Flotta del Pacifico
Flotta del Pacifico | |
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Insegna della Flotta del Pacifico | |
Descrizione generale | |
Attiva | 1731 - oggi |
Nazione | Impero russo RSFS Russa Unione Sovietica Russia |
Servizio | Marina militare |
Guarnigione/QG | Vladivostok |
Battaglie/guerre | Guerra russo-giapponese Guerra di Crimea Rivoluzione d'ottobre Guerra civile russa Seconda guerra mondiale |
Parte di | |
Comandanti | |
Comandante attuale | ammiraglio Viktor Liina[1] |
Degni di nota | Kuznecov Jumašev Rožestvenskij |
Simboli | |
Distintivo da braccio | |
Fonti citate nel corpo del testo | |
Voci su marine militari presenti su Wikipedia |
La Flotta del Pacifico (Тихоокеанский флот, trasl. Tikhookeanskiy flot) è una delle più potenti flotte militari della Marina Russa (l'altra è la Flotta del Nord). Dotata di sottomarini nucleari, opera nell'Oceano Pacifico.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La flotta del Pacifico venne coinvolta in vari eventi bellici importanti, compresa la guerra russo-giapponese del 1904-05 che vide Port Arthur come principale porto operativo russo. Durante la guerra vi furono vari episodi sanguinosi al termine della quale i russi persero Port Arthur e la flotta del Pacifico dovette usare come base principale Vladivostok, dopo aver perso buona parte delle sue unità maggiori e molti equipaggi esperti.
La prima guerra mondiale vide il disfacimento della marina russa, compresa la flotta del Pacifico; con l'Intervento in Siberia da parte di una coalizione per due anni, dal 1918 al 1920, vi fu anche l'occupazione del porto di Vladivostok che impedì qualunque operazione navale alla neonata Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa. Ricostituita la flotta, fu ancora il Giappone la principale minaccia ma la tardiva dichiarazione di guerra sovietica al Giappone durante la seconda guerra mondiale impedì il confronto tra le due flotte. Alcune unità giapponesi dopo la fine della guerra vennero cedute all'Unione Sovietica in conto riparazioni ai danni di guerra; tra esse il cacciatorpediniere Hibiki che venne rinominato Pritky[2].
Successivamente l'aviazione navale sovietica divenne una potente forza aerea, con bombardieri a lungo raggio destinati agli attacchi antinave come i Tupolev Tu-22M noti nella NATO come Backfire, di cui alcuni reggimenti vennero schierati nei campi di volo della flotta del Pacifico; i campi di volo attorno a Vladivostok o nell'isola di Sachalin sono ancora a tutto il 2016 operativi anche se con numeri di aerei molto ridotti.
Tra navi da guerra e da appoggio, comprende in totale oltre 200 unità.
Il quartier generale si trova a Vladivostok.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (RU) Биография Виктора Лиины [Biografia di Viktor Liina], in RIA Novosti, 21 aprile 2023. URL consultato il 23 aprile 2023.
- ^ (EN) IJN Akatsuki Class Destroyers, su globalsecurity.org. URL consultato il 12 febbraio 2016.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Flotta del Pacifico
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]La Flotta del Pacifico su warfare.ru
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