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Diocesi di Teodosiopoli di Armenia

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Teodosiopoli di Armenia
Sede vescovile titolare
Dioecesis Theodosiopolitana in Armenia
Patriarcato di Costantinopoli
Sede titolare di Teodosiopoli di Armenia
Mappa della diocesi civile del Ponto (V secolo)
Vescovo titolaresede vacante
IstituitaXVIII secolo
StatoTurchia
Diocesi soppressa di Teodosiopoli di Armenia
Suffraganea diCamaco
Eretta?
Soppressa?
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche

La diocesi di Teodosiopoli di Armenia (in latino Dioecesis Theodosiopolitana in Armenia) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.

Teodosiopoli di Armenia (chiamata anche Teodosiopoli di Cappadocia), corrispondente alla città di Erzurum nell'odierna Turchia, è un'antica sede episcopale della provincia romana dell'Armenia Terza nella diocesi civile del Ponto.

La diocesi è documentata nelle Notitiae episcopatuum del patriarcato di Costantinopoli dal VII secolo fino agli inizi del X secolo, suffraganea dell'arcidiocesi di Cesarea di Cappadocia.[1] Gli Annuari pontifici invece la indicano suffraganea dell'arcidiocesi di Camaco.

Sono tre i vescovi documentati di Teodosiopoli. Pietro I intervenne al concilio del 448 convocato a Costantinopoli dal patriarca Flaviano per condannare Eutiche. Manasse intervenne al concilio di Calcedonia nel 451. Pietro II partecipò nel 533 alla disputa tra ortodossi e monofisiti severiani a Costantinopoli.

Dal XVIII secolo Teodosiopoli di Armenia è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; la sede è vacante dal 22 febbraio 1964.

Vescovi greci

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  • Pietro I † (menzionato nel 448)
  • Manasse † (menzionato nel 451)
  • Pietro II † (menzionato nel 533)

Vescovi titolari

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I vescovi di Teodosiopoli di Armenia appaiono confusi con i vescovi di Teodosiopoli di Arcadia e quelli di Teodosiopoli di Tracia, perché nelle fonti citate le cronotassi delle tre sedi non sono distinte.

  • Carlo Ciocchi † (20 dicembre 1762 - ? deceduto)
  • Francesco Antonio Fracchia † (26 settembre 1778 - 21 ottobre 1795 deceduto)
  • Athanasio Saraff † (19 maggio 1795 - prima del 19 marzo 1815 deceduto)
  • Krikor Eugene Baghinanti † (11 luglio 1815 - 1832 deceduto)
  • Giovanni Tommaso Neuschel † (27 settembre 1852 - 20 dicembre 1863 deceduto)[2]
  • Henri-Marie Amanton † (14 marzo 1865 - 12 ottobre 1869 deceduto)[3]
  • Remigio Guido Barbieri, O.S.B. † (29 luglio 1901 - 15 aprile 1910 deceduto)[4]
  • Wilhelm Atanazy Kloske † (29 dicembre 1910 - 12 maggio 1925 deceduto)
  • Joseph Hu Joo-shan (Hu Jo-shan), C.M. † (30 luglio 1926 - 11 aprile 1946 nominato vescovo di Linhai)
  • Domenico Della Vedova † (12 aprile 1950 - 24 febbraio 1951 deceduto)
  • Antoni Baraniak, S.D.B. † (26 aprile 1951 - 30 maggio 1957 nominato arcivescovo di Poznań)
  • Horacio Arturo Gómez Dávila † (13 giugno 1958 - 22 febbraio 1964 succeduto vescovo di La Rioja)
  1. ^ (ELFR) Jean Darrouzès, Notitiae episcopatuum Ecclesiae Constantinopolitanae. Texte critique, introduction et notes Archiviato il 2 novembre 2021 in Internet Archive., Paris, 1981, indice, p. 515 (Theodosioupolis, Armenia).
  2. ^ Annuario Pontificio 1860, p. 262. Anche Annuario Pontificio 1863.
  3. ^ Annuario Pontificio 1866, p. 263; e Annuario Pontificio 1869, p. 272. Neuschel e Amanton sono attribuiti da Catholic Hierarchy alla sede di Teodosiopoli di Tracia.
  4. ^ Annuaire Pontifical Catholique 1905, p. 334.

Collegamenti esterni

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