Carolina Rosati
Carolina Rosati (Bologna, 13 dicembre 1826 – Cannes, 1905) è stata una ballerina italiana.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque da Gallo e Annunziata Dotti. Il suo cognome da nubile era Carolina Galletti, ma divenne nota soprattutto con il cognome del marito Francesco Rosati, ballerino anche lui, e con il quale spesso si esibì, nel corso della sua carriera. Suo nipote Ferdinando Pratesi, figlio della sorella Gaetana Galletti, era anch'egli ballerino e coreografo.
Si era formata alla scuola del Teatro alla Scala di Milano sotto la guida di Carlo Blasis[1]. Non era una ballerina dotata di grandissima tecnica e difatti venne definita ballerina "terre à terre" (il che sta a significare che i salti non erano la sua specialità), ma in compenso, aveva notevoli doti interpretative.
Ballò in Inghilterra (a Londra danzò Giselle e nel 1847 sostituì Lucile Grahn nella replica del Pas de Quatre di Jules Perrot), in Italia e in Francia dove riuscì, grazie alle sue grandi doti di attrice, a far dimenticare Fanny Cerrito, idolo delle platee francesi. Nel 1847, all'Her Majesty's Theatre di Londra, assieme alla Cerrito e a Carlotta Grisi danzò Les Élements e nel 1848, insieme alla Cerrito, alla Grisi e a Maria Taglioni, danzò Les Quatre Saisons, entrambi coreografati da Jules Perrot. All'Opéra, a Parigi, nel 1856 fu la protagonista di Le Corsaire, balletto di Joseph Mazilier. Nello stesso teatro, nel 1857, un suo grande successo Marco Spada, ou La Fille du Bandit , la vide in scena insieme ad un'altra grande ballerina della sua epoca, Amalia Ferraris, considerata la sua diretta rivale artistica. Infine approdò in Russia dove danzò, a 36 anni, il suo balletto d'addio alle scene, creato apposta per lei in sei settimane dal grande coreografo francese Marius Petipa: La Figlia del Faraone. Nello stesso, interpretò la parte della protagonista, la principessa Aspicia[2].
Dopo aver dato l'addio alle scene restò comunque nel mondo della danza.
Galleria d'immagini
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Carolina Rosati nella parte di "Medora" in Le Corsaire 1856
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Le quattro stagioni, con Carlotta Grisi, Maria Taglioni e Fanny Cerrito 1848
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Nella parte di "Medora" in Le Corsaire 1856
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Carolina Rosati nel 1860
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Virtuosity and Spectacle, articolo in inglese sul sito della New York Public Library
- ^ Articolo in francese sul sito Les étoiles de l'Opéra de Paris, su etoiledelopera.e-monsite.com. URL consultato il 7 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 20 marzo 2012).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Ivor F. Guest, The ballet of the Second Empire, 1847-1858, London, A. and C. Black, capitolo "Rosati and Ferraris", pp. 103-122
- Un vieil abonné, Ces demoiselles de l'Opéra, Paris, éd. Tresse et Stock, 1887
- Cyril W. Beaumont, Sacheverell Sitwell, The Romantic Ballet in Lithographs of the Time, Faber and Faber, 1938
- Albert Vizentini, Derrière la toile : (foyers, coulisses et comédiens) : petites physiologies des théâtres parisiens, Achille Faure, 1868
- S. Lifar, Histoire du Ballet russe, Paris 1950
- C. Gatti, Il teatro alla Scala nella storia e nell'arte, II, Milano 1963
- Francesco Regli, Dizionario biografico dei più celebri poeti ed artisti melodrammatici, tragici e comici, maestri, concertisti, coreografi, mimi, ballerini, scenografi, giornalisti, impresarii, ecc. ecc. che fiorirono in Italia dal 1800 al 1860., Torino, Enrico Dalmazzo, 1860.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Carolina Rosati
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Rosati, Carolina, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Rosati, Carolina, su sapere.it, De Agostini.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 229380553 · ISNI (EN) 0000 0003 6501 6532 · SBN MUSV084134 · LCCN (EN) n97858982 · GND (DE) 116608714 · BNF (FR) cb160678066 (data) |
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