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Dante Viviani

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Dante Viviani (Arezzo, 25 luglio 1861Perugia, 13 ottobre 1917) è stato un architetto e restauratore italiano.

L'architetto Dante Viviani nacque ad Arezzo nel 1861, studiò prima a Siena e quindi a Roma all'Accademia di belle arti. Nel 1887 vinse il premio nazionale di architettura del Ministero della pubblica istruzione. A Roma lavorò negli studi degli architetti Gaetano Koch e Raffaello Ojetti, collaborando con il primo alla costruzione di piazza Esedra e del palazzo Odescalchi con il secondo.[1]

Trasferitosi a Perugia, collaborò con l'architetto Giuseppe Sacconi al restauro di numerosi edifici sacri, tra cui la basilica e convento di San Francesco di Assisi, e civili (palazzo dei consoli di Gubbio, palazzo dei priori di Todi). Nel 1911 progettò il padiglione umbro-sabino all'Esposizione etnografica di Roma e la sede della Cassa di risparmio di Città di Castello.[1]

Tra il 1901 e il 1914 realizzò la facciata del Duomo di Arezzo in stile neogotico, in sostituzione di quella precedente rimasta incompiuta dall'inizio del Quattrocento.[1]

Morì nel 1917. Nel centesimo anniversario della morte, all'architetto è stata dedicata la lancia d'oro della giostra del Saracino del settembre 2017.[2]

  1. ^ a b c Viviani Dante, su siusa.archivi.beniculturali.it. URL consultato il 16 ottobre 2018.
  2. ^ Giostra, ecco la lancia d'oro dedicata a Viviani. Opera di Ugo Riva è ispirata alla facciata del Duomo, su Arezzo Notizie, 26 agosto 2017. URL consultato il 3 settembre 2017.
  • F. Massetani, Dizionario bibliografico degli aretini ricordevoli nelle lettere, scienze, arti, armi e religioni, Biblioteca Città di Arezzo, 1942.

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