Clonezilla
Clonezilla software | |
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Genere | Gestore di partizioni |
Data prima versione | 18 aprile 2007 |
Ultima versione | 3.2.0-5 (15 ottobre 2024) |
Sistema operativo | Linux |
Linguaggio | shell Unix Perl |
Licenza | GNU GPL v2 e GNU General Public License (licenza libera) |
Sito web | www.clonezilla.org/ |
Clonezilla è un programma gratuito di disaster recovery, clonazione dischi, e creazione di immagini del disco rigido. Clonezilla è stato progettato da Steven Shiau e sviluppato da NCHC Free Software Labs a Taiwan.
Il programma è disponibile in tre varianti[1]: Clonezilla Live, Clonezilla lite server (inclusa come modalità separata in Clonezilla Live a partire dalla versione 2.5.2-17[2]) e Clonezilla SE (server edition, che fornisce supporto multicast alla stessa maniera di Norton Ghost Corporate Edition).
Il software predefinito per il backup della suite è Partclone.
Clonezilla Live
[modifica | modifica wikitesto]Clonezilla Live consente di clonare un intero disco rigido o una singola partizione in un altro disco rigido, in un server SSH, un server Samba o in un file NFS. Il file clonato può essere usato per il ripristino quando necessario.
L'applicazione può essere eseguita da una Chiave USB o da un disco ottico, CD-ROM (o riscrivibile) o DVD-ROM. Il software si esegue nell'ambiente di avvio del computer, quindi non sono necessarie modifiche al sistema.
Si tratta di una distribuzione GNU/Linux, anche se destinata solo a funzioni di clonazione e recupero.
Sono disponibili due diversi rami: uno basato su Debian (rappresentato dalle versioni stable e testing) ed uno su Ubuntu (versioni alternative stable e alternative testing). La differenza tra i due rami è che il primo comprende solo software libero, l'altro anche componenti non liberi; in compenso, il secondo ramo supporta un maggior numero di componenti hardware. Ogni versione di Clonezilla Live è disponibile con compilazione a 32 e 64 bit. Entrambi i rami supportano i personal computer con tradizionale BIOS, mentre solo le versioni a 64 bit supportano il secure boot UEFI.[3]
Clonezilla supporta i più comuni file system di GNU/Linux, Microsoft Windows, Apple macOS e di altri sistemi operativi:
- ext2, ext3, ext4, ReiserFS, Reiser4, XFS, JFS, Btrfs, F2FS e NILFS2 di GNU/Linux;
- FAT12, FAT16, FAT32, exFAT e NTFS di Windows;
- HFS+ e APFS di macOS;
- UFS di FreeBSD, NetBSD e OpenBSD;
- MINIX file system di MINIX;
- VMFS3 e VMFS5 di VMWare ESX.
Per i file system elencati viene eseguita, tramite Partclone, la copia e il ripristino solamente dei blocchi contenenti effettivamente dei dati; per i file system non supportati è invece prevista la copia di tutti i settori tramite dd.[1]
Attualmente il backup incrementale non è ancora supportato.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c clonezilla.org, https://clonezilla.org/ . URL consultato il 9 Gennaio 2024.
- ^ clonezilla.org, https://clonezilla.org/clonezilla-SE/ . URL consultato il 9 Gennaio 2024.
- ^ clonezilla.org, https://clonezilla.org/downloads.php . URL consultato il 9 Gennaio 2024.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Clonezilla
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sito ufficiale, su clonezilla.org.
- (EN) Clonezilla, su SourceForge.
- Clonezilla, su packages.debian.org.
- Repository sorgenti di Clonezilla, su github.com.
- Repository sorgenti di Clonezilla, su gitlab.com.
- (EN) Clonezilla, su Free Software Directory.