Funerale di Silvio Berlusconi

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Voce principale: Silvio Berlusconi.

Il 12 giugno 2023, l'ex presidente del consiglio italiano Silvio Berlusconi è morto all'ospedale San Raffaele di Milano, all'età di 86 anni, a causa delle complicazioni di una grave forma di leucemia mielomonocitica cronica. Lo stesso giorno, il governo italiano ha annunciato i funerali di Stato e ha proclamato una giornata di lutto nazionale per il 14 giugno. Nello stesso paese, è il secondo funerale più seguito in televisione dopo quello di Elisabetta II del Regno Unito.[1]

Malattia e morte

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Il 27 marzo 2023, Berlusconi è stato ricoverato all'ospedale San Raffaele per tre giorni a causa di dolori. Nell'aprile 2023 è stato ricoverato all'ospedale San Raffaele di Milano ed è stato curato in terapia intensiva, dopo aver sofferto di problemi respiratori, a causa di una grave polmonite causata da una forma di leucemia. Il 6 aprile è stato riferito che Berlusconi ha iniziato la chemioterapia.

Dimesso dall'ospedale il 19 maggio, Berlusconi venne nuovamente ricoverato il 9 giugno 2023. Le sue condizioni di salute peggiorarono drasticamente nella notte tra l'11 e il 12 giugno e morì alle 9.30 (ora CET) del giorno 12.

Poche ore dopo la sua morte, il corpo fu trasportato a Villa San Martino, la dimora di Berlusconi ad Arcore, dove fu esposto nella cappella privata della villa. Per motivi di sicurezza, solo i parenti e gli amici intimi potevano accedere alla camera ardente.

Il giorno seguente, nella cappella, è stata celebrata una messa di suffragio in memoria dell'imprenditore da don Giandomenico Colombo, sacerdote incaricato di Arcore e cappellano privato della dimora, alla presenza di parenti e amici intimi.

Il Consiglio dei ministri italiano dichiarò il lutto nazionale il giorno dei funerali, ordinando anche che le bandiere restassero a mezz'asta per tre giorni; ciò suscitò proteste e polemiche da parte di alcuni esponenti della coalizione di centro-sinistra, nonché di giuristi e politologi.

Mario Delpini, arcivescovo di Milano, ha officiato i funerali di Stato di Berlusconi in rito ambrosiano il 14 giugno 2023 nel Duomo. Monsignor Delpini ha pronunciato un'omelia sul senso della vita, citando alcuni elementi della vita dell'imprenditore (affari, vita pubblica e politica). Ha concluso dicendo: "Ecco cosa possiamo dire di Silvio Berlusconi: era un uomo e ora incontrerà Dio".

L'omelia suscitò polemiche e diverse interpretazioni. Fu definita "gelida" da Il Fatto Quotidiano, mentre il Corriere della Sera la definì "un ritratto perfetto, privo di ipocrisia", affermando che era stata molto apprezzata dalla famiglia Berlusconi, e Il Foglio la definì "una grande omelia". il Messaggero rilevò che l'omelia era ispirata alla teologia di don Luigi Giussani, fondatore di Comunione e Liberazione.

Ai funerali hanno partecipato 2.300 persone nella Cattedrale e 15.000 persone nella piazza antistante. I sostenitori di Berlusconi hanno esclamato "C'è un solo presidente!" e hanno applaudito mentre la bara entrava e usciva dalla Cattedrale. Sono stati segnalati anche cori anticomunisti.

Cremazione e sepoltura

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Dopo la cerimonia religiosa, il corpo di Berlusconi fu riportato a Villa San Martino; fu poi trasferito al Tempio Crematorio Valenziano Panta Rei di Valenza, dove fu cremato. Le sue ceneri furono poi tumulate nella Cappella di San Martino nel parco della villa, vicino al luogo di sepoltura dei genitori Luigi e Rosa e della sorella Maria Antonietta.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha affermato: "Berlusconi è stato un grande leader politico che ha segnato la storia della nostra Repubblica, influenzandone paradigmi, usi e linguaggi. ... È stato una persona di grande umanità e un imprenditore di successo, un innovatore nel suo campo. Ha conquistato posizioni di assoluto rilievo nell'industria televisiva e nel settore dei media, ben prima del suo coinvolgimento diretto nelle istituzioni". La premier Giorgia Meloni ha detto: "Silvio Berlusconi è stato prima di tutto un combattente. È stato un uomo che non ha mai avuto paura di difendere le sue idee ed è stato proprio quel coraggio e quella determinazione a renderlo uno degli uomini più influenti della storia d'Italia. ... Con lui l'Italia ha imparato che non deve mai avere limiti, ha imparato che non deve mai arrendersi. Con lui abbiamo combattuto, vinto e perso, tante battaglie e anche per lui porteremo a casa gli obiettivi che ci siamo prefissati insieme". Il presidente del Senato Ignazio La Russa ha detto: "C'era un'Italia prima di Silvio Berlusconi e un'Italia dopo il suo ingresso in politica, così come credo ci fosse un'Italia fino a ieri e un'altra da domani, senza Berlusconi. Se guardiamo alla storia degli ultimi decenni, lui ha cambiato la politica, l'urbanistica, la televisione, il calcio, la diplomazia. Ovunque si è applicato, ha portato il cambiamento". L'ex Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha affermato: "Silvio Berlusconi è stato un imprenditore e un politico che ha contribuito a scrivere pagine significative della nostra storia in ogni campo in cui si è cimentato. Ha acceso e polarizzato il dibattito pubblico forse come nessun altro, e anche chi lo ha affrontato come avversario politico deve riconoscere che non gli sono mai mancati coraggio, passione, tenacia". L'ex Primo Ministro Mario Draghi ha affermato: "Come imprenditore Berlusconi ha rivoluzionato il mondo della comunicazione e dello sport, con uno straordinario spirito di iniziativa e innovazione. Come leader ha trasformato la politica ed è stato amato da milioni di italiani per la sua umanità e il suo carisma". L'ex premier Romano Prodi, storicamente rivale di Berlusconi in politica, ha dichiarato: "Condivido il mio profondo cordoglio per la scomparsa di Silvio Berlusconi. Nel nostro lungo confronto politico abbiamo rappresentato mondi diversi e opposti, ma la nostra rivalità non ha mai trasceso in sentimenti di inimicizia a livello personale, mantenendo il confronto in un clima di reciproco rispetto". L'ex presidente del Consiglio Matteo Renzi ha detto: "Silvio Berlusconi ha fatto la storia di questo Paese. Molti lo hanno amato, molti lo hanno odiato: tutti oggi devono riconoscere che il suo impatto sulla vita politica ma anche economica, sportiva e televisiva è stato senza precedenti. Oggi l'Italia è in lutto accanto alla sua famiglia, ai suoi cari, alle sue aziende, al suo partito. A tutti coloro che gli hanno voluto bene, il mio abbraccio più affettuoso e più sincero".

Numerosi capi di stato e di governo hanno espresso le proprie condoglianze spendendo parole di elogio per la figura del defunto e ricordandone la centralità nella politica italiana.

La decisione di dichiarare il lutto nazionale e l'ordine di esporre le bandiere a mezz'asta hanno suscitato proteste e polemiche. Diversi esponenti dell'opposizione di centro-sinistra hanno protestato, ritenendola inappropriata alla luce degli scandali subiti da Berlusconi. Una donna si è presentata in piazza del Duomo indossando una maglietta con la scritta Io non sono in lutto; è stata duramente contestata dai sostenitori di Berlusconi e alla fine allontanata dalla Polizia di Stato. Anche un giovane ha protestato davanti alla Camera dei Deputati mostrando un cartello con la scritta Non il mio lutto.

Tomaso Montanari, rettore dell'Università per Stranieri di Siena e noto attivista di sinistra, si è rifiutato di esporre a mezz'asta la bandiera dell'università, definendola inappropriata e citando la libertà accademica; ha affermato che così facendo per Berlusconi, la sua università avrebbe "perso ogni credibilità educativa e morale". È stato duramente criticato dai politici di centro-destra e da Matteo Renzi (leader di Italia Viva e direttore de Il Riformista), che ha chiesto le sue dimissioni sostenendo che il rettore potrebbe essere incriminato per non aver rispettato l'ordine pubblico. È stata lanciata una petizione a suo sostegno su Change.org, che ha raccolto oltre 20.000 firme. Marco Travaglio, direttore de Il Fatto Quotidiano e noto critico di Berlusconi, è stato duramente critico nei confronti di quella che ha percepito come una beatificazione del leader defunto, citando i suoi molteplici scandali.

Proteste sono arrivate anche dal Partito della Rifondazione Comunista, dall'Alleanza Verdi e Sinistra e da alcuni esponenti del PD. Rosy Bindi, ex esponente del PD spesso bersaglio delle frecciate sessiste di Berlusconi, ha dichiarato che il lutto nazionale è stato «irrispettoso nei confronti della maggioranza» che gli si opponeva. Alcuni esponenti dell'opposizione, come Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli, si sono rifiutati di partecipare ai funerali di Stato. Pur esprimendo le condoglianze alla famiglia di Berlusconi e a quanti gli erano vicini, Conte ha affermato che altrimenti sarebbe stato ipocrita, citando il rispetto per i valori e i principi del Movimento Cinque Stelle, che ha detto avere una «storia completamente lontana» da quella di Berlusconi; ha criticato quello che ha definito «un sistema mediatico pubblico-privato che ha avviato ricostruzioni palesemente agiografiche».

  1. ^ Patrizia Tossi, Funerali di Silvio Berlusconi, ascolti record. Solo la regina batte il Cavaliere, su quotidiano.net, 15 giugno 2023. URL consultato il 21 settembre 2024.

Voci correlate

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