifica wikitesto]Il Gruppo salafita per la predicazione e il combattimento (GSPC) è nato negli anni novanta, nell'ambito della guerra civile algerina con lo scopo di rovesciare il governo dell'Algeria e istituirvi uno stato islamico. Al suo vertice si trovava, dal 2004 al 2020, l'"emiro"[1] Abdelmalek Droukdel.
Con il declino del Gruppo islamico armato (GIA), il GSPC restava il maggiore gruppo ribelle, con circa 300 guerriglieri nel 2003, e con un piano di assassinii di personale della polizia e dell'esercito algerino.
al-Qāʿida nel Maghreb islamico
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2005 si è affiliato ad al-Qāʿida, rinominandosi "al-Qāʿida nel Maghreb islamico", AQMI (in arabo القاعدة ﻓﻲ ﺍﻟﻤﻐﺮﺏ الإسلامي?, al-Qāʿida fī l-Maghrib al-islāmī).
Dal 2012, è diventato attore non secondario nella guerra civile che in Mali ha portato alla dichiarazione dell'indipendenza del settentrione di quel paese (Azawad), abitato prevalentemente dalla componente tuareg.
Nel 2016, insieme ad al-Murabitun, al-Qāʿida nel Maghreb islamico si rende protagonista di un attentato a Ouagadougou contro un ristorante e un hotel, provocando 30 morti, e di un attentato in Costa d'Avorio contro dei resort e delle spiagge frequentati da turisti occidentali, provocando 18 morti.[2][3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Il sostantivo arabo significa "comandante" e in tale senso il vocabolo viene impiegato da varie organizzazioni fondamentaliste militanti, che amano recuperare il loro passato, ritenuto più puro e glorioso.
- ^ Costa d'Avorio, attacco ai resort dei turisti occidentali: 16 morti. Rivendicazione jihadista, su la Repubblica, 13 marzo 2016. URL consultato il 18 settembre 2021.
- ^ Costa d'Avorio, sale a 18 morti il bilancio delle vittime, 4 sono francesi, su la Repubblica, 14 marzo 2016. URL consultato il 18 settembre 2021.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Terry F. Buss, Nathaniel J. Buss e Louis A. Picard, Al-Qaeda in Africa: The Threat and Response, in African Security and the African Command: Viewpoints on the US Role in Africa, Kumarian Press, 2011, pp. 193–200.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Salafismo
- Insurrezione islamica nel Maghreb
- Pan Sahel Initiative
- Trans-Saharan Counterterrorism Initiative
- Operation Enduring Freedom - Trans Sahara
- AFRICOM
- Gruppo islamico combattente marocchino
- Movimento per l'Unicità e il Jihad nell'Africa Occidentale
- Movimento Nazionale di Liberazione dell'Azawad
- Boko Haram
- al-Murabitun
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Gruppo Salafita per la Predicazione e il Combattimento
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) al-Qaeda in the Islamic Maghrib, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 201241755 · LCCN (EN) no2012047921 · GND (DE) 1052718353 · J9U (EN, HE) 987007599545805171 |
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